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Autore: ladyElric23    24/12/2011    16 recensioni
“Dove ha imparato?” gli chiedo, ammirato.
“Mia madre. Voleva che partecipassi come accompagnatore ad un ballo delle debuttanti, diceva che sarebbe stata una grande opportunità per me” mi dice, perso nei suoi pensieri, per poi alzare le spalle e continuare. “Peccato che tutto è stato annullato per colpa di una tenda che ha preso fuoco”.
Sfoggia un’espressione da monello, poi continua con nonchalance. “Combustione spontanea, immagino…”
Mi diverte immaginarlo vestito di tutto punto , poco più che bambino, obbligato a partecipare ad un elegante ballo, trovando ovviamente il modo per sabotarlo.
“Combustione spontanea, Holmes?”
“Assolutamente!”
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: la storia è fuori dal canone, in quanto la grande Minnow, profonda conoscitrice di questo, mi ha detto che in realtà Holmes è nato in una famiglia di borghesucci di campagna, ma a me piaceva quest’idea un po’ strana che leggerete sotto, quindi vi ho avvisati: se siete ossessionati dal Canone (allora perché siete nella sezione del film e non in quella del libro? O_o) non leggete.

Poi boh, il solito: probabile OOC, fluff, irrequietezza ormonale di Watson ahahahah *abbraccia il dottore*

Buona lettura :D *in realtà non c’è più nessuno* xDD

 

 

Il Ballo delle Debuttanti

 

 

“Watson!”

Mi sento richiamare e sobbalzo per la sorpresa.

Quando è rientrato?! Non l’ho neanche sentito salire le scale!

Mi immobilizzo all’istante quando lo vedo sulla porta, con la mia camicia ed il mio gilet indosso, di un paio di taglie troppo grandi per lui, tanto per ribadire la sua nuova mania di rubarmi i vestiti; mi scruta con sguardo ironico e saccente, una mano davanti alla bocca, forse a nascondere un sorrisetto per avermi colto sul fatto.

“Holmes…”

“Dal suo linguaggio del corpo” esordisce avvicinandosi, cominciando poi a girarmi intorno, le mani unite dietro la schiena.

Mi inquieta quando lo fa. Mi fa sentire sotto esame, anche se ormai avrei già dovuto farci l’abitudine.

“In particolar modo dal suo imbarazzo, visibile dalla sua espressione, un paio di rughe innaturali che le solcano la fronte mio caro Watson, dalla sua scoordinazione ma soprattutto dalla sua rigidità motoria che ho riscontrato osservandola, ho dedotto che…” si ferma davanti a me, guardandomi dal basso di questi pochi centimetri che ci distinguono. “Lei non sa danzare”.

Sbuffo, allontanandomi di qualche passo.

“Grazie Holmes, lei è consolante come suo solito”

“I fatti parlano chiaro, amico mio” piega la testa di lato, accennando un sorriso mentre si dondola avanti e indietro sulle piante dei piedi. “Anche se in effetti non riesco proprio a capire perché non abbia fatto la scelta più logica…”

“La scelta più logica?”

“Chiedere il mio aiuto, ovviamente!” mi dice, come se fosse la cosa più scontata al mondo.

Sta scherzando…

 

 

 

No, non scherzava.

Con un piede ha spostato la poltrona –la mia comodissima poltrona!- facendo spazio nel nostro piccolo salotto, togliendo poi anche il tappeto, ammucchiandolo tutto in un angolo. Poi si è diretto verso il grammofono, una delle ultime tecnologie in commercio, rivoluzionario davvero, ponendoci sopra un disco.

La musica inizia a diffondersi nella stanza.

Valzer.

E ora eccoci qui, uno di fronte all’altro, la musica di sottofondo.

“Bene, cominciamo” batte le mani, stranamente pimpante. “Che ruolo vuole avere? Vuole portare o… insomma, vuole imparare la parte femminile o quella maschile?”

Ma che…?

“Ehm…”

“Domanda parecchio scontata da parte mia, visto che andrà al ballo con quella donna…”

“Si chiama Mary!” ribatto, innervosito da questa sua indifferenza nei suoi confronti. Presto le chiederò di sposarmi, e non accetto che il mio migliore amico abbia una così bassa considerazione di lei.

“Si, giusto…”

Abbassa lo sguardo, poi mi porge la mano con un gesto… aggraziato?!

E solo quando ci sovrappongo la mia mi posa delicatamente l’altra mano sulla spalla, facendomi irrigidire all’istante.

Perché mi irrigidisco?

Faccio finta di niente, facendo lo stesso, ma subito mi riprende.

“No Watson, lei è l’uomo, deve prendermi in vita”

Deglutisco.

La mia mano scende lentamente sulla sua schiena.

Lo vedo inarcare un sopracciglio, poi

“Nonostante lei sia medico, trovo le sue competenze anatomiche piuttosto scarse…” mi canzona, portandosi la mia mano sul fianco. “La vita è questa”.

E non so perché, ma trattengo il respiro mentre riporta la mano sulla mia spalla, portando indietro la gamba sinistra, trascinandomi in avanti.

“Non si guardi i piedi Watson, sono sempre perfettamente al loro posto, non deve preoccuparsi”

“E dove devo guardare, allora?”

“Deve guadare me”

Di riflesso fisso lo sguardo nel suo e lo vedo abbozzare un sorriso.

C’è qualcosa di diverso in lui…  non solo lo trovo dimagrito, come ogni volta dopo che ha chiuso un caso, ma…

“Si è tagliato i capelli?” gli chiedo, notandoli più corti, in verità un po’ offeso perché normalmente sono io ad occuparmene.

“Mi delude, dottore, ci ha impiegato una vita per accorgersene!”

Scoppio a ridere di gusto, mentre mi lascio guidare da lui per la stanza, ormai abituato a queste sue uscite e mi compiaccio di essere riuscito nuovamente a strappargli un sorriso.

 

Ammetto che Holmes è un ottimo ballerino e con il suo aiuto, dopo avergli pestato i piedi solo sette volte, sto cominciando a sentirmi a mio agio in questi panni a me così insoliti.

“Dove ha imparato?” gli chiedo, ammirato.

“Mia madre. Voleva che partecipassi come accompagnatore ad un ballo delle debuttanti, diceva che sarebbe stata una grande opportunità per me” mi dice, perso nei suoi pensieri, per poi alzare le spalle e continuare. “Peccato che  tutto è stato annullato per colpa di una tenda che ha preso fuoco”.

Sfoggia un’espressione da monello, poi continua con nonchalance. “Combustione spontanea, immagino…”

Mi diverte immaginarlo vestito di tutto punto , poco più che bambino, obbligato a partecipare ad un elegante ballo, trovando ovviamente il modo per sabotarlo.

“Combustione spontanea, Holmes?”

“Assolutamente!”

Sorride furbescamente, voltando appena la testa, e io mi lascio sfuggire una risatina mentre continuiamo a danzare.

 

 

 

 

 

“Credo che lei sia pronto Watson, riuscirà sicuramente a conquistare la sua dama” forza un sorriso falso mentre lo dice.

“Dopo tutto questo impegno, vorrei ben vedere!”

Ci guardiamo qualche secondo in silenzio, poi scoppiamo a ridere all’unisono. Ormai ho imparato a conoscere i suoi tempi di reazione alle battute altrui.

E mentre lo vedo allontanarsi faccio una cosa totalmente insensata ed irrazionale, tanto da riuscire a cogliere di sorpresa il miglior detective di Londra.

“Aspetti” lo trattengo per un braccio. “Mi concederebbe un ultimo ballo?”

Lo sento tossire appena, lo sguardo che vaga ovunque tranne che su di me, dondolandosi sulle punte dei piedi. In imbarazzo, forse?

Sembra pensarci un attimo, poi inarca le sopracciglia ed annuisce.

“Certo”

Mi avvicino, percorrendo quella breve distanza che ci separa con pochi passi, fermandomi di fronte a lui, porgendogli la mano.

Il suo palmo aderisce al mio mentre vaga con lo sguardo su di me, incontrando il mio. E vengo scosso da un brivido.

Gli poso l’altra mano sul fianco e me lo porto più vicino, con una presa quasi possessiva, mentre la musica continua a fare da colonna sonora a questa scena, mentre tutto il resto mi sembra soltanto confuso.

Ed è strano.

È strano per me stringerlo  così, lui, un altro uomo.

È strano sentire il suo corpo così vicino al mio; lui che sembra così fragile ma che assolutamente non lo è.

Chiudo gli occhi, avvolto dalla strana sensazione di sentire il mio stesso profumo, ormai impregnato nei miei vestiti, quelli che mi ha rubato, a contatto con la sua pelle.

È strano ma anche… bello.

Inconsciamente la mia presa si fa più salda su quegli stessi vestiti che ha trafugato dal mio armadio per chissà quale motivo. E lui non fa niente, mi lascia fare, reggendo il mio sguardo.

Si inumidisce le labbra, come gli ho visto fare infinite altre volte, ma questa volta è diverso; la mia reazione è diversa.

Calore.

Uno smisurato calore che si crea, espande e propaga in tutto il mio corpo, facendomi sicuramente imporporare le guance.

Sono arrossito. Perché?

Siamo così vicini…

Una qualsiasi persona entrando in questa stanza equivocherebbe sicuramente questa situazione, non c’è alcun dubbio su questo. E la cosa peggiore è che non mi dispiacerebbe poi un gran che.

Mi avvicino ancora, chiudendo gli occhi, fino a sentire il suo respiro caldo sulle labbra, le nostre bocche che appena si sfiorano e…

“C-Credo che abbia appreso perfettamente la lezione, Watson” mi dice abbassando la testa, allontanandosi quel poco che basta per ristabilire i nostri rispettivi ruoli. Migliori amici. Coinquilini.

Rimango un attimo in silenzio, ancora frastornato da questa situazione, guardandolo mentre sfoggia una delle sue espressioni da bambino, resa ancora più credibile dai vestiti che indossa, troppo grandi rispetto alla sua taglia.

“Ho avuto un ottimo maestro…”

E una parte di me vorrebbe che questo suo furto dei miei vestiti fosse solo un modo per attirare la mia attenzione, per distrarmi da Mary e dal ballo che mi attende stasera.

 

 

 

 

 

 

The  End

 

 

OOOHHHHH, Buon Natale cari lettori, buon natale!!!

Avrei voluto postare questa storia ad inizio settimana, in modo da scriverne una puramente natalizia, ma come vedete non ne ho avuto il tempo. Me misera.  Cercherò di scriverla prima  della fine dell’anno! *si illude miseramente*

Che dire, questa fic ovviamente fa parte del mio trip “Prompt post-AGOS”, dove si scopre che Holmes ha insegnato a ballare a Watson *muore ripensando a quella scena del film*

E si, è fuori dal canone (tutto il film lo è, ma vabè, meglio precisare), ma mi piaceva l’idea di Holmes ragazzino costretto ad andare ad un noioso ballo che trova il modo di sabotarlo. xDD

Adesso devo lasciarvi, vado a comprare gli ultimissimi regali (per me, per la cronaca xD). Vi auguro davvero un felice natale! MEEEERRYYYY CHRISTMAS!!!

 

 

 

 

 

 

   
 
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