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Autore: KAT_jinx    15/12/2011    4 recensioni
–Allora carissimi. Ci illustrate il piano di quest’anno così che la nostra cara Ginevra possa indicarci il vincitore?-
-Ma certo caro parente. Collega…vuoi farmi l’onore di iniziare?-
-Con immenso piacere…
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia, Weasley, Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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A Natale siamo tutti più buoni…stai scherzando spero.

Molly Weasley era il perfetto prototipo di madre-casalinga magica. Massaia e cuoca provetta, con una pazienza che definire “da santa” è decisamente un diminutivo ma che comunque sapeva tenere a bada i suoi polli.
Amava la sua famiglia più di se stessa, ma amava ancor di più le feste in famiglia. Quei momenti di ferie in cui poteva tener d’occhio tutte le sue belle teste rosse e rimpinzarle a dovere e Natale era decisamente la sua preferita tra tutte.


25 dicembre, Natale, ore 03.16

Dopo ore di festeggiamenti, canzoni, pasticci, carne, patate, torte e burrobirra, la Tana finalmente tace.
Gli abitanti sono andati a dormire, per prepararsi alla giornata successiva, quando i festeggiamenti sarebbero rincominciati e, soprattutto, fosse giunto il momento di scartare tutti insieme i loro regali.
Ma siamo sicuri che davvero tutto tace?
Quel leggero scricchiolio sulle assi vecchie delle scale è di certo colpa di qualche topo che ne approfitta, mentre tutti sono a letto, per rubare qualche avanzo dalla cucina, così da poter festeggiare anche lui il Natale con la sua famiglia.
E quel leggerissimo fruscio? È di certo uno degli abitanti che, dormendo, tenta di recuperare la coperta che in un movimento troppo brusco a fatto cadere dal letto.
Ma quel tonfo sordo con relativa imprecazione?
No…non era del tutto esatto dire che tutti stavano dormendo, perché c’erano due personaggi che a dormire in quel momento non se lo sognavano neanche.
 
Fred e George Weasley, gemelli, probabili serpi mancate finite a Grifondoro per aver minacciato il Cappello Parlante di applicargli un incantesimo di autocombustione permanente (secondo alcuni individui della famiglia), ideatori di scherzi e certi sostenitori dell’ironia malandrina che anni prima aveva afflitto Hogwarts.
Naturalmente nessuno poteva veramente pensare che proprio la notte dopo la Vigilia di Natale, i suddetti Weasley, se ne stessero belli e buoni come angioletti nei loro bei lettini a dormire. A quello ci avrebbero pensato al momento opportuno.
 
-Tutto pronto?-
-Ovviamente mio adorato fratellino.-
-Fred?-
-Dimmi George…-
-Buon Natale Fred.-
-Buon Natale George.-
 

25 dicembre, Natale, ore 10.03
 
-Avete svegliato Ron?- la piccola di casa Weasley sorseggiava tranquilla il suo thè con biscotti al cioccolato, seduta (stravaccata) sul divano, con una spalla appoggiata al petto del fratello più grande che leggeva il giornale.
-Mamma sta andata a chiamarlo…prendi ancora le scommesse quest’anno?-
-Come sempre fratellone.- la rossa ripose la tazza sul tavolino e afferrò un blocchetto pieno di scritte e numeri e una penna.
-Non potreste smetterla con questi giochi infantili?-
-Stai un po’ zitto Perce…lasciaci divertire. Allora…contando il tempo per alzarsi io dico…5 galeoni per tre minuti, parola d’ordine:  acqua.- disse il secondo genito sporgendosi in avanti per prendere uno dei biscotti abbandonati dalla sorellina.
-Anche io 5 galeoni, ma dico quattro minuti e venti secondi e parola d’ordine: animale. Devi dargli più tempo per alzarsi Charlie…sai com’è fatto Ron…-
La ragazza scrisse velocemente le puntate dei fratelli.
-10 galeoni per quattro minuti e trentacinque secondi e cibo. Quest’anno non posso perdere, ne sono certo.- il padre, Arthur Weasley entrò nella stanza sedendosi nella sua amata poltrona con una tazza di caffè bollente in mano lanciando la sua scommessa.
-Fatto…bè…dato che Percy come al solito non gioca…- butto l’occhio sul fratello che come al solito aveva la testa infilata nell’ennesimo editto ministeriale. –Punto 15 galeoni pe due minuti e trentasette secondi e dico percorso ad ostacoli con bombardamento finale.-
In quello entrarono nella stanza i gemelli che appena seduti tesero l’orecchio verso le scale da cui si sentiva la signora Weasley svegliare l’ultimo dei suoi figli maschi. Ginny fece partire il cronometro e tutti nella stanza si zittirono.
 
Trenta secondi…
Un minuto…
Un minuto e trenta…
Due minuti…
Due minuti e trenta…
Due minuti e trentasei…
Si avverte lo scricchiolare delle assi del pavimento dal soffitto.
Due minuti e trentasette…
 
-Ma che diav…- strani e leggere schiaffi, urlo disumano, passi affrettati, primo tonfo, secondo tonfo, strani fruscii meccanici,  terzo tonfo( seguito da altri tonfi successivi. –No, no, no, nonononononooooooo!- altro urlo, seguito da rumori impossibili da specificare. Tonfo, passi affrettati, raffica di schianti dal rumore fangoso e urlo finale.
-IO VI AMMAZZO!!!!!!!!!!!!!-
La signora Weasley con un asciugamano in mano e un secchio uscì dalla cucina dirigendosi verso le scale. –Fred, George, ma non volete proprio lasciarlo stare neanche un anno?! Ron, smettila di urlare o sveglierai tutti gli gnomi.-
-Dammi il cinque George!-
-Ma certo Fred!-
A cinque dato Bill si rivolse ai gemelli. –Allora carissimi. Ci illustrate il piano di quest’anno così che la nostra cara Ginevra possa indicarci il vincitore?-
-Ma certo caro parente. Collega…vuoi farmi l’onore di iniziare?-
-Con immenso piacere…dunque…ora vi illustrerò come è stato il risveglio del malcapitato fino al momento del raggiungimento di codesta sala.- Fred (o George) si alzò in piedi e con aria professionale si apprestò ad enunciare quanto accaduto. –La mattina del 25 dicembre, alle ore 10.05 la signora Molly Weasley, madre di famiglia, è accorsa a svegliare uno dei figli, il signor Ronald Bilius Weasley. Il suddetto, chiamato anche “vittima” o “malcapitato”, quando finalmente ha sentito il profumo del cibo proveniente dalla cucina ha deciso che era giunto il momento di alzarsi per mettere in moto le mandibole.
Il tutto è cominciato nel momento in cui il malcapitato ha poggiato il piede, si presume il destro, a terra e a deciso di mettersi in piedi acquistando così una posizione eretta.- si voltò verso il gemello. –Vuole continuare lei egregio?-
-Con immenso piacere illustrissimo.- George (o Fred) si alzò prendendo il posto del fratello. –Come stava dicendo il mio collega, la vittima si è alzata è in quel momento è scattata la trappola. È stato dapprima assalito da un centinaio di trappole per topi, che l’hanno costretto a correre fuori dalla stanza dove è stato ricoperto da un’abbondante dose di melassa e subito dopo, un ventilatore incantato gli ha buttato addosso una valanga di piume di Ippogrifo che gli si sono attaccate grazie alla melassa. Tutto questo avvenne mentre il signor Weasley scendeva dalle scale sbattendo più volte diverse parti del corpo. Arrivato alla fine la vittima è stata sommersa da una bombardata di cacca di Doxy che si è unita alla melassa formando una poltiglia disgustosa e puzzolente che avrà bisogno di diversi lavaggi per essere tolta definitivamente.
In conclusione, proclamo vincitrice la signorina Ginevra Weasley.-
La piccola si alzò facendo un inchino e stringendo le mani ai due buffoni.
-Gin, ma come hai fatto ad indovinare anche quest’anno? Non è che bari e te lo fai dire prima da questi due?- la ragazza portò le mani ai fianchi assumendo la stessa espressione che aveva Molly Weasley quando si arrabbiava girandosi verso il coraggioso che aveva pronunciato tali blasfemie.
-Carissimo Charlie…ti sembro una che mente.- lui scosse velocemente la testa leggermente spaventato (sì, è proprio Charlie, quello che è andato in Romania ad allevare draghi) –Sappi che ho indovinato per il semplice fatto che sono intelligente, sono miei fratelli e frequento Hogwarts con quei due. Conosco le loro mosse, i loro movimenti e i loro scherzi preferiti. Io non baro…io mi istruisco…-
-Fa molto stalker non trovi Fred?- sussurrò all’orecchio del gemello per non farsi sentire dalla rossa.
-Concordo George…- annuì l’altro.
-Quindi, vedete di sganciare subito i Galeoni che mi dovete. Papà…- fece con voce terribilmente dolce rivolta al signor Weasley che tentava di filarsela fuori dalla stanza avanzando a passo felpato. –Non credere di scappare, mi devi dieci Galeoni…tirali fuori subito.-
-Ma certo piccolina, stavo giusto andando a prenderli.- fece leggermente spaventato pure lui. Tirò fuori da una tasca il portamonete e ne estrasse dieci Galeoni sonanti buttandoli sul tavolino assieme alle scommesse dei suoi figli più grandi.
-Bene fratelli…sorella…io e Fred ci dileguiamo.-
-Prima che il caro Ronnino entri in questa stanza ovviamente…-
-Non pensate neanche di fare un passo voi due!- Voce spiritata, occhi assatanati che rischiano di uscire dalle orbite da un momento all’altro, orecchie più rosse dei capelli (chiaro sintomo di vergogna e/o rabbia per ogni Weasley che sia definito tale), fumo che esce dalle narici e dalle orecchie e vestiti completamente bagnati (segno che la cara Molly non è riuscita a concludere la sua pulizia con asciugatrice inclusa).
Non c’era bisogno di alcuna parola da parte dei presenti per indicare l’enorme incazzatura (mi spiace ma solo questo è il modo adatto per dirlo) dell’ultimo maschio dei Weasley.
-Buon Natale fratellino!-
-Ehm…Fred…non credo sia il caso di infierire…-
-Hai una soluzione George?-
-Si potrebbe parlarne comodamente seduti e senza bisogno di alzare troppo i toni o venire alle mani...-
-George?-
-Sì Fred?-
-Io avrei un’idea migliore...-
-Sarebbe?-
-Corri…!-


 
  
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