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Autore: CharlieMadison1    18/12/2011    2 recensioni
[In fase di revisione.]
Cosa succede quando la propria sorella gemella chiede ti chiede di sostituirla e di fare innamorare il ragazzo di cui lei è innamorata? E cosa succede quando questo ragazzo fa l'indifferente con la sorella innamorata ma che poi comincia ad infatuarsi della sostituta?
Ve lo dico io cosa succede. Un macello! Ecco.
Io sono Amanda, e da quando mia sorella gemella Vanessa mi ha chiesto di fare innamorare Davide di lei, la mia vita è diventata non un disastro ma qualcosa che si può avvicinare molto a questa parola.
[Dal Capitolo 2.]
«Guarda Vanessa io non riesco a capire cosa ti sia successo. Spesso penso che tu non sia la stessa ragazza che ho sempre conosciuto. E' che quando dici qualcosa di carino nei miei confronti, noto che è un qualcosa di forzato. Quindi, evita di fare queste cose.» Pareva davvero che stesse dicendo delle cose sane ma come concluse il suo brillante discorso mi fece infuriare : «Mi fai pisciare dalle risate! Ti fa sembrare un po' bimba che non può stare senza il suo principe.»
Perché? Dio o qualsiasi creatura celeste che stava la sù, spiegatemi perché dovevo sopportare queste umiliazioni
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 4.

«Te ne rendi conto che è assurdo quello che mi stai chiedendo di fare!» Sbraitai per l'ennesima volta. Io e Vanessa stavamo litigando da più di un'ora e la cara sorella mi voleva costringere a venire con lei all'appuntamento con Davide e nel caso di qualche difficoltà nell'approccio con il maschio, io sarei dovuta intervenire, nel senso che io e mia sorella ci saremmo dovute dare il cambio.
«Potevi rifiutare fin dal principio.» Replicò lei con indifferenza dando più importanza alle sue unghie.
«Perdonami se non mi hai dato possibilità di scegliere.» Risposi io usando il suo stesso tono. Quanto mi dava fastidio che lei usasse un'indifferenza così nei miei confronti!
«Quindi non mi aiuti.» Concluse uscendo dalla stanza, sbattendo la porta.
Era molto meglio così. Non ero mica la sua schiavetta personale che per ogni cosa che lei mi chiedeva, io dovevo rispondere di sì. Non era assolutamente giusto, ma forse non era il caso di litigare così per un ragazzo. Mi ero promessa che non avrei mai litigato neanche con la mia migliore amica per amore, perché i ragazzi vanno e vengono mentre le amiche, beh quelle rimangono.
Mia sorella era per me un'amica, una sorella, una rivale ma non potevo non farle questo torto. Questa volta non l'avrei aiutata però avrei assistito al suo appuntamento, per vedere che cosa avrebbe combinato.
Il giorno successivo mentre stavo lottando come una dannata contro il mio ciuffo ribelle che non voleva diventare liscio, sentii urlare come non mai Vanessa dalla stanza. Preoccupata, andai subito a controllare e vidi Vanessa che era arrabbiata e non poco. Aveva ancora il cellulare in mano e la forza con cui stringeva il rettagolino nero, mi fece capire che probabilmente stava parlando con Davide e che questo gli aveva dato buca.
«Perché si comporta così?» Sussurrò. «Perché?»
Aveva gli occhi lucidi e io mi sentivo così in colpa, dannazione a quel playboy. Perché non aveva detto a Vanessa direttamente la verità invece di fingere di provare un interesse per lei?
Cosa le dovrei dire in questo momento? Dirle la verità così magari si sarebbe dimenticata di Dave oppure continuare ad insistere e sperare in un lieto fine?
Io vorrei non dire niente, non ancora per lo meno. Speravo ancora in un lieto fine, però se pensavo a quello, mi veniva una rabbia!
Sospirai e mi arresi. Decisi di aspettare di dirle il mio pensiero e di aiutarla, anche se avevo un gran brutto presentimento per quella giornata.
«Ti accompagno, ma non ti assicuro niente.» Le dissi pacatamente, sorridendo.
«Ma lui non vuole!» Urlò. «Ha detto che è occupato.»
«Andiamo a casa sua o meglio, tu vai a casa sua.»
«Sei andata a casa sua?» Domandò sbalordita. Le raccontai che il suo caro Davide mi aveva dato buca, io infuriata come non mai ero andata a casa sua, le raccontai la scommessa che avevamo fatto e «Mi aveva promesso che..Ehi!» D'un tratto la memoria mi tornò come un fulmine a ciel sereno. Perché diamine aveva dato buca a Vanessa!
Forse c'era un motivo valido, perché non dovrebbe mantenere una stupida promessa? Forse per il semplice fatto che Vanessa non la considerava così importante.
«Cosa ti aveva promesso?»
«Che sarebbe uscito sempre con la sottoscritta, però se ti ha chiamata dicendo che non può, ciò significa che ha avuto dei problemi.» Ipotizzai.
Vidi il volto di Vanessa sbiancare di un colpo : «N-no-non può essere!»
Alzai le spalle : «Andiamo a controllare, allora.» Suggerii.
E così facemmo, andammo subito a casa di Davide, cioè Vanessa andò a casa del playboy. Purtroppo, però mi dovetti attenere al piano di mia sorella, ero identica, spiccicata a lei.
«A casa non c'è.» Disse con tono piatto.
Immaginai che Davide fosse al campo di basket a giocare, ma neanche lì, ci fu una sua traccia. A quanto pare, quando lui era uscito di casa, era uscito senza dire neanche una parola.
Forse era il caso che io tornassi a casa, magari lui era in giro per la città e se beccava me e mia sorella insieme, era un bel e grosso problema.
«Dividiamoci!»
«Che?»
«Ho detto che ci dividiamo, chi trova per prima Dave, esce con lui. Intesi?»
Avevo già capito tutto e già mi sentivo che l'avrei trovato io, non era che volessi averlo a tutti i costi ma era uno strano presentimento, il mio.

«Ciao Vanessa.» Disse sorpreso Davide che magicamente me lo trovai a qualche passo di casa. Fortuna che io e la vera Vanessa ci eravamo separate, già mi veniva l'ansia a pensare a che cosa sarebbe successo.
«Perché non eri a casa oggi, dovevamo uscire.» Gli spiattellai direttamente la frittella, fare tante storie per una sciocchezza del genere era semplicemente una perdita di tempo.
«Dovevamo. Non ne avevo voglia.» Rispose lui con tranquillamente. Oh, perfetto questo individuo aveva appena firmato la sua condanna di morte alias omicidio.
«Tu.l'.avevi.promesso.» Spiegai a rallentatore, cercando di pronunciare ogni santa lettera di ogni parola.
«Sei arrabbiata?» Domandò sfacciatamente.
«Infuriata!» Gli risposi facendo un passo in avanti, poi lo presi per il colletto della sua camicia bianca e gli dissi : «Smettila di prendermi per i fondelli o giuro che ti faccio fuori!» Sì lo stavo minacciando, finalmente potevo dirgli quello che pensavo, non pensavo alle conseguenze anche perché sarebbero stati problemi di mia sorella e non miei.
Ero consapevole che non era giusto ma non era neanche giusto lasciarmi corteggiare al suo posto il ragazzo che le piaceva, no?
Volevo spaventarlo o almeno fargli capire che facevo sul serio, ma lui mi scoppiò a ridere in faccia : «Sei unica!»
«E' un complimento?» Domandai io.
«Certo.»
«E la risata?»
«Anche.»
«Quanto mi stai prendendo per il culo.» Affermai infine.
Continuammo a bisticciare per un po' di tempo, finché non decisi di chiamare mia sorella e di darle il cambio.

Non ce la facevo più a sopportarlo. Okey, sto mentendo, ultimamente trovavo la sua compagnia molto piacevole o almeno più piacevole rispetto al primo incontro ma questo non significava che avrei fatto salti mortali per lui. Lui apparteneva a mia sorella gemella. Punto e basta.
Con una scusa mi allontanai e feci andare Vanessa da Dave. L'idea di tornarmene a casa vagava nella mia testolina ma ero curiosa come andavano quei due. Sicuramente benissimo. Dave si divertirà a stuzzicare mia sorella e lei che non era mai stata permalosa non se la prenderà e continuerà a stare a giochi infantili di lui. O almeno io avrei fatto così.
Cazzo.
Se non andasse così?
Scelsi controvoglia di seguirli a mio rischio e pericolo, forse era il caso di travestirsi...ma dove cavolo andavo un cappotto e un capello in piena estate?
«Allora che mi dici di nuovo?» Iniziò Vanessa a parlare, molto ma molto timidamente. Andavamo bene, un totale disastro.
«Eh?» Appunto.
«Niente.» Disse Vanessa agitando le mani e con il viso completamente arrossito. Lui le si avvicinò e le toccò la fronte : «Non ti senti bene?»
Già vedevo i cuoricini negli occhi di mia sorella, non mi sorprenderei se svenisse davanti a lui.
«No sto benissimo.» Rispose in modo razionale, credo.
Dave era ancora molto vicino a mia sorella e le annusò leggermente il collo : «Come hai fatto a cambiare profumo così velocemente?» Domandò.
Cacchio i profumi!
Cavoli se ci fossi stata io al posto di Vanessa gli avrei detto : «Perché tu sei uno che ne capisce di profumi, non ho cambiato niente!»
Mi fece tanta tenerezza vedere mia sorella così debole e fragile davanti a lui, non riusciva ad essere se stessa, si notava che era nervosa, impacciata e forse questo l'aveva notato anche Davide.
Quei due rimasero in silenzio finché decisero di andare in gelateria. Era rischioso per me entrare così rimasi fuori ad aspettarli.
Appena entrambi uscirono con un gelato in mano, sentii una mano toccarmi la spalla non potei sussultare e spaventarmi e uscire, dunque allo scoperto.
Ero nascosta da un giornale gigantesco che speravo mi nascondesse il volto ma appena cadde, vidi con la coda dell'occhio che sia mia sorella che Dave stavano guardando verso la mia direzione.
Sbiancai di colpo.
«Du-due Vanesse?!» Esclamò Davide.
«Mi scusi signorina, le volevo darle il portafoglio che le era caduto dalla borsetta.» Mi disse un signora porgendomi il portafoglio.
«G-grazie non me ne ero neanche accorta. Grazie ancora!» Cercai di essere indifferente e fare finta che niente fosse successo.
Quindi con una percentuale di ingenuità assoluta cominciai, con passo molto ma molto svelto, a dirigermi verso casa.
«Aspetta!» La voce di Davide mi arrivò all'orecchio e non potevo non scappare. Cominciai a correre ma con queste dannate ballerine non si era affatto comodi. Mi prese per il polso : «Ehi, voglio sapere cos'è questa pagliacciata.»
L'aveva definita pagliacciata, beh forse era davvero questo il nome giusto.
Intanto anche mia sorella ci aveva raggiunti. Decidemmo di allontanarci e di stare un po' da soli, io, lui e mia sorella.

«Chi è Vanessa?» Domandò per la centesima volta.
Entrambe sia io che Nessie rispondevamo : «Io sono Vanessa Galli.»
«Smettetela! Una è Amanda e l'altra è Vanessa. Solo che io non riesco a distinguervi! Accidenti!» Disse in tono adirato e borbottando qualcos'altro.
Forse era arrivato il momento di parlare e di smettere davvero questa farsa. Stavo per parlare ma mia sorella mi precedette : «Io sono la vera Vanessa e lei è mia sorella gemella Amanda. La ragazza che hai frequentato in questi ultimi tempi è lei e non io. Prima che tu possa dire qualcosa ti dico che se ho fatto questo è perché davvero tengo moltissimo a te.» Le sue parole furono decise piene di sentimento e mi sentii fiera ad avere una sorella che finalmente decise di parlare e di chiarire tutto. Pensavo che Davide, notando questo gesto di grande sincerità dicesse qualcosa di gentile e romantico e invece fece tutt'altro e rispose molto ma molto sgarbatamente : «Se come dici tu io ero importante non avresti mai permesso a tua sorella di sostituirti.» Disse freddo.
«Non volevo che ti fidanzassi con un'altra, non credevo che iniziassi a provare un interesse per un'altra che non ero io.»
«E' successo.»
«C-co-cosa?» Domandò lei.
«Che provo un interesse per un'altra ragazza!»
In quel momento scoppiai, e non poteva dirlo prima! Idiota, stupido di un ragazzo che non era altro! Cosa doveva aspettare? L'ispirazione divina?
Presi parola e cominciai ad attaccarlo, puntandogli il mio indice. Era vero anche noi eravamo colpevoli ma lo eravamo anche a causa sua, se ci avesse, se avesse detto a Vanessa che provava già qualcosa per un'altra, tutto questo non sarebbe successo.
«Sei uno stupido, che non capisce un'acca!» Gli urlai «Come fai a non capire quanto una persona possa essere disposta a fare per amore!»
Lui mi sorrise e disse : «Anche tu l'hai fatto per amore di tua sorella vero?»
«Non rigirare la frittella, che non è il caso.»
«Ti piace Amanda, giusto?» La voce di mia sorella si fece, stranamente, sentire per tutto il parco facendo un eco.
«Ho promesso che ci saremo frequentati.» Aggiunse lui.
«Ehi, ehi. Frena, guarda che io sono già fidanzata!» Mi inventai subito. Non poteva succedere, non doveva succedere. Vanessa mi avrebbe preso a sprangate se Davide dovesse prendere una specie di interesse nei miei confronti.
«Con chi?» Domandarono curiosi entrambi.
«Non sono affari che vi riguardano e in ogni caso a me non interessi caro Dave, quindi prenditi Vanessa e amoreggiate!»
«A me interessa una ragazza di nome Amanda.»
«Ti sto rifiutando.» Dissi con tono piatto «Che differenza fa io o lei, siamo identiche!»
«Non è vero, tu sei tu. Lei è lei.»
Voleva avere ragione a tutti i costi ma io non potevo permettere di dargli ragione, che figura ci avrei fatto con mia sorella.
Ammetto che qualche volta provi un interesse per lui ma non era abbastanza, tale da permettermi di uscire con lui. Non volevo fare un torto alla mia sorella.
«Davide ti piace mia sorella sì o no? Sincero.» Forse era meglio concludere così questa storia e lasciare che Vanessa sentisse il vero pensiero di Davide.
«No.»


La sera stessa feci le valigie e decisi di tornare a casa, anche perché se fossi rimasta - cosa che era meglio non fare - avrei litigato con Vanessa e probabilmente stando ancora qui, Davide avrebbe insistito.
Mentre mio padre mi stava accompagnando in aeroporto in macchina Vanessa disse : «Credevo davvero che fosse quello giusto.»
«Lascialo in pace! Quello è un playboy non ti merita! Mi ha fatto diventare scema a stargli dietro, ha un caratteraccio, poi!» Cercavo di evidenziare i suoi difetti per farla sentire meglio ma non fu così.
Il viaggio in auto fu breve e ci dovemmo salutare. «Mi raccomando, non chiamarmi mai più per un caso così. E specialmente per uno così!»
Non volevo credere che avevo fatto un'esperienza del genere sembrava che tutto fosse un sogno, era troppo strano che fosse così reale. Che io avessi una gemella che poi l'avessi dovuta sostituire per fare innamorare il ragazzo che le piaceva.
Era roba da commedie questa!


«Amanda tutto bene?» Aprii gli occhi di scatto e mi ritrovai in una stanza bianca e avevo un dolore fortissimo alla testa.
Poi a fianco mi ritrovai «Davide!» Urlai scandalizzata «Ma, ma tu non dovevi essere con mia sorella Vanessa?»
«Vanessa?» Ripeté lui confuso. «Amore chi è Vanessa?»
«Ma mia sorella gemella!»
«Amore tu non hai sorelle. Forse ti sei confusa con Serena ma lei è mia sorella!»
«Amore?» Ripetei io confusa.
«Credo che la tua botta alla testa ti abbia dato delle strane allucinazioni. Sai hai dormito per più di due giorni.»
«Non capisco.»
Improvvisamente mi ritrovai i miei genitori che entrarono in camera e mi chiesero come stavo. Però ancora non riuscivo a capire cosa stesse realmente succedendo.
«Hai avuto un'incidente mentre stavi andando in macchina. La strada era bagnata, fortunatamente non ti è successo niente ma hai avuto tutta fortuna.»
Sospirai sollevata, cavoli credevo davvero di essere in quella storia così strana. «Da quanto stiamo insieme?» Gli domandai.
«E poi le ragazze sono quelle che si ricordano tutto eh?»
«Non sono una ragazza normale.»
«Beh questo è vero, se fossi venuta con me in macchina non saresti qui in ospedale sai?»
«Mi accusi che io non sappia guidare.»
«Giammai vostra signoria, comunque non riesco a capire chi è questa Vanessa. L'unica che mi viene in mente è quella Vanessa di quel film che avevamo visto la sera prima che tu facessi l'incidente, sai.»
Iniziai a ricordare, venerdì sera Davide era venuto a casa nostra, poi tutti insieme, me lui e la mia famiglia avevamo deciso di guardare un film. La sera io Dave avevamo avuto un piccolo litigio e per questo che la mattina dopo non volli andare con lui a scuola sebbene non ero un asso a guidare con la strada a bagnata, anche perché avevo la patente da poco.
Mi complimentavo con me stessa, la mia testolina aveva creato un lavoro del genere. Wow.
Appena raccontai del sogno che avevo fatto a Davide, lui mi rise in faccia dicendo che avevo una carriera da scrittrice o regista.
Chi lo sa, magari, perché no.

Pasticci d'amore? Nah! Erano pasticcini del mio cervello.


The End.






N/A
: Salve. Che finale eh? Beh, onestamente non avevo pensato ad un vero finale per questa storia. Perché se avessi continuato con le avventure di queste due, la storia finiva nel banale, cioè che Davide si innamorava di Amanda. Ho voluto essere originale ecco. E poi avevo già in mente che per questa storia i capitoli sarebbero stati pochi, anzi pochissimi. Per quanto riguarda l'altra storia 'Beautiful Disaster'. Arriverà. Fra un po' iniziano le vacanze, quindi qualcosa riuscirò a scrivere :)

Ancora grazie per la pazienza.
Un bacione
Alyna (ex PiccoloKoala.)
   
 
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