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Autore: KeyDavis_    25/12/2011    0 recensioni
Taylor si ritrova ad affrontare la sua vita senza il suo migliore amico Zac, ma, proprio nel giorno del suo compleanno capisce che non è solo.
(^ok, sta introduzione fa schifo , se volete leggere leggete se non volete, va be)
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Taylor York
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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17 dicembre . ‘’Taaanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri, oh taylor, tanti auguri a teee’’ La prima a interrompere il mio sonno fu mia mamma, portando a letto la mia solita colazione: un’abbondante quantità di cereali in una tazza gigante piena di latte fresco, sentii il suo profumo invadere la mia stanza già prima che lei fosse entrata, era un buon profumo, fragole e vaniglia, non è un profumo di quelli che si comprano nelle profumerie, è il suo profumo, il profumo di mia mamma, quello che non avrei sentito su nessuna donna al mondo. Apprezzai il buongiorno ma mi immersi sotto i piumoni e, sentendo sin da sotto le coperte gli occhi di mia mamma puntati addosso ,cercai di continuare a dormire, lei, incurante della mia enorme necessità di smaltire le occhiaie dovute a notti intere davanti ai videogiochi si sedette vicino a me, tolse delicatamente i piumoni e aprì la finestra facendo entrare tanto sole sul mio volto, sicchè dovetti prendere il cuscino e immergere la mia faccia in esso. Lei inziò ad accarezzarmi ,sentivo la sua mano andare su e giù lungo il mio braccio, ma l’ignorai, volevo solamente dormire. ‘’Dai Taylor, non sto dicendo di svegliarti per andare a scuola, in quel caso..ti avrei..forse..capito’’ sottolineò la parola forse e aggiunse‘’ti chiedo solo di svegliarti e….’’ la sua voce quasi mi implorava, allora aprii gli occhi e mi sedetti sul letto fissando il vuoto come era mia solito fare,guardai l’orologio e notai che era quasi ora di pranzo, e mi chiesi come mai nessun fastidioso squillo di telefono da parte di zii, nonni, parenti lontani, vecchi amici,cani, gatti,uccellini, mosche liberate da Justin che cercava di ucciderle, eccetera, non mi svegliarono prima di mamma, e iniziai a deprimermi.. nessuno mi vuole bene, morirò solo con quarantaquattro gatti, no Taylor, no,non iniziare a fare lo stupido eh, dai, su, eh. Dissi a me stesso.Mi girai verso mia mamma notando sguardi preoccupanti e le sorrisi come a rassicurarla dicendole: ‘’eh? Continua mamma, sai che odio quando lasci i discorsi a metà’’ Il telefono squillò e quasi saltavo in aria dalla gioia e guardai felice mamma , che mi disse ‘’vai a rispondere, festeggiato’’ sorridendomi e facendomi l’occhiolino, scesi dal letto e corsi fino alla cucina ..ma.. la porta era chiusa,strano..aprii la porta e.. ‘’Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri, bottone, tanti auguri a te’’ Era una mega sorpresa, una di quelle che non dimentichi mai,la mia prima sorpresa.. a ventidue anni,mi sentivo come un bambino piccolo e felice davanti al gioco che desiderava da tanto e le uniche parole che mi uscirono di bocca furono ‘’oh..oh..’’ notando le facce preoccupate di tutti, forse dalla mia reazione,esclamai ‘’Potevate avvertirmi! È il più bel regalo di tutti, vi amo ,capperi! Vi amo!’’ Hayley mi saltò addosso e io l’abbracciai sussurrandole ‘’so che sei stata tu,non fare la santarellina’’ lei scoppiò a ridere tra le mie braccia, e tutto d’un tratto mi senti sollevato da terra, ma non perché la risata della mia migliore amica mi rendeva felice, no, ma perché il mio migliore amico, Jeremy, doveva vantarsi dei suoi validi risultati in palestra e quindi sollevava le persone.. per il piacere di farlo ‘’mettici giù barbone, prima che possa scrivere una canzone abbastanza bastarda da sputtanare tutti i tuoi segreti al mondo intero’’ disse Hayley con tono serio e autoritario.Se fossi in Jeremy mi sarei spaventato. ‘’ti mancherebbe qualcuno al basso, nanetta, e poi non ho mica paura di te, eh’’ ribattè Jeremy liberandoci dalla sua morsa tirando amichevolmente i capelli ad Hayley che rispose ‘’se tu non avessi avuto paura non ci avresti lberato’’ gli usci la lingua. ‘’ehm ehm’’ tossii guardando negli occhi Jeremy come per dar ragione ad Hayley ‘’ma che avete tutti contro di me.. che palle’’ si lamentò Jeremy andando in direzione della moglie che lo aspettava a braccia aperte ridendo con Hayley e Chad ‘’e dai!’’ afferrai il polso di Jeremy e gli diedi un colpo di spalla e finimmo per abbracciarci. arrivò mia mamma che, scusandosi per aver interrotto i festeggiamenti , mi invitò a farmi una doccia e a vestirmi adeguatamente;Mi preparai. ‘’allora, Taylor,Jeremy si è appena sposato’’ Jeremy guardò dolcemente Kathryn accarezzandole il viso e lei sfiorò la sua mano ‘’Hayley sta con Chad’’ Il ragazzone allungo il braccio intorno le spalle di Hayley e lei, rossa di vergogna gli diede uno schiaffetto sul petto e scoppiò a ridere ‘’e tu?’’ come al solito Justin sapeva come mettermi a disagio, era un argomento che non mi piaceva più di tanto, non sento il bisogno di avere una ragazza al mio fianco, ho due migliori amici stupendi, non voglio una donna, ad ogni modo fissai negli occhi mio fratello e dissi ‘’non mi sembra che tu abbia una vita sentimentale migliore della mia , quindi non rompere, brò’’ e gli tirai un pezzo di mollica avanzata, scoppiammo tutti a ridere, ah, giusto per la cronaca, eravamo solo io Hayley, Jeremy, Chad,Kathryn e Justin,e mangiammo così tanto che ci sembrava dovessimo scoppiare da un momento all’altro, quindi, nel pomeriggio, dopo che quel rompiscatole di mio fratello ci lasciò per andare a casa di amici, eravamo tutti nel mio salone seduti su i divani: Io ero nella poltrona con i piedi sopra il tavolino, alla mia destra, nel divano a due posti c’erano Hayley, che aveva deciso di togliere le converse e mettere un paio di pantofole –ha sempre un paio di pantofole di emergenza in macchina, chi la capisce è bravo- e al suo lato Chad, la quale testa giaceva sulle gambe incrociate di Hayles –si, Chad stava dormendo, come Jeremy- e alla mia sinistra Jeremy,seduto comodo sul divano con la testa appoggiata al divano, la bocca aperta e un braccio lungo le braccia di Kathryn, ero l’unico maschio sveglio, e non sapevo come inserirmi nei discorsi di Kat ed Hayls che parlavano delle avventure di coppia che avevano affrontato col proprio patner, i discorsi mi interessavano tantissimo, e mi divertivo molto a paragonare la gelosia di Jeremy e la gelosia di Chad, Jeremy era geloso di tutti, Chad solo di Josh: ‘’Si fida tanto di me, ma quando c’è Josh nei paraggi , anche se non lo vedo da un bel po’..non mi molla più, e non mi fa tanto piacere’’ spiegò Hayley all’amica ‘’Hayley, Chad non ha tutti i torti, c’è stato un rapporto forte tra te e Josh, anche se è terminato da tanti anni, Chad continua a preoccuparsi perché ha paura che lui ti possa portar via’’ rispose Kathryn Hayley si limitò ad accarezzare la mia mano che avevo poggiato sul bracciolo della poltrona vicino al suo divano guardandomi dritto negli occhi come a dirmi ‘’ti voglio bene’’ –si ,fa spesso così, e senza nessun motivo- e con l’altra mano accarezzava la testa del suo fidanzato dormiglione che cambiò lato continuando a russare,cercai di cambiare argomento, capivo quanto Hayley si trovasse a disagio. *driin driin* il telefono mi precedette e lasciai la mia cara poltrona in compagnia delle due ragazze, sperando che Hayley non continuasse a pensare a tutto il male provocato da Josh,e che la moglie del mio migliore amico potesse chiudere quella boccaccia e parlare delle limosine rosa che tanto ama. ‘’Pronto’’ ‘’Tanti auguri Taylor’’ sebbene la voce mi risultasse familiare non riuscii a capire chi fosse dall’altro lato della cornetta ‘’grazie! Ma..mi dispiace dirti che non capisco chi sei..cioè, la tua voce mi è molto familiare..ma.. ti prego aiutami’’ ecco, un'altra brutta figura, insomma. ‘’sono..sono Zac, Taylor..’’ silenzio. Ecco come ‘’rovinare’’ un giorno perfetto, ammiravo il coraggio nel chiamarmi alle 17:00 del pomeriggio, chissà magari Josh era andato in chiesa e non era in casa, quindi lui aveva il via libera, il fratello maggiore non lo vedeva parlare con me, e occhio non vede cuore non duole, ma le mie orecchie sentivano bene la voce di colui che un anno fa, oggi, era con me al mio compleanno, ma non potevo più soffrire, ho passato un anno senza di lui, e ce l’ho fatta, non sarà un ‘’tanti auguri Taylor’’ ad abbattermi devo reagire e devo essere forte. Mi girai dall’altra parte e notai la mia migliore amica preoccupata dal mio silenzio e kathryn curiosa ‘’chi sarà mai?’’ chiese ad Hayley Hayley, mi guardò senza battere ciglio, bianca quanto la neve che c’era fuori e con gli occhi lucidi, mi annuii e si girò dalla parte di Kathryn ‘’dicevamo… ‘’ ‘’Ciao’’ dissi a Zac ‘’Disturbo?’’ Jeremy si svegliò, urlando ‘’I paramore sono ancora…. Tre teste di cazzo’’ tutti scoppiarono a ridere, me compreso ‘’evidentemente sì, mi dispiace, buon compleanno comunque’’ chiuse il telefono, conversazione terminata. Andai a sedermi nella poltrona, ma prima ,Hayley, che riuscì ad alzarsi mi bloccò e mi abbracciò ‘’sei la persona migliore del mondo’’ le sussurai ‘’ti voglio bene, Taylor’’ rispose ‘’anche io’’ jeremy si unì a noi, capendo tutto ciò che era già successo,mi conosceva bene, nell’ultimo anno siamo davvero diventati una coppia affiatata nel combinare idiozie, quindi nel leggerci gli sguardi eravamo bravi ‘’non vi abbandono, vi amo ragazzi e buon compleanno Taylor’’ mi strinse forte la spalla, mentre Hayley mi baciava in guancia, erano loro la mia famiglia,nonostante avessi perso il mio migliore amico, sapevo di avere due persone su cui contare e ciò mi rese felice. **** ‘’questo è da parte nostra’’ disse Hayley dandomi un pacchetto insieme al suo ragazzo, jeremy e sua moglie. ‘’non dovevate, mi bastava la festa.’’ Ad ogni modo aprii il regalo e vidi tantissimi plettri per chitarre autografati dai migliori chitarristi di sempre, ne vidi uno con su scritto ‘’chad gilbert’, inoltre mi regalarono un portafotografie, con tutte le mie foto da quando entrai nei paramore. Abbracciai i quattro per il meraviglioso regalo. Senti un clacson suonare, corsi fuori e vidi Justin sulla macchina che ho sempre sognato, Dio, amo quell ‘uomo! Allora aprii lo sportello, lo feci scendere, entrai in macchina seguito da Hayley e Jeremy e iniziammo a camminare senza meta, protetti l’uno dall’altro.
  
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