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Autore: vitamina    17/12/2011    7 recensioni
Cosa potrebbe accadere a Chcuck e a Blair dopo il tragico ed epico episodio 5x10?
Spero vi possa piacere!ambientata dopo la 5x10,riguarada Chcuk e Blair...ho provato ad immaginare cosa potrebbe succeder loro in un prossimo futuro...spero non la troviate troppo mielosa e sdolcinata,perchè un pò lo è...ma l'ho scritta di getto in un momento in cui mi sentivo un pò giù...ogni commento,critica o consiglio sarà davvero ben gradito!grazie a tutti
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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 Ero seduta nella mia camera ,sulla poltroncina accanto alla finestra,lo sguardo rivolto verso di essa…mi offriva una visuale perfetta del mio piccolo mondo…nevicava,come non faceva da parecchio a New York.
Non c’è qualcosa di più meraviglioso dei fiocchi di neve.Con la loro leggerezza ed il loro candore ti possono far sognare,ti trasportano in mondi lontani…niente è più puro,niente è più apparentemente semplice…eppure ,la loro è una struttura complessa…I fiocchi partono tutti da unaforma “base”, un cristallo esagonale di ghiaccio, da cui progressivamente spuntano “rametti” e altre strutture…semplici in apparenza,ma in realtà molto complessi …proprio come il Destino ,pensai.
Si,perché ormai erano giorni che non pensavo ad altro,pensavo a quel destino che mi aveva portato esattamente qui,a questo istante…
Mi ricordai di quando finalmente,Chcuk,dopo parecchi giorni,si era svegliato,di quello che ci eravamo detti qualche giorno dopo…
 
 
Accettare di non poter stare più con Chuck,anche se era lui che amavo e che avrei amato per sempre,era stata la cosa più difficile che avessi mai dovuto fare.Ma accettare il fatto che stavo per avere un bambino e non da lui,l’uomo della mia vita,ma da un altro uomo ,era stato anche peggio.Leggere il risultato di quel test, su quel pezzo di carta, fu un dolore lancinante, per me.
Ad un tratto ,mi sentii come se niente più di tutto ciò che volevo e desideravo, nella vita, avesse più senso.Il destino aveva scelto per me…
Il destino aveva già deciso al posto mio.Che senso aveva pensare a Chuck,desiderare di tornare con lui,volerlo con tutta me stessa quando avrei avuto un figlio da Louis.Fu quel bambino a rendermi consapevole,quel bambino a farmi rinsavire,Solo allora,con quella notizia,mi resi davvero conto che l’amavo e che in realtà era lui che volevo davvero.
Ma ,ora mai ,cosa potevo farci?come potevo dirglielo?se tanto stavo per mettere alla luce il figlio di un altro uomo…mi ripetevo che, tanto, lui non era giusto per me…non era l’uomo giusto,il marito ideale ,né il padre perfetto…eppure, era lui che volevo.
Ero comvinta che non potesse accettare di crescerlo con me ,se non fosse stato lui il padre,in realtà ero convinta che lui non volesse nemmeno diventare padre ,data la sua esperienza personale.Accettare che sposassi Louis non doveva essere stato facile per lui,ma sapere che fossi incinta di lui, ancora meno.
E poi,proprio quando avevamo superato tutte le barriere,quando ci eravamo riavvicinati e confidati amore reciproco ed eterno,accadde l’inevitabile.
Un bruttissimo incidente ci riportò alla realtà….ci eravamo fatti prendere talmente tanto dalle fantasie e dalla passione che avevamo dimenticato tutti i motivi per cui in realtà io e lui non potevamo stare insieme.
Le persone che credono nel destino,al nostro posto avrebbero pensato,che quello era un segno funesto,un cattivo presagio.E lo stesso facemmo noi…o almeno io…si,questa volta fui io a dirgli che non potevamo stare insieme,che alla fine insistendo a ritornare insieme ci saremmo uccisi.Perchè era così:ogni volta che ci riavvicinavamo,accadeva sempre qualcosa di brutto ad uno dei due…ma questo era troppo però.
Non avrei lasciato al destino la possibilità di portarmi via Chcuk:Non era la prima volta che aveva rischiato la vita per me.Aveva difeso con tutto se stesso l’anello col quale voleva chiedermi di sposarlo,neanche stesse difendendo me in persona,oppure suo figlio,l’emblema dei suoi sentimenti per me.E per questo aveva quasi perso la vita …e poi,di nuovo,ora :aveva difeso me ed il mio bambino tenendomi stretta a lui e proteggendomi col suo corpo.Mai prima nella vita mi ero sentita protetta e amata da qualcuno,come in quell’istante da Chucuk Bass.
Ma non potevo più permettergli di uccidersi per me.
Mi avvicinai al suo letto,sembrava davvero un'altra persona adesso…il pallore dei primi giorni,dopo il suo risveglio era scomparso ed aveva lasciato il posto ad un tenue colorito rosa…Lui mi osservò avvicinarmi e già fece per sospirare,aveva già capito che avrei riprovato a parlargli della mia decisone…avevo lasciato perdere,perché ero ancora in pena per lui e non volevo dargli altri problemi,ma adesso, finalmente, stava bene e stavano per dimetterlo..dovevo farlo adesso ,prima che perdessi il coraggio di dirgli addio che avevo raccolto, con difficoltà ,in quei giorni.
“Sono felice che tu,ora,stia bene…davvero,non sai quanto”mi asciugai una lacrima che mi rigò il viso”ma…non posso permetterti di stare male a causa mia,fino a questo punto…”-“Blair…”provò a dire,ma era ancora debole”No,ascoltami bene Chcuk,perché non te lo ripetrò più: questa è la prova che non possiamo stare insieme…è difficile anche per me ma...preferisco averti lontano da me,ma saperti vivo…piuttosto che averti accanto, ma aver paura di perderti da un momento all’altro!”ormai la mia voce era interrotta dai singhiozzi.
“Non siamo noi,non è il destino…”provò a convincermi.Le mie parole gli stavano provacando più dolore di quanto non gli procurassero le sue ferite e lo potevo percepire…dai suoi occhi lucidi,dal modo in cui sospirava,dal modo in cui si bagnava le labbra con la punta della lingua,cosa che faceva quando le parole gli morivano in gola e non riusciva a dirmi più ciò che pensava davvero.
“Sto per avere un figlio da Louis, e stavo per sposarlo” e non appena decido di mandare tutto all’aria e di stare con te…ecco ciò che succede…tu come lo chiami questo ,se non destino?”gli chiesi retorica.
Chuck sorrise,un sorriso amaro,una lacrima scese anche dal suo viso…non l’avevo più visto piangere dal giorno della morte di Bart,quando lo ritrovai la sera,inerme, seduto sul mio letto. Sembrava così indifeso…ora ,come allora.”Fa ciò che vuoi Waldrof…se fare la scelta più facile e ovvia ti fa sentire meglio,meno in colpa…allora coraggio,Vai!Sposa il tuo principe…soltanto ti prego non dirmi che lo fai per me…o per noi.Perchè, se davvero vuoi che io non muoia ,non puoi lasciarmi e togliermi la mia unica ragione di vita…perché equivarrebbe ad essere morto in quell’incidente” si voltò dall’ altra parte,come a volersi nascondere da me.Era ovvio che mi stava disprezzando per questa mia scelta.Ma, mai quanto io stavo disprezzando me stessa.Avanzai verso di lui e mia avvicinai ancora di più per guardarlo di nuovo negli occhi”Chuck,ho fatto un voto affinchè tu ti salvassi…e sono stata esaudita.Se adesso non sposassi Louis verrei meno al mio voto ed ho paura…paura che la cosa si possa ripercuotere di nuovo su di te…”provai a spiegargli con un fil di voce,l’ultimo barlume di forza che mi era rimasto per dargli spiegazioni del mio comportamento.
“Si sta già ripercuotendo su di me…”si stava agitando così tanto che per poco non si alzò del tutto dal letto”Non mi hai salvato tu con il tuo voto,ma l’hai fatto col tuo amore…”e il suo sguardo era disperato.
Aveva ragione l’amore mi aveva fatto sperare e mia aveva dato la forza di stargli accanto in quei giorni…”Si…ma il voto…”ero così preoccupata
“Hai sbagliato voto Blair…non si dovrebbero fare voti che vanno contro i propri sentimenti”mi sorrise dolcemente,quanto mi era mancato il suo sorriso
“Ti amo…ti amo Chuck”dissi semplicemente,mi chinai su di lui e lo baciai delicatamente,per paura di fargli male.
“E’tutto qui ciò che sai  fare ,Waldrof?”cercò di attirarmi più a sé”Chuck,ho paura di fart male…”-“Allora baciami e amami per sempre Blair…”gli sorrisi anche io,più sicura adesso che né un incidente,né un voto impulsivo dettato dalla paura di perderlo me lo avrebbero mai fatto perder davvero”Insomma ci mettiamo contro il destino,Bass?”gli dissi abbracciandolo
Mi attirò di più a sé”Al contrario,gli andiamo incontro…Sai,Waldrof,credo che il destino non sia ciò che potrebbe accadere ma ciò che alla fine accade davvero…questo è il nostro destino Blair ed io  ti amo”
Solo un bacio ,un dolce sfiorarsi di labbra per sigillare a chiave nei nostri cuori il ricordo di quell’istante…
 
E poi sentii delle voci allegre provenire dal corridoio e mi fecero ritornare al presente”Mamma,mamma..aiuto,aiuto..”una bambina dai lunghi boccoli color cioccolato apparve sulla porta ansimante e ridendo all’impazzata “Aiuto mamy,papà vuole prendermi…salvami ,salvami “e provò a nascondersi dietro di me,ma non fece in tempo che Chcuk la raggiunse e la strinse tra le braccia riempendole il volto e il capo di baci”papà così mi strapazzi, però”brontolò”…Ma è proprio ciò che voglio fare …ahahaha”e poi scoppiò a ridere per il solletico che lei, intanto, cercava di fargli…”ok, ok basta, mi arrendo…” ammise lui“ah ho vintooooo” decretò la piccola”mamy hai visto,ho vinto io,come sempre”disse con fare sicuro e deciso ,posandosi le mani sui fianchi e mi sembrò un perfetto miscuglio tra il sorrisetto di vittoria ,tipico di chuck ed il mio essere altezzosa…”Si,amore,lo vedo…bravissima vieni a dare un bacino alla mamma e al fratellino…”la piccola mi sfiorò il viso con la sua boccuccia delicata e poi si abbassò per baciare il piccolo fagotto che stringevo tra le braccia “è il più bel fratellino del mondo,vero?”mi chiese dolcemente…”Certo,certo che lo è,piccola mia…”avevo gli occhi lucidi…non ero mai stata così felice in vita mia.
Alla fine il destino mi aveva dato tutto ciò che desideravo…avevo la mia splendida bambina,cresciuta e amata con Chuck e adesso aveva 4 anni.. e da pochi giorni avevo dato a Chcuk il suo primogenito, Bart…era la mia famiglia…la famiglia migliore che potessi chiedere”Mamma stai bene?”
“Certo…”risposi “Allora perché piangi?”non sapevo cosa rispondere,ma come al solito Chcuk fece tutto al posto mio,interpretando al meglio i miei pensieri
La baciò dolcemente  e la prese tra le sue braccia…”La mamma è solo felice…felice di avere te,il piccolo Bart…e anche me,giusto Waldrof?”mi sorrise ironico”L’avresti mai detto?”…
”Beh,che devo dirti si vede che era destino,Bass”si chinò e mi baciò sulla fronte poi posò lo sguardo su nostro figlio…e li cadde una lacrima che bagnò la guancia di quel bambino e sospirò ”Credo che non potevamo avere destino migliore”
La neve cadeva fuori dalla finestra,ma noi eravamo lì insieme,con i sostri figli,al caldo,e non solo per il calore emanato dal caminetto acceso in quella stanza…ma per il calore che solo un’amore simile può darti…te lo senti dentro,fino alle ossa e sai che stai bene,che sei felice e che non potresti chiedere di più…e allora il destino non ti fa più paura.
  
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