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Autore: Lucia98_    17/12/2011    11 recensioni
Riuscirà Eggman a trasformare Mobius in Eggmanland?
In questa storia Eggman ha un nuovo diabolico piano e il nostro eroe Sonic The Hedgehog dovrà vedersela col dottore, con la raccolta dei Chaos Emeralds, con sentimenti inattesi e con nuove appassionanti ed emozionanti avventure! ^^
Questa è la mia prima fan fiction e spero di lasciare soddisfatti i lettori e coloro che credono in me! :)
BUONA LETTURAAAAAAAAAAA! :D
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“Credimi, non si capisce il vero valore di ciò che abbiamo finché non lo si perde…”
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“Non rilassarti troppo, Eggman. Qualsiasi cosa tu abbia in mente di fare, non riuscirai mai a metterla in atto perché te lo impedirò con ogni mezzo. Parola di Sonic the Hedgehog!”.
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[SonAmy; KnOuge]
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 -CAPITOLO PRIMO -
Prologo: “Il lavaggio del cervello”

 

 
 “ Caro diario,
ormai mi comprendi da tempo, e di sicuro, attraverso le mie continue confessioni e i miei segreti racchiusi accuratamente tra le tue pagine avrai imparato a conoscere, almeno in minima parte, il protagonista delle mie riflessioni. Avrai capito che lui è la mia ragione di vita, che spesso ignoro i suoi irritanti difetti  giustificandoli con continue scuse dettate dall’affetto profondo che nutro per lui, ormai sarai al corrente che è un eroe, che è conosciuto in tutto il mondo per le sue imprese avventurose, per la sua brillante scaltrezza e per la sua leggendaria velocità. Mi hanno sempre affascinato queste sue qualità, delle virtù rare e ammirevoli… ma in fondo, è proprio questo che mi fa paura di lui, il suo doversi sempre cimentare in sfide quasi insostenibili, questo suo smisurato altruismo che spesso lo spinge ad avvicinarsi a persone che potrebbero portarlo definitivamente lontano da me. Esatto, temo che si allontani troppo e non torni più… forse è anche per questo che cerco di passare più tempo possibile con lui, di stargli vicino e di buttarmi a capofitto nelle sue folli avventure… lui non capisce che cerco solo di proteggerlo perché è importante per me, ma tutto quello che riesco ad ottenere è che lui mi trovi sempre più fastidiosa e dannatamente insistente…”
 
Non c’è sensazione migliore, non esiste percezione più eccitante dell’uragano di emozioni che provi quando il vento sferza sul tuo viso mentre ogni immagine intorno a te viene deformata dalla velocità scattante del tuo corpo in movimento. Correre, una passione, un motivo per vivere, l’ebbrezza di sentirsi libero, di poter allontanarsi, da tutto, da tutti, dedicarsi a se stessi e imprimere la propria immagine in un universo incapace di seguire i tuoi movimenti scattanti, avvertire il sangue che ti ribolle  nelle vene, i battiti cardiaci moltiplicarsi sempre di più, come a far scoppiare il cuore, il respiro farsi intenso. L’aria scorre dentro di te e ti da la carica, ti spinge a dare di più, a  mettere anima e corpo in ciò che stai facendo. Cosa c’è di meglio? Volare? Io non ne ho bisogno. Io amo correre. Io, sono la velocità.

***

-Umiliante, semplicemente umiliante…- Disse il dottor Eggman mentre camminava avanti e indietro sul pavimento metallico e freddo della sala comandi.

-… È frustrante sapere di essere considerato un’inutile minaccia passeggera, odio quando quell’essere infimo e ripugnante sottovaluta e deride il mio genio supremo, preoccupandosi di quei nemici da quattro soldi che si presentano occasionalmente ad intralciare la sua folle corsa verso l’essere considerato un insostituibile eroe del bene. Mi viene il voltastomaco solo  a pensare alle sue battute ironiche, che puntualmente hanno come protagonista me, il vero nemico del quale dovrebbe avere veramente terrore… mi sottovaluta quell’ingenuo roditore, i suoi giorni da paladino della giustizia sono finalmente terminati perché io, Ivo Julian Robotnik ho in mente un piano terribilmente diabolico per sbarazzarmi definitivamente di lui e di quei suoi insulsi tirapiedi di razza Mobiana! Infilerò a quel riccio una spina nel fianco talmente imbevuta di veleno che quella lurida creatura inferiore non potrà fare altro che cadere agonizzante al suolo, distrutto dalla somma intelligenza del suo peggior nemico e…-

-Dottore??- Squittì timidamente un’irritante vocina robotica che rimbombò nella sala principale della base. -Si, si sente… bene??-
 
-Bokkun!! Stupido ammasso di ferraglia arrugginito!! Non vedi che stavo pensando in santa pace!!!- Lo aggredì acidamente il dottore.

-Ecco, il fatto è che è da un po’ di tempo che bisbiglia cose assurde fra sé e sé e ho pensato che non si sentisse bene…- Aggiunse tristemente il piccolo automa.

-COSE ASSURDE!?!- Sbraitò violentemente il dottore con la conseguenza di cadere rovinosamente all’indietro sulla sua enorme poltrona girevole con un tonfo spaventoso.

-Mio fidato robottino, dopo tutti questi anni di servizio dovresti sapere come il tuo nome che quando penso ad alta voce gradisco che nessuno mi disturbi, ma sei fortunato, non sono in vena di punirti, ho passato questi ultimi mesi ad escogitare un piano diabolico per schiacciare definitivamente quell’insetto di Sonic e finalmente sono arrivato ad una soluzione che mi permetterà senz’altro di raggiungere il mio scopo…- disse vago il dottore dopo essersi accomodato sulla confortevole poltrona nera della stanza principale dopo la caduta inaspettata. Nei suoi occhi brillava un istinto omicida e sul suo viso si era lentamente dipinto un ghigno di soddisfazione che fece rabbrividire il piccolo androide e anche Decoe e Bocoe che intanto si erano avvicinati incuriositi dalla conversazione. Eggman fece una sguaiata risata, poi ruotando di scatto la poltrona premette uno degli innumerevoli pulsanti sul pannello di controllo della base. Subito dopo si aprì una delle porte meccaniche che conducevano alla stanza e apparve un automa di piccolissime dimensioni ma incredibilmente equipaggiato. Era simile ad una mosca di metallo, grande più o meno quanto un pugno, munito di una telecamera presente in quelli che potevano sembrare due grandi occhi metallizzati e lucidi, di un sensore di localizzazione e  capace di inviare istantaneamente messaggi al computer centrale della base per qualsiasi evenienza.

-Signore e Signori, vi presento l’Egg-fly, questo gioiellino è capace di localizzare qualsiasi soggetto desideriate prima ancora che possiate dire Eggmanland! Ha un raggio d’azione notevole nonostante le sue ingannevoli dimensioni ridotte!- Esclamò fiero di quella sua nuova creazione.

-Ehm, dottore…? Non pensa che sia un po’ piccolo per togliere Sonic dalla faccia di Mobius?- Chiese Decoe tremando.

-NO! STUPIDO ZUCCONE!! Ho appena detto che questo robot non è un’arma!! E rappresenta solo l’antefatto del mio diabolico piano!-

-Non può essere un po’ più chiaro dottore?- Chiese titubante Bocoe riparandosi dietro a Decoe.

-Vedete, ho sempre cercato di attaccare Sonic dall’esterno con le mie strabilianti invenzioni che però hanno sempre avuto la sorte sfavorevole, adesso è arrivato il momento di provare una nuova tattica d’offesa, stavolta dall’interno!- Disse il Eggman sfregandosi le mani e lasciando Bocoe ancora più confuso.  

-Non preoccuparti mio limitatissimo robot, in questa prima parte dell’opera non dovrai fare molto… sarò io, in prima persona a dare l’inizio alle danze!- Detto questo il dottore ordinò con un grido all’Egg-fly di localizzare l’obiettivo 003 altrimenti noto come Amy Rose…

***

“…io cosa posso farci? In fondo lo sanno tutti che non si sceglie chi amare, non si comanda il cuore, ma dopo anni di stupide follie, di inutili illusioni e di sogni irrealizzabili penso sia arrivato il momento di chiudere un lunghissimo capitolo e di cominciarne uno nuovo. Perché rovinarsi la vita a inseguire quelle fantasticherie che vengono chiamate amore? “

Amy Rose fece un grande sospiro di rassegnazione e con le lacrime agli occhi chiuse il suo diario segreto e lo appoggiò sull’erbetta del prato. Chiuse lentamente gli occhi e tirò indietro la testa appoggiandola al tronco rugoso della quercia secolare sotto la quale era seduta.
La riccia si guardò lentamente intorno non appena riuscì a scacciare dalla sua mente l’improvvisa tristezza che l’aveva assalita. Vide lo sgargiante verde dei prati umidi, le cime innevate dei monti circostanti e il cielo limpido che faceva da sfondo alla pace montana.

-Ora capisco perché Sonic si ostina a rifugiarsi quassù quando ha bisogno di rilassarsi…- pensò ad alta voce la riccia debolmente.
Improvvisamente sentì un ronzio metallico rompere il placido silenzio della montagna, alzò infastidita lo sguardo e notò con immenso stupore che un robot di piccole dimensioni fluttuava a pochi metri di distanza da lei. Subito dopo l’essere robotico iniziò ad emettere un insistente e monotono bip, puntò un fascio di luce laser contro la riccia che la investì per qualche secondo e prima che lei potesse evocare il suo martello per difendesi l’automa scandì:

- Obiettivo 003 localizzato. Direttiva svolta.- Poi fece dietrofront e in un batter d’occhio si allontanò per tornare sui suoi passi.
La riccia non riusciva a capire da dove quel robot fosse sbucato e nemmeno quale fosse il suo obiettivo, ma sicuramente non era in vena di indagare e, dato che in fondo niente aveva rovinato l’atmosfera di tranquillità della quale lei aveva un disperato bisogno, decise di calmarsi e di ritornare seduta sull’erba sotto la placida ombra della quercia.

***

-Ahahahahaha! Che vi dicevo io branco di idioti zoticoni! Le mie invenzioni non mi deluderanno più d’ora in poi! Sapevo che l’Egg-fly mi sarebbe tornato utile!- Sbraitò Eggman saltellando in preda alla contentezza davanti all’enorme schermo del computer principale della base osservando i dati che l’Egg-fly aveva appena inviato alla base.
Decoe, Bocoe e Bokkun guardavano esterrefatti il dottore senza capire molto di ciò che stava succedendo.

-Dottore…ancora non capisco come localizzare Amy Rose le possa essere utile per conquistare il mondo…- Continuò con i dubbi Decoe.

-Suvvia, non è questo il momento di dare spiegazioni! Devo andare!- Schiamazzò il dottore, poi prese la sua giacca rossa e se la infilò mentre correva verso la sua inseparabile piccola navicella aperta; premette il bottone alla parete per aprire il portello della base e saltò sopra al veicolo.

-DOVE STA ANDANDO DOTTORE?!?- Gridarono i tre automi.

-A Cominciare la mia conquista di questo insulso pianeta!!!-
Detto questo la navicella schizzò fuori dalla base il più velocemente possibile con un Eggman soddisfatto e ridanciano al suo interno.

***

Amy Rose colse un’innocente margherita che fino a poco prima spiccava fra l’erba del prato. Fece ruotare fra le sue dita l’esile stelo del fiore ammirandone la bellezza e la straordinaria purezza. Poi l’avvicinò al suo viso e provò a sentirne il profumo, ma si accorse che il piccolo fiore non emanava nessuna fragranza.

-Però la mia vita senza lui è come un fiore senza profumo…assolutamente inutile!- disse la riccia gettandola poco lontano.

-Non è necessariamente vero signorina… un fiore senza profumo può essere comunque bellissimo, non ti pare?- Chiese una voce proveniente dal retro della quercia.
A Amy si raggelò il sangue nelle vene; non volle nemmeno voltarsi per confermare i suoi sospetti. Lentamente e con un rumore soffuso la piccola navicella che si trovava dietro all’albero ricominciò a muoversi fino a trovarsi esattamente davanti alla riccia che guardava stupita il suo sgradito interlocutore. All’ interno del veicolo un uomo di mezza età sorrideva sotto i suoi lunghi baffi e le porgeva gentilmente la margherita che lei aveva lanciato poco prima.

-Cosa vuoi Eggman!?!- Ruggì la ragazza alzandosi di scatto, evocando il suo martello piko-piko e osservando l’uomo con aria minacciosa.

-Tranquilla, non ho nessuna intenzione di farti del male…né tantomeno di rapirti… volevo solo parlarti perché so che sei l’unica che può capirmi…-
La riccia era visibilmente sorpresa e spaventata anche sé cercava di fare di tutto per nascondere il suo nervosismo.

-Da quanto tempo sei qui?!- Si limitò a dire la ragazza stringendo con forza la sua arma.

-Questo non ha importanza…quello che mi interessa è invece parlarti di Sonic…-

-Non ho nessuna intenzione di stare qui ad ascoltarti!- Commentò acida la riccia incerta sul da farsi.

-So bene come si comporta con te…-

-Se avessi bisogno di parlare di questo pagherei uno psicologo! E adesso se permetti vorrei andarmene!- Concluse la riccia allontanandosi il più in fretta possibile.

-ASPETTA!- urlò il dottore lasciandosi scappare una dimostrazione della leggera preoccupazione di non riuscire nel suo intento.

-Hai dimenticato questo…- aggiunse porgendole il diario segreto che lei aveva lasciato incustodito sotto l’albero.

Amy, dopo essersi voltata, si avvicinò lentamente alla navicella del dottore. Non poteva certamente permettere che tutte le sue confessioni più intime fossero in mano di quel pazzo. Non appena fu abbastanza vicina lo strappò repentinamente dalle grandi mani del dottore.

-Penso di avere in comune con te alcuni pareri riguardo a quel riccio… nemmeno io sopporto il suo doppiogiochismo… è facile avere una facciata da grandi eroi per poi maltrattare chi ci ama quando non siamo esposti al pubblico… non pensi anche tu cara?-
Amy rimase come pietrificata dalla gentilezza con la quale il dottore le proferì quelle parole inesorabilmente esatte. Non aveva la forza di rispondergli, di smentire ciò che le aveva detto. L’assalì un mare di dubbi.

-Perché per tutti rappresento il male? Io voglio soltanto ripulire questo mondo da persone come Sonic, persone false e ipocrite! Il mio più grande desiderio è di far diventare Mobius un posto pullulante di onestà e dove tutti appaiono per quello che sono…per questo raccoglierò i Chaos Emeralds, che mi aiuteranno a realizzare il mio sogno di giustizia…- Eggman sogghignò sotto i suoi baffi poi continuò avvicinandosi a Amy:

-Scusami mia cara Amy, spero di non averti fatto perdere tempo prezioso con questi miei discorsi… mi auguro che tu sia riuscita a seguire il filo del mio ragionamento…-

-S-sì…- rispose lei tremando e con gli occhi velati di lacrime.

-Grazie di aver prestato ascolto a ciò che volevo dirti… sapevo di poter contare sulla tua attenzione- disse infine Eggman soddisfatto per aver intaccato la sensibilità della riccia.

***

Sonic the Hedgehog continuava a correre all’impazzata con il cuore pieno di amore per la sua grande passione. Si stava dirigendo verso la montagna dove aveva intenzione di riposarsi dopo la sua folle corsa durata un’intera mattina. A malapena sentiva i suoi piedi darsi lo slancio sul terreno per la sua supersonica velocità e veniva investito da una felicità raggiante…

-Sì! Sono la velocità!!!- gridò. Poi si fermò di colpo. Un’orrenda scena si prospettava davanti ai suoi occhi. Una scena che non avrebbe mai dimenticato. Era finalmente arrivato a destinazione, fra le montagne, ma non appena giunse, vide Eggman che  chiacchierava tranquillamente con Amy. Era come uno spettatore immobile a teatro, che non si cura di ciò che gli sta intorno poiché i suoi occhi e la sua mente sono interamente rapiti dallo spettacolo che ha luogo sul palcoscenico. Vide che lei sorrideva al suo peggior nemico, ma quando il dottore fece una carezza sui capelli della ragazza, non riuscì più a trattenersi e scattò immediatamente verso il suo tanto odiato antagonista.

-Arrivederci mia cara, spero di rincontrarti presto per parlare ancora.- Concluse Eggman rivolgendosi alla riccia e voltandosi.

-Ma guarda che strano, io invece spero proprio di no!- Rispose Sonic che si era fiondato davanti alla ragazza per proteggerla dal pericolo. Senza neanche dare a Eggman il tempo di reagire, il riccio prese Amy fra le sue braccia e tenendola stretta a sé schizzò a velocità folle verso casa per allontanarsi il prima possibile da quella fastidiosa compagnia. Quando il dottore si voltò vide solo una scia blu allontanarsi sempre più, fino a sparire all’orizzonte. Ma ormai aveva già raggiunto il suo ingegnoso obiettivo…

***

-Si può sapere cosa ti è saltato in mente?!? Sai con chi stavi parlando?!?- Sbraitò Sonic alla riccia mentre continuava a correre all'impazzata.

Lei però non rispose. Le frasi di Sonic scorrevano nella sua mente come un fiume sul suo letto, ma senza lasciare traccia. La ragazza non prestava attenzione alle sue domande e ai suoi rimproveri, l’unico oggetto dei suoi pensieri era ciò che le aveva detto Eggman. Mai parole avevano avuto su di lei effetto simile, per la prima volta la sua psicologia era stata aggredita da apparenti semplici discorsi che però avevano avuto l’effetto di un vero e proprio lavaggio del cervello.
 


NOTE DELL'AUTRICE:
CIAO A TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!! Spero tanto che questo primo capitolo vi sia piaciuto :)
Vi prego vivamente  
 di essere SINCERI con le recensioni, perché, ho estremamente bisogno dei vostri pareri per migliorare in futuro il mio lavoro :D
Un saluto speciale a Ros The Elphe, che mi ha spinta e mi ha dato l'ispirazione a scrivere;
A Marta, che spero legga il capitolo (senza di lei non sarei qui) ^^
Alla mia socia GiumoKirkland alla quale voglio molto bene :)
Infine un grazie a tutti quelli che hanno letto e che leggeranno.
Lucia98

  

 
  
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