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Autore: Celin    27/12/2011    2 recensioni
Non ebbi nemmeno il tempo di aprire del tutto la porta che, vidi, una ragazza nel corridoio che dava il via alle nostre camere da letto.
Era una bellissima ragazza.
Forse quella era la figlia di Jules, della mia stessa età, di cui mi aveva parlato papà, dato che di certo non poteva essere la trentenne, nonostante fosse anche lei di un fascino strabiliante.
Aveva dei lunghi capelli di un colore raro. Un miscuglio fra il biondo ed il castano. A dare quel tocco in più, erano anche i suoi occhi.
Anche quest'ultimi, belli come il sole, di un verde intenso, quasi azzurro..
Krilor.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Taylor Lautner
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Precisazioni: storia ambientata nei tempi di oggi.
Questa fanfiction, girovagava da tempo nella mia mente da parecchio tempo e, dato che nell'altra storia appena cancellata, non ho ricevuto  nemmeno una recensione, ho deciso di continuare a scrivere nonostante lo sconforto.
In quanto hai protagonisti ho voluto cambiare coppia. Ho voluto eliminare i Robsten, allungando la vita ai Kriner (?) .
Ebbene sì, questa volta i protagonisti saranno: Taylor Lautner e Kristen Stewart.

Buona lettura,
L, :3

1. Una nuova psicopatica in giro per casa. 

Era da tempo, ormai, che papà mi aveva accennato della sua nuova relazione con una donna.

Mi aveva confessato tutto dopo, almeno, una manciata di settimane dai suoi frequenti appuntamenti, perchè aveva 'paura' della mia reazione alla notizia. Makena, non aveva avuto l'occasione di essere partecipe alla confessione di papà dato che, era interamente impegnata a preparare alla perfezione le sue due 'settimane da Dio' in Michigan con le sue amiche. La nonna si sarebbe presa cura delle ragazzine in calore - così le chiamavo io - ma Makena aveva convinto papà a occupare la nostra vecchia casa, per non dar noia alla nonna, e papà - proprio come un pollo- aveva accettato.

"Dan Lautner, ragazzone, mi stai davvero dicendo che, tu, uomo di mezz'età stai frequentando una donna?"

Lui annuì. "Avanti papà, confessa, quanto l'hai pagata?" chiesi, colpendolo con una pacca sulla spalla e rivolgendoli uno dei miei sorrisi più belli. " Mezz'età? Hei, Taylor, non ho nemmeno compiuto i 35 anni e già mi definisci uno di mezz'età? Avanti, ti sembro così vecchio e poi, sai una cosa? Le donne mi vengono ancora dietro, e non sono ancora caduto così in basso da pagarle! Mi vengono tutte quante dietro, ragazzo mio!" mi sorrise, con uno sguardo di sfida.
"Papà dai, l'ultima 'donna' se così possiamo definirla, che ultimamente ti veniva dietro era la signora Ermet, e credimi, non vorrei per nulla al mondo una matrigna del genere. Donna sulla cinquantina, priva di tinta hai capelli e...aspetta, aspetta: quanti anni ha la tua donna e, cosa altrettanto importante, è la signora Ermet?" Chiesi, perdendo quasi tutta la fiducia che avevo per mio padre.
Cavolo, al mondo c'enerano tante di donne bone, e lui non poteva portarci a casa una nonnetta, e sfruttarla per 'incatenare' i suoi desideri da uomo e per farle fare la tata a noi.

"Ahahahah, tranquillo Tay, è una donna sulla trentina, attraente, divorziata ed a carico di una figlia della tua stessa età." sorrisi divertito, soffermandomi alla parola 'attraente' ed immaginandomela. Speravo solamente che assomigliasse alla Aniston, e di certo, sarebbe stata guerra aperta col mio vecchio. Di sicuro.
"Bene, lo spero per te, papà. Te lo meriti, hai bisogno di una donna su cui contare e Makena, ha bisogno di una mamma con cui confidarsi. Forse non sarà lo stesso, non sarà la mamma, ma è pur sempre qualcosa. Dan, almeno questa, non fartela scappare!"
Ero contento per papà.
Dopo tanto tempo, era arrivata anche la sua di occasione. Aveva sempre aspettato che, sia io che Makena fossimo cresciuti abbastanza, per comprendere il suo bisogno di avere accanto a se un'altra che non fosse la mamma. Aveva sofferto, tantissimo, dopo la perdita della mamma ma poi, si era rialzato più forte che mai per superare tutto quanto e, per dare un calcio in culo a tutte le sfortune a noi assegnate.
Era la sua occasione, forse, una delle ultime e, non se la sarebbe fatta scappare. Non questa volta.
"Beh, era a proposito di questo che volevo parlarti, Tay. Volevo chiederti una cosa.. forse, non la prenderai tanto bene, ma voglio almeno provare a proporti questa mia 'decisione'. Beh, se poi non sei d’accordo, okay, cercherò di rimediare a tutto con qualcos’altro."
"Dica,dica Lautner!". Esclamai con voce da cowboy, cercando di far addolcire le sue fossette tese, in un bel sorriso, e così fu.
Doveva sputare il rospo e dall'impressione che dava, era piuttosto grosso.
"Vorrei che, beh..vorrei proporre a Jules e sua figlia, di venire a stare qui, da noi. La casa è grande e i due piani, almeno quando non ci sono le amiche di tua sorella ad invadere la casa, sono abbastanza ampi e comodi.
Purtroppo Jules, sta’ avendo grossi problemi con suo marito, con l'ex. Vuole la casa in cui lei e sua figlia abitano, per far vivere lì la sua 'nuova' famiglia e, non li importa nulla di loro due. Il suo scopo, adesso, è vederle fuori da quella casa. A calci in culo per strada, ecco. La sto’ frequentando e, sarebbe da coglione non accoglierla in casa, cosa ne dici? Ti và?
"Che razza di domande sono papà? Me lo chiedi anche? - volevo farli prendere un colpo, come mio solito - E' ovvio che mi và!"
Alle mie ultime parole, il bel Dan Lautner, sputò fuori tutto la brutta aria che aveva dentro in un grande sospiro. Tenerlo sulle spine era il mio forte e, un giorno di questi, li avrei fatto prendere un infarto, senza dubbio.

Papà, dopo le mie parole, decise che quel giorno stesso ne avrebbe parlato con Jules, dopo aver accompagnato col furgone Makena e le 'giovani donne in calore' da nonna Stacy. Purtroppo, dovetti andare anche io, per avere uno strappo a casa di Boldon.
Quelle ragazzine avevano, di sicuro, dei seri problemi. Mi stavano con gli occhi incollati, come se fosse una cosa normale per loro. Quella accanto a me, poi, era un po' troppo focosa per la sua età. Ad ogni mio minimo movimento, si alzava le poppe, per volumizzarle, e voleva essere guardata.
Appena papà accosto sul vialetto che dava a casa dei Boldon, aprì la portiera in tutta fretta e mi lanciai fuori, senza pensarci due volte. Sentì che, se non lo avessi fatto, mi sarebbero saltate tutte e sei addosso e, per la prima volta nella mia vita pensai che, mia sorella tra tutte, era senza dubbio la più normale.
Dopo le belle parole ospitali della signora Boldon, salì in tutta fretta a due a due le scale per arrivare in camera di Boldon, Kyle, anche se io preferivo chiamarlo Boldon.

"Ed ecco a voi tutti, il grande portento del Michigan: Taylor Daniel Lautner!" esclamò Kyle, appena varcai la soglia della sua camera, accompagnato dal suo solito sorriso a trentadue denti.
"Mmm, siamo di buon'umore oggi, Boldon?" domandai, sdraiandomi come sempre sul letto, e poggiando i piedi sul bordo.
"Lo sono sempre, mi conosci no? Non ho sentito il rumore della moto arrivare, l'hai aggiustata di già? domandò sovraeccitato.
"No, non ancora. Mi ha dato uno strappo papà col furbone. Stava andando in Michigan ad accompagnare la sanguisuga di mia sorella e le prorompenti amiche." Risposi, prendendo una delle solite barrette svizzere dal davanzale della scrivania.
"Ah, va bene. Che ne dici di andare a fare un giro, Lautner? Dobbiamo fare presto però, oggi, non ho tutto il tempo a tua disposizione. Devo andare a preparare con mia madre la festa a sorpresa per mia nonna." disse, facendo svanire il suo buon'umore dal suo volto.
"Quindi, non vai nemmeno tu alla festa di Lisday Even? Non andavi 'matto' per quella biondina?" Domandai, mandandogli una delle mie solite frecciatine scherzose.
"Sono. ancora. pazzo. di. lei. - esclamò, fermandosi ad ogni parola, era nervoso, faceva sempre così quando lo era - Ma purtroppo una nonnetta sui settant'anni compie gli anni, proprio oggi, e quindi niente. E poi, Lautner, te l'ho detto: dove vado io, vieni tu.
Non lasciare che, il carattere delle amiche di Lisday, ti influenzino. Lis, è una brava ragazza, Tay!" esclamò, sognando ad occhi aperti la sua 'amata'.
"Kyle, se è loro amica ci sarà un perchè. Lei è come tutte le altre, si burla della tua cotta e tu, pazzo ed innamorato, non te ne accorgi.
Stai diventando una vera pappamolla, Boldon!" accompagnai le mie parole da una smorfia che, andava a braccetto con la parola 'pappamolla'. "E comunque, anche io, oggi non potrò stare tanto tempo con te, amico. Papà ha deciso di far venire da noi la sua nuova compagna e la figlia. Avremo un bel po' da fare e in più, non avremo fra i piedi Makena. Che soddisfazione!" feci a mo' di respirare aria pura e misi le mie braccia dietro la nuca, per rilassarmi completamente.

Dopo essermi divertito tutto il pomeriggio a giocare a basket nel piccolo campo di casa Boldon, mi precipitai a casa mia. Se Jules avesse accettato, sarebbero venute quel pomeriggio stesso a casa, e meglio per tutti, farmi trovare bello fresco, dato che dopo le partitelle di basket ero peggio di un maiale.
Quando entrai, non c'era nessuno, così come previsto ne approfittai per fare una doccia. Impiegai mezz'ora per passare e ripassare lo shampoo nei folti capelli e, dopo essermi coperto le parti 'intime' uscì dal bagno.
Non ebbi nemmeno il tempo di aprire del tutto la porta che, vidi, una ragazza nel corridoio che dava il via alle nostre camere da letto.
Era una bellissima ragazza.
Forse quella era la figlia di Jules che aveva la mia stessa età, di cui mi aveva parlato papà, dato che di certo non poteva essere la trentenne, nonostante fosse anche lei di un fascino strabiliante.
Aveva dei lunghi capelli di un colore raro. Un miscuglio fra il biondo ed il castano. A dare quel tocco in più, erano anche i suoi occhi.
Anche quest'ultimi, belli come il sole, di un verde intenso, quasi azzurro.
Sembrava piuttosto timida ed anche imbarazzata davanti alla mia persona. Forse per il mio torso scoperto o anche, per i miei occhi fissati su di lei. Era a disagio, di sicuro, così iniziai a spezzare quel silenzio.
"Ciao, tu devi essere...."
"Kristen."
"Ah, sì, Kristen. Io sono Taylor." le accennai, accompagnando il tutto col mio solito sorriso sghembo.
"Sì, mia madre mi ha parlato molto di te, e sopratutto, di tuo padre, sai com'è, quando due si frequentano.." accennò imbarazzata.
"Oh sì, capisco eccome! Quel vecchio zoticone parla continuamente della sua bella Junes, di quando attraente e dolce sia, e di quanto vorrebbe tenerla accanto a se, in eterno. Sinceramente? Pensavo che stesse frequentando una di quelle donne sulla cinquantina che usasse per fare da tata a noi, e invece, penso che dalla descrizione sia davvero una bella e brava persona, tua madre." ammisi come per confidarmi.
"Ahahahah, sì, lo penso anch'io." mentre sorrideva alle mie parole, continuava a guardare la mia 'parte nuda'. Ne ero compiaciuto. Almeno qualcosa, oltre al mio fare divertente, le piaceva.
"Bello, eh? " mi scappò con un sorriso.
"Cosa?" domandò non capendo, spaesata.
"No dico, bello il mio fisico. Ti piace guardare e, devo dire che, hai anche buon gusto, ragazza! " le risposi, rivolgendoli un'occhiolino.
"Ma..cosa..no! Oddio, ma stai male? Cosa vai a pensare? Stavo guardando un punto immaginario non guardavo..ah, ma cosa puoi capirne tu, eh? Una è in imbarazzo, tenta di non guardare negli occhi l'altro, e subito si ritrova ad essere definita come una ‘depravata’ che sbava davanti ad un torso nudo! Non ti stavo guardando, e se proprio ne avessi bisogno, mi consolerei con qualche rivista!” buttò tutto giù, quasi d'un fiato, voltandosi e dirigendosi al piano di sotto.
Era nervosa, forse anche prima delle mie parole, e la tensione era schizzata alle stelle quando l'avevo provocata. Non sapeva come comportarsi, era 'nuova' in casa, ed io come sempre, avevo reso tutto più difficile. Certo però, che un po' di calma le avrebbe dato più forza eh!

"Ah, di bene in meglio: una nuova psicopatica in giro per casa, wow!" esclamai dirigendomi divertito verso la mia camera.

 

 

Primo capitolo terminato, wow!
Onestamente? Per la prima volta in vita mia, mi sento totalmente realizzata e fiera di me stessa, provo un sentimento nuovo per questa coppia. Non ho mai scritto di loro, è la prima volta che lo faccio e mi sento completa.
Mi diverte il fare 'scanzonato' di Taylor e la sua totale fiducia e comprensione verso suo padre.
E sopratutto mi diverte il primo approccio di Kristen, alquanto nervosa da tutta quella situazione.
Vi dico solo una cosa, ragazzi: Ci sarà da divertirsi, cavolo, eccome se ci divertiremo!
Besos, Lana/e
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