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Autore: Watashi__    25/12/2011    1 recensioni
Azusa mi guardava come se fosse sul punto di volermi dire qualcosa, ma chissà perché non disse nulla. Si limitò a chinare il capo, e la frangia le coprì gli occhi.
- Mio-senpai, osa provi nel profondo del tuo cuore...?-
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con il capo chino e il naso schiacciato contro il vetro della vasca d'acqua di Ton-chan,osservavo la tartaruga muoversi agilmente.
Mi rilassava. Inizialmente avevo un vago timore per lei,ma ormai tutte qui al club facevamo a gara per darle da mangiare. 
Ripensandoci,mi lasciai sfuggire una breve risatina. Sollevai il capo,massaggiandomi il naso indolenzito. Non c'era nessuno.
Come sempre ovviamente,ma la cosa che mi aveva più sorpresa era che anche Azusa mancava.

Mi sentivo un tantino sola.
La mia solitudine venne sconfitta dal tonfo chiassoso che fece la porta,con vago e sottile rumore di cigolio,che fu a sua volta spento dai passi di Ritsu che entrava,seguita da Yui,Mugi e Azusa.
-C'è ne avete messo di tempo- mi lamentai,incrociando le braccia al petto. Yui rise.
-Scusa scusa...Yui si è addormentata e per svegliarla abbiamo dovuto fare i salti mortali- si giustificò sedendosi al tavolo marrone cioccolato ove di solito ci incontravamo per berci un thé con dolcetti.
Cioè,in realtà un club di musica leggera dovrebbe fare tutto tranne che questo...
-E tu Azusa?Come mai questo ritardo?- chiesi,appoggiando il mento sul dorso della mano,in attesa. Ma non rispose.
Mugi seduta di fianco a lei la scosse con leggerezza.

-Azu-nyan?- la chiamò Yui con la solita voce infantile. Azusa aveva il capo chino,silenziosa. Feci per alzarmi,ma lei mi bloccò.
-Scusate,non mi sento troppo bene. Vado in infermeria- disse alzandosi e sistemando la sedia. Camminò velocemente fino alla porta e ne uscì,ancora quieta.
Io,Ritsu,Yui e Mugi osservammo la scena e infine la porta a due ante chiusa. Mi risedetti frastornata.
-Ma cos'ha?- mormorò Ritsu bevendo un sorso di thé. Nessuno proferì parola.
Yui afferrò con dolcezza un dolce portandoselo alla bocca. -Magari sta davvero male- biascicò sporca di crema alla vaniglia. Scrollai le spalle.
-Dici?Mi sembra una spiegazione troppo sbrigativa- obiettai io,dividendo in due il mio dolce. -Bah...- tagliò corto Ritsu sbadigliando.
Erano tutte molto,anzi 
troppo,tranquille per i miei gusti. Sospirai con amarezza,alzandomi.
-Vai via anche tu?- mi domandò Mugi con un espressione turbata in viso. Almeno lei dava segni d'umanità. Le sorrisi.

-Si,vado a vedere come sta Azusa- detto questo,le salutai,uscendo dall'aula con un senso di oppressione.
Scesi lentamente le scale che portavano all'aula di musica,accarezzando il corrimano,e la tartaruga verde scuro posta alla fine dell corrimano.
Adocchiai Nodoka uscire dall'aula insegnante e la fermai istantaneamente.
-Nodoka,hai visto Azusa?- chiesi lievemente allarmata.
Nodoka sollevò gli occhi,di solito faceva così quando pensava. -Mh...lo vista correre verso l'infermeria- rispose dopo un po'.
La ringraziai velocemente correndo quindi alla mia sinistra. Ci volle abbastanza per giungere all'infermeria,e dovetti fermarmi un attimo per riprendere fiato.
Per lo meno la sensazione d'oppressione era sparita.

Bussai piano alla porta scorrevole,sollevando gli occhi per sbirciare nella finestrella che dava alla stanza. Nemmeno un anima. Aprì quindi la porta,entrando incerta.
Mi guardai intorno circospetta,notando delle scarpe ai piedi di un letto con delle lenzuola bianche. Feci qualche passo arrivando a quel letto. 
Sdraiata,con gli occhi praticamente spalancati,c'era Azusa. Sorrisi dolcemente,sedendomi al bordo del letto.
-Azusa- la chiamai,e lei volse i suoi occhi da cerbiatta verso di me.

-Mio-senpai...- mormorò con occhi vacui. Insistetti a sorridere,benché fossi preoccupata.
-Cosa c'è che non va?- le dissi,accarezzandole una guancia. Lei sollevò gli occhi,e vidi chiaramente che cercava faticosamente di ricacciare indietro le lacrime.
-Ecco...pensavo...a cosa c'è dentro al tuo cuore- sussurrò con le labbra incurvate lievemente. La guardai perplessa.
-Non capisco- le dissi,guardandola confusa.

Azusa inspirò affondo.-Ieri ti ho vista con un ragazzo.-
Sbiancai. Beccata. Mangiata e finita. Non volevo che le ragazze scoprissero che ero riuscita nell'impresa di avere un ragazzo. Strinsi debolmente gli occhi.
Non sentendo nessuna riposta,Azusa continuò.
-Non ci hai mai parlato di un ragazzo nella tua vita,ho pensato...che non ti fidassi di noi- continuò con voce rotta.
Mio padre non voleva che avessi ragazzi,e questo era uno dei motivi per la quale avevo preferito non dirlo a nessuno.
Yui e Ritsu avevano la bocca larga,per questo non avevo detto niente.

Spiegai queste cose ad Azusa,con la speranza che capisse. Azusa si alzò a sedere,sistemandosi la gonna della divisa.
Chinò e alzò gli occhi una volta sola,svelando il velo di tristezza che si annidava nel suo sguardo.

Azusa mi guardava come se fosse sul punto di dirmi qualcosa,ma chissà perché non disse nulla. Si limitò a chinare il capo,e la frangia le coprì gli occhi.
-Mio-senpai,cosa provi nel profondo del tuo cuore...?- sussurrò Azusa.
La guardai turbata e perplessa,stringendo le labbra. Infine però,sorrisi.
-Tante cose,che a volte è meglio non rilevare. Azusa...devi sapere che io mi fiderò sempre di te,Ritsu,Yui e Mugi,perché siete le mie amiche e come tale vi voglio molto bene- mi stupì io stessa della rapidità con la quale dissi quelle cose,ma le sentivo mie,quelle frasi.
Azusa mi guardò con occhi umidi,tracciati da leggere lacrime,forse di gioia. Mi buttò le braccia al collo scoppiano infine a piangere.
Non potei fare a meno di sorridere,di fronte alla tenerezza che emanava.
-Ti voglio bene,Mio-senpai.-
  
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