Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: nique_j    19/12/2011    1 recensioni
Una delle cose incredibilmente peggiori che possano succedere a noi esseri umani è vedere la persona che più ami soffrire, e non poter fare niente. In quei momenti ti senti inutile, ti senti impotente. Vorresti solamente stringerla, consolarla raccogliendo ogni sua lacrima e cercare di fermare le altre che cadono sempre più insistenti. Ecco, era proprio così che Joe si sentiva in quel momento. Impotente.
(...)
"Sta di fatto che il mio corpo ha ucciso ciò che sarebbe stata la cosa più importante per me. Per questo lo odio"
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ma che tipo quei frocioni dei Jonas Brothers se ne sono tornati con una nuova canzone? Non sono stupendi? 
Comunque, buon giorno!
Ok, 6 recensioni all’ultimo capitolo? 10 recensioni in tutto? Ma io vi amo, lo giuro.
C’è ora mi metto a piangere (?)
Vabbè come promesso ecco un nuovo capitolo, scusate davvero per il ritardo.
A voi le recensioni.
 SIETE BELLE.
Cross.


 

All this time

 

Ronnie camminava per il grande parco. Con una mano teneva il guinzaglio di Elvis che, dopo le innumerevoli preghiere di Nick, si era decisa ad accompagnare fuori per una semplice passeggiata. Con l’altra mano, invece, teneva un semplice diario, dalla la copertina beige leggermente consumata.  Si sistemò velocemente il foulard maculato che teneva attorno al collo e che, a causa di quel lieve venticello di inizio Dicembre, continuava a svolazzare.
Ora facciamo una pausa piccolo” disse rivolta al cane,  dopo avergli dato una veloce carezza sul muso dal pelo chiaro, e si sedette su una panchina poco distante. Si rigirò numerose volte il diario tra le mani. Quanto tempo era che non lo apriva? Tanto, forse troppo. Molto tempo era passato da quando lo considerava il suo migliore confidente e da quando si divertiva a ricoprire le pagine bianche con l’inchiostro blu. Alla fine erano semplicemente alcune pagine piene di vicende e di problemi di una semplice diciassettenne. E perché aprilo ancora, e perché leggerlo? Era masochista forse? Fatto sta che con una certa sicurezza aprì una delle tante pagine della sua vita a caso, iniziando a far scorrere gli occhi su quelle lettere, parole e frasi, scritte con una calligrafia stranamente ordinata.

14 Febbraio
Stamattina mi sono svegliata, decisa a dire tutto a Joe. Avevo paura sì, ed è la medesima paura che mi affligge ancora adesso. Quella di non riuscire ad andare avanti, quella di aver paura di assumersi le proprie responsabilità. Comunque, decisi di andare a casa sua, la trovai vuota, per fortuna c’era solo lui. Senza indugiare un attimo decisi di arrivare subito al punto e di dirgli che.. ero incinta. Cazzo, incinta a sedici anni, di un ragazzo più grande di me. Non può andar meglio! L Ma, le sue parole sono state così dolci e rassicuranti che mi tranquillizzarono subito. Gli andava bene così, dovevamo prenderci le nostre responsabilità. Perciò, devo prendermi le mie responsabilità e fare quello che, alla fine è il passo più difficile. Dire tutto ai miei…

Ne era quasi sicura, erano lacrime quelle che stavano lottando per uscire dai suoi occhi. Era masochista sì, e lo sapeva. Si sistemò il lungo ciuffo biondo dietro all’orecchio e, dopo aver dato una veloce occhiata a Elvis per controllare che stesse bene, sfogliò le pagine leggermente consumate sempre più velocemente.

27 Febbraio 
Due giorni fa ho detto tutto ai miei. Non è stata una cosa facile, no. Anche perché hanno iniziato ad urlarmi addosso e  a chiedermi se avessi la minima intenzione di ciò che sarebbe successo. Beh, non cel’ho nemmeno ora. Comunque vivo da Joseph adesso, i miei mi hanno caldamente invitata a stare fuori casa per un po’. La famiglia di quel ragazzo è stupenda, avrei dato di tutto per avere dei genitori così.

I suoi genitori, chissà dov’erano i suo genitori. Chissà, magari stavano vivendo meglio, senza dover badare a lei, senza nessun peso sulle spalle. Alla fine, aveva trovato qualcuno che le voleva bene, per davvero.
Il sole stava per tramontare e decise che sarebbe stato meglio rientrare, prima che tutti si chiedessero dove fosse finita. Prima però, andò ad una delle ultime  pagine del diario.

18 Giugno 
Il mio corpo, il mio corpo è da sempre qualcosa che mi ha sempre fatto schifo. Non solo esteriormente, per la forma che da un po’ di tempo non la reputo delle migliori. Ma adesso odio profondamente me, e questo cazzo di corpo. Forse era troppo debole per ospitare una nuova vita al suo interno, non era ancora pronto per far crescere mio figlio. Sta di fatto che il mio corpo ha ucciso ciò  che sarebbe diventata la cosa più importante per me. Per questo lo odio.

Mosse le mani di scatto facendo chiudere di colpo il diario. Come le era saltato in mente di rileggere tutto quello? Apparteneva alla sua vecchia vita, ora era ‘cresciuta’. Mise subito il diario al sicuro, nella borsa, lontano dalla sua vista. Era quasi passato un anno ed aveva cercato di risollevarsi. Aveva accanto le persone migliori al mondo ma, nonostante questo aveva ancora molta strada davanti per riuscire ad accettarsi completamente.

Una volta tornata a casa le venne in contro Nick che, dopo averla salutata con un lieve bacio sulla fronte se ne sparì al piano di sopra col cane.
ciao amore” disse poi una volta entrata nel salotto, vedendo Joe con gli occhi puntati sul televisore, intento a guardare una partita di baseball.
hey piccola” la salutò lui “com’è andata oggi?” domandò poi, una volta che la ragazza gli si sedette accanto
“tutto bene” ripose “ho fatto un  giro con Elvis” continuò poi.
come ti è andata la giornata?”domandò a sua volta.  Lui annuì “tutto a posto, ma mi sei mancata lo sai?” disse attirando la ragazza a sé per i fianchi, e le lasciò appoggiare le gambe fin troppo magre sulle sue. Si sporse leggermente fino a toccare le sue labbra. “Mi sei mancato anche tu, lo ammetto” disse, per poi sistemarsi più comoda mettendosi su di lui, portando il suo bacino contro quello del ragazzo, il quale fece un sorriso tra il dolce e il malizioso. “ah si?” domandò lui, mente Ronnie si divertiva a lasciare dei piccoli baci sul collo del ragazzo, mentre con una certa lentezza iniziò a slacciargli la camicia.
a-amore” disse il ragazzo, incantato dai gesti della ragazza “c’è mio fratello, al piano di sopra
Lei scosse semplicemente la testa “tanto Nick non sente niente, dai” gli sussurrò nell’orecchio, continuando a spogliarlo lentamente.
si, mi sei mancata, decisamente

I’ ve been missing you. It’s true.


PS: Ho una nuova Fan Fiction ‘work in progress’ sui One Direction. Se vi interessa ditemelo che la pubblico. O.o 
  
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