E' abbastanza
Ed io che gridando vorrei solo cadere
Gettarmi a terra senza più forze
Infrangere i pugni con violenza inaudita
contro la falsa patina riflessa che è
questa mia superficie vissuta
Gli occhi serrati e le lacrime nere
che corrono inutili sul respiro annodato
nella gola livida, dalla disperazione
serrata
le sue dita impresse, indelebile marchio.
E nei mille riflessi tuffarmi
Tagliandomi il viso
Fiorendo di rossa vita
Almeno una volta.
Irripetibile.
Subito estinta.
Ed invece non è finita
è come morire ogni volta
ed ogni volta languire
affogare nel proprio sangue
di ferite auto inferte
un gorgogliare perverso di rantoli
di un ultimo respiro mai giunto.
di un ultimo respiro mai giunto.
Ricominciare… perché?