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Autore: carlislex esme cullen    21/12/2011    1 recensioni
prologo
Il giorno della trasformazione è sempre brutto da ricordare ,ma adesso è peggio ,mi scavano dentro ricordi e azioni brutte, vorrei cambiare vita ,vorrei essere migliore non essere considerato solo un mostro, o un soldato senza ,sentimenti.
Mi trovo solo a vagare ,nella foresta , mi sento triste ,affamato , ma non voglio uccidere altri innocenti,non posso, voglio salvare quel poco che resta da salvare della mia anima,mi siedo al tronco di un albero penso a cosa fare.
Mentre guardo le mie gambe esili come sempre vedo ,lacrime ,che mi rigano il volto,forse per la troppa amarezza che ho nel cuore, a un certo punto sento una presenza accanto a me, non mi volto per paura che è Maria ,la vampira che mi ha trasformata , m lui si siede accanto a me paziente ,di ascoltare quello che gli vorrei dire , ma non riesco ad aprir bocca, mi sento bloccato, terrorizzato allora lui prende la parola
-tranquillo ragazzo io mi chiamo Carlisle, sono i dottore di questa città-
sentendo la sua voce mi tranquillizzo un pò ,ma non parlo ancora non riesco a farlo, e dopo un pò riprende la parola
-cosa ti è successo .... perchè sei così giù-
nella voce si sente
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Athenodora, Carlisle Cullen, Esme Cullen, Jasper Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Sono passati già sei mesi dall’ incontro con il dottore. Lui mi ha accolto in casa per non lasciarmi vagare solo per la foresta. Ho conosciuto sua sorella Esme è dolce con me,  devo dire la verità non sapevo che le persone potevano essere gentili con me.

Mi devo ricredere sul comportamento delle persone non tutti sono indifferenti alle mie sofferenze.  Da quando conosco Esme e Carlisle riesco a sentirmi più forte, la sofferenza per le mie colpe sta diminuendo. Ma qualcosa di nuovo nasce in me, ma non riesco a capire cosa.

Passo vicino allo studio di Carlisle e mi soffermo un attimo a guardarlo mentre studia le sue carte…entro piano per non disturbarlo. Lui con il suo udito supersonico mi sente e dice:

-Jasper entra accomodati-

-grazie dottor Cullen- mi siedo sulla sedia di fronte a lui

Il dottor Cullen è elegante si vede da come è arredato lo studio, pieno di quadri che rappresentano la sua storia.

Non accorgendomi mi trovo il dottore a pochi centimetri da me

-cosa ti turba Jasper ?-

Abbasso lo sguardo per non incontrare il suo ,perché era bello ,troppo bello. Guardo la moquette, mi sento in imbarazzo, ma voglio parlargli di quello che ho visto negli anni prima di incontrarlo e dei miei incubi. Sono sicuro che lui mi comprende a fondo così alzo lo sguardo e predo a parlare

-dottor Cullen volevo parlarle un pò di me.  Le va di ascoltare la mia storia?-

Dico questo e inizio a tremare come una foglia, non riuscendo a capire perché.

Mi guardo in giro per la stanza ,i suoi quadri mi affascinano ,ma soprattutto uno mi colpiva ,quello con raffigurato lui con lo sguardo basso ed intimorito. Poi la mia attenzione fu richiamata da Esme

-Jasper piccolo cosa ti succede stai tremando-

-niente mamma volevo parlare un po’ di me a Carlisle-

Esme si siede accanto a me abbracciandomi dolcemente, come se fossi suo figlio ,coccolandomi e dandomi dolci baci mi dice

-posso ascoltare anche io, sono curiosa-

-sì mamma puoi ascoltare,

Sentendo quelle dolci parole incomincio a raccontare la mia storia, dall’inizio

-Due anni fa mi trovavo in questa zona per aiutare una ragazza in pericolo quando mi trovo solo, in un vicolo ed un immortale di nome Maria mi trova e mi morde senza pietà.

Mentre racconto mi sono reso conto che Esme piange commossa e Carlisle si è avvicinato a me pericolosamente. Mi allontano bruscamente dalla sedia, imbarazzato, non rendendomi conto che faccio del male alla mamma.

avvicinandomi di nuovo e lei e dandole un bacio gelido sulla fronte, lei sussulta al mio bacio poi le sussurro

-scusa, mamma-

Poi volgo lo sguardo a Carlisle , che mi guarda stupefatto dai miei progressi dopo pochi mesi che vivo con loro, poi gli chiedo

-scusa Carlisle perché hai lo sguardo abbassato in quel quadro?-

- ah lo hai notato anche tu- lo guardo poi mi avvicino al quadro piano e lo accarezzo

-sì l’ho notato, sembra tu abbia paura di qualcuno o qualcosa. Credevo tu non provassi paura – si avvicina cautamente.

-sì lì in quel momento provavo timore, come te ora, perché uccidevano persone contro la mia volontà- un ombra di tristezza appare sul volto del dottore.

-scusa non dovevo chiedere-

Dicendo questo me ne vado in camera mia sospirando. Mi stendo sul letto rilassato perché mi sono tolto un bel peso dal cuore, però non gli ho detto delle mie difficoltà con la dieta. Non perché non mi piace solo che ho bisogno di aiuto per la caccia.

 Bussano alla porta della mia stanza

-avanti-

-ehi Jasper perché te ne si andato così all’improvviso?-

Esme si accomoda sul letto accanto a me ed l’abbraccio, la considero una madre.

Sospiro -mamma …. Ho ferito a Carlisle e non volevo-

-Jasper perché ti preoccupi tanto dei sentimenti di mio fratello? Poi non lo hai ferito- la guardo gioioso in volto

-Allora ho bisogno di aiuto. -

Lei mi guarda poi mi abbraccia ed io ricambio.

-ma tu sei umana ?- chiedo

-si sono umana-

-Mi devi aiutare, mi vergogno a parlare con Carlisle ,ma non riesco a cacciare gli lo vuoi dire tu?-

Mi guarda per un po’,mi accarezza i capelli ricci ,poi scende giù in cucina da suo fratello a dirgli ,del mio problema,

sobbalzo sentendo il battito del cuore di Esme accelerarsi, mi alzo e le vado incontro

-Cosa è successo? Dal tuo battito sembra che hai corso-

Lei mi da il bicchiere e si stende sul letto si vede che non sta bene. Bevo il contenuto del bicchiere poi mi metto vicino a lei, preoccupato

-mamma, scusa dovevo andare io-

Le viene lo stimolo di vomitare così la faccio alzare e la aiuto a scendere portandola nel bagno.  Camminando incontro lo sguardo di Carlisle e qualcosa si smuove dentro.

Perché mi sento strano ogni volta che lo guardo? Cosa mi sta succedendo?

Quando Esme si riprende la porto nella stanza mia perché le voglio parlare di quello che mi succede e di quello che ho sentito prima quando ho guardato suo fratello.

Ma lei mi precede si siede sul letto e sussurra,per non far sentire a suo fratello

-cosa ti succede ,sei un po’ pensieroso- la guardo,per un po’ mi siedo sulla sedia pi rassegnato le sussurro

-si è vero sono pensieroso ho dei dubbi-

-dei dubbi quali dubbi ?- chiese mamma preoccupata

-Sui sentimenti..-dissi tormentato

-sui sentimenti verso Carlisle?-mamma risponde felice  guardandomi,,ma io la zittisco intimorito perché è troppo strano che amo un uomo,ma in realtà e solo la mia paura di amare è una cosa nuova per me dopo un po’ sussurro

-ma come fai a saperlo-

-ti ho visto prima come lo guardavi- abbasso lo sguardo sospirando emozionato camminando su e giù per la camera ,mamma ride vedendomi così agitato ,poi aggiunge

-calmati se no lui se ne accorge-

-allora mi fermo- detto fatto mi siedo sul letto,la mamma ,mi guarda per un po’ poi suggerisce

-scendiamo giù in cucina io ho fame-

-sì andiamo ,ma lì c’è lui-

-sta tranquillo sono io qui con te- mi da la mano mentre sussurra,nell’orecchio,io sussulto ma le do la mano poi le dico

-ma perche sei così dolce con me-

-perché ti voglio bene- le sorrido poi un ombra di tristezza, mi invade

-lui perché è gentile con me?-

-non lo so questo lo devi chiedere a lui-

-ok- cosi scendiamo giù in cucina ,e come avevo detto a mamma ,lui era lì appoggiato al lavandino con un bicchiere in mano ,sta bevendo ,ma mentre beve si accorge che lo fisso ,allora con grazia posa il bicchiere ,si avvicina a me,io rimango lì bloccato a guardare i suoi dolci occhi,mamma è rimasta accanto a me ,ma dopo poco si è allontanata per lasciarci soli ,non riuscivo più a capire dov’ero perche con il cervello sono andato da tutt’altra parte insieme a lui ,mano nella mano ,e le sue labbra sulle mie che bello,ma al’improvviso vengo risvegliato dal mio torpore,quando me lo trovo a dosso,con la mano sui fianchi,mi sta sorreggendo ,forse si è accorto che non sto bene,infatti dice

-Jasper ei come stai ,sei strano in questo periodo che hai?-

Mentre penso che ho, che ho ,ti voglio dottor Cullen ti voglio baciare,voglio baciare le tue labbra perfette,poi rispondo

-niente ,non ho niente tranquillo volevo altro sangue ho sete-

-a si certo- così si allontana da me io mi stento meglio a dire la verità,però anche un po’ male, perché mi piace il suo tocco,sul mio viso e sul mio corpo,ed eccolo di nuovo che arriva con la sua grazia con il bicchiere di sangue me lo porge in mano,ma fa altro prende un po’ di sangue e se lo passa sulle labbra, poi si avvicina alle mie, e mi bacia dolcemente dandomi il sangue in bocca,poi sussurra

-è di questo che tu hai bisogno delle mie labbra bagnate del tuo sangue ,e Jasper,ora stai meglio-

Lo guardo impallidito ,non rispondo e corro nella mia stanza e mi butto sul letto mi sento triste e turbato ,mi giro sul letto agitato,dopo mezz’ora sento bussare alla porta e la voce di Carlisle che risuona nelle orecchie ,non lo voglio aprire ,mi sento strano ho paura, gli urlo contro

-vai via Carlisle!!!!!!!!!!!!!! Via vattene-così se ne va e mi lascia solo in pace,mi addormento ,profondamente.

   
 
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