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Autore: Luine    24/12/2011    1 recensioni
Stella correva davanti a tutte, era così eccitata che sembrava che quella fosse la sua prima vacanza nella neve; in un certo senso era vero: era la prima vacanza che faceva sulla Terra e lì tutto sembrava diverso, il sole, l'aria frizzante delle montagne. Persino la neve.
Partecipa all'iniziativa Gift Boxes Challenge di Fanworld.it con il prompt: pupazzo di neve, "Così è più alternativo/a".
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gita sulla neve
 
 
«Coraggio, ragazze, muovetevi!»
Stella correva davanti a tutte, era così eccitata che sembrava che quella fosse la sua prima vacanza nella neve; in un certo senso era vero: era la prima vacanza che faceva sulla Terra e lì tutto sembrava diverso, il sole, l'aria frizzante delle montagne. Persino la neve.
Bloom poteva capire benissimo come le sue amiche si sentissero perché erano le stesse emozioni che aveva provato lei, seppure a parti invertite. Ricordava la diversa consistenza della neve, l'emozione diversa di prenderne un mucchietto nella mano protetta dal guanto che si provava nella Dimensione Magica. Fare le stesse cose sulla Terra aveva ancora un gusto diverso perché la magia doveva ancora tornare e lo stava facendo timidamente, a piccoli passi. Era normale, dopo secoli di totale assenza.
E questo rendeva elettrica Stella, tanto da metterle le ali ai piedi, ma non le altre Winx che erano tutte stanchissime e si erano dovute fermare a metà salita.
«E' davvero un posto magnifico.» ammise Flora, guardandosi intorno, la montagna innevata che le guide turistiche avevano loro consigliato. Era stata lei, un giorno, a proporre una gita sulle montagne, in modo da aiutare Aisha a mettere da parte, per un po', il suo dolore per la perdita di Nabu. Ma sembrava non funzionare: Aisha rimaneva comunque in disparte e silenziosa come quando erano a Gardenia. Cosa fare, dove andare, che cosa mangiare... per lei niente di tutto questo aveva importanza. Lasciava che le sue amiche prendessero le decisioni e non si impuntava mai su niente. Le sue amiche erano tutte molto preoccupate per la sua salute e Flora pensava che un giorno in montagna potesse essere salutare, sia per lo spirito che per il corpo.
«Muovetevi!» gridò di nuovo Stella, che si trovava diversi metri sopra di loro. «Non intendo stare qui ad invecchiare per voi!»
«Arriviamo, Stella!» gridò Musa. E sospirò, rivolgendo alle altre un sorrisetto sconfortato. «Non so dove abbia preso tutta questa energia, oggi.»
«Deve essere la neve.» commentò Tecna, sospirando stancamente.
«Sì, era da un po' che ci stordiva di chiacchiere sulla settimana bianca.» ricordò Bloom, scuotendo la testa.
«Ragazze!» chiamò di nuovo la fata del sole e della luna.
«Muoviamoci.» sospirò Musa. «O Stella ci perforerà le orecchie! Aisha, sei sempre dietro di noi?»
Si, Aisha era sempre dietro di loro e sembrava aspettare che ci si decidesse a proseguire. Non sembrava interessarle della fatica o del continuo. Lo spettro di Nabu aleggiava ancora su di loro.
 
 

Arrivarono in cima alla radura a mezzogiorno, dove trovarono il rifugio descritto dalla guida come il luogo dove avrebbero potuto farsi «delle incredibili scorpacciate». Stella era già in cima e si era stretta nelle spalle, con aria scontenta, ma non era entrata, aveva preferito aspettare loro. «Oh, finalmente!» sbottò, quando furono tutte sotto il portico. «Pensavo che non arrivaste più! La montagna mette fame e dentro sembra quasi tutto pieno! Su coraggio!»
«Stella, ti prego! Se non sbaglio, tu sei anche quella con lo zaino più leggero!» rispose Musa, scaricando il proprio zaino a terra, con una certa stizza.
Stella rispose con un certo disappunto. «Non penserai davvero che possa mettermi sulle spalle uno zaino pesante! Non posso farmi venire una gobba!»
Musa sbuffò.
«Il mio fisico ne risentirebbe!» insistette Stella, come se questo potesse determinare il corso della discussione. Musa la ignorò e Stella si sentì di nuovo punta nel vivo. «Parlo sul serio!»
Con un sorrisetto furbo, Musa le si avvicinò e le colpì il naso con l'indice, cosa che fece ridere tutte quante, soprattutto dopo che Stella strillò per la sorpresa. Tra di loro era così: le scaramucce duravano il tempo di un battito di ciglia e si trasformavano in risate.
L'unica cosa che non cambiava, purtroppo, era l'umore di Aisha.
Chiunque le vedesse pensava che fossero un gruppetto affiatato, ma Aisha partecipava solo se era interpellata direttamente. Si comportava doverosamente, con loro, ma non più di questo.
 
 

Dopo pranzo, Stella ebbe un'idea: «Che ne dite di fare un pupazzo di neve tutte insieme? L'ultima volta che l'ho fatto ero su Espero col mio Ciccino e ne ho fatto uno così grande che credevamo sarebbe arrivato fino al cielo!»
«Okay, Stella, sparane una più grossa, forse arriva davvero fino al cielo.» ghignò Musa.
«Ma... Musa!» sbraitò Stella, ma risero entrambe.
«Dai, ti aiuto io! Lascia alle altre un po' di tregua!» le propose Bloom ed entrambe uscirono per iniziare a costruire il pupazzo di neve alto fino al cielo.
Musa rimase con Tecna, Aisha e Flora, all'interno e, mentre si gustavano una tazza di cioccolata calda, guardavano dalla finestra le due amiche che lavoravano e, intanto, ne approfittavano per lanciarsi palle di neve. Tutte avevano un sorriso sulle labbra, tranne Aisha, che guardava l'interno della sua tazza.
«Mi dispiace di non essere di compagnia, ragazze.» mormorò, dopo un lungo silenzio. Tutte le altre si sentirono incredibilmente attratte da quel discorso e persero i loro sorrisi, per rivolgere tutta l'attenzione alla loro amica. «So che state facendo tutto questo per me, ma sembra che non ci sia niente che possa rendermi davvero felice. So che ho detto di voler rimanere sulla Terra perché mi ricorda Nabu, ma mi rendo conto che non è per niente facile.»
«Sappiamo che è stata una scelta sofferta.» ammise Musa.
«Ma è stata anche coraggiosa.» rispose Flora, con sussiego. «Non tutte avrebbero deciso di rimanere dove i ricordi sono più forti. Altre persone avrebbero preferito voltare le spalle a quei luoghi che ricordano loro la persona amata. Per questo, credo che tu abbia coraggio! Un coraggio immenso.»
«E non ci aspettiamo che tu torni la stessa di prima da un momento all'altro.» concluse Tecna. «Vogliamo che tu faccia piccoli passi, poco a poco. Il fatto stesso che tu sia qui con noi ci dice che hai un animo davvero forte.»
«So che avete fatto tutto questo per me, e mi dispiace non poter ripagare i vostri sforzi.» rispose Aisha.
«Noi saremo sempre con te, Aisha, lo sai.» disse Musa, prendendole una mano.
«Potrai sempre contare su di noi.» rincarò la dose Flora.
«Su tutte noi. Anche su Bloom. E su Stella che, a quanto sembra, oggi ha ritrovato il suo spirito di bambina.» Musa tornò a guardare fuori dove Bloom e Stella stavano ancora giocando a palle di neve, usando come spartiacque la pancia di quello che, si supponeva, doveva essere un pupazzo di neve senza testa. Anche Aisha non riuscì a trattenere un sorriso, per quanto mesto, di fronte a quello spettacolo.
Anche Aisha le strinse forte la mano. «Grazie. A tutte voi. Grazie di tutto. Non potrei desiderare amiche migliori di voi!»
Le abbracciò, una alla volta, grata per tutto ciò che facevano per lei e per ciò che avrebbero sempre continuato a fare. Le sue amiche erano la sua forza e il suo sostegno, non avrebbero mai permesso che una di loro si lasciasse andare. Stavano facendo tutto ciò che potevano, le stavano vicino e le davano coraggio. Non c'erano amiche migliori di loro, su questo non c'erano dubbi. Prese per mano Tecna e Flora. «E ora andiamo a vedere il pupazzo di neve di Stella e Bloom. Se loro si divertono così tanto, non vedo perché non dovremmo anche noi!»
Arrivate fuori, videro che, al posto della testa del pupazzo, su quel corpo usato come spartiacque, c'erano diverse teste, piccole e a forma di palla di neve: sembravano quelle che non erano riuscite ad arrivare alle due combattenti che, felici e arrossate, le stavano salutando.
«Ma... ragazze, dov'è la testa?» domandò Flora, confusa.
Fu Bloom a parlare. «Abbiamo pensato che potrebbe essercene una per ognuna di noi per decorarlo come più ci piace!»
«Così è più alternativo.» esclamò Stella, allungando una mano come se mostrasse un'opera d'arte.
«Logico.» sospirò Tecna.
«E allora serviranno sei sciarpe!» Musa si tolse la sua e la mise intorno alla prima testa, poi premette con un dito al centro della palla e disegnò una bocca sorridente.
«Un vero pupazzo in stile Winx!» disse Aisha e sorrise. Il giorno, grazie al suo sorriso, sembrava essersi rischiarato. «Grazie, amiche mie. E ora...» afferrò una manciata di neve, la rese compatta e poi la lanciò su Stella, ma finì accidentalmente su Musa.
«Questa è guerra!» gridò la fata.
Cominciò una feroce lotta a colpi di neve, con un pupazzo a sei teste come testimone.


Piccolo regalino di Natale per tutte le fan Winx del sito. Spero che possa essere di vostro gradimento e che vi strappi almeno un sorriso. :) Buon Natale e felice anno nuovo.
  
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