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Autore: LadyCharl    27/12/2011    5 recensioni
Spofondò nel morbido materasso del suo sontuoso letto e con voce flebile ammise a se stessa"...forse perchè ne ho bisogno..."
dedicata a tutti i fans Dair e alla mia migliore amica
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Dan Humphrey, Quasi tutti | Coppie: Blair Waldorf/Dan Humphrey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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ANGELI E DEMONI

Quella notte Blair Waldorf non riuscì a smettere di pensare a Dan Humphrey, alla sensazione del suo braccio sulla sua vita e al fiato caldo che l'aveva raggiunta quando il ragazzo a due dita di distanza dal suo viso le aveva richiesto una spiegazione, una spiegazione che lei non era capace o disposta a fornirgli e fornirsi perchè mai l'avrebbe ammesso, acnhe se forse era giunto il momento di smetterla di raccontare almeno a se stessa fandonie e affrontare e trovare una solizione alla realtà, lei aveva bisogno di Humphrey e l'idea di dividerlo con un'altra donna, che questa sia bionda e brillante come Serena o meschina e viscida come Beatrice, proprio non le andava a genio.
La notte passò lenta e proprio quando l'immagine di quegli occhi umidi, profondi e scuri che l'avevano fatta sentire così strana e le avevano impedito di dormire, la stava lentamente e solo parzialmente abbandonando, la porta della camera si spalancò e una più che mai allegra Serena, lasciata entrare da Dorota, la travolse come un uragano
"AAAHHH B....mi sei mancata da morire..." strillò la ragazza appena entrata, lanciandosi sul letto dell'amica per abbrecciarla
"Wow Serena...se qui! Aaaaahhh non posso crederci...MIO DIO..." affermò la bruna sinceramente felice di rivedere la sua migliore amica e poterla abbracciare, mentre l'aveva vicino poteva sentirsi invincibile, forte e indistruttibile, con Serena dalla sua parte tutti i suoi problemi sembravano più piccoli, anche se al suo fianco temeva sempre di risultare meno esuberante e simpatica e passare innosservata.
"B...non riuscivo più a starti lontana..."
"Ooooh finalmente sei qui...ho avuto e ho un immenso bisogno di te..." confidò Blair, e mentre indugiava tra le braccia dell'amica vide poco distante dal suo letto Nate Arcibald ben dritto che con un sorriso ebete le fissava compiaciuto, allora sciolse l'abbraccio e andò a salutarlo
"Nate che bello rivederti...e per di più hai un aspetto meraviglioso...sembri felicissimo..."
"Bhe...si...vedi..." cercò di spiegare impacciato
"Tutto merito mio!" disse entusiasta la bionda con uno splendido sorriso a 32 denti
 "RAGAZZI!Che bello siete...così..."
"Vomitevoli!" completò una voce alle loro spalle.
Blair si voltò e vide l'ultima persona che avrebbe voluto vedere, a passo lento e ondeggiante le si avvicinò un come sempre ben vestito Chuck Bass che le posò un bruciante bacio sulla guancia e le sussurrò "Da quanto tempo, non è vero Waldorf?!"
La ragazza si irrigidì visibilmente e un mix di tristezza, pensieri cupi, rimorsi e rimpianti la pervase, ricordava ancora quel Bar Mitzvah e sentì crescere in lei inspiegabilmente un senso di colpa, non nei confronti di Luis ma di Dan.
Serena, che si era perfettamente accorta del turbamento dell'amica, intervenne in suo soccorso
"Su! Ora voi due andate via..." si alzò e spinse i due ragazzi fuori dalla camera " Io e la mia amica abbiamo bisogno di una sessione intensiva di chiacchiere tra ragazze!" chiuse i due fuori e tirò un sospiro di sollievo, nel frattempo Blair si era rideduta riseduta sul suo letto nuovamente preda di sentimenti discordanti e confusi.
"Allora principessa! Ho così tante novità da raccontarti su me e Nate..." iniziò desiderosa di distrarre Blair da qualsiasi cosa stesse rimuginando, ma poi la vide ritrarre le ginocchia fino al petto e prendersi la testa fra le mani, allora sedendole accanto e cingendola con un braccio le chiese "Ehi B...Cosa ti succede?"
"S...non ho più nessuna certezza..."
"Per colpa di Chuck? Sei ancora in tempo per tornare da lui. Non ti nascondo che è qui con uno scopo ben preciso, Nate mi ha detto che si è dato dello stupido per averti lasciata andare e per non aver capito che per renderti felice non doveva affidarti al francese ma diventare un uomo degno di te. Ho visto il tuo turbamento...è chiaro che ti interessa ancora, voi avete sempre avuto questa chimica eccezionale, nemmeno paragonabile a quella che dimostri avere con Luis..."
"Serena non è Chuck il problema, o almeno non è il più importante..." l'interruppe Blair stufa dell'elegio di Chuck. di come fosse cambiato e di come fossero stati creati per stare insieme, quella notte lei era stata tormentata dal pensiero di qualcun'altro.
Serena assunse un espressione stupida e stranita
"Blair se non è a causa di Chuck, qual'è il motivo? Ti ho lasciata felice e fermamente convinta di quello che stavi per fare...forse il clima della corte? O la mancanza di New York?"
"No, no..." scosse la testa, poi riprese " Dio non posso crederci che lo stia per dire, Humphrey...è lui il problema..."
"COSA?"
"S...ho realizzato che...che..io non riesco a farne a meno, e di essere gelosa di lui..." crebbe in lei l'imbarazzo e le sue gote si arrossarono mentre raccontando tutte le vicende della sera precedente e dei mesi passati si ritrovò per la prima volta ad ammettere in presenza di qualcuno di provare qualcosa di non ben definito per Dan.
Dopo che la bruna ebbe raccontato tutto con maggior tranquillità dopo la recente scoperta del ritrovato amore di Serena per Nate, la sua interlocutrice spazzandole via una lacrima che non era riuscita a trattenere non potè fare a meno di commentare con un lieve e dolce sorriso "B...credo che tu..."
"No, non lo dire Serena, so cosa stai pensando, ma ti sbagli..."
"Già..." affermò l'altra riconoscendo  e non volendo combattere, almeno per adesso, la fase di negazione di Blair "Senti Blair sono felice che ci sia anche Dan qui, io e Nate avremmo da fare un annuncio a tutti voi, ci concederai un po' del tuo prezioso tempo?"
"Certo...a pranzo sono impegnata al fianco di Luis, ma stasera...cena tra amici?"
"Mi sembra perfetto!"

Dopo aver lasciato la camera della futura principessa, Serena si recò nella camere assegnata a lei e a Nate dove trovò il suo nuovo-vecchio ragazzo che disfava le valigie in modo puramente casuale e privo di logica, gli si avvicinò e lo abbracciò da dietro stampandogli un bacio umidiccio sulla guancia e accoccolando il suo volto nella curva tra la spalla e il collo del ragazzo che, lasciando gli indumenti che aveva in mano, assestò a sua volta un bacio sui profumati capelli dorati di lei e chiese incuriosito
"Allora...quanto dovremo aspettare per vedere un principe deluso e la coppia dei geni del male nuovamente insieme?"
Serena rimase per un po' silenziosa, poi sciolse l'abbraccio e sospirando si gettò su una poltrona "Sta volta non è come le altre..."
"Cioè?"
"Anche se Blair non lo ammetterà mai, è innamorata..."
"Di Chcuk..."
"No"
"Allora del principe?"
"NO"
Nate fece una delle sue solite faccie tra il "Non capisco", il "Mi sfugge qualcosa" e il "Cosa syai cercando di dirmi?"
Serena respirò profondamente, quella consapevolezza l'aveva lasciata stordita e si aspettava dal ragazzo la stessa reazione
"Blair Waldorf è innamorata di Daniel Humphrey." scandì lentamente e con enfasi
"COSA?" esclamò sorpreso con una risata Nate
"Prego?" chiese una voce rauca, i due biondi si voltarono in direzione della porta del bagno e Serena maledisse Nate per non averla avvisata della presenza di Chuck.
La ragazza si dimostrò incapace di approfondire l'argomento o semplicemente ripetere ciò che aveva appena detto, alla presenza del nuovo interlocutore che sconvolto scomparve.
Per tutto il pomeriggio Nate bussò alla porta di Chuck per confrontarsi con lui e farlo ragionare, ma quest'ultimo finse di non udire le preghiere dell'amico e bevve ogni tipologia di liquore che riuscì a trovare nella sua stanza. Saggiamente Serena decise di annullare la cena offrendo qualche stupida motivazione a Blair come la necessità di smaltire la stanchezza da cambio di fuso orario e sciocchezze del genere, mentre Dan, turbato dalla serata precedente non era praticamente raggiungibile da nessuno, aveva infatti richiesto con la sua gentilezza irresistibile a Dorota di mantenre almeno per quel giorno Blair lontano da lui e con lei qualsiasi altra persona, e Dorota, che ben aveva capito in che situazione si ritrovasse il povero giovane, si impegnò affinchè il suo desiderio fosse esaudito.
Dan approfittò di quel giorno per scrivere, infatti anche se era rimasto scosso tutti quegli avvenimenti gli donarono una straordinaria ispirazione, così rimase tutto il giorno chino sul suo taccuino finchè non si consumò un tragico evento.
Verso sera infatti, quando Nate, ormai rassegnato a dover aspettare il giorno successivo per parlare con l'amico, smise di bussare alla sua porta e si ritirò dalla sua compagna, Chuck sgattaiolò fuori dalla sua camera di Blair alla quale intimò con insistenza di aprirgli.
Blair ingenuamente aprì dopo non molto la porta
"Chuck...che ci fai qui...pensavo che tu, Serena e Nate foste stanchi..."
il ragazzo la scostò con un gesto violento ed entrò con prepotenza nella camera, la bruna riconobbe i sintomi della sbornia, richiuse con delicatezza la porta e aiutò l'altro a raggiungere un sostegno.
"Per fortuna che eri intenzionato a cambiare...non è veri Bass?!" commentò scherzosamente  Blair, ma proprio mentre stava per lasciarlo cadere sulla poltrona si sentì afferrare i polsi e spingere sul letto
"Blair...basta con tutte queste sciocchezze, noi siamo faatti l'uno per l'altra, basta con principi o peggio umili e noiosi scrittori da quattro soldi..."
"Lasciami Chuck"
"No...tu appartieni a me..." affermò con tono spaventoso e iniziò a baciarle il collo e a insinuarsi sotto i suoi vestiti
"SMETTILA!" strillò cercando di allontanarlo
"Mia...mia...solo mia..."
Lei continuava a dibattersi per scappare dalla sua presa ma il suo peso l'opprimeva, le lacrime iniziarono a scorrere, le ritornò in mente l'immagine di quegli occhi che l'avevano tormentata per tutta la notte e che l'avevano sempre osservata con dolcezza, comprensione e bontà, forse anche con desiderio ma mai con tanta violenza, lussuria e bramosia come quelli di Chuck facevano ora e dal cuore le venne spontaneo urlare un solo nome
"DAN...DAAAAAAN...DAN"
Il richiamo non tardò a raggiungere le orecchie dello scrittore che scattò in piedi e con velocità si precipitò alla porta di Blair per controllare se tutto fosse a posto, ma invece sentì la voce di Chuck
"FINISCILA DI URLARE! Tu non sei per lui, tu sei come me, sei meschina e calcolatrice come me, non sei fatta per stare con qualcuno così insulsamente buono, tu sei della mia stessa pasta!"
a questo punto Dan capì che la situazione era critica e sfondò a spallate la porta, allo scenario che gli si presentò non potè fare altro che lanciarsi su Chuck e strapparlo con la forza da Brair che gemente si raggomitolò in posizione fetale su di un lato. Dan riuscì a trascinare fuori dalla stanza Chuck e nel frattempo anche Dorota uscì dalla sua camera e, resasi immediatamente conto di ciò che stava per avvenire, corse da Bliair.
"HUMPHREY LASCIAMI!"
"Subito!" esclamò l'altro buttandolo per terra
"Stupido sciocco...Blair è una cagna..." ma non fece in tempo a continuare che il ragazzo lo sollevo per il colletto e gli sferrò un pugno in pieno viso, e stava per continuare se non fosse stato fermato da Dorota
"Mister Humphrey lo lasci! La supplico! Raggiunga Miss Blair...non fa altro che chiamarla..."
Allora Dan si avvicinò all'orecchio di Chuck e gli sussurrò "Sei stato fortunato sta volta...ma ripermettiti di chiamare così la donna che amo e farle di nuovo del male e ti giuro che non vedraì più la luce del sole!" e con questo lo lasciò a Dorota che, insultandolo in polacco, si comportò comunque magistrarlmente riportandolo nella sua camera e mendicandolo.
Con una mano dolorante e una spalla quasi sicuramente slogata entrò da Blair.
Lei era ancora racciolta su di un fianco, teneva le mani sul petto cercando di coprirsi visto che la parte superiore del suo abito era stata strappata via e continuava a piangere e tra i suoi lamenti era ancora distinguibile il nome del ragazzo. Dan le si avvicinò con calma, le posò una mano sulla spalla nuda e con dolcezza le disse "Blair, sono io, sono qui..." udendo la sua voce la ragazza scattò come una molla e si gettò tra le sue braccia intensificando il rumore del pianto e seppellendo il suo viso nel petto di lui.
"Sssshhhh è tutto finito, è tutto finito..." le ripetè accarezzandole i capelli, poi lei ci stacco da lui per poterlo guardare negli occhi
"Dan...non...non lasciarmi sola...stasera..." richiese tentando di far cessare i singhiozzi.
Il ragazzo le donò un sorriso, con un pollice le scacciò via una lacrima e sull'altra le posò un leggero bacio
"Rimarrò con te fino a quando vorrai"
Blair riuscì a restituire il sorriso, anche se debole e stanco e si riaccoccolò tra le sue braccia.


SPAZIO DELL'AUTRICE
Da quanto tempo miei cari...mi scuso per avervi fatto aspettare così tanto, se è rimasto ancora qualcuno interessato alla mia fanfiction. Comunque mi scuso con tutti i fan di Chuck, è vero gli ho fatto fre proprio una brutta parte...ma che volete dovevo pur far fare la parte del cattivo a qualcuno. Tanto per cambiare non sono affatto soddisfatta di quello che ho scritto, mi sa tanto di clichè...ma io ho un debole per i clichè...e mi sembra scritto veramente male...ma nell'assenza di soddisfazioni dalla serie devo pur sfogare i miei istinti Dair ^ ^
Il titolo sta volta è rimasto tale e quale: Angeli (Dan) e demoni (Chuck)...sperando che non vi siate completamente dimenticati di me e della mia storia che mi auguro sia stata piacevole da leggere vi saluto...Au revoir

  
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