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Autore: anonimaG    19/12/2011    8 recensioni
Andrea, una ragazza con un bel caratterino che si ritrova in una situazione un po' strana: Il suo nuovo fratellastro è il ragazzo della sua migliore amica nonché un Don Giovanni che ci prova anche con lei.
Come se la caverà?
Ringrazio in anticipo chi leggerà questa mia FF e prego alle persone di leggere e di recensire così da farmi un'idea su cosa ne pensate della storia ^^ Accetto anche critiche e recensioni neutre :D
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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INNAMORATA DI UN BASTARDO



Capitolo 1

 
 
 
 
 
    -Andrea ho trovato un ragazzo!-. Sgranai gli occhi e scesi dalle scale cercando di non passare osservata.
-Coosa? Quando?-. Chiesi io stupita.
Lidia rise aspettando prima di rispondere.
Lo faceva sempre quando voleva tenermi sulle spine.
-Da ieri, sai sono felicissima! Lui è dolce, carino, gentile eh…
-Non mi dire che è perfetto se no mi fai provare invidia!-. Dissi scherzando e indicando un ragazzo che ci stava passando davanti.
-Filippo!!!-. Lui era il ragazzo che ci era passato davanti, più grande di noi di un anno e mio migliore amico.
-Andrea ciao e… Ciao Lidia…-. Salutò irritato.
Filippo non provava molta simpatia per Lidia e la cosa era reciproca.
Lei rispose con una smorfia e quando suonò la campanella entrò prima di noi, doveva salutare il suo ragazzo prima, almeno così aveva detto.
-Come va Fili?
-Insomma…
-Che è successo?-. Gli chiesi iniziando a preoccuparmi.
-Niente, è solo che mi da fastidio tutto questo amore, tutti qua hanno trovato un fidanzata o fidanzato… Insomma…
-Già, pensa che Lidia si è fidanzata ieri!
-Cosa?-. Si fermò di colpo e rimase un po’ a pensare.
-Tutti sono entrati, vado anche io!-. Me ne andai lasciandolo ancora là a pensare.
Era molto strano che Lidia si fosse fidanzata.
Avevamo 15 anni e nonostante la conoscessi fin da piccola lei non sembrava molto interessata all’amore.
Camminando per il corridoio mi imbattei in un ragazzo, caddi a terra facendo uscire dalle tasche le mie cuffiette.
Le presi in fretta e osservai bene il ragazzo prima di proferire parola.
Alto, castano, occhi azzurri, magro, con un piercing al naso e… Sembrava della mia età.
-Stai più attenta quando cammini! Imbranata!-. Iniziò a ridere con il suo coro di amici stupidi.
-Vaffanculo!-. Risposi alzandomi e mostrandogli il dito medio, guardai l’orologio e per la fretta corsi in classe senza dare più peso alle sue parole.
Che ragazzo maleducato! Certo che di persone del genere ce n’erano fin troppe.
   In classe trovai Lidia seduta a messaggiare.
-Con chi?-. Le domandai mentre posavo la giacca sulla sedia vicino a lei.
-Sempre lui!-. Rispose esaltata.
-Ma se l’hai salutato poco fa?
-Si ma già mi manca.
-Lidia non ti sei mai interessata all’amore e adesso sei così smielata! Mi fai venire il voltastomaco!
-Beh peggio per te!
-Come si chiama?-. Continuai mentre mi sedevo e sbirciavo i suoi messaggi.
-Federico! Non è un bellissimo nome?
-Ehm… Si… Normale…
-Se vedessi com’è bello! Un giorno di questi te lo presento!
-Ma quando vi siete conosciuti?-. Le stavo facendo un interrogatorio.
-L’altro ieri, ma lui è così dolce, se solo lo sentissi! Si è trasferito qua da poco!
-Sai, Lidia, io sono la tua migliore amica, non potrei mai offenderti… Ma io credo che ti stia facendo fregare, lo dovevi conoscere meglio!
-Lo dici solo perché sei invidiosa, io ho un ragazzo e tu no!-. Concluse mettendo il cellulare dentro lo zaino.
-Sarà, però poi non mi dire che non ti avevo avvertito!
 
    Suonò la campanella e tutti uscimmo da scuola.
Presi il motorino e arrivai a casa dieci minuti dopo.
-Papà sono a casa!!!-. Urlai posando le chiavi nel piattino che c’era all’ingresso.
Casa mia non era tanto grande, c’erano tre stanze da letto: un per me, una per gli ospiti e una per mio padre.
Il salone era di dimensioni normali, ne troppo grande ne troppo piccolo, la cucina era minuscola e infine un bagno.
La casa anche se piccola era molto accogliente.
I miei genitori erano separati, mia madre si era fatta un’altra famiglia ed io con lei mi sentivo fuori luogo quindi un bel giorno decisi di stare con mio padre, a cinque anni per la precisione.
-Andrea vieni qua! Ti devo dare una notizia.
-Arrivo!-. Corsi fino alla cucina e mi sedetti nello sgabello intorno alla penisola.
-Vedi, tuo padre è solo da dieci anni e…
-Aspetta perché parli in terza persona?-. Quando parlava in terza persona mi spaventava.
-Non ti preoccupare, stavo dicendo: io anzi noi, siamo soli da dieci anni… Forse è meglio che ci facciamo una famiglia pure noi e….
-Ma noi due siamo una famiglia! Io sono felice, tu sei felice, siamo tutti felici!-. Interruppi.
-Vedi Andrea, io è da un paio d’anni che sto con una donna.
-Cosa? Tu non me l’hai mai detto!
-Beh si, non te lo potevo dire, lo vedi come fai? Ti scaldi troppo e non l’avresti mai accettata. Lei è una persona buona, ti piacerà!
-Perché stai arrivando a conclusioni affrettate? Come fai a dire che mi piacerà?
-Perché da domani si trasferisce qua, abbiamo intenzione di sposarci-. Annunciò soddisfatto.
-No! T-tu non puoi farmi questo! Noi stiamo bene insieme! Poi quando starai con lei… Mi trascurerai e…
-Ma no Andrea! Lei è una donna divorziata come me ha un figlio, vedrai ti ci troveri bene!
-C-c-cosa? Un fratello? No! Noi siamo una famiglia anche così! Cosa c’è che non va?-. Insistetti.
-Andrea! Domani vengono qua! Vedrai che ti ci troverai bene, lei è una persona dolce ed ho conosciuto anche suo figlio! Non è da meno! Ha anche la tua età!
-Non m’interessa! Io no voglio punto e basta! Ciaooo!-. Chiusi la discussione arrabbiata e sbattendo la porta della stanza.
Ecco ora non avevo più fame!
“Perché nessuno mi ascolta?” pensai tra me e me prendendo il libro di storia.
Il giorno dopo avrei dovuto conoscere la mia futura madre e il mio futuro fratello! No la cosa non mi andava giù! Per niente!

   
 
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