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Autore: LonelySpring    26/12/2011    2 recensioni
[George/OC]
"Nessun altro uomo avrebbe trovato qualcosa di bello in un semplice respiro, ma George non era un uomo qualsiasi. Lui amava la semplicità di un volo di un gabbiano, il soffio leggiadro della natura attorno a sé, la rinascita del sole all’alba. Amava quelle piccole cose che gli uomini non si degnavano di considerare, quei piccoli tasselli di un puzzle troppo grande per essere facilmente trovati. Amava la vita in tutte le sue forme.
Ecco, anche quel respiro faceva parte di quella vita complessa e lui era stato così fortunato da scovare un tassello così piccolo ma così bello.
Rimasero quindi lì, a guardarsi, a perdersi nell’eternità di pochi respiri. No, le parole non servivano.
"
Terza classificata al contest "Have you heard? The word is LOVE" indetto da Slayph_ sul forum di EFP.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Harrison, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Something

 29 Novembre 1970 

Il freddo di novembre punge, pizzica, impertinente come sempre.
Sembra tutto come sempre, come se non fosse mai finito nulla. Le stesse vie grigie, lo stesso cielo plumbeo, perfino lo scroscio del mare scuro sembra lo stesso.
È un ritorno a quando ancora il nome Beatles non era solo un ricordo di sound raffinati e complicità antica.
Però John, Paul e Ringo non ci sono più.
Sembra davvero come se Paul non avesse mai detto niente. Il mondo non è cambiato con loro, come aveva sempre fatto in tutti questi anni. Il mondo è sempre lo stesso.
Si strinse nel giaccone, cercando di riscaldarsi un po’ di più. Perché era tornato a Liverpool? Non avrebbe trovato nulla lì che facesse per lui, già lo sapeva.
«George
Perso com’era nelle sue riflessioni, non s’era accorto di una giovane che gli si era fatta vicina. Minuta all’inverosimile, bassa, con la pelle bianca come il latte.
Rimase esterrefatto dalla sua delicatezza, da quel modo così gentile, timido quasi, con cui l’osservava. Era da tempo immemore che non incontrava una fan, o meglio una ragazza così posata. L’isteria delle sue fan gli aveva fatto quasi dimenticare dell’esistenza di quelle come lei.
Capì in un istante che la ragazza non aveva bisogno di alcuna risposta. Un sorriso era di gran lunga molto meglio. Valeva più di tutte le parole del mondo.
Lei gli restituì quel sorriso.
Si soffermò sulle labbra della giovane; di lì uscivano nuvolette bianche, dello stesso colore della sua pelle. La ragazza respirava, e quel dolce e quasi impercettibile movimento la faceva parere ancor più bella.
Nessun altro uomo avrebbe trovato qualcosa di bello in un semplice respiro, ma George non era un uomo qualsiasi. Lui amava la semplicità di un volo di un gabbiano, il soffio leggiadro della natura attorno a sé, la rinascita del sole all’alba. Amava quelle piccole cose che gli uomini non si degnavano di considerare, quei piccoli tasselli di un puzzle troppo grande per essere facilmente trovati. Amava la vita in tutte le sue forme.
Ecco, anche quel respiro faceva parte di quella vita complessa e lui era stato così fortunato da scovare un tassello così piccolo ma così bello.
Rimasero quindi lì, a guardarsi, a perdersi nell’eternità di pochi respiri. No, le parole non servivano. A George bastavano quei grandi occhi verdi e il mondo di emozioni che si trovavano lì dentro.
Sentì di amarla intensamente, di un amore diverso e impercettibile agli occhi degli altri. Lei era diversa, lei era qualcosa di troppo bello perché qualcuno la comprendesse.
Intrecciò la sua mano con quella di lei, stringendola forte.
Chiuse gli occhi, felice.
Dopo pochi attimi, la mano di lei lasciò la sua.
Se n’era andata, accompagnata da quel vento freddo che l’aveva fatta arrivare. L’essenza di un amore vero ed infinito se n’era andata.
Sorrise.
Se mai avesse deciso il giorno in cui morire, sarebbe stato quello il giorno giusto per andarsene.
Alzò gli occhi al cielo.
Prima o poi l’avrebbe raggiunta.

 
--- 


NdA
Che dire? Con un improponibile ritardo, posto finalmente questa storia. Mi sento un po' fuori luogo ormai... ho paura a pubblicarla. Non metto piede nel fandom dei Beatles da così tanto tempo che, be', ho come la sensazione che non mi voglia più. Spero davvero che non sia così. George e quest'essenza - la ragazza della storia - meritano d'essere amati. Sono l'amore puro. ♥
Sì, sono sempre stata una fanwriter strana, ma che volete farci?
Spero che la storia vi sia piaciuta. Lasciate un commentino se vi va, mi rendereste felice. Ho messo l'anima in questa storia, davvero.
Bacioni e buone feste a tutti voi,
Lonely

P.s.: Ringrazio la cara Alice - Slayph, la giudice del concorso a cui ho partecipato con questa fanfiction, che purtroppo non sento da un'infinità di tempo - del giudizio chiaro e trasparente che ha dato a Something e di quanto abbia elogiato la mia storia. Non smetterò mai di ringraziarti, davvero, e per questo trovo giusto anche dedicarti la storia. Infondo, se non fosse stato per il tuo contest, questa storia non sarebbe mai nata. ♥ Buone feste, caVissima.

(Giudizio di Slayph)
LONELYSPRING

Grammatica: 10/10
IC: 10/10
Stile: 9.5/10
Attinenza al tema (Paring e Prompt): 9/10
Originalità: 9/10
Gradimento personale: 5/5
Totale: 52.5/55

La grammatica non ha nessun problema di alcun genere.
Allo stile manca 0.5 per via di un punto e virgola – hai scritto “Le stesse vie grigie, lo stesso cielo plumbeo, perfino lo scroscio del mare scuro sembra lo stesso.” invece di “Le stesse vie grigie, lo stesso cielo plumbeo; perfino lo scroscio del mare scuro sembra lo stesso.” che mi sembra un po’ più corretto – ma comunque cose da niente anche qui.
L’IC è stata una delle cose che mi ha colpito di più in questa storia. Il tuo George mi sembra così vero, così vivo, così reale che mancherebbe solo il famoso tocco della fata turchina, ma in questo caso ci ritroveremo a pregarla del contrario, perché questo George è magico proprio perché ce lo vedremmo bene intrappolato tra le fragili pagine di carta di un libro e le lettere d’inchiostro. E la ragazza? Non sbagliavi a dire che è l’essenza dell’amore, è decisamente dolcissima – fragile e perfetta. Le hai dato una caratterizzazione fantastica – senza spendere più di quindici, venti parole su di lei.
Il paring, se questa fosse un’altra storia, non ci starebbe. Ma qui si tratta di George, e dell’amore perfetto, quindi non posso che darti i cinque punti. Ho tolto un punto al prompt respiro perché si nota solo verso la fine della storia, ma la penalizzazione non è grossa poiché è lo stesso una colonna portante della tua fic.
La tua storia mi è piaciuta davvero tantissimo, come testimonia il punteggio del gradimento personale.
E la data in alto a destra mi ha fatto piangere.

   
 
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