Sfiora la parete che ha appena attraversato con le gambe leggere, sorridendo appena, la mano del piccolo Tom fra le dita; d’altronde, decide lei se essere o meno reale, non è così?

«Florence, te ne prego, non fare quelle cose.»

«Non dovrei essere un fantasma - trovi sia così semplice?»

Mi bacia; le sue labbra hanno un sapore delicato, ma non inconsistente. Mi rendo lapidariamente conto che non è mai stata tanto reale.

Il suo volto si riflette sulla finestra del collegio - reale, ma fragile. È bizzarro pensare che giusto qualche mese fa era una donna scettica e razionale, mentre ora fluttua con il fratellino morto al fianco.

«Avevi bisogno di credere nel sovrannaturale, non di diventarne parte» bisbiglio, amaro.

Lei stringe le labbra, lo sguardo perso nel parco di Rockford, ed io sento come se la cicatrice riprendesse a sanguinare.

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Partecipante alla maritombola di maridichallenge. È una drabble piccola piccola su uno sfigafandom e non mi aspetto davvero che legga qualcuno XD Ma se quel qualcuno c'è, grazie anche solo per essere arrivato fin qui!