Anime & Manga > Slam Dunk
Ricorda la storia  |      
Autore: luyio    02/08/2006    6 recensioni
qualcosa di indefinito continua a prendere forma....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il perdono e la redenzione

Il perdono e la redenzione.

 

 

L’ho baciato.

Il gioco è fatto, il latte è versato, il dardo è tratto…sono morto!

Lui mi guarda con un’ espressione severa, non si è mosso di un solo passo, quasi non respira, solo mi guarda con sguardo severo.

Io ti ho sempre amato, non costringermi a fare a botte un’altra volta, non prendermi a cazzotti  e a testate, te ne prego.

Lasciala perdere la sorella di Akagi.

Devo dire, però, che di recente non l’hai quasi più guardata, da quando è iniziato il secondo anno è come se lei non ti interessasse più.

Indossi la t-shirt, quella bianca.

Non mi parli, se io sono quello glaciale, allora come dovrei definire te in questo momento?

Cosa c’è oltre il ghiaccio?

Il vuoto, suppongo.

E non voglio!

Per cui mi decido a parlare.

“ Sei in collera con me? “

No rispondi, e temo proprio che il vuoto mi inghiottisca.

Vorrei risentire la voce di pochi istanti fa.

“ Sakuragi, io sono gay”.

Confesso, ormai a cosa servirebbe tacerglielo?

“ Lo so”.

È la sua lapidaria risposta.

Prende di premura la sua sacca sportiva.

Si dirige verso la porta degli spogliatoi.

“ Aspetta”. Sussurro.

“ Faremo finta non sia mai avvenuto”.

Il suo tono non ammette repliche.

Esce e mi lascia solo con il vuoto.

Il rumore della porta che si chiude mi appare forse come una liberazione. Sono libero di lasciare scorrere le lacrime.

È la seconda volta che mi capita, la prima volta fu per la perdita di mia madre.

Apro l’acqua del lavandino e infilo la testa sotto e mi sciacquo il viso più volte.

Mentre mi rivesto mi coglie un’ illuminazione.

Sono gay”.

“ Lo so”…” Lo so”…”lo so”…

Come diamine faceva a saperlo?

Sento una voragine…No.

Non è possibile che lo sappia…che sappia di …

No!

Ripetendo queste due lettere alfabetiche nella mia testa pedalo veloce fino a casa mia, in testa un solo imperativo: Trovare quella cazzo di agendina e chiamarlo!

Non ricordo il numero a memoria, come potrei? Non ho mai avuto, motivo ne  voglia di chiamarlo.

Entro in casa investendo un po’ tutto, la signora delle pulizie, mio nonno, il gatto e il tavolinetto del soggiorno.

Finalmente ho l’ gendina in mano, il telefono mi guarda burlone.

Compongo il numero.

“ Pronto?”

“ Cazzo, perché glielo hai detto? Avevi promesso!”

“ Ru.. Rukawa? Sei Tu?”

“ Dimmi perché gli hai detto quella cosa?!” Stavolta urlo, avevo una gran voglia di farlo.

“ Non gli ho detto nulla, lo giuro”.

“ Non è possibile, l’ho baciato, lui mi ha…respinto, gli ho detto di essere gay, lui ha risposto che lo sa!”

“ Io non ho fiatato, è stato un errore tra di noi, tu lo sai, io lo so, per cui penso che non hai problemi a sentirmelo dire, la cosa non l’ho detta. È ovvio che non avrebbe senso dirla.. e..”

Non lo lascio finire, gli blocco il telefono in faccia per poi maledirmi un attimo dopo, avevo ancora qualche domanda da fargli, maledetta impulsività, mi lasci per giorni interi per poi farti viva nei momenti meno appropriati.

Mi lascio cadere sul mio letto, sono confuso, non è possibile che non abbia parlato,se lui non ha parlato… allora…allora come faceva a sapere?

Magari dal fatto che non cago le ragazze…ma se è per questo neanche i ragazzi…No, e poi il suo tono era di chi sapeva…o forse penso così solo perché ho il carbone bagnato.

Già, sono un colpevole.

Spero che, se davvero tu sai, che un giorno potrai perdonarmi e magari amarmi…

 

 

 

Mi sveglio di mal umore...insomma, peggio del solito.

Con il volto ancora assonnato giro per casa, sono solo, di nuovo, ma ci ho fatto il callo.

Chissà dove è oggi mio padre?

America, Tokio, Italia, Germania…

America, spero tanto di venire con lui un giorno.

Lui.

Hanamichi Sakuragi.

Svogliatamente afferro la mia cartella.

Arrivo a scuola, avverto gli sguardi di irritante ammirazione.

Dove sei?

Ti noto davanti la porta della tua aula, sei circondato dai tuoi amici, ridi, fai il buffone, come sempre.

Ma non appena mi noti, mi dai la spalle e parli con il biondo del tuo gruppo…Noma, forse.

Mi ferisce questo tuo comportamento, e dire che le cose sembravano andare meglio.

Meno risse, a volte scambiavamo poche parole.

Le cose hanno cominciato ad avere senso da quando venni a trovarti per la prima volta durante la tua degenza in ospedale.

Adesso è la schiena che mi dai, voltandomi le spalle.

La schiena che una volta tramite un evento triste ci ha uniti.

Ho bisogno di perdono Hanamichi, se davvero sai, perdonami.

Scambio uno sguardo fuggevole con Mito, e mi dirigo nella mia aula, preparandomi alla noiosa lezione di storia dell’arte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Slam Dunk / Vai alla pagina dell'autore: luyio