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Autore: Juliet_Directioner    19/12/2011    0 recensioni
Quella mattina, forse, sarebbe cambiato tutto nella nostra vita o forse avremmo continuato la nostra solita malinconica e spensierata vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Nothing more than a fool kiss - Chapter1 - Taking a blow
 
A casa mia,  le mattine sono sempre piuttosto caotiche.  Ma quella del giorno della prima di Grease,  batte tutti i record. Avete capito bene,  Grease: quella mattina io e il mio corso di recitazione avremmo tentato di portare a casa il trofeo”Best Performance of theYear” e di volare a Londra per frequentare il miglior College di recitazione britannico: il Richmond Drama College. Quella mattina,  forse,  sarebbe cambiato tutto nella nostra vita o forse avremmo continuato la nostra solita malinconica e spensierata vita.
 Frequentavo già da due anni e mezzo il corso di recitazione e ormai ne ero praticamente innamorata. Lì avevo stretto nuove amicizie e tra copioni e musical era nato un nuovo amore, che mi aveva cambiato la vita. Ryan Anderson mi aveva praticamente rubato il cuore già da un anno, e fu un miracolo che dopo la mia interpretazione di “Breaking Free”si fosse accorto di me. Siamo stati insieme un anno e mezzo; andava tutto bene finchè non arrivò dall’Irlanda una nuova ragazza: Margaret Johnson.
Ryan mi aveva tradita con Margaret, ecco cosa aveva fatto. Forse qualcuno non glielo aveva insegnato:  una relazione con due persone non ha presente nè futuro;  le bugie, mio caro Ryan, vengono sempre a galla.
 
- Sophie, prima o poi mi dovrai insegnare a farmi bella quanto te!  Disse mia sorella entrando in camera mia.
- Tranquilla, Holly! Quando sarai un pò più grande ti insegnerò tutto ciò che c’è da sapere. Dissi girandomi verso di lei.
Amavo mia sorella,  era adorabile. Avevamo un buon rapporto ed anche se lei aveva solo otto anni non mi dava per nulla fastidio,  non me ne aveva mai dato.
- Non vedo l’ora! Comunque ci sono Hannah,  Abbey e Louis al piano di sotto, farai meglio a velocizzarti! Esclamò Holly passandomi il mio cellulare.
- Ho finito,  scendo subito! Dissi sorridendo e mettendo il cellulare in borsa.
Scesi le scale e in un batter d’occhio mi ritrovai in salotto dove Abbey, Hannah e Louis stavano parlando..
- Ehi, ragazzi! Come state, emozionati? Chiesi sarcastica.
- Tantissimo, l’adrenalina prima o poi mi ucciderà. Disse Abbey.
- Io non vedo l’ora di salire su quel palco, e di mandare a casa i nostri avversari: i ragazzi della Hopkins. Disse Louis.
- Io sono okay,  spero solo che tutto vada perfettamente: questa volta dobbiamo riuscire a realizzare il nostro sogno! Esclamò Hannah.
Sognavamo di vincere quella sfida dalle scuole medie.  Le più grandi attrici e i più grandi attori avevano cominciato la loro carriera in quel College:  il Richmond Drama College. Frequentare i corsi di quel College insieme ai propri migliori amici, c’è qualcosa di meglio?!
- Chi vuole una tazza di Yorkshire tea? Gridò mia madre entrando in salotto con un vassoio di Yorkshire Tea.
Quella donna ci teneva particolarmente a farci arrivare in ritardo,  o era solo una mia impressione? Louis guardava quel suo vassoio con gli occhi lucidi.  Lui adorava il Yorkshire Tea e mia madre lo sapeva perfettamente,  per lei Louis era come un secondo figlio.
- Io ne prenderei molto volentieri una tazza, Connie. Disse molto educatamente Louis.
Connie. Si faceva chiamare così mia madre dai miei amici.
- Eccoti servito, Louis caro! Voi ragazze, gradite? Disse porgendo una tazza di tè a Louis.
- Cer. . Hannah e Abbey non fecero in tempo a finire ciò che stavano dicendo,  che. .
- Mamma, dobbiamo andare! Esclamai con arroganza.
- Ma noi vogliamo il tè! Ribattè Hannah.
- Ho capito, lo metto in un due bicchieri da viaggio e torno! Esclamò mia madre sorridendo e andando in cucina.
- Rilassati,  Sophie! Esclamò Louis appena mia madre se ne andò.
- Come faccio a rilassarmi se tra meno di due ore dovrò esibirmi sul palco accanto a Ryan e a Margaret?!
- Devi chiudere questo capitolo,  devi andare avanti! Esclamò Abbey.
Forse non capivano,  forse nessuno mi aveva capito. Quella con Ryan,  per me,  era stata una storia importante: una storia che non avrei potuto più dimenticare. Il suo pensiero era sempre fisso nella mia mente e temevo che non se ne potesse andare mai più.  
Forse lo amavo,  forse no:  ma che differenza faceva tutto ciò?
Ormai Ryan Anderson non era più roba mia.
Arrivammo in Teatro più carichi che mai con la consapevolezza che una volta usciti da quel luogo due potevano essere le opzioni:  o uscire sorridendo e con la consapevolezza di aver finalmente realizzato il nostro sogno oppure insoddisfatti,  delusi e umiliati per la quinta volta dai ragazzi della Hopkins.
- Questa è la quinta volta che tentiamo di vincere il trofeo”Best Performance of the Year”, gli altri anni abbiamo dato il massimo,  ma non è bastato.  I ragazzi della Hopkins ci hanno insegnato il vero significato della parola: “piangere”; perchè sono stati tanti, no? Bene ora è il momento di spedire la signorina Hopkins e i suoi ragazzi da dove sono venuti, però noi lo faremo diversamente:  li spediremo elegantemente a calci in culo.
I discorsi di incitamento di Miss. Elisabeth,  la nostra professoressa di recitazione,  erano sempre molto ironici e ci mettevano una carica pazzesca.  Ma purtroppo era tutto inutile,  il mio umore non era dei migliori: tra qualche minuto,  sarei dovuta salire su quel maledettissimo palco accanto a Ryan e a Margaret.
- Smettila di prendertela con le tue povere unghie,  non ho più intenzione di farti una manicure! Esclamò Abbey.
- Scusami, A! E’che. .
-Margaret, Ryan e na na na! Dai, sai quanti bei ragazzi ci sono a Londra? Ci aspetta una vasta scelta!  Rispose ridendo Abbey.
- Non credo di poter. .
- Di poter incontrare un altro come lui?  Ma stai scherzando, Sò? Disse guardandomi fissa Abbey.
No, non stavo scherzando:  quel ragazzo mi mancava tantissimo.  Quel ragazzo era tutta la mia vita:  quella vita che ormai era stata buttata nel cesso.
- Sophie, c’è qualcuno per te alla porta. Disse Hannah entrando in camerino.
- Ah, sì? Chi è?Chiesi incuriosita.
- E’una sorpresa inaspettata, non ci potrai mai credere.  Disse sorridendo Hannah.
Non ero mai stata così curiosa,  perciò mi diressi verso la porta del camerino.  Non ci potevo credere,  lui era qui. .

 

   
 
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