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Autore: AntoThunderbolted_    26/12/2011    7 recensioni
Talvolta la vita ci riserva delle sorprese che ci aiutano a rafforzare la nostra corazza, o meglio, non dicendo stronzate, ad indebolirci.
Poi, c'è chi riesce a superare quel baratro che cerca di travolgerlo, chi no.
Loro sono giovani e disperati. E' un dolore struggente, veemente, impetuoso, che sorride beffardo alla vista dei loro visi distorti dal dolore.
Il peggio avrà mai fine? E l'amore vince sempre, come dicono tutti? Tutto da vedere.
Dal nono capitolo:
[...]"Un urlo simile a quello che ho appena sentito aveva irrotto tutta l'aria circostante.
Era strozzato, soffocato, glaciale.
Era un lamento, contrito, angosciante.
Era la voce della disperazione.
Robert e io ci eravamo alzati di fretta, e varcata la soglia di casa, l'immagine era spasmodica e talmente violenta che avevo sentito la terra venirmi a mancare sotto i piedi, e tutto si era fatto buio." [...]
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Emh, hi people!
Sono un pò emozionata, perchè questo è il mio primo capitolo della storia che vi presenterò poco a poco. 
Mh, sono molto ispirata così la sto scrivendo di getto, ad ogni modo, aggiornerò ogni settimana. Ovviamente credo sia normale che possa capitare qualche ritardo, ma state tranquilli che mi farò perdonare poi. u.u
Allora, la trama della storia è inutile dirvela.. primo, non ne ho ancora una precisa, cambio idea ogni secondo; secondo, la scoprirete voi stessi leggendo, allora vi levo il bello. u.u 
Ah, per questo capitolo non c'è nessun suggerimento musicale perchè mi ha ispirato più di una canzone, e quindi, niente. LOL.
Nei prossimi capitoli probabilmente ci sarà, boh.
Vabbuò, ho parlato a vuoto un pò troppo, spero vi piaccia e basta.
Buona lettura! 
-Anto. 




POV Kris.

Sono dentro l'autobus, seduta vicino a un cazzone che mastica una gomma e che mi sta innervosendo non poco, e sto per avere il mio primo giorno di quarto anno di liceo in una scuola totalmente nuova con un paio di scarpe che non sono le mie adorate Converse o Vans, per colpa di mia madre che ha insistito per farmi mettere queste orribili ballerine.

Merda, qui a Londra fa freddo, mi manca la mia Los Angeles.

Il suo caldo, la mia scuola, i miei amici e tutto il resto, e invece eccomi qui, in questa cazzo di città per colpa del trasferimento di lavoro di mia madre.

Il corridoio della scuola non è male, fa caldo e questo è un punto a suo favore, e poi la gente qui si fa i cazzi suoi, così non mi sorbisco tutte le occhiate curiose degli studenti.

Sono arrivata al mio armadietto, mh.

All'interno c'è una busta: “Benvenuta a scuola, signorina Stewart. Buona permanenza e per qualunque genere di problema non esiti a chiamarmi. Il preside.”

Si, come no. Quasi quasi mi prendo il suo numero e il pomeriggio stiamo al telefono. Bah.

Prima campanella. Di già? Vuol dire che aspetterò la seconda per entrare, nel frattempo cerco la mia classe.

“Sei la nuova del quarto, giusto? Uh, nessuna gossippata, tranquilla. Se stai cercando la tua classe vai in fondo gira a destra e troverai la tua classe, c'è scritto nella porta che classe è, comunque.”

Il primo a rivolgermi la parola, dai, non è stato per niente scortese.. anzi.

E' non troppo alto, moro e carino. Ma non il mio tipo.

“Ah, gr..grazie mille! Allora, umh, ci si vede.”

Sinceramente, se ci vedremo o meno non me ne può fregare più di tanto, è uno dei tanti studenti che come tutti oggi è un viso nuovo per me.

M'incammino per la mia classe, busso e una voce mi annuncia che posso entrare, così faccio.

Sono già quasi tutti al proprio posto, ma alcuni mancano, comincio a guardare i visi uno a uno e mi sento un po' arrossire le gote, merda. Mi tradiscono ogni santa volta

La voce della professoressa mi riprende dal mio monologo interiore.

“Lei dev'essere la signorina Stewart, giusto?”

“Emh, si. Sono io, Kristen Stewart.”

“Perfetto, si sieda dove vuole, ci sono posti liberi, faccia da lei.”

Meraviglioso, così devo scegliere dove sedermi senza sapere un niente e senza conoscere nemmeno un viso. Mh, puntiamo l'ultimo banco, dai.

Mi siedo vicino una ragazza piuttosto timida che appena mi siedo si gira a mala pena. Dovrei parlare io forse, sono la nuova, okay.

“Ciao, io Kristen, chiamami pure Kris. Tu..sei?” Si gira sorpresa, non si aspettava che le rivolgessi la parola?

“Io sono Nicole, chiamami Nichi, come vuoi. Emh, piacere.”

Questa è stata la nostra conversazione per il resto della prima ora, passata in fretta per via delle presentazioni con i miei nuovi compagni.

-

Quarta ora.

“Prof, posso uscire dalla classe 10 minuti?”
“Si, Stewart, capisco lo stress del primo giorno, vai.” e con un suo sorriso sono uscita dalla classe.

La professoressa d'inglese mi piace già, mi ha subito messo a mio agio ed è una tipa abbastanza scherzosa.

Non conoscendo la scuola non posso far altro che cercare il bagno, anche solo per dar un'occhiata a com'è conciato il mio visto.

Uh, non mi ero accorta che di fronte la mia classe c'è una macchinetta. Passerò qui tutti i miei 10 minuti stressanti, credo.

… Il bagno delle ragazze non è male. E il grande specchio sopra i lavandini non lo è neanche.

Che faccia, ma sinceramente me ne frego alla grande.

Esco dal bagno prima che qualche altro complesso prenda il sopravvento su di me e mi mi posiziono davanti la macchinetta che avevo adocchiato prima.

Arrivano due ragazzi che sembrano dirigersi verso me, oh no, verso la macchinetta.

Uno dei due mi da le spalle, che maleducato! L'altro lo posso ben vedere in viso.

Nessuno di così eclatante, un semplice ragazzo scuro di carnagione, media statura, ben vestito.

Ma quel cazzo di maleducato che mi sta dando le spalle.. voglio vederlo in viso.

Anche solo per lanciargli un occhiata micidiale, una di quelle che lo farà sentire in colpa.

Ma per cosa? Non so, deve sentirsi in colpa e stop.

Stanno discutendo di un uscita questo sabato, e mentre il maleducato parla improvvisamente, o meglio alla sprovvista per me, si gira e.. ossignore.

Ha il viso che potrebbe essere scambiato per quello di un angelo.

Io suoi occhi, gosh, i suoi occhi sono di un color fuso troppo belli per essere definiti, e quella sua mascella squadrata ma non troppo ricoperta da una barbetta quasi invisibile, color oro-rame, come i suoi capelli fottutamente scompigliati.. e quella mano che li attraversa.

La mia la sta invidiando. Ogni singola parte del mio corpo lo sta facendo.

E sta ridendo, merda, sta ridendo mentre quelle perfette labbra si stendono in un sorriso e la sua voce mi riempe dentro, è come velluto.

Ma che cazzo sto facendo? Sto contemplando uno di cui non conosco nemmeno il nome.

Sto contemplando uno maleducatamente bello da star male e che nemmeno si è accorto di me.

Su Kristen, non ti riconosco neanche, perchè tutta quest'importanza a un coglione?

Perchè? Ma fanculo.

Apro la porta, e devo avere una strana espressione in viso, ma strana davvero, perché tutti mi guardano un po' stupiti ma me ne frego e torno al mio posto.

Prendo il mio quaderno e comincio a scarabocchiare sulla prima pagina.

Dopo ciò le ore sono volate e non me ne sono accorta se non adesso che la campanella è suonata.

Afferro tutto ciò che c'è di mio sul banco, lo ficco nello zaino ed esco velocemente dalla classe, dalla scuola e mi dirigo a casa.

Metto le cuffiette del mio ipod e parte una delle mie canzoni preferite, se pur sbagliata per adesso.

Like the morning sun, your eyes will follow me, as you watch me wander, curse the powers that be. Cause all I want is here and now, but it's already been and gone. Our intentions always last that bit too long. Far far away, no voices sounding, no one around me and you're still there.
Far far away, no choices passing, no time confounds me and you're still there”

(Come il sole del mattino i tuoi occhi mi seguiranno.
Mentre mi guardi vagabondare maledici i poteri che furono .Perché tutto ciò che voglio è qui ed ora ma è già stato e andato.
Le nostre intenzioni durano sempre quel troppo in più. Lontanissimo, nessuna voce risuona, nessuno intorno a me e tu sei ancora qui.
Lontanissimo, nessuna scelta da fare, il tempo non mi confonde e tu sei ancora qui.)

E' incredibile come un totale sconosciuto sta dominando i miei pensieri, li sta contorcendo e mi sta solo confondendo. Meglio spegnere anche quest'aggeggio.
Arrivata a casa saluto distratta mia madre. “Ciao mamma!” grido mentre sto per salire il primo scalino per andare nella mia stanza.
“Ma amore, vien qui, com'è andato il primo giorno nella nuova scuola?”
Sospiro, dovevo immaginarmelo. Vado in cucina.
“E' andato okay, ho conosciuto tutti i miei nuovi compagni, non sono male e la mia compagna di banco mi piace, si sa fare i cavoli suoi. Per il resto tutto bene”
So di averla fatta troppo breve e di non aver detto nulla d'interessante, ma capirà che non ho voglia di parlare, e magari si darà da sola la spiegazione 'è stressata dal primo giorno' e meglio così.
La taglio corta, salgo le scale ed entro in camera mia. E' ordinata e lo sarà ancora per poco.
Butto lo zaino in un angolo, la giacca sopra la sedia della scrivania e io mi stendo sopra il mio letto a fissare il soffitto e ripenso a quel che è stata la mia giornata fino adesso.
Primo giorno di scuola: nuovo compagnia, nuove prof, e un ragazzo maleducato che mi ha dato i nervi, mi ha bruciato dentro, fottutamente bello, che non mi ha calcolato, che mi ha cambiato l'umore in peggio, di cui non conosco il nome e che non riesco a levarmi dalla testa.
Non può essere da me. Non esisto quei cazzo di colpi di fulmine, non se si tratta di me poi, non esiste che io mi torturi la mente per uno che non conosco, per uno che ho visto tre minuti scarsi e che mi ha fatto irritare parecchio, eppure sento ancora la sua risata soffiarmi nelle orecchie.
-

Si è fatta sera, non ho pranzato, non sono ancora scesa sotto da quando sono arrivata e per fortuna mia mamma non mi ha disturbata, ma soprattutto dopo aver dormito ho ancora il suo viso davanti gli occhi e il mio stomaco è contorto al pensiero che domani lo rivedrò.
Non va Kristen, non va. Stai pensando a uno di cui non sai niente, sei appena arrivata e.. che cazzo stai facendo? Ansia? Per chi? Non ancora, non adesso.
Non dopo aver passato quel che mi ha cambiato la vita. Quel che ha cambiato me, dentro.


 

POV Rob.

Devo chiamarlo. Devo, devo, devo. Afferro il telefonino e cerco il suo nome nella rubrica. Eccolo, Tom. Premo il pulsante verde. Tu, tu, tu.. cazzo, rispondi amico.
“Hi brotheeer!” La sua solita voce allegra.
“Tom, ho bisogno di parlare. Merda, sono un coglione, davvero lo sono”
“Oh amico, è una novità per te?” Ride.
“Tom, non è il momento per scherzare, ho un problema.”
“Oh, va bene. Racconta” diventa serio, conosce me anche solo dalla voce e sa che non sono in vena di risate.
“Oggi. A scuola. Una nuova arrivata. Cazzo, Tom. Due occhi verdi e grandi come la luna, un viso perfetto che non riesco a levarmi dalla testa e quell'espressione da 'non parlarmi o ti urlo in faccia' e non l'ho calcolata, non mi sono presentato e..”
“Hei, hei, hei.. sto venendo a casa tua, aspettami che così non ci capisco niente”
“Va bene, ti aspetto”, riattacco. Mi sposto in salone e accendo il camino.
Tempo 10 minuti e suona il campanello, dev'essere Tom, e quando apro è proprio lui.
Non aspetta nemmeno che io dica qualcosa, si dirige verso il salone al caldo, si siede.
“Allora amico, racconta da capo e bene, non correre troppo, tranquillo.”
“Okay, allora -sospiro- oggi a scuola è arrivata una nuova ragazza al quarto anno, non pensavo che fosse una che mi potesse colpire così, invece... ero alla macchinetta, al solito i miei 5 minuti di svago durante l'ora di matematica, ero con Jamie il mio compagno di banco e stavamo parlando.. quando mi giro distratto e vedo lei, alle mie spalle, seduta con uno sguardo offeso, credo nei miei confronti visto che le davo le spalle, l'ho guardata per un secondo mentre lei era girata, e cazzo Tom.. è la ragazza più bella, perfetta, che io abbia mai visto.
E' assurdo, è come se emanasse luce. Umh, e io ho assunto un atteggiamento da stronzo e da uno che se la tira un po' troppo, ma ero imbarazzato e non sapevo che fare, in quel momento avrei voluto solo sfiorarla. Merda, se domani la rivedrò come cazzo devo fare?”
“Rob, prendi fiato hai parlato senza sosta, ho capito. Umh, non l'ho mai vista, anche perchè non è Londinese, giusto?”
“No, non lo è. Viene da Los Angeles.”
“Mh, e posso capire che è davvero bella, ma fratello, hai presente che hai avuto un colpo di fulmine?”
“Stronzate, Tom, tutte stronzate. I colpi di fulmine non esistono, con me non funzionano.”
“Non sembra..”
“Sto avendo solo un momento ti debolezza, solo che non capisco perchè.. perchè non riesco a togliermela davanti gli occhi..”
“queste sarebbero stronzate, eh? Ah, bene. Ti stai fumando il cervello già dopo aver visto una ragazzina di cui non conosci nemmeno il nome.”
“Tom, il fatto è che io sto con Kate e dopo aver visto la nuova arrivata sembra che tra me e Kate non potrebbe esserci mai niente, pensavo che avremmo potuto cominciare a far sul serio, insomma.. è carina. Ma niente, non l'ho mai pensato come penso da oggi a quella lì.”

“Dai Rob, non crearti problemi su Kate, se non va bene con lei la lasci andare e basta, nessun problema. Anzi, prima di tutto preoccupati di sapere il suo nome. Conoscetevi, insomma, cominciate a parlare.”
“Nemmeno per sogno, Tom. Come può una che nemmeno conosco stravolgermi la vita? Non so niente su di lei, niente.”
“E continuerai a non sapere niente se non provi a conoscerla”.
“No, la ignorerò. Semplice.”
“Come vuoi, ma so già che non ci riuscirai” - “Si invece”.
Eppure il mio tono di voce non ha convinto nemmeno me.

-

Non ho dormito per niente, ho passato la nottata a cazzeggiare con Tom, guardando film, ridendo e pensandola. Ma come si fa? Oh man, non riesco a capirmi neanch'io.
Guardandomi allo specchio sono uno straccio, non ho intenzione di andare a scuola.
Stasera uscirò con Kate, per convincere me stesso che è lei quella giusta per me.
Perchè lei lo è, no? No. Si, lo è.
Ah, meglio uscire a fare una passeggiata.
Magari il vento mi entra in testa e me la pulisce un po'. No, non fa ridere, Robert.
L'aria è fresca, anche se l'estate è finita da poco ed ancora è solo l'inizio di settembre, così decido di mettermi una felpona.
Qualcosa sta vibrando.. il mio cellulare! Lo afferro e non guardo chi è, rispondo semplicemente.
“Pronto?”
“Pronto, Rob. Amore, che fai? Niente scuola oggi?” Dannazione, Kate.
“Hei, tesoro, no niente scuola. Oggi non mi sento tanto bene -meglio tagliarla corta, non mi va di dare troppe spiegazioni nemmeno a lei- così sono rimasto a casa -prima bugia, se ne prevedono altre, bene- tu, piuttosto, che fai? Come va?”
“Va benone, Pattz, mi spiace, ti vengo a trovare? Sono da mia madre -vive sola, proprio come me-, comunque”
No, no, NO. Non deve venire, anche perchè non mi troverebbe.
“No, amore, non preoccuparti, ho mal di testa e non sarei molto carino, non ti darei conto e sai benissimo che mi dispiacerebbe.”
“Va bene, amore, confido in te.” Certo.
“Ah, senti, stasera andiamo a cenare fuori?” - “Uh che carino, certo amore, andiamo fuori, dove vuoi. Così starai un po' meglio, no?”
“Certo, starò meglio”.
“Bene, allora ci sentiamo dopo, mh?”
“A dopo, ti passo a prendere alle sette.” Riattacco.
Ghiaccio, perchè adesso, parlando con lei la mia voce è monocorde e pensando all'altra aveva un altro sapore?
Sms “Tom, non riesco nemmeno a parlarle più, a Kate, intendo. Non riesco. E non la conosco ancora quella nana.”
Riposta “ Quella nana ti ha stregato senza che te ne accorgessi nemmeno.”
Bingooo.


 

7pm. Ansia.
Ho passato la giornata esattamente come la nottata: facendo un cazzo, anzi, cazzeggiando.
Sto aspettando che scenda e apra quella dannata porta per andare a cenare. Ci mette tanto, anche?
Okay, calma Robert. E' una ragazza, la tua. E le ragazze fanno sempre così, vero?
Fanno aspettare il fidanzato. Ma fatto da lei è insopportabile, è oscenamente insopportabile capire che se l'avesse fatto la sconosciuta magari sarei stato solo più ansioso di vederla, non di far passare la serata in fretta e basta.
“Ciao amore!”
Ha aperto la portiera, è entrata e non me ne sono accorto? Bene.
“Ciao.. Kate, allora, dove si va?”
“Dove vuoi.” Risponde seria e fredda. Si è accorta di qualcosa, normale.
Ovvio, coglione, da ieri sera non la cerchi e rispondi a monosillabi, ma davvero ti basta una ragazzina con un paio di occhi verdi per mandarti in tilt? Per mandare all'aria tutti i tuoi i piani? Complimenti.
-

Una serata noiosa, insipida, come la ragazza che ho davanti. Una che è sempre allegra, che non s'incazza se guardo il culo a un'altra ragazza, una che non litiga mai, che l'unica reazione che ha è un sorriso.
Ma davvero, fino a ieri mattina tutto ciò mi andava bene, poi.. tre dannati minuti e questa mi sta sulle pale, adesso.
Forse perchè non ha il suo sguardo, quel cazzuto, fottuto, perfetto sguardo della ragazza sconosciuta. Della novellina.
“Robert, mi dici che hai, stasera?” Bla bla bla, voglio solo mandarti a fanculo.
“Nie..niente, Kate, perchè?”
“Perchè non mi calcoli, non pronunci parola se non te la tiro fuori io dopo che parlo da tre ore” “Sola” Aggiunge dopo un attimo di tentennamento.
Parla davvero da tre ore sola? Oh, non me ne sono accorto.
“Sono solo stanco. Tutto qui, davvero amore.”
Per l'amore del cielo, Robert, non trattare così la tua ragazza! Ma che cazzo ti passa per la testa?
Ah, lei. Forza, bacia la tua fidanza.
Mi alzo dal mio posto e la bacio. Niente, riprovo. Niente, nessun effetto. Nessuno.
E se avessi baciato la sconosciuta cosa avrei provato?
Niente, perchè non posso immaginare di baciare una sconosciuta che penso da ieri senza sosta, proprio no.
“Scusami, Kate. Ma non riesco a reggermi in piedi, vado a casa, ci si sente”.
-

Tom! Sono stato coglione per la seconda volta in due giorni! L'ho piantata dopo averla baciata, senza aver provato niente, al ristorante! Dovevi vedere la sua faccia, poveretta.”
“Rob, amico, ma che cazzo ti passa per la testa? O bianco o nero! O si o no! Non puoi pensare a una sconosciuta e trattare così la tua ragazza!”
“Hai ragione. Adesso vado, ciao.” Riattacco senza dargli il tempo di rispondermi.
Perchè mi sono incazzato con lui? Solo perchè mi ha detto la verità! Perchè sto andando letteralmente fuori, sto fantasticando su una ragazza che ho visto solo per tre dannati minuti.
.. il cellulare squilla, mentre sono sdraiato sul letto a cercare di mettere ordine a una confusione che c'è dentro me e che non ci dovrebbe essere, tutto invano.
Mi alzo per prenderlo: 8 chiamate da Kate, 5 da Tom. E 7 messaggi che non mi preoccupo nemmeno di aprirli, sono da parte di Kate. Lo so.
E sinceramente mi secco a leggere qualche frivolezza sua, so che non mi farà mai una vera e propria sfuriata anche se adesso vorrei proprio che la facesse. Strano, eh? Si.
Ma infondo in questi due giorni di normale non ho ne pensato, ne fatto niente.
Mi ricorico chiudo gli occhi, ma il mio stomaco brontola.
Non mangio da ieri sera, sarà meglio farlo.
Scendo in cucina, friggo due uova, le mangio, sorseggio un po' di Coca e mi posizione davanti la tv.
Faccio zapping con il telecomando, ma zero, film d'amore dappertutto, bleah.
Spengo la tv e con essa anche il mio cervello
.

  
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