Kuroshitsuji
La leggenda del giudice della morte.
Nella Londra dell’ottocento, la vita scorre, ognuno si occupa delle proprie faccende.In cima a un palazzo di quei tempi seduto su una
statua di gargoyle vi era un giovane shinigami. Questo giovane di
ventisette anni precisi, aveva il corpicino esile, i capelli neri
lucidi con un ciuffo del medesimo colore che gli cadeva sulla fronte
squadrata, la particolarità era che la punta sembrava di
color argento brillante. Le sue iridi erano di un verde scurissimo,
erano due smeraldi incastonati in due cavità grandi quando
due noci. Un naso sottile e dritto, era perfettamente proporzionale
alle altre parti del viso allungato con un pizzetto sottilissimo, quasi
invisibile. Delle labbra sottili chiuse, in una smorfia di
serietà ne completava la descrizione. Il suo abbigliamento
consisteva in una camicia bianca, un panciotto marrone chiuso di cui
s’intravedeva una catenella che andava a finire nel taschino
sinistro in cui si presupponeva che ci fosse un cipollone. Una giacca
nera aperta a maniche e code a punta lunghe, gli dava un aspetto
elegante. Un pantalone con le pieghe alla fine era in sintonia con la
giacca, tale da essere tutt’uno con il resto. Un paio di
scarpe lucidate numero quarantaquattro con il tacco medio erano ben
allacciate con un fiocco davvero perfetto.
Lo shinigami era assorto in cupi pensieri e in
attesa di qualcuno.
-Chi sono?- Si chiedeva il giovane.
“Tu non hai un nome.”
Rispose una voce nella sua testa.
-Che cosa sono?- Si chieste ancora la figura.
“Sei uno shinigami”
rispondeva, con tono piatto, la voce.
-Qual è il suo compito?-
“Giudicare le anime”.
Lo shinigami saltò giù dal palazzo con le mani coperte con guanti bianchi e un falcetto affilato pronto per il suo compito.
Ecco il
primo capitolo, il successivo uscirà dopodomani. Si
gradiscono commenti e/o suggerimenti. Alla prossima!