Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: telesette    19/12/2011    3 recensioni
Quando ricevetti il rotolo di convocazione, scritto e firmato da Tsunade in persona, non riuscivo a credere ai miei occhi: come riconoscimento per tutte le mie fanfiction su Naruto & Co. il “comitato-shinobi di Konoha” aveva indetto una speciale cerimonia e io ero nientemeno che l’ospite d’onore. L’Hokage infatti spiegava che i ninja della Foglia, soprattutto i bambini dell’Accademia, non vedevano l’ora di conoscermi e congratularsi con me e che avevano anche preparato una piccola sorpresa per il sottoscritto. Naturalmente ero commosso e non vedevo l’ora di sapere che tipo di sorpresa quei “cari frugoletti” mi avevano preparato… Almeno così credevo!
Genere: Comico, Demenziale, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Tsunade, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ATTENZIONE

avvertiamo i gentili lettori che il contenuto di questa fanfiction può indurre sonnolenza o rallentare l’attività cerebrale. E’ pertanto sconsigliata la visione a:
- bambini
- adulti
- psicopatici & maniaci omicidi
- persone affette da problemi cardiovascolari e/o facilmente impressionabili
- persone che conoscono
NARUTO & Co.
- persone che NON conoscono
NARUTO & Co.
- Testimoni di Geova ( le fanfiction sono sataniche )
- il mio vicino di casa ( che NON mi può soffrire ) e soprattutto…
OGNI ESSERE VIVENTE IN GRADO DI VEDERE, PARLARE & PENSARE

Buona Lettura!

L’Autore

 

 

Il Villaggio della Foglia, proprio come alla televisione ( anche se, visto dal vero, fa veramente un certo effetto! ): la grande palizzata di legno, gli alberi che la circondano, la montagna coi volti dei Kage scolpiti nella pietra… Altro che Monte Rushmore! Niente di così “banale” e “concreto”, questo è il mondo della fantasia; devo ricordarmi di comprare anche qualche cartolina, altrimenti non mi crederà mai nessuno ( non ci credo nemmeno io, in effetti, ma… Al diavolo, la prova del pizzicotto posso sempre farla in un altro momento, no? E che diamine, se si tratta di un sogno, fatemelo godere! ); la vista è già uno spettacolo di per sé ma, se questo rotolo che stringo in mano è vero, tra poco conoscerò i miei MITI…

 

***

 

Nel vedere quello strano tipo avvicinarsi alle porte del villaggio, gli shinobi di guardia erano ovviamente un po’ perplessi. A parte il fatto che l’individuo in questione aveva un’aria assai poco raccomandabile ( un nukenin di infimo livello, senza dubbio! ), con quegli occhiali assurdi poi e i suoi ridicoli baffetti, sembrava persino incredibile che Kishimoto avesse avuto il coraggio di “disegnare” un simile elemento senza mettersi a vomitare.

- Altolà - esclamarono i due, parandosi davanti allo sconosciuto con aria minacciosa. - Favorite immediatamente: nome, coprifronte, indirizzo, codice fiscale, armi, patente, libretto sanitario, eccetera…
- Ma… Ma io, veramente…
- Ma Io Veramente - ripeterono le guardie, annotando le parole su un foglio di carta. - Bene, signor Ma Io, e a quale villaggio appartiene?
- Ma… Ma veramente io non…
- Cos’è, vuol fare il furbo ?!?
- No, no, per carità - disse subito il poveretto, agitando le mani a mo’ di scusa e mostrando il rotolo che aveva in mano. - I… intendevo dire che… So… Sono stato invitato qui dal vostro Hokage, ecco le… leggete…

Una mano afferrò bruscamente il rotolo e i due guardiani lo scorsero con lo sguardo. Non appena ebbero letto il contenuto, un’ombra di stupore passò sul volto di entrambi e i loro modi divennero improvvisamente assai più pacati e gentili.

- Aaah, dunque è lei quell’autore di cui si parla tanto in giro ultimamente?
- Beh, io veramente non…
- Ma prego, vostra eccellenza, si accomodi - fecero dunque gli shinobi, invitandolo a seguirli.

 

***

 

Che dire, caro diario? Non ero preparato ad un’accoglienza tanto “ossequiosa”, ero confuso. Per un attimo quei due shinobi sembravano quasi volermi sbranare e invece, una volta letto l’invito dell’Hokage, si dimostrarono affabili e cordiali… Perfino troppo, a dire il vero! Mi stavo anzi chiedendo com’era possibile che un povero disperato come me avesse improvvisamente guadagnato tutto questo successo in un luogo come Konoha. Mentre mi guidavano verso il palazzo dell’Hokage, i miei accompagnatori mi informarono invece che erano giunti ambasciatori da tutte le Cinque Nazioni per celebrare l’evento ( “evento”, mah ?!? ) e tutti non vedevano l’ora di conoscere il sottoscritto. Sempre più confuso e stupito, mi limitai a seguirli lungo la strada e, mentre mi guardavo intorno, notai che in effetti c’erano un mucchio di persone che mi guardavano mormorando qualcosa tra loro. Ovviamente non potevo sentirli ma, a giudicare da quanto i miei gentili accompagnatori mi avevano detto, potevo ben immaginare che si trattasse di “commenti di ammirazione”…

 

***

 

- Voi che ne pensate, potrebbe essere lui ?
- La faccia è quella… ma potrebbe anche essere solo uno che gli assomiglia!
- Impossibile, con quegli occhiali e la faccia da fesso, ma neanche se mi pagano ci credo che esista qualcuno che assomiglia a quello sfigato!

Mentre gli abitanti di Konoha vedevano passare lo strano visitatore, malgrado costui non fosse in grado di sentirli, videro con sorpresa che si sbracciava per salutare e sorridere allegramente.

- Grazie, grazie - esclamò l’idiota. - Non preoccupatevi, resterò qui a vostra disposizione, per gli autografi…
- “Autografi”, ha detto ?!?

Incapace di trattenersi, il proprietario del chiosco di ramen afferrò il primo pezzo di selce che aveva sottomano e fece per scagliarglielo addosso. Fortunatamente però, indovinando le sue intenzioni, due robusti compaesani lo trattennero per le braccia.

- Buono, Teuchi - esclamarono. - Cerca di calmarti, da bravo!
- Calmarmi un corno - ribatté l’altro. - Con le fanfiction che ha scritto quel disgraziato, in un mese ho perso più clienti dei capelli che il Terzo Hokage perdeva in un anno… Lasciatemi, voglio lapidarlo!
- Andiamo, cerca di ragionare - gli risposero loro, senza allentare la presa. - Lascia che ci pensi l’Hokage a sistemarlo come si deve, vedrai che gliele faremo scontare tutte, è questione di poco!

 

***

 

Ebbene sì, caro diario, l’ufficio dell’Hokage: mi ritrovavo davanti al Quinto Hokage in persona; se mai avevo pensato che Tsunade fosse sexy alla televisione, è solo perché non l’avevo MAI vista di persona… Dio, che sventola! Avrà anche il doppio dei miei anni ( o forse addirittura qualche mese in più! ) ma con quelle curve potrebbe tranquillamente fare invidia a tante giovincelle. Certo, è ovvio che mi sono guardato bene dal dirglielo ( non sono mica candidato al suicidio! ), ma ti assicuro che tutto quel bendiddio farebbe girare la testa a chiunque. Per me era già un miracolo trovarmi lì, figuriamoci poi dietro invito esplicito dell’Hokage, era troppo bello per essere vero…

 

***

 

- Finalmente - esclamò Tsunade, accogliendo il visitatore con un caloroso benvenuto. - Sono felice che abbiate accettato il nostro invito, è un onore per noi averla qui, spero che si troverà a suo agio!
- Si… Signorina Tsunade - balbettò l’altro timidamente, passandosi la mano sulla nuca. - So… Sono confuso, davvero non so cosa dire, io…
- Su, su - tagliò corto l’Hokage. - Non siate modesto: pochi al vostro posto avrebbero osato tanto, e vi assicuro che le vostre numerose fanfiction sulle avventure del nostro villaggio non sono passate inosservate!
- Davvero?
- Ma naturalmente, anzi tutti a Konoha hanno avuto modo di leggere e soprattutto apprezzare il vostro lavoro… Gradite un sigaro?
- Grazie, non fumo!

Gli occhi di Tsunade mandarono un rapido lampo minaccioso, cosa che suggerì all’autore salutista di guardarsi bene dal declinare la gentile offerta.

- Tu… tuttavia se… se proprio insistete…
- Insisto - fece dunque Tsunade, infilandogli a forza una manciata di cinque o sei sigari in bocca. - Prego, non faccia complimenti, si serva pure!

Sforzandosi di contenere gli spasmi e le convulsioni della tosse, l’ospite cercò di far finta di niente. Tsunade si limitò ad appestargli i polmoni con qualcosa come duecentocinquanta grammi di “puro tabacco originale” della Foglia… Ma era solo l’inizio, il resto doveva ancora arrivare.

- Carissimo - proseguì Tsunade, battendogli energicamente la mano sulle spalle. - Come le ho spiegato nell’invito, la cerimonia di domani sarà tutta per lei: i nostri ninja e le nostre kunoichi non vedono l’ora di congratularsi; molti autori e autrici di fanfiction hanno provato a descrivere i protagonisti di questa serie, ma voi siete andato oltre; non potete neanche immaginare quanto abbiamo apprezzato le vostre trovate…

Le orecchie e le narici dell’autore erano intasate da spesse nuvolette di fumo grigiastro. Di tutto il discorso dell’Hokage riuscì a distinguere poco o niente ma, attraverso il fitto velo di lacrime che gli appannava la vista, il sorriso mellifluo della donna sembrava più che rassicurante.

- … E dunque, dicevo - concluse l’Hokage, tamburellando le punte delle dita con fare malizioso. - Poiché non ci sono parole sufficienti per rendere onore ad un genio del vostro calibro, abbiamo preferito che siano i bambini dell’Accademia ad esprimere tale concetto!
- Beh, sono… Coff! Sono lusingato ma… Sinceramente non capisco come…
- Ah, ma certo, che sbadata - esclamò Tsunade, dandosi una leggera pacca sulla fronte. - Non ve lo avevo detto: con le vostre fanfiction, qui a Konoha siete diventato una celebrità; i nostri ragazzi si divertono moltissimo a leggerle e ne scrivono anche molte… In particolare voi siete diventato il protagonista preferito delle loro storie!

L’autore era semplicemente sbalordito.

- Io… Io sono veramente commosso, sul serio, non so cosa dire…
- Dite solo che sarete presente alla cerimonia, domani - aggiunse lei, stringendogli la mano tra le proprie. - E soprattutto che ascolterete ciò che i nostri cari bambini hanno scritto apposta per ringraziarvi di tutte le minchia… Ehm, di tutte le belle storie che avete scritto su di noi!
- Ma certamente - rispose l’autore, facendo sfoggio di un enorme sorriso ebete. - Come potrei sottrarmi a tanta dimostrazione di affetto, sarebbe fin troppo scortese da parte mia, non trova?
- Appunto - sussurrò l’Hokage, con voce lugubre, per poi riprendere immediatamente il suo tono dolce e soave. - Bene dunque, per il momento è tutto, le auguro di trascorrere una buona serata!

Così dicendo, l’Hokage chiamò Shizune, perché accompagnasse l’ospite e, senza che ovviamente costui si accorgesse di nulla, le due donne si scambiarono una rapida occhiata d’intesa.

- A domani, allora - la salutò l’autore. - Spero che sarà una bella cerimonia!
- Ma certo - annuì Tsunade, chiudendo la porta dell’ufficio dietro di lui. - Ci puoi contare, sarà una cerimonia indimenticabile… per te!

 

***

 

“Ospite d’onore”… Capisci, caro diario? Proprio io, sulla piazza principale di Konoha, e i bambini mi acclameranno come l’eroe delle loro storie! E’ sicuramente un sogno, non c’è altra spiegazione: Konoha, Tsunade, le fanfiction… Già, le fanfiction! Ora che ci penso, potrebbe essere una buona occasione per scriverci sopra qualche appunto; voglio dire, se si tratta di un sogno, non avrò più altre possibilità di visitare il Villaggio della Foglia; devo ricordarmi tutto nei minimi dettagli, non devo tralasciare niente e… No, non ce la faccio, sono troppo eccitato! Chissà perché le mie storie gli sono piaciute così tanto, mah ?!? E dire che le ho scritte pure senza nemmeno sapere di che ca*** stavo parlando; non so, troppa fatica forse, mi scoccia pensare troppo in effetti; molto meglio buttare giù quattro o cinque scemenze, tanto per mettere insieme qualcosa di “fico”, e poi ovviamente… Ma chissenefrega? Ma sì, chi se ne frega della grammatica? Chi se ne frega della logica? Io scrivo e basta, lo fanno tutti, che sarà mai ? E poi i protagonisti mica si lamentano, anzi mi vogliono addirittura PREMIARE… Eh, caro diario, non ho forse ragione? Auff, che sonno! Domani sarà una giornata “memorabile”, me lo sento, non vedo l’ora…

 

***

 

L’indomani la piazza principale di Konoha era gremita di gente. Per rendere omaggio al loro ospite, erano venuti shinobi da tutte le Cinque Nazioni e, in via del tutto eccezionale, perfino Orochimaru e Kabuto erano stati invitati a partecipare. L’Hokage aveva fatto le cose in grande per allestire quella cerimonia: nessuno intendeva perdersi lo spettacolo, tutti gli occhi erano puntati sul palco d’onore, e ognuno dei presenti attendeva con impazienza che giungesse presto il momento cruciale…
Tsunade si alzò in piedi al centro del palco e, prima di procedere col piano prestabilito, fece un breve discorso di introduzione.

- Signore e signori - esclamò. - E’ con immenso piacere che il nostro Villaggio della Foglia offre oggi il suo benvenuto ad una persona veramente speciale; uno scrittore di fanfiction, che tanto ci ha omaggiato nelle sue storie; e noi tutti siamo orgogliosi di accoglierlo degnamente…

Come in risposta alle parole di Tsunade, insieme agli applausi di rito, si levò anche un mormorio sommesso. Naruto e compagni, seduti tra le prime file insieme ad alcuni alleati della Nuvola e della Sabbia, sembravano quasi pregustare il dolce sapore di una vendetta a lungo attesa: alcuni incrociavano le dita dietro la schiena, altri imprecavano qualcosa sottovoce, altri ancora gesticolavano nervosamente con kunai e shuriken di varie dimensioni… Naturalmente tutti loro avevano ricevuto precise istruzioni, riguardo a quanto sarebbe accaduto di lì a poco, e solo questo li tratteneva dal riservare al loro ospite un “benvenuto” tutto particolare.

- Ehi, Konohamaru - sussurrò Naruto, rivolgendosi all’amichetto seduto al suo fianco. - Sei sicuro che sia tutto pronto?
- Tranquillo, fratellone - rispose l’altro, dandosi orgogliosamente una pacca sul petto. - Non appena Nonna Tsunade terminerà il suo discorso, i ragazzi cominceranno a leggere e… Beh, il resto lo sai anche tu!

I due chiusero gli occhi e sogghignarono come iene, tuttavia si ricomposero immediatamente. Tsunade aveva quasi finito il suo discorso e, invitando l’autore a venire avanti, non stava quasi più nella pelle dalla soddisfazione.

- Ed ecco colui che ha scritto le storie che voi tutti conoscete - esclamò lei, conducendo l’ignaro ospite al centro del palco. - Tutti noi sappiamo di cosa è capace, lo abbiamo letto ripetutamente, ed è per questo motivo che la cerimonia di oggi servirà a rendergli il dovuto omaggio: tra poco infatti, per la gioia e il godimento del nostro illustre ospite, i ragazzi dell’Accademia leggeranno le varie opere scritte appositamente per l’occasione; fanfiction ovviamente ma, a differenza delle solite, questa volta il protagonista sarà proprio lui… Il nostro impareggiabile autore d’eccezione!

L’applauso che si levò dalla piazza, onde salutare l’arrivo dei bambini sul palco, fu un vero e proprio boato di acclamazione e grida di esultanza. L’autore si asciugò una lacrima con la punta dell’indice e, non trovando parole per esprimere la sua commozione, non poté fare altro che ringraziare il calore e l’affetto di quell’assemblea e ancora di più il dolce pensiero di quei teneri frugoletti, coi fogli stretti nelle mani e il sorriso dolce sui loro visini angelici.

- Diamo ora la parola ai bambini - esclamò Tsunade, sistemando il microfono all’altezza del primo pargolo in questione.

In piazza non si sentiva più volare una mosca. Tutti erano immobili, con gli occhi fissi e le orecchie tese in ascolto, e solamente quel fesso di un autore era l’unico ignaro di tutto… Ma già dalla prima storiella, cominciò finalmente a rendersi conto della situazione.

- “Il bravo autore/ninja” - cominciò a leggere il bambino, con voce limpida e squillante. - “Il bravo autore/ninja era caduto in una trappola tesagli da un gruppo di pericolosi nukenin di livello S. Era praticamente circondato e, malgrado fosse un ninja, non poteva impegnarsi in combattimento. Non sarebbe stato interessante: i suoi avversari erano dei nukenin sì, ma erano alti, belli, robusti… In fondo, non c’era niente di male nel concedersi un po’ di divertimento! Fu così che, dimenticando completamente ogni voglia e desiderio di combattere, il bravo autore-ninja e i nukenin si spogliarono completamente e si abbandonarono a”…

Pallido e sgomento in volto, l’autore schizzò in piedi come se gli avessero appena ustionato le chiappe con una piastra elettrica. Il racconto del bambino scese fin troppo esplicitamente nel rating rosso, con una minuziosa descrizione di particolari ( specialmente riguardo una certa pratica discutibile che i nukenin della storia avevano cominciato ad attuare sul suo fondoschiena ). La prima reazione fu presto sostituita da una serie di occhiate interrogative all’indirizzo dell’Hokage, la quale si limitò a sorridere come se niente fosse e a fargli segno di sedersi.

- Si calmi, signor autore - esclamò Tsunade. - Ci sono ancora altre storie da ascoltare, si metta comodo!

La seconda storia, letta da una bambina questa volta, non fu certo meno sconvolgente della prima.

- “L’autore/stupratore era uno schifoso maniaco pervertito, troppo brutto per avere una relazione normale con una donna, e per questo andava a molestare le kunoichi giovani e carine. Ma se lo stupratore non è alto, bello e muscoloso, le kunoichi non ci stanno a farsi violentare da uno brutto e così l’autore-stupratore venne menato, picchiato e gonfiato di sberle, dopodiché”…

Anche stavolta l’approfondimento di certi particolari era decisamente sopra le righe di un rating medio ( soprattutto con la descrizione delle violenze che i fidanzati delle kunoichi misero in atto sull’autore/stupratore ) ma, come aveva detto Tsunade, le storie da ascoltare erano ancora molte.

- “L’autore/sodomita era uno che si faceva violentare senza opporre troppa resistenza”…
- “L’autore/ignorantone era uno che, per ogni cinque parole, faceva dieci errori di grammatica”…
- “L’autore/ritardato era così lento di comprendonio che, anche a spiegargli le cose, non capiva un accidente”…

Per circa due ore i ragazzini dell’Accademia andarono avanti a leggere i loro componimenti, tra le risate e gli applausi del pubblico. L’autore non era protagonista ma vittima, vittima di: stupri, violenze, sadismo, situazioni senza senso, figure da illetterato e ritardato mentale… Praticamente lo stavano sputtanando senza alcun ritegno, e non poteva fare niente per impedirglielo.

- La vedo turbato, signor autore - osservò Tsunade, gongolando dalla soddisfazione. - Qualcosa non va, forse?
- Io… Io non… Perché… Perché mi state facendo questo?
- Ma come - rispose lei, fingendo di stupirsi. - Eppure ciò non le dovrebbe risultare nuovo: praticamente voi e i vostri degni compari sui siti di fanfiction non scrivete altro; non vorrà farmi credere che essere tratteggiato come un omosessuale, un sadico, uno stupratore o come lo scemo di turno la infastidisce, vero? Si tratta solo di fanfiction… Che vuole che sia, se centinaia di persone scrivono e leggono, senza attribuire alcun senso logico a tutto questo?
- Ma io… Ma io…
- Lei dovrebbe solo vergognarsi - lo zittì Tsunade. - Con le sue storielle da quattro soldi, ha contribuito a creare stereotipi assurdi sui personaggi che popolano questa serie e non solo: avete trasformato i fandom in un ricettacolo di spazzatura, alterando i personaggi delle fanfiction al punto che non si rispecchiano neanche lontanamente con le controparti originali; autori e autrici tendono ad imitare queste caratterizzazioni, col risultato che noi personaggi ci facciamo una figura di merda… Hai capito adesso, zucca vuota ?!?

 

***

 

Ahio!
Accidenti, che botta… Sono anche rotolato giù dal letto, non dovrei mangiare così pesante la sera!
Che razza di sogno ho fatto, lo dicevo che non poteva essere vero, era troppo assurdo. Però… Però, ora che ci penso… Tsunade non aveva mica tutti i torti: anche a me darebbe fastidio, se qualcuno mi dipingesse come maniaco, stupratore, o come qualsiasi altra cosa, e poi altri pensassero che sia vero! Non è piacevole in effetti, anche i personaggi delle opere di fantasia hanno i loro diritti, forse dovrei prestare un po’ più di attenzione a quello che scrivo… Tu che ne pensi, caro diario?

FINE

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: telesette