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Autore: Kalie    16/12/2011    3 recensioni
Molti baci sono indimenticabili, il loro sapore, l'odore della persona che si ha davanti. ma che sapore ha il primo bacio? e si da sempre alla persona giusta? - Chi prima o chi dopo, tutti hanno dato il loro primo bacio, come del resto anche i nostri adorati personaggi di Harry Potter! Ora, la nostra autrice preferita, ci ha regalato pochi baci da leggere, come quello tra Harry e Ginny o il tanto sospirato tra Ron e Hermione. Ma gli altri? ecco come me li sono immaginati io! Una serie di Missing Moments a One Shot ispirati ai primi baci dei personaggi che amiamo di più!
1.Fred&Angelina, 2.Cedri &Cho, 3.Hermione&Viktor, 4.Ginny&Michael, 5.Luna&Dean, 6.Lily&James, 7.Rose&Scorpius
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Nickname: Kalie (efp), Kalie_Yume88 (forum)
Titolo: Sirius & Kalie – Bacio al Vento di Bergamotto
Genere: Generale/Sentimentale/Romantico
Raiting: Verde
Avvertimenti: One shot, missing moments
Introduzione: Era difficile stare lontani da Kalie Moran per Sirius Black, in un modo o nell’altro se la ritrovava sempre tra i piedi. Era come il vento che lo rincorreva? O forse era lui che la cercava in ogni luogo e in ogni cosa che faceva?
Note: non so bene che scrivere nelle note… mh… ciao XD Kalie Moran è il personaggio che ho inventato per Sirius perché io lo adoro e ho pensato che non fosse giusto che stesse tutto solo soletto u.u che dire… eccolo il capitolo del loro primo bacio *_* che è il primissimo di Sirius ovviamente, per lo meno per come la vedo io in questo capitolo. Spero piacciano anche a te insieme! Ho aspettato un po’ ad inviarlo perché volevo fare anche questo *_* per divertimento tuo personale ahah però non guardare finché non avrai finito di leggere la storia perché c’è un gigantesco spoiler! http://img13.imageshack.us/img13/6994/scansione0001mp.jpg  spero ti piaccia anche questo! Un bacio!

Capitolo partecipante al Contest ‘Una carrellata di Primi Baci’ indetto da Acquamarine_!!!
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10039849&&tid=80a5d3f8f68be38a758d4ad33a02e3bd00483b4d68faaf0f7b9f4230a6ad31d1

Personaggio: Sirius Black
Prompt: Vento
Luogo: Parco



Sirius & Kalie – Bacio al Vento di Bergamotto


A Sirius Black non piaceva particolarmente Cura delle Creature Magiche, non gli interessassero affatto gli Ippogrifi, i Thestral o quei Maridi di cui, proprio quel giorno, il Professor Kettleburn stava parlando con estremo interesse; eppure non si era mai sognato di perdersi nemmeno una lezione di quella materia. Seduti su delle rocce del Parco di Hogwarts, nei pressi del Lago Nero, gli studenti del quinto anno di Grifondoro e Tassorosso spostavano lo sguardo dal libro di testo, al Professore ed infine all’acqua di fianco a loro, nella speranza di intravedere qualche esemplare. Ci sarebbe da pensare che, con una giornata come quella di fine maggio, ci fosse qualcosa di più interessante da fare, eppure né lui né il suo migliore amico, James Potter, avevano provato a svignarsela. Non quel giorno, no. Ed il vero motivo avevano cercato di nasconderlo a tutti, persino a loro stessi. Proprio nel momento in cui l’intorpidimento da ‘sole e lezione noiosa’ stava per colpirlo, una folata di vento lo colpì in pieno volto, scompigliandogli i capelli e facendolo tornare totalmente sveglio; sì perché, da un po’ di tempo a quella parte, che fosse forte ed impetuoso, o leggero e delicato, quel soffio aveva sempre lo stesso profumo. Inaspettatamente il suo sguardo si spostò su una figura poco più avanti di lui, con i corti capelli biondi e di corporatura esile, seduta di fianco ad una ragazza dai capelli rossi. Sapeva benissimo che quel profumo non poteva essere che suo, avrebbe riconosciuto la fragranza al bergamotto, che si combinava perfettamente con la pelle di Kalie Moran, anche a chilometri di distanza.
Un moto di irritazione lo travolse nel momento in cui la vide ridere insieme a Lily dopo averle bisbigliato qualcosa all’orecchio: non gli piaceva il fatto che con lui riuscisse solo a discutere: erano rare le volte in cui erano riusciti a parlare senza sfociare in una lite. Sirius lo sapeva benissimo che in quel vento non c’era solo il suo profumo: era Kalie stessa la brezza che gli scompigliava i capelli, era lei che gli sfuggiva ogni volta che provava a prenderla, a sfiorarla con le dita tra le quali sfuggiva via, lasciandogli solamente una debole carezza. Si chiese se mai sarebbe riuscito ad afferrarla un giorno, se quel vento si sarebbe mai fermato da lui per farsi prendere. Gli sarebbe bastata una volta soltanto. Immerso nei suoi pensieri, non si accorse immediatamente che la lezione era finita; raggiunse James, Remus e Peter solo un metro più in là e passò un braccio intorno alle spalle del primo, mentre il solito sorriso beffardo gli spuntava sul viso cacciando, anche se di malavoglia, il pensiero della strega bionda.

“Ehi, Ramoso! Finalmente quella barba è terminata, eh? Non che tu l’abbia seguita molto questa lezione”. Gli diede poi un colpo di gomito, scoppiando a ridere.

“Io sono sempre attento alle lezioni, Felpato”. James lo guardò nel tentativo di apparire serio “da cosa l’hai capito?” sospirò infine, sotto lo sguardo accusatore di quello che sarebbe dovuto essere il suo migliore amico.

“Per tutta la durata della lezione non hai tolto gli occhi di dosso alla Evans”. E lui a Kalie, ma quello era un fattore secondario che preferiva nascondere a James.

“Figurati” disse James, seguito da un verso sprezzante “sarò diventato momentaneamente strabico, non l’ho guardata neanche per un secondo” ma era arrossito e, seguito dall’amico, decise di raggiungere la coppia di amiche poco più avanti “ehilà Evans”

“Oh no…” sussurrò Lily, sotto le risate di Kalie.

“Come va? Ti diverti a fare i turni di ronda insieme al nostro Remus?” le sorrise, cercando di posarle una mano sulla spalla, ma lei lo respinse prontamente.

“James…” provò ad ammonirlo il lupo mannaro, preoccupato.

“Lasciami stare, Potter” sibilò lei, irritata, lasciando James impietrito e ferito.

“La tua amica è nervosetta. Eh, Moran?”. Sirius raggiunse la nominata, dandole poi una schicchera sulla fronte.

“E tu sei insopportabile come al solito, Black?” gli sorrise, fredda. Per Sirius fu peggio di un Gelum.

“Non ti va neanche di fare due chiacchiere? Come siamo maleducate! Qualcuno dovrebbe insegnarti le buone maniere”. Le scompigliò i capelli con aria beffarda.

“Non toccarmi”. Lo guardò accigliata, allontanandosi di qualche passo.

“Evans, ti conviene portar via Kalie prima che…” provò a dire James.

“Non dirmi quello che devo fare, Potter!” gli rispose malamente Lily, cercando però di prendere il braccio della ragazza per allontanarla, preoccupata. Remus e Peter, abituati alla solita sceneggiata quotidiana, si andarono a sedere all’ombra di un albero vicino, dopo essersi scambiati uno sguardo rassegnato.

“Cosa mi fai se ti tocco ancora una volta?”. Sirius le rivolse uno sguardo penetrante, cercando di innervosirla ancora di più. La fissò per parecchi istanti negli occhi ambrati, rendendosi conto solo in quel momento di quanto gli piacessero quel viso arrossato dall’irritazione e le pupille dilatate che quasi si mescolavano con il colore caldo delle iridi.

“Provaci!” lo sfidò lei, con un sorrisetto sarcastico.

“Kal…” provò a richiamarla Lily, con aria ansiosa.

“No, Lily! Mi voglio liberare di questo sbruffone. Lo capirà prima o poi che non lo sopporto più” non distoglieva lo sguardo dagli occhi del ragazzo che, di rimando, cercava di guardarla impassibile. Non poteva davvero pensarla così. Non era vero. Non voleva liberarsi di lui definitivamente, lei… una paura improvvisa lo assalì, mentre sentiva il cuore salirgli in gola. Dov’era la sicurezza che aveva fino a poco prima? Perché aveva pensato che anche lei potesse essere interessata a lui? Aveva creduto che il suo modo di sfuggirgli via fosse dovuto solamente alla paura. Ancora, come il vento, gli sfuggiva via. Deglutì a fatica, prima di riprendere lo stesso atteggiamento di sempre, quel sorriso che tante volte Kalie avrebbe voluto strappargli via dalle labbra. Le si avvicinò, chinandosi alla sua altezza: avrebbe voluto toccarla, certo, ma con un bacio, anche lì davanti a tutti, poco gli importava, per farla irritare di più questo ed altro. Sbuffò un sorriso, prendendosi in giro perché ancora cercava scuse con sé stesso, quando sapeva benissimo il motivo di tale desiderio. Per qualche istante pensò sul serio di farlo, di avvicinarsi ancora di qualche centimetro e baciarla, ma non era proprio il caso, non in quel momento. Allungò quindi la mano per poi schiacciarle la guancia con un dito.

“Sirius… poi dì dire che non te la sei cercata” rise ironico James; Kalie tirò fuori la bacchetta e Ramoso la indicò all’amico “vedi? È piuttosto combattiva, mi sembra”.

“Andiamo, Moran. Non farai sul serio?”.

“Non mettermi alla prova” sibilò lei, cacciando Lily che provava a tirarla per il braccio con la bacchetta.

“Se volevi davvero farlo, mi avresti già colpito” rise Sirius, cacciando via le brutte sensazioni di poco prima, voltandosi verso il suo migliore amico. “non avevo dubbi, Ramoso. Di che ti preo…”

“Impedimenta!” esclamò Kalie con voce estremamente acuta e fu tutta questione di un attimo. Sarà stata l’irritazione, il nervosismo per le parole di Sirius, l’adrenalina che le era andata in circolo, ma l’incantesimo di ostacolo funzionò anche troppo bene e, si sa, se è abbastanza potente, l’impedimenta può scagliarti molto lontano. E fu in quell’attimo che Sirius venne scaraventato contro James, facendo cadere entrambi a terra con aria stupefatta, il difficile era capire se fosse per l’inaspettata potenza dell’incanto, o perché Sirius era caduto con le labbra proprio su quelle dell’altro Grifondoro. Si rialzarono dopo appena un secondo, con il viso sconvolto e pallido, guardandosi negli occhi senza trovare una sola parola da dirsi. Neanche Lily e Kalie avevano parole, ma perché erano troppo impegnate a ridere a crepapelle. Sirius si rialzò da terra con l’aria più minacciosa e furibonda che qualcuno gli avesse mai visto, si avvicinò alla bionda che smise immediatamente di sogghignare, guardandolo terrorizzata.

“Ehm…” riuscì appena a dire, mentre lui si avvicinava ancora e ancora. “non… non era il tuo primo… ehm…”.

“Quello non è stato un bacio!” esclamarono in coro i due Malandrini, mentre gli altri due ridevano di cuore, accompagnati da Lily. Kalie arrossì ed indietreggiò di un paio di passi, pronta a scappare.

“Certo. Certo che no”. Kalie scosse la testa, agitata. Tentò di scappare, vedendo che il ragazzo si avvicinava ancora di più, ma lui la bloccò con la mano, afferrandole malamente il braccio e cominciò a trascinarla per il Parco di Hogwarts, lontano dagli altri studenti, lontano da tutti. Non gli importava di aver dato il primo bacio a James, innanzitutto perché dava poca importanza ad una cosa così futile, in secondo luogo perché si erano a malapena toccati per più di un istante. Quello che lo mandava in bestia era che la causa fosse stata proprio lei, quella che poco prima aveva desiderato baciare. E aveva anche riso! Quello era il colmo. Voleva forse dire che non gli importava? Il sangue ormai gli era andato al cervello, non aveva neanche pensato che forse lei non lo considerava davvero un bacio, che poco gli importasse che avesse sbattuto labbra e denti contro quelli di James. Era così incavolato e perso nei suoi pensieri che non si accorse delle urla della ragazza che cercava di liberarsi dalla sua presa. “Black, lasciami! Lasciami immediatamente!”. Kalie strattonava il braccio, cercava con la mano libera di staccare quella del ragazzo, chiusa anche troppo stretta per i suoi gusti. Da lontano, Lily chiamava lei e il ragazzo: aveva provato a raggiungerli per aiutarla, ma James si era prontamente alzato e le aveva bloccato la strada. “Vuoi lasciarmi andare? Mi fai male, Sirius!” lo chiamò infine la bionda, quasi urlante, una volta raggiunta una zona ben lontana dagli altri ragazzi. Lui si bloccò, la fece girare su sé stessa e l’appoggiò con malagrazia contro un albero: erano finiti nei pressi della Foresta Proibita e i primi ceppi cominciavano a sbucare fuori.

“Si può sapere che diavolo ti è preso, Moran?” le abbaiò contro lui, con il volto contratto dalla rabbia.

“A me?”. Kalie lo guardò stupefatta “non sono io quella che ti ha trascinato per un chilometro nel…”.

“Non sto parlando di questo!”. Kalie arrossì, in difficoltà.

“Sei tu… tu mi hai provocata e…” balbettò, mordendosi le labbra nervosa.

“Beh, non sai stare agli scherzi”. Sirius aveva abbassato i toni, ma lo sguardo, fisso su di lei, era ancora serio. L’aveva vista borbottare una risposta mentre riprendeva lucidità e si chiedeva perché Kalie cercasse di evitare i suoi occhi, proprio lei che lo sfidava in continuazione, lei che si divertiva a fissarlo per un quarto d’ora pur di non essere la prima ad staccare gli occhi dai suoi. Si era chinato un po’ di più, cercando il suo volto, tenendola intrappolata contro l’albero con un braccio sopra la sua testa, con una mano appoggiata sulla pianta mentre l’altra si spostava sulla spalla di lei, riscuotendola dal borbottio.

“Non volevo che finisse così… mi sono impegnata troppo” rise lei, imbarazzata, risvegliandolo improvvisamente dai pensieri di poco prima.

“Ti perdono se…”.

“Non ti ho chiesto scusa” precisò guardandolo di sottecchi e lui sorrise soddisfatto.

“Vorrà dire che mi prenderò da solo quello che voglio, Moran”. Gli occhi di Kalie lampeggiarono, ancora fissi sui suoi, con aria di sfida.

“E cosa sare…?” ma lui aveva già accorciato la distanza posando le labbra su quelle della ragazza, stupefatta dal gesto improvviso. Sirius si sentiva strano: non sapeva bene come funzionasse un bacio, che cosa si dovesse realmente fare, però era piacevole stare lì, senza alcuna distanza a separarli, averla per sé e fregarsene di tutto e tutti. Lui sapeva che il vento stava per scivolargli via dalle mani, dalle braccia, che stava per scappare via ancora una volta e una morsa allo stomaco lo attanagliò improvvisamente. Cacciò via quella sensazione e godette di quell’istante avvicinandosi ancora di più a lei, in attesa di una sua brusca reazione; la mano sul tronco andò a posarsi dietro la nuca di Kalie, nel tentativo di avvicinarla, stesso motivo per cui quella sulla spalla scese sulla schiena della ragazza. Non seppe quantificare il tempo, sapeva solamente che la reazione di Kalie sarebbe arrivata da un momento all’altro, magari con uno schiaffo o con un altro incantesimo. Ed arrivò eccome la risposta, solo che nel modo che lui non si sarebbe mai aspettato: Kalie circondò la schiena del ragazzo con le braccia, persa nella sensazione del sapore e del profumo che le mandò in tilt il cervello. Ora Sirius ne era certo: era come quel vento che sapeva solo del suo odore, così simile al sapore delle sue labbra; era come la brezza capace di svegliarlo la mattina o di sgridarlo durante una marachella. L’aveva sempre saputo ma solo in quel momento si accorse che quel vento non aveva mai cercato di sfuggirgli, era li ad accarezzarlo, cercava di penetrarlo, di entrare e rimanerci per sempre, bramosa di un contatto più che fisico, forse più di quanto non fosse mai stato lui. Si staccò da lei con aria stupita, la stessa sul volto di Kalie che lo guardava con gli occhi sgranati ed il volto rosso ed imbarazzato almeno quanto il suo.

“Non ti ho ancora perdonata, però”. Sirius la fissò dritto negli occhi per diversi istanti prima di girarsi e prenderle il braccio di nuovo.

“Eh? Come no? Avevi detto…”

“Che mi sarei preso da solo quello che volevo”. Scrollò le spalle, dissimulando indifferenza anche se aveva ancora le guance rosse. “non mi pare che me l’abbia dato tu”. Le sorrise beffardo.

“Non… non vale!”. Si bloccò all’improvviso, scuotendo la testa “ehi, ma io non ho niente di cui farmi perdonare!”. Sirius scoppiò a ridere, voltandosi verso di lei.

“Quando sarai pronta a chiedermi scusa” fece una piccola pausa, chinandosi ancora verso di lei che si addentò le labbra “sai cosa devi fare per essere perdonata”. Con quel sorriso maledetto, si avvicinò ancora dandole un leggero bacio a fior di labbra, facendola arrossire di nuovo.

“Non pensarci nemmeno, Black!”. Sirius scoppiò in una risata, seguita da quella imbarazzata di Kalie. Si azzardò a guardarla per qualche istante ora che l’aveva affiancato e camminava con lui, con lo sguardo fisso davanti a lei. Il vento era scivolato ancora una volta tra le sue dita, ma una folata di quel profumo al bergamotto gli ricordò che presto sarebbe tornato ad avvolgerlo.  



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Salve a tutti ^.^
Eccomi con il nuovo capitolo della fic. C’ho messo un po’ a scriverlo perché, come avete letto, partecipa ad un contest *_* ‘Una carrellata di primi baci’ per la precisione. Mi sono divertita a scriverlo *_* non pensavo di inserire Sirius tra i personaggi da primo bacio, ma io ho creato Kalie appositamente per lui *_* ci sono poche cose da dire su questa fic, se volete vedere il disegno fate pure *_* però dopo averlo letto. Riecco il link: http://img13.imageshack.us/img13/6994/scansione0001mp.jpg 
ben 16 persone seguono la storia *_* che bello! Comunque Kalie è un personaggio vecchio, che ho messo in diverse fan fic, specie nell’ultima che sto scrivendo sui malandrini. Spero di essermi giocata bene Sirius che sinceramente non mi piace molto come super Playboy, che gli importa solo di una ‘cosa’. Secondo me lui è leale anche in quello, da molta importanza alle persone. Non vuol dire che non sia strafottente, ma addirittura andare con tutte le ragazze della scuola mi sembra esagerato u.u diventa lo stereotipo di Sirius Black poi XD
comunque ecco qui il capitolo *_* ora passiamo ai ringraziamenti:
TriciaMcMillan: ciao *_* grazie per aver recensito questo capitolo! Sono contenta che ti piaccia la fic *_* ahahah si ce lo vedo proprio Ron a voler ammazzare Scorpius (anche se me lo immagino geloso di chiunque nei confronti della sua unica figlia femmina *_* spero seguirai anche i prossimi capitoli! Un bacio
Enide: eccola *_* che recensisce anche questo capitolo <3 grazie *_* sono contenta che ti piaccia anche questo! Sì ho pensato che dovesse essere un po’ uno e un po’ l’altra, poi ho pensato che non doveva essere neanche ‘perfetta’ e prendere gli aspetti solo positivi dell’uno e dell’altra. Per esempio il fatto che sia dura di comprendonio riguardo ai sentimenti è un ovvio riferimento alla tontaggine di Ron u.u quanto lo amiamo? *_* ahahah per l’Amortentia, sì ho fatto appositamente il collegamento contrario, in modo che Scorpius potesse avere speranze, ma secondo me neanche Ron c’era arrivato al fatto che l’odore fosse di Hermione quando sono entrati nell’aula di pozioni al 6 anno ahah se non mettevo la parte finale penso che me ne sarei pentita per il resto della vita u.u Ron ce lo vedo troppo come padre iper protettivo, assolutamente contro la relazione della ragazza conil figlio di Malfoy!!! Diciamo che ho messo il tranello apposta, non ho detto che erano cresciuti Rose e Scorp. Volevo che si pensasse allo stare insieme, non al matrimonio, proprio per lasciare di stucco ahahaha crepi il basilisco! Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo *_* che è proprio quello che partecipa al contest! Un bacione

grazie a tutti voi che leggete *_* spero apprezzerete anche questo!
un bacione!

Kalie

  
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