“Una cosa è certa, qualsiasi cosa cerchiamo di nascondere non siamo mai pronti per il momento in cui la verità viene fuori. E' questo il problema dei segreti, come le avversità adorano la compagnia, si accumulano, accumulano finché non prendono il sopravvento su tutto, e non c'è più posto per altro, e sei così pieno di segreti che ti senti come se stessi per esplodere”.
 
Pov Bella
 
“Oh mio Dio…” commentai esausta distendendomi a pancia in su.
“è stato così…” disse Edward ansimando.
“già…” non lo lascia neppure finire.
Restammo in silenzio per quello che a me sembrò tanto tempo; era bello godersi la tranquillità e la pace per alcune ore, ed era ancora più bello poterlo fare con lui. Questa nostra specie di relazione clandestina andava avanti già da tre mesi. Ci eravamo conosciuti una sera in un bar ed avevamo passato la notte insieme , e fino a qui niente di male. Peccato che il giorno dopo ho scoperto chi sarebbe stato il nuovo primario di chirurgia, nonché mio nuovo capo: Edward Cullen. Che fortuna, è? Così per evitare cattiverie gratuite decidemmo di continuare a vederci di nascosto. Ero al primo anno di specializzazione e non volevo che la gente pensasse che non meritassi quel posto o che stessi lì per chissà quale ragione. dopo nemmeno un mese la responsabile degli specializzandi lo scoprì e da quel momento iniziò a massacrarmi ed a mettermi alla prova continuamente.
Nonostante tutto con lui stavo davvero bene. La sua bellezza sconcertante mi aveva colpita già dalla prima volta che l’avevo visto in quel bar. Mi stavo seriamente innamorando di lui.
“a che ore stacchi?”
“tra tre ore…” risposi.
“andiamo a mangiare qualcosa insieme?”
“d’accordo…” dissi sorridendo.
“…e poi stasera che ne dici di restare a dormire da me?”
“mmm a cosa devo tutte queste attenzioni?” dissi distendendomi sopra di lui e guardandolo dritto negli occhi.
“non lo so…quando sto con te sto bene, e visto che per buona parte della giornata dobbiamo fingere di non conoscerci ed avere un rapporto formale, voglio approfittare del tempo libero che abbiamo per passarlo insieme”
“Dottor Cullen oggi ha davvero superato se stesso!” dissi sorridendo e lasciandogli un dolce bacio a stampo.
Il suo cerca persone cominciò a suonare.
“Addio momento romantico…” disse alzandosi e rivestendosi velocemente.
Rimasi li a fissarlo completamente incantata da lui e dai suoi movimenti.
“Allora alle 9 ci vediamo giù all’entrata principale…” disse lasciandomi un bacio a fior di labbra, per poi chiudere la porta ed uscire.
 
Il resto della giornata passò lentamente. Non vedevo l’ora che arrivassero le nove per stare con lui. Dopo aver svolto il solito giro di controllo al pronto soccorso andai a cambiarmi pronta per uscire.
Alle nove in punto ero seduta dei divanetti dell’atrio ad aspettarlo. Dopo ben venti minuti arrivò a passo spedito.
“scusa..”
“non importa..”  dissi alzandomi dal divanetto
“allora dove vuoi andare?”
“mmm…non lo so decidi tu?” dissi indossando il cappotto.
“sicura?” mi aggiusto il colletto del cappotto in maniera molto dolce.
“grazie..” risposi sorridendo. Ero felice. Non ero mai stata così bene in vita mia. Quando stavo con lui tutti i problemi e le preoccupazioni andavano a farsi fottere.
Ci guardammo negli per alcuni secondi, sorridendo come due stupidi.
Poi, improvvisamente vide qualcosa alle mie spalle che gli fece sgranare gli occhi. Mi guardò con aria preoccupata e poi dispiaciuta.
“mi dispiace così tanto” disse accarezzandomi una guancia.
Il cuore, sebbene non avessi capito a cosa si riferisse, iniziò a battermi velocemente nel petto. Il suo sguardo, i suoi movimenti mi fecero capire che la nostra serata perfetta non sarebbe nemmeno cominciata.
Mi voltai per vedere cosa gli avesse fatto cambiare idea tanto velocemente. Vidi una donna, molto bella e molto bionda, venire verso di noi. Una vaga quanto spaventosa idea cominciò a farsi spazio nella mia testa: quando si fermò davanti a noi e parlò quella che fino a pochi secondi prima era solo un’insinuazione diventò una terribile certezza.
“Non hai risposto alle mie telefonate..” disse rivolgendosi ad Edward.
“Tanya..” l’ammonì lui, abbassando lo sguardo. La donna si voltò verso di me.
“Salve...Tanya Cullen”  Disse con un sorrisino compiaciuto sul volto, porgendomi la mano.
Cullen? Eppure la sorella di Edward si chiamava Alice.
“Cullen?” diedi voce ai miei pensieri.
“Si…deduco dal tuo sguardo che mio marito non ti ha parlato di me”
E in quel momento riuscì a sentire il mio cuore rompersi in mille pezzi.
 
 
 
 
One shot senza alcuna pretesa. L’avevo scritta qualche mese fa. Naturalmente è ispirata a Grey’s Anatomy. Non so se continuarla o no….fatemi sapere J
Un bacio NikkiLu
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