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Autore: vitamina    14/12/2011    2 recensioni
Piccola Oneshot...scritta ai tempi dell'inizio della 4^ stagione di GG quando aspettavo con ansia l'evoluzione della storia tra Chuck e Blair(che adoro come personaggi e come coppia)spero vi piaccia!!!!Quindi per chi non avesse ancora visto la 4^serie,ci potrebbero essere spoliers!I personaggi sono ripresi dal telefilm Gosip Girl...la storia è solo frutto della mia fantasia!è semplice,non ha pretese...non avevo mai scritto una one shot prima e mi ci è voluto coraggio per decidere di postarla qui...ogni commento e consiglio sarà ben gradito!grazie a tutti!!!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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“ …Fu Solo Un Attimo…” Fu solo un attimo..la vidi di svista..eppure ebbi tutto il tempo di osservarla attentamente..ebbi tutto il tempo di guardarla. Era bellissima con quel suo cappello di paglia e quel suo sguardo intenso..le sue labbra rosse si dischiusero per un istante..come a volermi rivelare il segreto più nascosto del suo cuore.. Ma l’auto passò rapidamente e ,così come la vidi,poi non la vidi più..la sua vista mi fu sottratta..il mio sguardo la seguì..guardai fisso l’auto che la portava via dai miei occhi,via da me,di nuovo! Non so perché..in fondo, mi ero ripromesso di non stare più male per lei,di iniziare una nuova vita,non pensandola,non amandola..ma quell’incontrò mi bruciò quel poco di cuore che mi era rimasto. Eva si voltò di scatto..mi aveva superato mentre camminavamo insieme e non si era nemmeno accorta che io ero rimasto indietro..ma appena si rese conto che non ero al suo fianco mi chiamò”Chuck” Sentire pronunciare il mio nome mi riportò alla realtà..era come se la sua voce mi avesse svegliato da un sonno profondo in cui la vista di Blair aveva avuto la capacità di farmi cadere… “Si..”risposi con un filo di voce guardandola in quel suo abitino minuto almeno quanto lo era lei…era deliziosa..bella,di classe,dolce,amorevole..eppure non mi bastava.. Non me ne ero mai accorto prima di allora..durante quei 2 mesi che avevo trascorso con lei,giorno dopo giorno mi ero convinto che era quella giusta per me..che era proprio quello di cui avevo bisogno per ritornare a galla..e non mi ero mai reso conto di quanto mi ero sbagliato finché non vidi Blair.. Non nascondo di aver pensato a lei qualche volta dopo che mi aveva urlato in faccia di starle lontano ,ma non come in quell’istante..non come da quell’istante in poi.. Se si potesse esprimere a parole l’intensità di un sentimento credo che ,per esprimere quello che provai quando la vidi, avrei dovuto iniziare a parlare quando sono nato e finire solo quando sarei morto..o forse vederla fu davvero come morire..o forse come nascere,nascere di nuovo,come rinascere, dopo due mesi di torpore.. Mi ero imposto di essere un’altra persona…dopo quel bruttissimo incidente non volli più essere il solito “Chuck Bass” e credevo di esserci riuscito..eppure non avevo fatto i conti con lei..mi era bastato rivederla per riprovare tutti quei sentimenti contorti e contrastanti di amore e odio insieme..mi era bastato un suo sguardo per risentirmi vivo,per risentirmi di nuovo Chuck Bass.. Ma ora non c’era più il suo sguardo a fissarmi soltanto..Eva..lì ferma ad osservarmi inerte,quasi ad aspettare da me una spiegazione a quel mio comportamento..lei,lì davanti a me,in tutta la sua compostezza,braccia conserte..mi fissava in attesa. “Ehi..scusami ero rimasto indietro..problemi con la gamba”provai a mentirle “Non fingere con me..quando mi sono voltata ti ho visto che fissavi una macchina”mi disse guardandomi fisso negli occhi con una spontaneità incredibile e disarmante”chi c’era dentro?chi guardavi?”mi chiese impensierita Si ,era davvero preoccupata,non gelosa ,arrabbiata,curiosa o altro..lei era, semplicemente, preoccupata per me..dopotutto, ero il suo ragazzo, l’uomo che amava..si,mi aveva detto “Ti Amo” circa una settimana prima e fino ad ora si era guadagnata soltanto il mio silenzio..mi aveva detto che mi capiva se non riuscivo ancora a dirglielo”Ok..non sei ancora pronto,in fondo lo sapevo,ma io non potevo aspettare a dirtelo ,anche se mi sentivo di non essere ricambiata..ma non ha importanza,perché è vero che ora è troppo presto per te..e poi dopo quell’incidente sei ancora più debole..insomma io aspetterò”fu comprensiva. Aveva fatto tutto lei,mi aveva baciato teneramente una guancia ed era scomparsa..la rividi solo la sera dopo e per lei era tutto come prima..come se io ,in relatà, le avessi detto che l’amavo..peccato che non l’avessi fatto. Lei era convinta che non lo facevo per l’incidente e perché uscivamo da poco tempo insieme…non immaginava nemmeno lontanamente che il vero motivo per cui non potevo amarla era solo perché avevo messo a tacere per sempre quel sentimento nell’istante preciso in cui avevo perso Blair.. Eppure ,quando quella mattina, la rividi a Parigi..l’amore riprese ad urlare..l’amore voleva di nuovo venire fuori,come un fuoco che divampa..ora mai nessun estintore e nessuna Eva sarebbero riusciti a placarlo. Quando la rividi..anche se fu solo un attimo..io la riamai..io l’amai ancora..Si io non avevo mai smesso di amarla.. Intanto Eva era lì.. non potevo più fingere..lei era troppo perfetta per farle questo..così decisi di spiegarle tutto..le raccontai dell’anello e di Blair Si ,Chuck mi disse tutto,dovette farlo..io ero lì davanti a lui con il cuore in mano e pretendevo ,anche se con un’esigenza mascherata da apprensione, una risposta..non solo volevo sapere chi fosse che guardava ,con quello sguardo improvvisamente vivo come non l’avevo mai visto, in quella macchina..ma pretendevo di sapere perché dopo due mesi in cui praticamente ormai stava bene si portava ancora quella tragedia addosso..avevo capito che tanta sofferenza non poteva derivargli solo dall’incidente..mi aspettavo mi raccontasse della perdita di un suo caro,o qualcosa del genere. Ma quando mi disse di Blair e dell’anello,rimasi sorpresa e sconvolta..non ero gelosa,non lo fui subito,perlomeno.Però ero preoccupata..Chuck non aveva omesso di dirmi nulla..mi aveva raccontato di loro due nei minimi dettagli..addirittura mi aveva accennato a come era nato tra di loro tutto quella notte al Victrola..e questa fu la parte che mi fece più male..perchè dal modo in cui mi raccontava di quel momento,quasi come se lo stesse rivivendo lì per lì,capiì che l’amava ancora disperatamente.. Fu allora che ebbi paura..paura per le nostre sorti,paura per me.. E non so perché lo feci, ma le raccontai anche di quella notte al Victrola..della prima volta che vidi la vera Blair..anche in quel caso fu solo un attimo..e senza nemmeno rendermene conto..mi innamorai di lei.. Non l’avevo mai vista così..su quel palco si muoveva con una grazia ed una sensualità unica..nessuna donna prima mi aveva attratto così tanto come Blair Waldrof in quel momento.. Mi fu chiesto “Sai Chi è?”ed io risposi semplicemente “Non ne ho idea..”ed era vero,non ne avevo idea Lei ,in quel momento ,per me,non era più Blair la mia amica,non era più Blair la fidanzata del mio migliore amico..lei in quel momento per me era semplicemente Blair la ragazza più bella e perfetta che avessi mai visto..avevo sempre saputo che in lei c’era un potenziale nascosto..ma non avrei mai pensato che un giorno l’avrebbe rivelato proprio a me,Chuck Bass. Lei ballò per me,era sorridente,felice,spensierata..era la ragazza che avrei voluto per sempre al mio fianco..e me ne resi conto solo molto tempo dopo a mie spese.. La serata proseguì nella mia Limo..avrei semplicemente dovuto riaccompagnarla a casa…ma c’era qualcosa nel suo sguardo che tacitamente mi implorava di farla restare .. Lei voleva restare con me..io volevo che lei restasse..e così accadde l’inevitabile.. Fu la notte più bella che avessi mai trascorso in vita mia..avevo fatto sesso con tante donne prima di lei,molte delle quali più grandi ed esperte…avevo provato tutti i tipi di piacere che un uomo può immaginare di provare..eppure non avevo mai provato quello che adesso provavo con lei.. Era la sua prima volta..e fu anche la mia prima volta..perchè?perchè fino ad allora nella mia vita,avevo sempre e solo fatto sesso,ma non avevo mai fatto l’amore..Si,quella fu la prima volta che io feci l’amore con una donna e quella donna era Blair Waldrof.. Ascoltare le sue parole mi provocò una fitta al cuore ed un moto di gelosia incredibile..non ero mai stata gelosa in vita mia,ma questa volta lo fui di Blair,una perfetta sconosciuta..una ragazza che non avevo mai neppure visto..eppure era bastato che Chuck mi parlasse di lei per farmela detestare.. Quando la rividi quella seconda volta alla Gar du Nord capiì che anche lei amava lui.. Mi passò davanti bella come non mai..correva da lui che mi aveva appena lasciato per andarsene..non seppi mai cosa si dissero..ma dentro di me sapevo di non avere nessuna speranza contro di lei..era perfetta..pelle candida messa in risalto da quell’abito rosso fuoco che richiamava il colore delle sue labbra..capelli castani che le ricadevano sulle spalle, lasciate scoperte da quell’abito meraviglioso, in modo fluente disegnandole boccoli perfetti lungo la schiena ed emanava un profumo particolare.. Quando lo rincorsi per parlargli, Serena mi aveva da poco detto dell’incidente..Aveva dovuto farlo,perché io lo vidi con un bastone che zoppicava,a Parigi per giunta ,proprio la città dove mi ero rifugiata per stare lontana da lui…la odiai per non avermelo detto subito ,ma quando lei mi disse che era stato lui a chiederle di non dirmi niente,mi rassegnai e decisi di perdonarla..del resto era tipico di Chuck comportarsi così…cercare di non farmi preoccupare..Ma come avevo potuto dirgli di non rivolgermi più la parola di starmi lontana?Avevo rischiato di perderlo e neppure lo sapevo..ma lui in fondo era stato con quella piccola psicopatica..non si meritava che io lo perdonassi.. Eppure il pensiero di aver rischiato davvero di non rivederlo più mi raggelò il sangue nelle vene..mi ero ripromessa però di continuare a far finta di niente..di fare come se davvero non ne sapessi nulla..ma quando lo vidi alla stazione..le mie gambe si mossero praticamente da sole..lo seguii senza nemmeno rendermene conto..e ,ad un tratto, gli fui davanti .. Lui si voltò e molto lentamente si avvicinò..ci muovemmo entrambi con circospezione,quasi a non voler affrettare quel momento..io l’amavo accidenti,l’amavo ancora così tanto..avrei voluto dirglielo..avrei voluto gettarmi tra le sue braccia,stringerlo a me, per assicurarmi che stesse bene..eppure, tutto ciò che riuscii a dire fu solo “Chuck..”con un filo di voce e le lacrime agli occhi.. Non c’era niente da fare, il modo in cui lei mi diceva “Chuck”non aveva paragoni..nessuno pronunciava il mio nome in quel modo misto a rimprovero ed esitazione..”Blair”non riuscii a dirle niente di quello che mi ero ripromesso di dirle semmai l’avessi incontrata ancora..davanti al suo “Chuck”seppi rispondere solo”Blair”tenendo per me le altre mille cose che avrei voluto dirle..avrei voluto stringerla a me e baciarla,sentire il suo odore inebriante,che già così riuscivo a percepire.. “Ho saputo dell’incidente..”era triste,e gli occhi erano lucidi.”Già..ma adesso stò bene”volevo rassicurarla ed anche spostare il discorso su un argomento che non mi facesse sentire così inferiore ed indifeso “Mi fa piacere di sentirtelo dire..ma vedo che zoppichi”insistette”Mi riprenderò presto..”tagliai corto “Come mai eri anche tu qui a Parigi?”mi guardò interrogativa “Credimi,non volevo rovinarti la vacanza,non mi sarei mai permesso di farti soffrire ,ancora..”il mio sguardo era serio ed il tono della mia voce duro..non volevo che lei pensasse che ero lì per lei..io nemmeno lo sapevo che lei fosse in quella maledettissima città “Chuck..”mi rimproverò per averle risposto così”Scusami..comunque adesso stò tornando a New York,il lavoro mi chiama..ero qui per alcune cure mediche e per..”non avevo il coraggio di dirglielo ma evidentemente lei già sapeva..”Eva?”la guardai sorpreso..”Si,l’ho saputo,da Serena..a quanto pare loro due si conoscevano già…so che ,ora, lei è la tua ragazza”deglutii pesantemente..ero chiaramente imbarazzato ma lei non sembrava così..”Non preoccuparti va tutto bene,del resto sono stata io a dirti di lasciarmi in pace..anzi sono convinta che lei ci tiene davvero tanto a te..non fartela scappare..Ci rivediamo a New York?!”faceva finta di niente?ma come ci riusciva? “Vuoi forse prendermi in giro?”la guardai irato..e lei barcollò per un istante,non si aspettava questa mia reazione”Lo sai bene che per me non ci potrà essere mai nessun’altra..non ha importanza se non torneremo mai insieme e con quante altre persone potremmo stare..Io e te resteremo sempre noi..”lei mi interruppe, abbassando lo sguardo”Vuoi dirmi che ora non sei felice?” “A volte si è tanto sofferto di aver il diritto di non dover mai dire “sono troppo felice”..Addio Blair”mi voltai e me ne andai per nasconderle tutto il mio dolore.. Fu solo un’attimo..un’attimo al Victrola per innamorarmi di lei.. ..Un atimo nella mia Limo per stringerla tra le mie braccia e farla mia per sempre.. Un attimo quando mi sentii dire da lei“Ti Amo”.. …Solo in un attimo e glielo dissi anche io.. Un attimo per rovinare tutto tra di noi,spingendola tra le braccia di mio zio.. ..ed un attimo in cui credevo di dirle che l’avrei amata per sempre e le avrei chiesto di sposarla,attimo che invece decretò la nostra fine per sempre.. …Un attimo in cui venni sparato per difendere l’anello,l’anello che le avrei voluto dare.. Un’attimo per rivederla a Parigi..Un’attimo per farle capire che l’amavo ancora anche se stavo andando via…
  
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