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Autore: Melchan    05/08/2006    5 recensioni
[POV Kanzeon Bosatsu]
- Somma Kanzeon, il regolamento del gioco mi impedisce di accettare. –
Bingo.
Ecco qualcuno che riusciva a fare del “Regolamento” qualcosa di suo.
Qualcosa di divertente.
- Se non ha più voglia di giocare lo dica pure, somma Kanzeon. –
- Oh, non ti preoccupare di questo. Sono ore che non gioco seriamente questa partita.
E’ solo per divertirsi un po’. –
- Ho vinto. –
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kanzeon Bosatsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo per divertirsi un po’…

Solo per divertirsi un po’…

Mi stiro un po’, sbadiglio e infilo la mia veste, trasparente e deliziosamente irritante per quei vecchi barbuti bigotti degli altri dei. Quei tipi sono tremendamente banali, così banali da annoiarsi da soli, a mio modesto parere. A volte, soprattutto durante le cerimonie, mi viene da chiedere come facciano a non suicidarsi da soli…voglio dire, sono vecchi di secoli, e da altrettanti secoli fanno sempre le stesse cose, hanno sempre gli stessi pregiudizi e le stessi noiosissime idee.

Non cambiano mai, indi sono noiosi. Al posto loro mi addormenterei al solo vedermi allo specchio, me santa! Però, visto che in fondo sono la dea della misericordia etc. etc., mi sento responsabile persino nei confronti dei miei vecchi e noiosi compagni divini…così cerco sempre di suscitare loro qualche reazione, con i vestiti e il comportamenti, poco importa se desolazione, ammirazione, ribrezzo o che altro: qualunque cosa li distolga dalla loro noiosa apatia barbuta va bene!

Accidenti, sono o non sono un mito?!

Il fatto che vedere le loro facce perplesse e sopracciglia arcuate tanto da far presupporre che gli archi si siano uniti mi faccia impazzire di soddisfazione è puramente casuale, ovvio.

- Divina Kanzeon, le ho fatto preparare l’Osservatorio…è a sua disposizione. –

- Thanks Jiroushin! Prima però che ne dici di una partitina a scacchi?! –

Ecco, se c’è qualcuno con cui posso passare del tempo in modo decente quello è proprio il buon vecchio Jiroushin! E’ il mio consigliere-segretario personale da così tanto tempo che non ricordo più quando ha preso servizio…

- Accetto con piacere, le chiedo solo di non insistere a chiedermi delucidazioni sul regolamento, visto che lo conosce perfettamente…-

- Uffa, io ci provo sempre, che c’è di male? –

Intanto mi siedo davanti alla scacchiera.

- Posso iniziare per prima? –

- La cosa buffa è che agli altri non chiede mai questo genere di cose. –

- Bè, con gli altri gioco per batterli, con te perché è divertente! –

- Me lo disse anche durante la nostra prima partita, Divina Kanzeon. –

- Ah, davvero? Non ricordo…-

Bugia bugia…in realtà me lo ricordo perfettamente, solo che nono so quanti anni siano passati esattamente.

Amo il cambiamento, ma non dimentico il passato.

- Non se la prenda a male, ma non riesco a crederle. –

Sorrido spostando la pedina, e lo guardo di sott’occhi.

- E fai bene. –

D’altronde, quello è stato uno dei giorni più divertenti della mia vita: avevo licenziato il mio vecchio segretario perché, con la scussa di farli lavare, si era sbarazzato dei miei vestiti preferiti e mi erano rimaste solo delle vecchie tuniche noiose. Solo guardarle mi faceva venire in mente una barba grigiastra e vecchia…infatti ho provveduto da tempo a gettarle, così da non rischiare di ritrovarmi ad indossarne una per chissà quale barboso motivo.

Comunque, il giorno che lo assunsi Jiroushin era ancora piuttosto giovane.

Lo avevo visto spesso tra le fila di segretari e consiglieri vari, e durante gli incontri tra dei ne avevo sentito parlare come di uno dei migliori nel suo campo; la cosa non mi aveva impressionato, perché i cosiddetti “migliori” erano soliti essere tanto ligi alle regole da diventare manuali e regolamenti semoventi: ottimi per sapere cosa si può fare e cosa no, ma pessimi per parlare di qualsiasi cosa diversa dal tempo. Figuriamoci giocare a scacchi per divertimento!

Uno dei miei passatempi del periodo, ricordo, era battere senza problemi quelli che con finta modestia si vantavano di essere “piuttosto bravini” con la scacchiera. Era un simpatico diversivo alla noia giornaliera guardare i loro visi tirati in finti sorrisi quando, sorridendo bastarda dall’anima, buttavo giù la loro ultima pedina.

Fu proprio così che incontrai Jiroushin.

- Divina Kanzeon, quella mossa è proibita, lo sa. –

- Per una volta…-

- Ma così non possiamo giocare sul serio, penso che allora spenderebbe meglio il suo tempo ad osservare come vanno le cose ai piani inferiori…-

- Inflessibile come sempre, Jiro. Persino la prima volta che abbiamo giocato mi hai detto così…-

- Bè, sono abituato ad esprimere il mio parere. Non mi è mai parso che la disturbasse, anzi. –

La fronte aggrottata, mi fa scacco proprio in quel momento.

- Mi spiace. –

Sorrido.

- Bugiardo. –

Tanti anni fa, quando mi accorsi che la partita era ormai sua, con anche una certa soddisfazione per aver trovato qualcuno che giocava seriamente dall’inizio e non solo quando capiva di aver perso, proposi di barare su una mossa.

- Somma Kanzeon Bosatsu, il regolamento del gioco mi impedisce di accettare. –

Bingo.

Ecco qualcuno che riusciva a fare del “Regolamento” qualcosa di suo.

Qualcosa di divertente.

- Se non ha più voglia di giocare lo dica pure, somma Kanzeon. –

- Oh, non ti preoccupare di questo. Sono ore che non gioco seriamente questa partita.

E’ solo per divertirsi un po’. –

- Ho vinto. –

Poche ore dopo, il giovane Jiroushin aveva sistemato le sue cose nel mio ufficio.

Pochi giorni dopo, Jiroushin era additato come il mio consigliere più fidato.

Molti anni dopo, Jiroushin era l’unico essere vivente al quale avrei mai seriamente confessato le mie opinioni, l’unico con il quale potevo parlare senza sentire avvertire la sua Noia intrinseca.

Per il semplice fatto che lui, di Noia intrinseca nel suo animo, proprio non ne aveva e non ha mai avuta.

- Ho vinto, Divina Kanzeon. –

- Si parlava di vecchi tempi…-

Mi alzo e vado all’Osservatorio. La vista è gradevole e divertente come sempre: quattro bambini cresciuti che se la spassano vivendo alla giornata.

In questo momento Konzen, ops, volevo dire Sanzo, il capo della banda, sta tirando il suo harisen in testa all’altro bambino più capriccioso, quello coi capelli rossi, e urla qualcosa alla scimmia tappa.

Mi sfugge una risata quando vedo Hakkai mettersi tra i bambinoni, impedendo una rissa tra Gojyo e Sanzo.

Uff, qualche volta sarebbe divertente vederli azzuffarsi come quella volta che erano rimasti da soli causa sparizione in una zucca maledetta degli altri due…però alla fine se l’erano cavata, in un modo o nell’altro.

- Vedo che alcuni di loro non perdono il vizio del fumo…-

- Già, anche se ormai penso che farebbe effetto non vedere una sigaretta in bocca a Gojyo, o a Sanzo quando se ne sta in camera. Ancora devo abituarmi del tutto a vedere Tenpou, insomma Hakkai, senza… -

- Ma seriamente, lei cosa ne pensa di quei quattro? –

- Che devo dirti…un Sanzo ben poco santo che al quale i nemici danno dell’affascinante, un mezzo-demone inseguito dall’ombra dei suoi colori naturali a cui piace far impazzire le donne, un umano trasformato in demone letale e con un sorriso terrificante nella sua permanenza fissa e una stupida scimmia affamata e adorante il suo sole con tanta forza trattenuta da poter spazzare via il più potente borioso del mondo…sono tutti interessanti. –

- Dice che la loro combinazione, è completamente vincente? –

- Tu cosa ne pensi, Jiroushin? –

Si liscia la barba, guardando giù, dove ora i quattro hanno appena finito di battere un’accozzaglia di demoni terribilmente deboli per i loro canoni.

- Penso che nonostante vivano, come dice lei, alla giornata, siano capaci di fare molto di più del generale più ligio e serio del regno.

Buon vecchio Jiroushin.

- Ecco perché sei il mio assistente personale.

- Onorato, Somma Kanzeon.

- Comunque, il fatto che lei gli controlli così strenuamente è molto bello, questo attaccamento al lavoro è quasi commovente nel suo caso… -

Mi stringo un po’ di più la coda di cavallo nera senza rispondere.

Poi li osservo mentre sono impegnati ad essere loro stessi, in un perpetuo viaggio verso Ovest.

Litigano, combattono, fanno casino, fumano, ridono e fanno impazzire le ragazze dei villaggi.

- Sinceramente non me ne importa granché del lavoro, al momento. Se li guardo ogni giorno è... -

Jiroushin si lascia scappare un sorriso e termina per me:

“ Solo per divertirsi un po’. “

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Nota di Mel-chan

Testa mia, ma che mi combini? ç_______ç Io stavo scrivendo una bella (o almeno spero lo sia) fic col POV di Gojyo, faccio una pausa causa-mancanza-idee e mentre me ne sto a fissare quella noiosissima tv mi fai pensare che quell’odio per le cose noiose assomiglia a quello della mitica (in tutti i sensi) Kanzeon bosatsu?!

Così mi trovo a scrivere un parto mentale che non so se mettere in “Demenziale” o no?! No, non ce lo metterò, però forse faccio male XD .

Non ho idea di come mi sia venuta, visto che IMHO è quasi blasfemo parlare con la focalizzazione interna di Kanzeon Bosatsu, visto che mi è sempre sembrata\o (a proposito, io le ho dato il femminile perché la vedo così, ma come si sa è una pura licenza poetica) un alter ego della Somma Sensei Minekura (inchino al suo genio)…e le sue parole sono indi ineguagliabili.

Comunque, spero non sia venuta una cosa così orribile, anche se di certo la paura di avere infangato con l’ OOC il buon nome della nostra dea preferita è grande…comunque è più un esperimento che altro ^^’’’’

Allora aspetto le vostre critiche&non. *_*

^_____^

Un bacione

Mel-chan

ps: spero di non aver fatto qualche strafalcione con l’incontro tra Kanzeon e Jiroushin, nel caso prendetelo come un “what if” ^U^ , grazie. [Mel-chan si arrampica terribilmente sugli specchi…- non c’eravamo accorti =.= ndTutti].

  
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