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Autore: malandrina4ever    17/12/2011    9 recensioni
Frank si rende conto che non è giusto.
È semplicemente inammissibile che un Grifondoro del sesto anno non sia nemmeno un po’ sconcertato dalla marmellata che durante la notte è stata spalmata su tutto il suo corpo.
Per questo quando solleva le palpebre pesanti ed appiccicose, mentre un pezzo particolarmente grosso di albicocca gli entra in un occhio ed un altro gli ostruisce una narice, decide che le cose devono cambiare.
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Quando Sirius tenta di rialzarsi e Piton, sporgendosi nuovamente da dietro la colonna, gli lancia un altro incantesimo non labiale per trattenerlo a terra, Frank sente una strana sensazione dalle parti della pancia.
Senso di colpa, con tutta probabilità. Oppure i fagioli che ha mangiato a pranzo.
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-Levicorpus – sibila Piton e Frank immediatamente sa che il demonio deve avere proprio quella voce.
E quello sguardo.
Forse non quel naso.
Genere: Azione, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frank Paciock, I Malandrini, Lily Evans, Mary MacDonald, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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 FRANK E LA DISFATTA DEI MARAUDERS


 PROLOGO.


 

 

 

Frank prova una sensazione familiare nel destarsi con il suono soffocato delle risate dei suoi compagni di stanza.

Condivide la camera con i Malandrini da sei anni ed ormai è abituato a non domandarsi più cosa combinino quei quattro di tanto divertente ad ogni ora del giorno e della notte. Specialmente della notte.

Per questo svegliarsi con le risa trattenute a stento di quelle pesti non gli è nuovo. Non c’è nulla di strano o spiacevole in questo fatto.

Quello che è davvero fuori luogo è considerare normale anche l’altra sensazione.

Quale sensazione?

Quella che prova Frank Paciock almeno una mattina alla settimana, svegliandosi ricoperto da sostanze appiccicose non meglio identificate.

Frank si rende conto che non è giusto.

È semplicemente inammissibile che un Grifondoro del sesto anno non sia nemmeno un po’ sconcertato dalla marmellata che durante la notte è stata spalmata su ogni parte del suo corpo.

Per questo quando solleva le palpebre pesanti ed appiccicose, mentre un pezzo particolarmente grosso di albicocca gli entra in un occhio ed un altro gli ostruisce la narice destra, decide che le cose devono cambiare.

I suoi compagni di stanza che in questo momento stanno sghignazzando allegramente, beandosi della loro ultima bravata, avranno quello che si meritano.

La risata simile ad un latrato di Sirius, accovacciato ai piedi del letto di Frank, è la più sonora, mentre il suo degno compare dai capelli spettinati sghignazza impunemente dal suo letto, le lacrime agli occhi per il gran ridere. Remus sta cercando di scusarsi con lo sguardo, ma le sue labbra sono premute in modo sospetto l’una contro l’altra, nell’evidente tentativo di contenere il ghigno che svelerebbe anche la sua partecipazione allo scherzo. E Peter si rotola felicemente nel letto, producendosi in risatine che gli colorano il viso paffuto di rosso.

Eccoli lì, i Malandrini, gli incontrastati combinaguai del castello.

Ma ride bene chi ride ultimo, pensa quel cumulo di marmellata all’albicocca a cui è stato ridotto Frank Paciock, ed io sarò quell’ultimo.

Dopo una doccia, chiaro.

 

*******

 

-Piton, Evans, McDonald...grazie per essere venuti – esordisce Frank, raggiungendo i suoi compagni al tavolo più isolato della Biblioteca.

Ha scelto quel luogo come posto di ritrovo perché è quello in cui sono più basse le probabilità di incontrare uno dei soggetti. Certo, Remus in realtà la frequenta abbastanza spesso, ma tre su quattro è comunque un buon risultato. Anche perché Frank crede che non esista un posto totalmente sicuro ad Hogwarts. Loro sono ovunque.

- Sia chiaro che sono qui solo perché so quanto insistenti e testardi possiate essere voi Grifondoro, quindi vedi di fare in fretta, Paciock – avverte Piton con la sua voce strascicata, fulminando Frank con gli occhi da dietro quelle tendine scure di capelli.

Frank non crede che ci fosse bisogno di metterlo in chiaro. Crede, in realtà, che sia una delle cose più limpide al mondo che Piton preferirebbe mangiarsi un pipistrello vivo piuttosto che passare il pomeriggio in compagnia di uno o più Grifondoro.

- Sì, facciamo in fretta possibilmente: la compagnia non è delle migliori – dice freddamente Lily Evans, seduta sulla panca di fianco a Mary. Le labbra di Piton sbiancano tanta è la forza con cui le stringe, ma la frecciata della rossa sembra aver fatto tanto male a lei quanto a lui.

Improvvisamente Frank non è più così convinto di aver avuto una buona idea.

In verità questa potrebbe essere la peggiore idea che abbia mai avuto, seconda solo a quella di accompagnare Alice a fare shopping ad Hogsmeade. Mai più.

-Suvvia, non fate così! Sono sicura che non sarà così male e sono così curiosa di sapere come possiamo essere d’aiuto a Frankie – trilla Mary allegramente, perché Mary non parla, no, trilla. Frankie è sinceramente stupito che non compaiano campanelle e cuoricini attorno a lei al suono della sua voce. O più verosimilmente Madama Pince che la minaccia di morte se non la finisce di fare casino nella sua Biblioteca.

-Il motivo per cui vi ho convocati qui oggi – inizia Frank cercando di usare un tono solenne, ma ottenendone solo uno un po’ troppo cospiratorio – ...è che voi siete le sole persone in questo castello che potreste decidere di aiutarmi.

- Ma potremmo anche decidere di non farlo – puntualizza Piton, aggiungendo chiaramente con gli occhi “Ed io lo farò”.

- Credo proprio che sarete entusiasti di aiutarmi, invece – replica Frank, cercando di non pensare al fatto che Piton non è mai statoentusiasta in vita sua probabilmente e altrettanto probabilmente gli farà un incantesimo da un momento all’altro. È così inquietante. – Perché...-

-Ma certo! Siamo compagni di scuola, se non ci aiutiamo tra di noi...- le labbra di Mary si muovono per diversi minuti, spargendo amore e bontà, prima che Frank capisca che se qualcuno non la ferma, lei da sola non lo farà.

-Grazie Mary, ti sono molto grato... – perché finalmente hai chiuso la bocca –...per la tua disponibilità. Ma quello che stavo dicendo è che ho chiesto aiuto a voi perché avete una cosa in comune.

Mary sorride sbattendo angelicamente le ciglia, Lily inarca un sopracciglio, in attesa, e gli occhi di Piton dicono chiaramente “Sto pensando a come avvelenarti”.

-Ovvero l’odio che voi tutti provate per uno o più Malandrini – conclude infine Frank, destando finalmente l’attenzione di tutti, anche quella di Piton.

-Piton per ...tutti in effetti, Lily per James e Mary per Sirius- spiega Frank, guardando con preoccupazione il repentino mutamento di Mary.

Al sentir pronunciare il nome di Sirius ogni cuoricino che le aleggiava intorno, almeno nell’immaginario di Frank, scoppia, lasciando ricadere su di lei litri di sangue, mentre il sorrisino dolce che fino a poco prima aleggiava sulle sue labbra viene mangiato da una smorfia d’odio.

Frank può sentire distintamente il rumore che le unghie lunghe e smaltate di rosa di Mary fanno mentre si infilano di colpo nel legno del tavolo, e non è un bel suono.

Ed improvvisamente Frank capisce perché Sirius non abbia accettato di uscire con lei.  

-Cosa c’entra questo?- chiede Lily, scivolando cautamente sulla panca in modo da mettere un po’ più di distanza tra lei e Mary, che ha iniziato a ringhiare inquietantemente.

- Se mi aiuterete, una volta tanto saranno i Malandrini a subire lo scherzo, invece che progettarlo – spiega Frank tranquillamente, osservando le reazioni dei tre di fronte a lui.

Ogni parte del corpo di Piton sembra esprimere rifiuto, perché aiutare un Grifondoro è probabilmente una di quelle cose a cui ogni Serpeverde che si rispetti deve essere allergico, ma d’altro canto...d’altro canto si tratta dei Malandrini. Coloro che Severus Piton odia più di chiunque altro al mondo, ed ora ha la possibilità di escogitare uno scherzo ai loro danni. Sebbene continui ad essere combattuto, il lampo di pura malvagità che è appena comparso nei suoi occhi significa chiaramente che accetterà.

Lily si sta mordendo nervosamente il labbro e continua a lanciare occhiate quasi spaventate alla sua spilla da Prefetto, come se da un momento all’altro tutta la disapprovazione dei professori potesse iniziare ad uscire da essa e travolgerla come un fiume in piena. Per un attimo Frank teme che la parte diligente della ragazza prenderà il sopravvento persino sulla parte che odia James, ma poi si rende conto che ora Lily si sta mordendo il labbro semplicemente per trattenere un ghigno malefico.

Frank non ha nemmeno il coraggio di guardare Mary, ma la sua voce giunge chiara e forte alle sue orecchie:

Ti aiuterò a distruggere i Malandrini. 

Un sorriso trionfante si dipinge sulle labbra di Frank, mentre si scambia uno sguardo d’intesa con i suoi nuovi complici.

Ma gli si cancella dalle labbra non appena un dubbio spaventoso gli sorge alla mente, nel vedere quanto odio faccia bella mostra di sé negli occhi di quei tre.

Frank si chiede quante probabilità ci siano che loro conoscano la differenza tra ‘are uno scherzo massacrare e spargere interiora ovunque.


 

 




   
 
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