Ispirata da due canzoni: Blu notte di Carmen Consoli e Es-senza dei Negramaro.

"Shannon! Ti prego non andare via..." di botto gli feci quella proposta senza pensare nemmeno per un secondo alle conseguenze o a quello che sarebbe potuto succedere.

"No, Rita.. Non posso rimanere qui.."

"Perchè no? Ho bisogno di te... Ho bisogno del mio amico Shan..."

"Proprio per questo non posso rimanere..." lo guardai strano, non capivo dove volesse arrivare.

"Che vuoi dire Shan?"

"Da quanto tempo ci conosciamo Rita?" continuava a tenere stretta la mano sulla maniglia mentre con uno sguardo a dir poco malinconico e lontano mi guardava fissa negli occhi.

"Da 6 anni ormai... Ma mi spieghi dove vuoi arrivare Shan?" uno strano vento mi percorreva le vene e i brividi cominciarono a pervadermi.

"Non hai mai capito niente in tutti questi anni.. Hai sempre avuo occhi solo per Jared.. E io? Io non esistevo nemmeno per te.."

"Shannon ma che stai dicendo? Sei il mio migliore amico e alla nostra amicizia non ho mai fatto mancare niente..." mi sentivo ferita dalle sue parole. I suoi occhi erano capaci di infliggermi i colpi più profondi ma a quello mi ero ormai abituata.

“E' mancato qualcosa invece, Rita.. E' mancato quello che per me era importante.”

“Cosa?” sentivo il cuore accelerare i suoi battiti. Il cervello pulsava e la testa doleva. “Shannon..” stavo per sentirmi molto male ma avrei resistito.

“Ma come fai a non capire ancora? E' davvero così impossibile per te?”

“Ma che cosa Shan??? Cazzo mi stai facendo innervosire!” non avevo più pazienza. Non avevo più nemmeno un briciolo d'amore.

“Io sono innamorato di te Rita. Sono innamorato di te da quando sei entrata a far parte della crew... E invece tu ami Jared.. E adesso che lui ti ha lasciata io non posso darti il mio aiuto, non posso consolarti, non posso farti piangere sulla mia spalla , lo capisci questo? Lo farei solo per comprare il tuo affetto e per poterti avere mia....” l'onestà di quell'uomo era sempre stata un punto a suo favore, non aveva peli sulla lingua e non riusciva mai ad inventare una scusa plausibile. Ho sempre ammirato Shannon per questo. Ma io cosa provavo per lui? Sentivo quello che lui sentiva per me?

“Shan.. Ma...”

“Si sono sicuro.. E nonostante io abbia avuto altre storielle avevo la testa costantemente a te..” tutto ad un tratto nella mia mente si fecero spazio tutti i momenti passati con Shannon. La colazione al bar ogni mattina, la passeggiata pomeridiana, l'aborto spontaneo... Lui era sempre lì a differenza di Jared che nemmeno era a conoscenza della possibilità di diventare padre.

“Ho bisogno di te, Shan.. E' urgente..” chiuse il cellulare e dopo soltanto 5 minuti lui era davanti la mia porta.

“Rita cosa è successo? Perchè piangi?” mi abbracciò stretta a lui e io respirai il suo profumo. Quando lui c'era era come essere a casa.

“Io.. Ho abortito...” la sua espressione era sciocata. Rimase senza parole a fissarmi stupito.

“Eri incinta?”

“Si..”

“E Jared lo sapeva?” lo guardai con gli occhi lucidi. Lui capì che quel mio silenzio era un 'no' e mi tenne stretta a sè. “Ci sono io qui, Rita. Ricordi la promessa che ti ho fatto?” feci di si con la testa e lui prese ad accarezzarmi i capelli. “In ogni momento io sarò qui a proteggerti. Ogni volta che tu vorrai io ci sarò..”

“La promessa, Shan.. La promessa che mi hai fatto..” strabuzzò gli occhi. Era meravigliato dal fatto che me lo ricordassi. “Avevi promesso di esserci sempre..”

“Avevo anche promesso di non innamorarmi di te.. Eppure l'ho fatto..” il suo sguardo caldo e avvolgente diventò freddo e distante.

“Non andare via da me...” lo implorai gettandomi in ginocchio piangente. “Tu sei tutto per me Shannon..” le parole spingevano, si affollavano sulla punta della lingua. I miei pensieri adesso erano tanti libri illustrati. Il mio cuore era uno scompartimento segreto di cui ancora non avevo trovato la combinazione. Cosa provavo per Shannon?

“Mi dispiace...” a quelle parole pronunciate con distacco e dolcezza le lacrime cominciarono a scendere veloci sul mio viso.

“Ho rovinato tutto..”

“Sono io che mi sono innamorato non tu.. Non prenderti la colpa..” lo guardai e i suoi occhi riuscirono a disarmarmi. Mi sentii trafiggere il torace, cento colpi di frusta sulla schiena. Mi alzai in piedi e mi avvicinaia lui. Lo abbracciai senza che lui rispondesse all'abbraccio, senza che lui mi stringesse a sè, senza sentire il suo calore. Riuscii a percepire una sensazione nuova e vecchia allo steso tempo. Nuova perchè con Shannon non l'avevo mai provato, vecchia perchè mi era capitato milioni di volte. Io sentivo la sua mancanza nonostante lui fosse ancora lì tra le mie braccia.

“In tutti questi anni non ho fatto altro che sentirmi sbagliato. Ho cambiato tutto di me perchè non ero abbastanza per te. Non mi sentivo all'altezza, non avrei mai potuto superare Jared... Vedevo come lo guardavi, come gli sorridevi, come lo abbracciavi. Percepivo tutti i sentimenti che nutrivi nei suoi confronti... Non posso rimanere qui..” il suo alito caldo e che sapeva di anice mi accarezzò il collo lievemente. Mi staccai lentamente da lui e lo guardai per la prima volta realmente negli occhi, cercando di leggere quello che Shan mi offriva.

“Non smettere di amarmi, Shan...”

“Che... Che vuoi dire?”

“Adesso ho capito cosa mi ha aiutato ad andare avanti in tutti questi anni.. E' stato il tuo amore cresciuto in silenzio, nascosto da dei gesti all'apparenza semplici e di amico. Tutte quelle volte in cui mi guardavi da lontano per controllare se stavo bene...”

“Tu... Mi vedevi..?”

“Si... Ma non ti ho mai osservato.. Non ho mai avuto il coraggio di leggerti, di dire a me stessa che non era Jared che c'era sempre o che mi ha sempre rialzato... Sei tu. Tu la persona che mi ha sempre afferrato quando stavo per cadere. Tu che mi hai sempre offerto la tua spalla per piangere. Tu che mi hai sempre sorriso sinceramente. Tu che mi hai sempre accolto in un abbraccio quando mi mancava casa mia. E tu, tu adesso sei la mia casa. Lo sei sempre stato ma la relazione con Jared non mi ha mai permesso di vederlo realmente..” non capivo nulla in quel momento. Tutto stava volando via come un unico istante, come un respiro, come un battito di palpebre. Un sogno fin troppo bello per essere vero, eppure lui era lì davanti ai miei occhi.

“Posso fare una cosa che ho semre desiderato?”

“Si.” la mia voce tremava ma non sentivo freddo. No, Shannon mi donava tutto il calore di cui avevo bisogno. Tutte quelle emozioni vere che non sentivo da tempo. Il rapporto con Jared era basato su fondamenta fin troppo fragili, troppo poco tempo per conoscerci meglio, troppo poco tempo per far si che si innamorasse realmente di me. 5 anni con lui e non mi ero mai sentita così bene come in quell'unico secondo insieme a Shannon. Poggiai le mie mani sul suo viso e lui le sue sui miei fianchi. Si avvicinò lentamente finchè le sue labbra non si incontrarono con le mie. Fu un bacio coinvolgente ma semplice e dolce. Non c'era malizia nè voglia di ritrovarsi a letto insieme. Era solo voglia di provare qualcosa di nuovo e di eternamente desiderato. Quel bacio durò una vita.

“E adesso?” fu lui a staccarsi interrompendo tutto.

“Adesso cosa?”

“Cioè noi due...”

“Noi...” mi limitai a dire. Ci sedemmo sul divano e io poggiai la testa sulla sua spalla. “Non adare via da me...” mi addormentai sussurrando quelle parole.

Il giorno dopo mi svegliai completamente distesa sul divano. Shannon non c'era. Un biglietto accanto al mio viso.

Forse non riuscirò a darti il meglio

ma ho fatto i miei conti e ho scoperto che non possiedo di più.

Giurami che non mi hai mai mentito e ingannami farò finta di niente.

Stringimi e fammi stare bene, illudimi che tutto sia normale.

Ti amo,

Shannon.

Da quel giorno lui sparì.

Da quel giorno sentii il peso di quegli sguardi dati da lontano.

Da quel giorno mi mancò la vita vissuta durante quel bacio.