Serie TV > Grey's Anatomy
Ricorda la storia  |      
Autore: Perla_Nera    28/12/2011    1 recensioni
Alcuni pensieri di George O'Malley ritrovatosi dinnanzi ad un'ascensore. La percezione e le sensazioni del nostro 007.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: George O'Malley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Omalley

Eh si, sapevo che questo momento sarebbe arrivato, ahimè! xD
Questa è una one-shot riguardante la morte di George (O'Malley), sono pensieri, riferimenti, sensazioni, non saprei come chiamarli.
Semplicemente pensavo al personaggio di Geroge, a quanto sia stata dispiaciuta della sua morte e a quanto ha lasciato in Grey's Anatomy.
Per il momento questa rimarrà una one shot, ma se riuscirò potrei trasformarla in una raccolta di racconti riguardanti la serie tv.
Vabbè, ciancio alle bane, vi lascio leggere xD Spero vi piaccia e di sapere presto le vostre opinioni ♥

.......................................................................................................................

007.

E’ tutto così intenso.
Le strade di Seattle erano gremite di persone e veicoli. L’aria era riempita dai suoni insistenti di clacson e motori, mentre un vento leggero sfiorava le foglie degli alberi facendole danzare.
Era tutto così dannatamente imperfetto da farlo sembrare reale e vivo. Arrivava dritto all’anima, era una questione di percezione di ciò che mi circondava e di ciò che i miei sensi vivevano in quegli istanti.
Poi lei era lì, una chioma chiara che camminava da un confine all’atro. Non c’era nient’altro da fare. Non c’era altra soluzione.
Le persone ora sembravano lontanissime, come evaporizzate nel fumo delle marmitte delle auto silenziose. Zitti i clacson e i motori. L’ultima soffiata di vento. Ogni minima cellula del mio corpo avvertì la brezza leggera che mi invase solo perché dopo pochi attimi questa era impercettibile.
Un vuoto infinito mi risucchiò in un boccone, bruciato come dal fuoco. Ma non ero ancora cenere, ma non era ancora tutto buio e inesistente.
Tornare lì non mi dispiaceva infondo. Le luci dei corridoi bianchi. Il completo dal colore celeste che esplodeva sotto il bianco di un camice conosciuto. Non sentivo voci, non vedevo volti, non percepivo il tatto né tantomeno l’aria. Solo quel suono, il costante rumore delle piccole ruote della barella. Ora scricchiola e ora fischia.
Poi il tocco. Un infinità di linee di pelle sotto le mie cellule. Il suo odore. Il vuoto aumentava, ma mi apparve un pensiero come fosse quel vento che per l’ultima volta mi aveva avvolto.
Una saetta di aria colma di numeri.
007.
007.
007.
007.
007.
007.
Poi credo che semplicemente il vuoto sia aumentato.

 

Ora è intenso. Ora davvero lo è.
Le porte scorrono in armonia tra loro, dividendosi. Mi appare un abito color cipria.
I suoi occhi mi parlano di una vita che quasi non ricordo più. Un’intera vita in pochi secondi. Un incontro, un arrivo, una scelta, una perdita, un dolore, un rischio, una delusione, una corsa, una risata, una mano, un bacio, una mattina, una paura, una fuga, un coraggio, una soddisfazione, una birra, un auto, un amicizia, un amore.
Non riesco a smettere di guardarla, di capirla, di sfiorarla con gli occhi, non riesco a smettere di amarla con il mio sguardo.
Sembra come se io da lei stessi prendendo ricordi ed emozioni e lei da me sta rapendo speranza e opportunità.
Eppure il vuoto è qui che mi aspetta, lo sento che mi attira che non va via, non sparisce.
Vorrei toccarla, vorrei cercarla, vorrei vivere ancora solo di lei.
Tutto scompare. Non c’è l’ascensore, non c’è lei, non ci sono io.
Uno 007.

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Grey's Anatomy / Vai alla pagina dell'autore: Perla_Nera