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Autore: Ayra_G    26/12/2011    1 recensioni
Ed eccomi ancora qui.
A buttare via la mia anima.
La protagonista di questo racconto si chiama Jennifer, una ragazza delusa dalla sua vita sentimentale, ma che riuscirà a tornare a vivere.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccomi ancora qui.
A buttare via la mia anima.
Come oramai succede da tre anni…come oramai succede da quel giorno.

Inizio flashback:
Stavo mettendo a posto in casa, Diego sarebbe tornato tra qualche ora. Era una settimana che non lo vedevo e avevo voglia di un suo abbraccio. Un messaggio, era Suo..lo lessi: “Cinque minuti e arrivo “
C’era qualcosa di strano..con poche parole mi aveva ghiacciato. Lo aspettai e come aveva detto cinque minuti dopo era lì, davanti a me. Lo abbracciai, mi era mancato tantissimo; lui non fece lo stesso con me.. D:” Siediti, devo dirti una cosa” Io:” Va bene…” –la mia voce tremava,avevo paura.
D:” Credo che la nostra storia debba finire qua, probabilmente aveva ragione tua sorella dovevamo troncare la questione sul nascere” Quelle parole, “tua sorella aveva ragione”, mi trafissero il cuore come lame affilate…tutto tranne quello! Non risposi, lo lasciai andare via..non ne avevo le forze.
Il giorno dopo ero su un aereo diretto a New York con la mia amica Sara.

Fine flashback.
Ricordo quella giornata come fosse ieri..eppure sono passati tre anni ma quelle parole mi feriscono ancora. Ed ecco che vomito quel poco che ho mangiato. Mangio, penso a lui,vomito.
La mia vita è sparita e io con lei.
Mi presento, mi chiamo Jennifer e ho 24 anni. Vivo a New York da 3, con la mia amica Sara. <3 Frequento una delle migliori università di veterinaria e per pagarla faccio la modella. Come avrete capito sono anoressica e ho deciso di sfruttare la mia malattia. Lavoro per i più grandi marchi come D&G, Louis Vuitton, Prada, Fendi, Blumarine.. Qualche volta mi invitano anche in tv..ad esempio sono stata l’ospite d’onore per l’ultima puntata di “America’s next top model”. Sono impegnata nel sociale, sono molto conosciuta per le donazioni verso gli enti benifici a favore degli animali. Sono sempre impegnata, 24 ore su 24 eppure mi sento sola. Ho tagliato i ponti con il passato, l’unica persona con cui mi sento è mia madre. Nelle poche volte in cui la vado a trovare prova sempre a parlarmi di mia sorella, di Diego…e in quelle volte ritorno a casa con l’anima ancora più lacerata.
Per fortuna c’è Sara..o meglio c’era..
Lei è un’attrice, lavora solo in teatro però..non le piace un gran chè il grande schermo. Non vive più con me ormai da un anno. Lei ora abita a Los Angeles, con suo marito Logan, attore pure lui. Mi manca, continuiamo a sentirci ma non è come averla a casa; anche perché lei era l’unica che mi aiutava con la malattia.
Ma torniamo alla mia giornata.
Mi alzai da terra e mi diressi verso il lavandino,presi lo spazzolino e mi lavai la bocca. Era la mia routine. Era la mia vita, purtroppo, ma l’avevo scelta io. Quella sera decisi di uscire, non ne potevo più di stare in casa. Mi vestii e mi guardai allo specchio. Sembravo la copia di mia sorella…solamente più magra. Capelli lunghi color castano, occhi scuri, tacchi alti, vestiti raffinati.. Questa non sono io…ho sempre odiato i capelli lunghi eppure ora li porto…non mi riconosco più. Sento una lacrima scendere, prendo e la borsa ed esco di casa..meglio tirarsi via dalla mente certi pensieri.
Mi dirigo nel mio pub preferito, fanno musica dal vivo, musica jazz..l’adoro. Poi ci sono le serate in cui permettono a tutti di salire sul palco ed esibirsi …sono le mie preferite. Sono stata “scoperta” durante una di queste serate,stavo scendendo dal palco quando un signore mi chiese che lavoro facessi..da lì iniziammo a parlare e quella sera mi venne offerto un contratto. Mi sedetti al bancone e come al mio solito ordinai il mio the alla pesca. Sentii la voce del padrone al microfono presentare un artista.
P:” Direttamente dall’Italia un ragazzo che vive di musica e della sua chitarra.” Non guardavo mai chi suonava, solo alla fine..mi piaceva farmi coinvolgere dalla musica…e non mi girai nemmeno quando capii che era lui.
Mi lasciai trasportare dalla sua voce, dal suono della sua chitarra…erano 3 anni che non ascoltavo i Sonohra, avevo buttato tutti i cd..avevo dato un taglio netto. Finita la canzone applaudii, era stato davvero bravo..come sempre del resto. Un’occhiata veloce verso il palco e uscii dal locale. Stavo piangendo. Maledizione stavo piangendo! Mi fermai un attimo per calmarmi, non volevo piangere..non dovevo! Sentii qualcuno toccarmi la mano, mi irrigidii all’istante.
Io:”Cosa vuoi?”
D:”Parlare con te”
Io:” Perché? Sono passati tre anni..perchè?!”
D:”Ho provato a cercarti ma eri sparita..ti prego devo dirti poche cose”
Rimasi un po’ in silenzio poi risposi :” Va bene, ma non qui..i paparazzi sono sempre in agguato e non voglio nessuna foto con te…vieni”.
Lo portai nel mio appartamento..lo feci accomodare e aspettai che parlasse..
D:” E’ una bella casa..”
C’era imbarazzo e molta tensione..la si poteva tagliare col coltello! Riprese a parlare..
D:”Io ti ho cercato, ho provato a chiamarti ma tu non rispondevi..sono venuto a casa tua ma non c’era nessuno..eri sparita nel nulla..perchè lo hai fatto?
Io:”Perché? L’unico motivo per cui non me ne ero ancora andata eri tu! E tu mi hai deluso..avrei preferito di gran lunga che mi lasciassi per telefono piuttosto che sentire quelle parole! ma ti prego vai avanti, sono proprio curiosa di sapere come sei arrivato nel mio pub preferito!”
Lo vidi abbassare lo sguardo, e quel gesto non fece altro che accrescere in me la nostalgia dei momenti passati con lui..perchè? Lui mi aveva fatto male, aveva giocato con il mio cuore e ora mi mancava..
D:” Un giorno ti ho vista su una rivista di moda, la stava leggendo –esitò a dire la persona e capii subito chi intendeva- tua sorella..anche se eri più,sei più magra ti ho riconosciuto subito…da quel giorno non ho smesso di tenermi informato su di te..compravo tutte le riviste di moda che c’erano in edicola..seguivo le varie pagine su internet…” Fece una pausa e poi riprese a parlare: “ho provato tante volte a venire qui, a New York per cercarti..ma l’unica volta in cui ne avevo veramente il coraggio eri su tutti i giornali abbracciata al tuo nuovo ragazzo..quel attore di nome Mark.” Disse quel nome con disprezzo, nella sua voce c’era una nota di gelosia..mi scappò un piccolo sorriso e lui se ne accorse subito.
D:”Perché sorridi?”
Io:”Niente, niente..vai pure avanti!”
Mi guardò con aria confusa e quando capì che non avrei risposto riprese col suo discorso. D:”Quando ho letto che vi eravate lasciati mi sono sentito di nuovo felice e ho deciso che ti avrei trovato…ho solo impiegato un po’ per convincere tua madre a darmi il tuo indirizzo…” Io:” E tutto questo per..?”
Cercai di tenere un tono voce neutro..non volevo che capisse che ero felice del fatto che lui fosse lì! I suoi occhi brillavano, avevano la stessa luce di quando suonava la sua Lucille..mi erano tremendamente mancati!
D:”Tutto questo per dirti che ti amo, che non ho mai smesso di farlo e che non m’interessa cosa dice la gente, io voglio te! “ Quelle parole , non so dirlo..mi liberarono da un peso. Lui mi aveva detto che mi amava, mi amava ancora e io lo amavo? Da matti ma c’era qualcosa che mi bloccava dal dirglielo. Lui aspettava che io parlassi ma non ci riuscivo. La mia voce era sparita come il mio attimo di felicità. Io avevo paura. Io ero cambiata tanto e non so dire se meglio o in peggio ma una domanda occupava la mia mente: “E se non gli piace come sono diventata?” Mille dubbi e mai il coraggio di prendere una decisione.Mi stavo odiando. Si avvicinò a me e mi diede un bacio in fronte poi si allontanò verso la porta…
D:” Sono stato uno sciocco a pensare che tu mi amassi ancora..scusa per il disturbo” Stava aprendo la porta, se ne stava andando… non volevo perderlo di nuovo!
Io:” aspetta”
Tornò dentro e mi decisi a parlare…o la va o la spacca…
Io:” Ho paura, io sono cambiata…tre anni sono tanti..potrei non piacerti più..io..”
Iniziai a piangere ma cercai di rimandare indietro quelle gocce salate. Avevamo già versato abbastanza lacrime ora era tempo di agire!
Io:” Mi hai già fatto male una volta non voglio stare ancora male ma allo stesso tempo mi manchi, vorrei passare con te ogni giornata..”
Alzai lo sguardo verso lui, stava sorridendo. Io piangevo, lui rideva. Si avvicinò a me e non potei più controllare i miei battiti, il mio cuore aveva messo le ali..
D:” Rispondi si o no: Tu mi ami?”
Io:” Ho paura”
D:”Si o no?”
Rimasi un attimo in silenzio, le sue mani erano sui miei fianchi (o di quel poco che avevo..)..quanto mi era mancato sentirle sul mio corpo.. Feci un lungo respiro.
Io:” Si”
Uno sguardo, un sorriso e le sue labbra erano sulle mie. Le volevo, le desideravo. Tre anni che aspettavo di poterlo riavere per me. Ed ora era mio. Di nuovo. Mi tolse la maglia e io lo portai in camera; eravamo pronti ad appartenerci.
Quella notte tornai a vivere.
Fine.

  
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