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Autore: DuediCuori    16/12/2011    3 recensioni
Matt ogni tanto sente di dover giustificare il proprio comportamento, come se una ragione potesse portare più giustizia a quello che prova e che sente dentro.
Forse, lui dice, è una cosa tipicamente da cristiani provare una speranza che non vacilla e non trema nonostante tutti gli scossoni della vita. Forse, lui continua, è una cosa che fanno gli irrefrenabili, i puri di cuore, coloro che conservano una fiducia nel mondo incommensurabile, capace di far brillare tutto. Forse, lui teme, è semplicemente da stupidi, da disperati che non sanno stringere niente tra le proprie mani se non sentimenti inconsistenti.
Lui spera, ogni giorno.

[Raccolta di quattro drabble su quattro pair shonen ai con Canada (L)]
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Canada/Matthew Williams, Sorpresa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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*Autore: Rota
*Titolo: A canadian dude
*Fandom: Axis Powers Hetalia
*Personaggi: Canada/Matthew Williams, Sorpresa
*Genere: Generale, Sentimentale, Fluff
*Avvertimenti: What if…?, Raccolta, Drabble, Yaoi/Shonen ai
*Rating: Giallo
*Tema/Prompt: Sogni/Speranza - Desiderio - Il paese delle meraviglie - Incubo
*Dedica: All'altra metà dell'account DuediCuori, che ogni volta che io le dico che assomiglia a Canada lei non capisce che è un complimento XD
*Note autore: Piccola raccolta di quattro capitoli su quattro pair yaoi/shonen ai con Matt (L)
Per festeggiare le venti fanfic pubblicate su DuediCuori :D (L)


Matt ogni tanto sente di dover giustificare il proprio comportamento, come se una ragione potesse portare più giustizia a quello che prova e che sente dentro.
Forse, lui dice, è una cosa tipicamente da cristiani provare una speranza che non vacilla e non trema nonostante tutti gli scossoni della vita. Forse, lui continua, è una cosa che fanno gli irrefrenabili, i puri di cuore, coloro che conservano una fiducia nel mondo incommensurabile, capace di far brillare tutto. Forse, lui teme, è semplicemente da stupidi, da disperati che non sanno stringere niente tra le proprie mani se non sentimenti inconsistenti.
Lui spera, ogni giorno.
Che il suo vicino smetta di essere un eroe per tutti e faccia il fratello per uno soltanto - magari gli riesce pure bene.
Che America comprenda che non serve varcare un oceano per trovare compagnia.
Che mister Jones si tolga più spesso gli occhiali perché la sua parvenza seria lo rende ancora più bello.
E che, infine, Alfred gli sorrida più spesso: non gli serve altro per continuare ogni giorno.


Ha quella capacità di riuscire ad amare ogni essere vivente della Terra in maniera tutta sua, Francis - Matt l'ha capito anche senza stargli vicino troppo tempo.
Con Inghilterra è tutto una gara, con Spagna è una complicità sotterranea, con Italia è una tenerezza di fondo, con Prussia è un'amicizia assoluta.
Con lui, invece, è un caldo affetto che fa nascere il desiderio. Delicatezza e pazienza: Francis starebbe delle ore ad accarezzargli la mano, mentre chiacchierano di affari internazionali o meno, mentre bevono qualcosa di caldo o semplicemente durante una delle solite visite informali. E piano verso il polso, e piano lungo tutto il braccio - sorridendo perché si sorride per le cose belle.
Matt non si scansa, non si nega a tutto quello, sentendosi ben voluto e desiderato con una naturalezza che gli toglie il fiato. Anche quando lo bacia, sentendo il suo sorriso contro la bocca, gli viene da tremare di commozione e di gratitudine. Anche quando fanno l'amore, nei loro corpi caldi che si ricercano vicendevolmente, la felicità lo rende brillo fino all'incoscienza.
Negli occhi, conserva sempre solamente quella verità.


Per lui risulta incredibile da pensare una cosa del genere, eppure non può che ammetterlo in quanto realtà materiale e fisica. Come quando, la prima volta che aveva affondato il proprio piede nella sabbia, si era stupito di quanto quella fosse calda contro la pelle, anche ora ride per l'innocenza delle cose ovvie che si palesano nonostante la malizia di una certa conoscenza e di una certa parte del mondo - nel Paese delle Meraviglie tutto è così genuino da far girare la testa.
Anche Cuba ride e sorride assieme a lui, facendosi più vicino forse per rimirare meglio il suo viso.
Si china in avanti, quasi gli stesse per confidare un segreto. Ma non si guarda attorno, ma non sembra esserci insinuazione tra le sue parole.
-Ti piace?-
Matt, che non credeva che un pezzo di ghiaccio potesse essere tanto buono, sbandiera sotto il suo naso il ghiacciolo alla menta e sorride ancora.
-Mi piace molto.-


Matt guarda la porta, rannicchiato sulla propria poltrona e stretto tra i lembi di una coperta di lana: ancora niente. Eppure dovrebbe essere già lì, con con quel suo solito mazzo di tulipani che quasi è più grande di lui - e ce ne vuole, per essere più grandi di Olanda.
Matt guarda la porta e affonda il viso tra le sue ginocchia, adocchiando la maniglia o un punto imprecisato nei pressi di quella: ancora niente. Eppure dovrebbe ricordarsi, l'altro, che giorno era quello, che ricorrenza festeggiavano - assieme, solo loro due.
Matt guarda la porta e lo sconforto comincia a prenderlo, perché è dura da ammettere ma è successo ancora una volta: invisibile al mondo, anche dalla mente di Olanda il suo ricordo sarà diventato trasparente come un fantasma.
Ed è quando si abbandona alla malinconia di immagini terribili e desolanti che il campanello suona, chiaro e preciso. Un attimo di indecisione, di meraviglia e quindi di sgomento. Matt è alla porta in due soli balzi e la apre.
Lui non dice nulla, ma sembra che sorrida sotto il sigaro che sta fumando - non come Matt, oh no, perché sorriso più largo del suo è umanamente impossibile da fare.
L'incubo è dunque finito.
   
 
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