Muse, 'Amore sottocutaneo.' di piuma_rosaEbianca su EFP Fanfiction

Amore sottocutaneoPer la serie: a volte ritornano.
Ritornano le feste, ritorna l'andare a letto tardi per scrivere, ritorna il postare a notte fonda senza quasi pensarci (e poi pentirsi).
E ritorna un po' di BellDom nella mia vita, una luce che si era un po' spenta.
E magari a qualcuno farà piacere, a qualcuno no, non ne ho idea.
Ci sono i Blink alla tv, scusatemi.

Buona lettura.

Disclaimer: i personaggi di questa "storia" sono persone reali che io non conosco di persona e che quindi non mi hanno chiesto di fare niente e non mi pagano per questo. Non so dirvi se tutto questo sia successo o meno, non li conosco. Vedete un po' voi cosa vi sembra più probabile. Io, personalmente, non ci credo.

Le labbra dell'amante s'infransero sulla sua pelle diafana come un'onda sugli scogli.
Esplosero brividi veloci, come gocce salate scintillanti nell'aria, scuotendolo da capo a piedi.
Brillavano nel buio i suoi occhi azzurri, lucidi di lacrime e di stanchezza.
Ipersensibile. Ansioso.
Perennemente teso, in spasmodica attesa che la patina di perfezione che si costruiva addosso durante il giorno crollasse in mille pezzi col favore del buio.
E quando lui s'infilava nel suo letto e lo stringeva, al buio, lo baciava, al caldo, lo amava, in silenzio, scoppiava.
Non ce la faceva, con il cuore che accelerava ad ogni tocco, con quell'amore sottocutaneo che bruciava il suo buonsenso e le inibizioni, a portare avanti quella farsa che era la sua quasi famiglia.
Crollava, in lacrime e scoppi di passione, e si faceva cambiare i pezzi dall'amante.
Operazione inutile, rischiosa e oltremodo dolorosa.
Si lasciava andare alle sue cure.
Reclinava la testa all'indietro e si mordeva le labbra, mentre la testa bionda dell'amante si immergeva fra le sue gambe.
Era piacere selvaggio e intimo dolore.
Si sentiva sporco, poi, e oscenamente appagato.
Non riusciva, però, dopotutto, a considerarlo tradimento.
Era suo diritto, dovere, bisogno.
Averlo lì, lì.
Vicino, stretto, sopra, dentro, dentro.
Profondamente ovunque.
Marchio a fuoco sul cuore, macigno ancorato nelle profondità della mente.
Polvere incrostata alle pareti del suo essere.
Il suo essere più vero, più duro, più oscuro.
E lui lo conosceva meglio di se stesso.
Lui era l'unico ad aver accesso a quel mondo di confusione e genialità che Matt era.
Lui era l'unico ad averlo sempre capito, supportato, aiutato.
Stretto a sé e lasciato piangere.
Lui era riuscito a convincerlo che potevano rimanere loro, che poteva essere felice, amare suo figlio e lui insieme, senza dover scegliere, senza dover rinunciare a niente.

E a strappare gli attimi al tempo che vola.
Lei che si gira un attimo è un bacio rubato.
Il bambino che piange una scusa per allontanarsi insieme e ricordarsi giusto un attimo che ti amo, ti amo anche io.
Le prove, un attimo soli in saletta, un abbraccio più stretto, un bacio più caldo.
Chris che sa, sa tutto, ma tace, proprio perché sa tutto.
Passare la pausa caffè in bagno, spingendosi a vicenda contro le piastrelle verdi.
Trovare i momenti, trovarsi, ritrovarsi, amarsi come prima e come sempre.
Una vita all'insegna dell'amore e del nonsense e del nascondersi.
Ma senza vergogna, anzi, con una vaga fierezza, come quando si nasconde il primo succhiotto, o il livido di una rissa vinta.

It’s times like these you learn to live again
It’s times like these you give and give again
It’s times like these you learn to love again
[Times like these – Foo Fighters]

~

Ecco a voi.
La canzone sta finendo (durano poco, si sa). Io vado a letto.
Spero c'abbiate almeno capito qualcosa. Se così non è chiedete pure, sono pronta a dare qualsiasi spiegazione.
Se avete capito tutto comunque mi fa piacere saperlo.
Insomma, se recensite son contenta, ecco.
Buonanotte,
sempre la solita vecchia piuma_