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Autore: Krizia    21/12/2011    7 recensioni
Saaaaaaaaaaaaaaaaaalve a tutti! Sono tornata con una piccola fanfic, un'altra NaLu; ero ispirata da un litigio che ho avuto io stessa così mi son detta "potrei reprimere la mia rabbia scrivendo!" Cosa che ho fatto :D che dire? è corta,ma spero che vi possa piacere; è già completa,ma lascerò IN CORSO nel caso in cui un giorno mi venga voglia di proseguire la storia....vi starete chiedendo il perchè....beh,leggete e lo scoprirete ;) enjoy it! :)
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Happy, Loke, Lucy Heartphilia, Mirajane, Natsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una mattinata calda e tranquilla, nonostante fosse autunno inoltrato ormai e Lucy decise di approfittarne per rilassarsi, decise che almeno per quella giornata sarebbe stata alla larga dalle missioni, decise che finalmente poteva dedicarsi un po’ a lei e perché no, anche alla stesura del suo romanzo.
Si alzò dal letto con un sorriso che le illuminava i delicati lineamenti del volto, dopo aver già pianificato mentalmente tutte le attività giornaliere; per una volta, pensò, che avrebbe anche potuto astenersi dal raggiungere la gilda e di conseguenza non ritrovarsi coinvolta in qualche missione tanto stupida quanto pericolosa.
Dopo una bella doccia rinfrescante, con la quale schiarì la mente e cacciò via quella strana sensazione di disagio che avvertiva quando era “sola” in casa, si diresse alla sua scrivania, prese il suo romanzo e una penna, rileggendo le ultime righe prima di cominciare a scrivere qualcosa di nuovo.
Lesse una prima volta, poi una seconda, poi una terza e infine un’altra ancora, ma la sua ispirazione sembrava averla abbandonata, sembrava non essere lì con lei in quel momento, facendole improvvisamente ricordare che effettivamente era da sola in casa.
“Non capisco…di solito non mi capita mai di distrarmi così tanto mentre scrivo…oggi la mia ispirazione proprio non si fa sentire” pensò tristemente Lucy, che dopo aver detto addio ai suoi piani giornalieri, optò per la cosa più ovvia, raggiungere Fairy Tail.
“Buongiorno Gilda!” esclamò entusiasta la biondina che, dopo aver salutato alcuni nakama, si diresse immediatamente verso la bacheca delle richieste.
“Ohi Lucy! Come mai questo ritardo?” domandò Natsu, come sempre carico di allegria ed entusiasmo; le  rivolse uno dei suoi soliti sorrisi, mostrando anche i suoi bei canini, che tante altre volte Lucy aveva immaginato mentre tormentavano il suo collo delicato. Si era quasi dimenticata di rispondere persa nei suoi pensieri se non fosse stato per l’intervento di Happy
“Stamattina Lucy è ancora più strana del solito, aye…” disse al Dragon Slayer con uno sguardo misto tra il preoccupato e il divertito.
“Finiscila di darmi della strana, brutto gattaccio” urlò Lucy, fingendosi arrabbiata con il povero exceed; “Ad ogni modo, stamattina avevo deciso di non passare dalla gilda, di..beh ecco, come dire…avevo intenzione di continuare a scrivere il mio romanzo…” disse Lucy arrossendo un poco.
“E allora perché non hai continuato a farlo? Io ed Happy saremmo di sicuro venuti a trovarti di pomeriggio” le rispose il mago del fuoco, rassicurandola.
Lucy sorrise dolcemente prima di rispondere, come a voler ringraziare il ragazzo per il pensiero, gesto che fece arrossire il povero Salamander al quale salì di parecchie tonalità il colore della carnagione.
“Credo che quest’oggi la mia ispirazione non mi abbia voluto aiutare granchè…” disse mestamente Lucy, rivolgendo lo sguardo verso il basso, un po’ triste.
Natsu scattò sull’attenti appena si accorse del lieve cambiamento di umore della maghetta che tanto gli stava a cuore, così iniziò subito a pensare a come avrebbe potuto aiutarla e dopo aver scartato qualche idea, trovò quella che gli sembrò più adatta, vista l’ora che era arrivata.
“Vieni Lucy, andiamo a pesca!” affermò sorridente Natsu stringendole la mano mentre la trascinava fuori dalla gilda affiancato da Happy.
Sicuramente l’idea non allettava Lucy tanto quanto Happy; i tre si diressero verso la East Forest , una misteriosa foresta che si dice nasconda incredibili poteri magici.
“Perché sono qui con voi a pescare quando potrei scrivere il mio romanzo?” frignò Lucy
“Eri caduta in depressione perché non ti veniva nessuna buona idea,no??” domandò canzonandola Natsu
“Aye. Quando succede una cosa simile bisogna andare fuori a schiarirsi le idee.” Lo affiancò Happy.
“Ma perché proprio a pesca?”
“Perché io adoro i pesci, aye”
“E allora? Perché dovrei pescare io il tuo cibo preferito, né?” domandò Lucy fingendosi irritata.
“NE HA ABBOCCATO UNO!” Esclamò Natsu interrompendo gli altri due “ed è pure bello grosso!”
Disse caricandosi al massimo mentre finiva di pescarlo e nel frattempo Happy gironzolava attorno a Lucy canticchiando quanto il pesce gli piacesse. L’ exceed stava avvicinandosi all’amico quando notò che aveva abbrustolito il pesce appena pescato e cominciò a frignare.
“Perché lo hai abbrustolito, Natsu? Il pesce crudo è più buono”
“Huh? Che dici Happy? Anche affumicato è delizioso?”
“No, no! Io lo volevo mangiare crudo!”
“Insomma questo l’ho catturato io, pescatene uno bello grosso da solo” rispose Natsu seccato come un fratello maggiore irritato dal fratellino più piccolo.
“L-lo sta completamente divorando….” Disse Lucy esterrefatta mentre osservava il Dragon Slayer che mangiava da solo.
“C-come hai potuto? La nostra amicizia è finita!”
“Non c’è bisogno di farne un dramma…” disse Lucy mentre Happy si allontanava da loro piagnucolando;
Nonostante la sua immensa testardaggine a Natsu dispiaceva aver fatto un dispetto ad Happy, cosa che Lucy riuscì a leggere senza sforzi dagli occhi del ragazzo; si avvicinò a lui notando tutto il disappunto che mostrava la sua faccia così gli si sedette accanto sorridendogli amorevolmente.
“Non gli vai dietro?” chiese con un tono di voce basso, continuando a sorridergli, mettendolo in imbarazzo senza saperlo, senza sapere quanto Natsu adorasse vedere il suo sorriso così vicino o sentire il suo respiro confondersi con il suo.
“Se ti comporti sempre da duro nessuna ragazza si interesserà davvero a te, Natsu” gli disse con un tono di voce tra il malizioso e il divertito, cercando di canzonarlo; ma il risultato che ottenne, fu una reazione che la mise a disagio, spaventandola.
Lo sguardo di Natsu mutò nell’arco di un attimo dall’imbarazzato all’adirato, distolse gli occhi da quelli di lei che lo scrutavano curiosi ma al tempo stesso terrorizzati; il mago di fuoco strinse i pugni con tutta la forza che aveva in corpo e rivolse un’ultima occhiata alla ragazza che lo affiancava.
“Sta zitta, falla finita dannazione…” sentenziò con un tono adirato quanto scocciato; come se non la sopportasse, come se non avesse voluto vederla, incenerendola con lo sguardo, senza poter fare diversamente.
Il corpo di Lucy rabbrividì all’istante, era spaventata e confusa, avrebbe voluto rimproverarlo come al solito, dicendogli che si comporta sempre in maniera troppo impulsiva; invece restò ferma in silenzio, osservandolo mentre si allontanava, lasciando che la sua mente registrasse le sue spalle che con grandi falcate si allontanavano da lei. Avrebbe voluto fermarlo, urlargli che non ci si comporta in questo modo con gli amici, soprattutto con lei, con la quale condivideva ogni più piccolo gesto di ogni giornata, con la quale, senza accorgersene, aveva instaurato un rapporto ben più profondo della semplice amicizia.
Le sue intenzioni tuttavia, furono bloccate sul nascere dalle lacrime che cominciarono a sgorgare da sole, che le bruciavano il sentiero attraverso il quale, a partire dall’occhio, andavano a ricadere tra le mani con le quali cercava di nascondere il viso.
Restò lì a piangere da sola per più d’un paio d’ore, perdendo del tutto la cognizione del tempo; sperava che Natsu comparisse da un momento all’altro, con il suo solito sorriso, pronto a difenderla e ad aiutarla; ma non fu così; la cosa che più straziava Lucy era il non sapere cosa avesse fatto reagire Natsu a quel modo.
Si sentiva tremendamente stupida per quanto aveva detto, eppure, ripensandoci lucidamente, non le sembrava che battute di quel tipo avessero mai infastidito Natsu. Tuttavia non poteva fare a meno di sentirsi male per quanto accaduto, avrebbe voluto solo stringere forte a sé Natsu scusandosi all’infinito; forse solo così si sarebbe sentita meglio; tra le sue braccia.
Era ormai tramontato il sole e la nebbia era calata all’interno dell’ East Forest, dove si trovava ancora Lucy; aveva la vista appannata, causa di tutte le lacrime che aveva versato nel pomeriggio, le tremavano le gambe, non era abituata a restare così tanto tempo da sola, senza Natsu al suo fianco… era arrivata la sera, portando con se il buio, lo stesso buio che albergava nel cuore di Lucy, si ritrovò a pensare la stessa maghetta, mentre osservava la luna ancora all’interno della foresta.
“Bentornato Natsu, ciao Happy” fu il caloroso saluto di Mirajane al Dragon Slayer e al suo compagno, mostrando loro come sempre un dolce sorriso;
“Allora, è andata bene la pesca?” chiese mentre continuava a servire bevande agli altri membri della gilda.
“Aye! Anche se all’inizio Natsu è stato il solito cafone e si è mangiato il primo pesce tutto da solo” finse di piagnucolare Happy.
“Ehi, ti ho già chiesto scusa per quello e comunque era il MIO pesce quello e inoltre te ne ho fatti mangiare tanti altri…” sbottò Natsu.
Mirajane non potè trattenere una risata cristallina a quella scena, una delle solite, che era ormai solita vedere due o tre volte al giorno.
“Lucy è già andata a casa?” chiese poi notando che la ragazza non era in loro compagnia; Natsu si irrigidì all’istante; ricordava perfettamente l’orribile modo col quale aveva lasciato la ragazza nella foresta.
  
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