Brevissima fic, di pochissimo più lunga di una flash, che ho scritto in cinque minuti, dopo aver visto questo.

Ho solo tre anni in meno di lui, quindi so benissimo cosa sono i Care Bears e sono letteralmente morta di risate quando l'ho sentito citarli, non potevo evitare di ricamarci sopra un pochino di fluff gratuito XD :P (Anche perchè amavo questi cosetti quando avevo cinque anni! LOL Sono quasi sicura di aver avuto anche il peluche ma non so dove sia finito, forse sepolto in soffitta.)

Buona lettura, a presto mie care <3

E grazie a chiunque passerà di qui e si prenderà un pochino di tempo per leggere :)

Esco dallo studio televisivo e nonostante i bodyguard alti due metri che cercano di farmi largo tra la folla fino alla macchina, vengo accerchiato da una trentina di fan esagitati! Cerco di far buon viso a cattivo gioco, quelle persone sono lì per me e non si meritano di essere maltrattati.

Comincio a firmare autografi a random, vagamente imbarazzato dagli sguardi adoranti che mi rivolgono, intontito da quelle urla.. non so quanti foglietti mi stanno passando, li scarabocchio cercando di fare in fretta ma non come se non me importasse nulla, vorrei regalare un sorriso ad ognuno.

Finalmente i bestioni che mi scortano mi trascinano verso l'auto, uno apre lo sportello e io mi ci butto dentro come una lepre.

Fiuuuuu, anche questa è andata.

L'autista mi riporta a casa, salgo le scale in un attimo desideroso di chiudermi la porta alle spalle su quel delirio, per oggi del Jake socievole e divertente ne ho abbastanza.. non so quante trasmissioni televisive mi hanno ospitato in questi giorni, ho bisogno di riposo se non sono nemmeno più capace di contarle.

Infilo le chiavi nella serratura tirando un sospiro di sollievo.

Oh, finalmente – dico tra me e me, mentre mi tolgo la giacca e la butto sull'appendiabiti nel corridoio.

Jay, sei tornato? - sento una voce familiare provenire dal salotto e mi sfugge un sorrisino ebete.

Entro nella stanza, Heath è seduto sul divano davanti alla tv e si rigira tra le mani qualcosa che non riesco a vedere.

Mi avvicino e lo abbraccio da dietro, chinandomi per dargli un bacio.

Ehi – mi sussurra mentre ricambia incastrando le sue labbra tra le mie.

Mi ci voleva proprio, sono a pezzi – gli dico guardandolo dolcemente, e in parte la stanchezza è già sparita, i suoi occhi dentro i miei sono un rimedio infallibile.

Che hai lì? - faccio incuriosito, spostando un attimo lo sguardo da lui per vedere cosa sta tenendo ancora in mano.

Una sorpresa per te – e mi porge un orsetto di peluche rosa con un arcobaleno ricamato sulla pancia.

Scoppio a ridere come un matto – Ma dove l'hai trovato? -

Sapessi! - mi dice di rimando con uno sguardo malizioso.

Hai visto l'intervista di stamattina, vero? - chiedo, continuando a ridacchiare piacevolmente sorpreso.

Già, non sapevo che ti piacessero questi cosi! - e ride anche lui, sfottendomi in modo adorabile.

Ah, mia sorella mi obbligava a guardarli sempre con lei, quando eravamo piccoli – alzo gli occhi al cielo.

E' inutile che dai la colpa a Maggie, secondo me eri tu a volerli vedere – continua a sfottermi, consapevole del fatto che divento matto quando fa così, il suo modo di fare è irresistibile e mi eccita.

Stamattina hai detto che volevi vivere sulle nuvole con loro, che romanticone – gli faccio una linguaccia dopo questo, non ho smesso di tenergli le braccia intorno alle spalle abbracciandolo da dietro.

Ah sì, è sempre stato il mio sogno - dico in sussurro mentre gli mordicchio dolcemente il collo – ma sai, in fondo .. sulle nuvole ci sto già – e lo guardo, allusivo.

Ah sì? - mi chiede con un altro sorriso adorabile.

Sì, e indovina di chi è il merito.. -

Non faccio quasi in tempo a finire la frase che mi chiude la bocca con l'ennesimo bacio.

Al diavolo le mie cavolate, questo è tutto quello di cui ho bisogno.