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Autore: _Yozora_    23/12/2011    3 recensioni
Improvvisamente si ricordò di una cosa che aveva detto Kaoru “ Hikaru è fatto così…non esterna i sentimenti per le altre persone, non riesce a dire chiaramente quello che prova “
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Haruhi Fujioka, Hikaru Hitachiin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era sola. Sola in quella chiesetta buia attraversata ogni tanto solo dalla luce dei lampi. Era sotto il tavolo dell’altare con le mani schiacciate sulle orecchie per evitare di sentire i tuoni. Odiava i temporali con tutto il cuore e sarebbe voluta tornare alla pensione dove lavorava, e dove c’erano tutti gli altri, il più presto possibile e invece si era messa a cercare Hikaru che se ne era andato lasciandola da sola arrabbiato per chissà quale benedetto motivo, finchè non aveva iniziato a diluviare. Così aveva cercato riparo e avevo trovato la chiesa. Era entrata e al primo tuono si era nascosta.
Stupido … stupido,Hikaru … vorrei proprio sapere che gli è preso…solo perché avevo accettato il passaggio di un mio vecchio compagno di classe se n’è andato ed è sparito…volatilizzato…a volte non lo capisco proprio…vorrei sapere perché reagisce in quel modo…anche l’altro gior… Un tuono interruppe i suoi pensieri facendola sobbalzare e pigiare ancora di più le mani sulle orecchie e stringere le ginocchia al petto. Stava tremando come una foglia e non accennava a diminuire.
Aveva paura, avrebbe voluto che qualcuno fosse lì con lei per consolarla, per dirle che andava tutto bene…avrebbe voluto che LUI fosse lì…ma quel baka era troppo impegnato a sparire. Haruhi si sorprese. Da quando aveva bisogno di qualcuno durante un temporale? O meglio, da quando aveva bisogno di qualcuno in generale? Si era sempre occupata dei suoi problemi da sola, senza chiedere aiuto a nessuno, senza fare affidamento su nessuno…perché adesso sperava che Hikaru fosse con lei…e poi, perché proprio lui? Lui che la considerava poco più di un giocattolino, che non aveva esitato ad andarsene offeso per una cavolata, lui che aveva trattato male un suo amico, che si divertiva a fare scherzi assurdi a chiunque gli capitasse a tiro, che era arrogante,egoista ed egocentrico. Haruhi sentì delle lacrime scenderle dagli occhi senza riuscire a capire se erano causate dai tuoni che la scuotevano ogni 10 minuti o dai pensieri che stava facendo o per entrambe le cose.
Era inutile mentire a sé stessa. Lui non sarebbe arrivato…non sarebbe tornato da lei…come avrebbe potuto? Ormai aveva capito da tempo perché lei lo cercasse in continuazione, era inutile che continuasse a nasconderlo. La vera e cruda verità era che Haruhi era innamorata di Hikaru. Sì, lo era da mesi ormai. Ma aveva anche capito che lui non la degnava neanche di uno sguardo, per questo  non si era ancora accorto dei sentimenti di lei. Improvvisamente si ricordò di una cosa che aveva detto Kaoru “ Hikaru è fatto così…non esterna i sentimenti per le altre persone, non riesce a dire chiaramente quello che prova “ Beh…poteva anche essere vero ma questo non lo giustificava a comportarsi sempre in quel modo. Per questo la ragazza si era convinta, con il passare del tempo, che lui non provasse niente per lei. Per questo era rimasta sorpresa quando aveva trovato lui a fargli da  accompagnatore, al posto del gemello che glielo aveva proposto. E, anche se il ragazzo le aveva spiegato il perché della sua presenza lì, non riusciva a credere che si fosse fatto convincere e che fosse andato lui sul serio. Insomma avrebbe potuto mandare uno degli altri senza troppi problemi. Tamaki-senpai non avrebbe certo fatto storie all’idea di passare una giornata da solo con lei. Haruhi tremò ancora più del necessario nell’immaginare di avere tutto il giorno il suo senpai tra i piedi, da solo. Gli voleva bene ma sapeva che non sarebbe riuscita a sopportarlo. Comunque, la verità era che lei era innamorata di Hikaru e che non poteva farci niente.
Piangeva anche perché sapeva di non avere speranze, o almeno così credeva.
Dopo un po’ di tempo ( quanto era passato…20 minuti forse? ) sentì una voce familiare.
- Haruhi … Haruhi sei qui? – chiese la voce
Haruhi,sotto il tavolo, sobbalzò. Avrebbe riconosciuto quella voce tra mille, il suo cuore mancò un battito.
- Haruhi … - sussurrò il ragazzo dopo averla trovata. La ragazza alzò lo sguardo su di lui, era proprio lui, era tornato, era andato a cercarla, non riusciva a crederci. – Hi…Hika…- sussurrò, ma si interruppe a causa di un tuono che la fece stringere ancora di più a sé stessa. Lui tolse il telo da sopra il tavolo e glielo mise addosso, poi si accuccio su di lei e le mise le sue cuffie alle orecchie, per ultimo si sedette accanto a lei. La musica riuscì a calmarla un po’, ma più di tutto la calmò la presenza di Hikaru al suo fianco. Chiuse gli occhi. Hikaru gli cinse le spalle e la tirò a sé, gesto che sorprese Haruhi. Solo in quel momento si accorse di aver avuto freddo, sia fuori che dentro.
- mi dispiace,Haruhi … per averti lasciata sola … per aver detto quelle cose al tuo amico…mi dispiace – disse il ragazzo sussurrando. La ragazza sorrise appoggiando la testa sulla sua spalla – grazie … Hikaru – sussurrò. Lui sobbalzò poi abbassò lo sguardo – mi dispiace…- sussurrò di nuovo.
Haruhi si sentiva bene tra le braccia di lui ed in quel momento capì che non tutto era perduto, che una speranza c’era. Capì anche che ci sarebbe voluto del tempo perché lui si accorgerse dei suoi sentimenti, ma non gli importava lei non avrebbe rinunciato a lui…mai.
  
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