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Autore: oldfairytale    29/12/2011    5 recensioni
E odio ancora di più il fatto che non so assolutamente mentire. Neanche un po'. Neanche un pochino.
Mi viene da piangere, cazzo, per quanto la amo.
Mi viene da piangere per quanto la odio.
Mi viene da piangere e basta.
Cazzo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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el Fa freddo. Fa decisamente freddo.
I miei respiri si trasformano velocemente in piccole nuvolette che si confondono con il fumo della sua sigaretta.
«Ucciderai le piante»
«Lo so»
Avvicinò ancora la sigaretta alla bocca.
Era seduta su un tavolo scuro e vecchio, pieno di bellissimi fiori e piante dal nome impronunciabile.
«E non ti da fastidio questo?»
«
No»
Mi sorrise. Una ciocca di capelli biondi le ricadde sugli occhi.
Mi guardò, poi riavvicinò la sigaretta alla bocca. Indossava solo una camicia azzurra con le maniche risvoltate. Tremava anche lei.
Io ero sdraiato su una coperta, distesa sul pavimento della piccola serra della signora Trish.
Non avevo addosso nulla.
Staccò un fiore dal vaso accanto a lei e posò di nuovo i suoi occhi su di me.
«Lo sai» staccò un petalo dal fiore «Che se mangi anche solo un petalo di questi fiori, ti viene una cagarella allucinante che può durare per settimane?» sorrise di nuovo. «Quando l'ho scoperto non riuscivo a smettere di rimpinzare il mio cane con questa roba, cagava neanche fosse sotto sedativi. Poi aveva smesso di cagare e gli si era gonfiata la pancia» lasciò cadere il fiore per terra «E' morto».
Buttò la sigaretta per terra e scese dal tavolo.
«E' vietato fumare nelle serre» Riattaccai.
«Se è per questo è vietato anche farci sesso, nelle serre»
Si posizionò a cavalcioni sopra di me.
«Naah, non credo»
«Oh, invece si» Si distese sopra al mio corpo fino a raggiungere il mio viso con la sua bocca.
«Ecco perchè mi piace così tanto» sussurrò.
Tremai. Non so se per il freddo o per l''eccitazione. La spinsi di lato, in modo da ritrovarmi sopra di lei e presi a baciarla frettolosamente sulla bocca e sul collo. La sua pelle era ghiacciata come la mia. Cominciai ad ansimare e presto i vetri della serra ricominciarono ad appannarsi.

La amo. Sì, la amo terribilmente.
Amo il modo in cui mi guarda mentre facciamo l'amore, amo il suono della sua risata quando le sfioro la pancia con le dita.
Amo la forma della sua bocca, amo il colore dei suoi occhi.
Amo il modo in cui intreccia le sue dita con le mie, amo quando si siede con le gambe incrociate.
Amo quando sorride, la amo ancora di più quando piange e mi vuole abbracciare.
Amo quando mi racconta delle stronzate, amo il modo in cui mi parla del suo cane.
Amo le parole che dice mente facciamo sesso, amo le parole che non dice mentre entrambi guardiamo fuori dalla finestra la pioggia che si appoggia sui vetri.
Amo le piccole fossette che si formano agli angoli della sua bocca quando sorride.
Amo il suo respiro, il suo profumo, il suo calore.
Amo la sua pelle fredda e bianca.
Amo il suono della sua voce quando mi parla e dice che non l'ascolto. Amo il modo in cui lei non mi ascolta quando parlo.
Amo il suo sguardo distante.
Amo il modo in cui fuma la sua sigaretta.
Amo il suo corpo, il suo seno, il suo viso.
Amo lei, lei, lei e solo lei.
Amo il fatto di essere innamorato di lei.
Amo quando mi dice "ti amo", amo quando mi chiede di fare l'amore.
Amo le sue mani fredde sul mio petto, amo le mie labbra ghiacciate sulle sue.
Amo quando lei dice di amarmi, amo quando lei dice che non mi ama, che siamo solo amici e non potremmo mai stare insieme.
Voglio urlarlo al mondo che la amo, ma lei non me lo permette.
Quindi lo sussurro.

«Ti amo» La sento sorridere.
«Ti voglio» Mi prende il viso tra le mani e mi bacia. Ancora. Ancora. Con più forza, con più passione, con più rabbia.
Mi spinge violentemente di lato e riprende a baciarmi, facendomi male.
La sento singhiozzare ma non la fermo, la lascio fare. Sento le sue guance bagnate sulla mia pelle. Smette di baciarmi e mi abbraccia. Il suo corpo è scosso da piccoli singhiozzi.
Le accarezzo la testa. La sento così piccola tra le mie braccia.
«Ho paura» esce poco più di un sussurro dalla sua bocca.
Sento il suo respiro sul mio petto.
Ho freddo.
«Non te ne andrai mai, vero?»
Sorrido. La stringo più forte.
«Perchè non mi rispondi?» I suoi occhi lucidi fissano i miei, in attesa di una risposta.
Sposto il mio sguardo sul soffitto della serra. Il vetro era annebbiato ma riuscivo ad intravedere il cielo, grigio. Pesante.
«Non lo so, non so se me ne andrò» il suo viso confuso era bellissimo e mi veniva voglia di baciarla, accarezzarla, toccarla.
«Ma semmai un giorno dovrò andarmene, tu verrai con me»
Si staccò dal mio petto e si slacciò la camicia.
Appoggiò il seno al mio corpo e io ripresi a baciarla.
E' perfetto. Tutto quanto. Lei, io, noi. Il freddo, la serra.
Continuammo a fare l'amore per molto tempo. Fuori cominciò a piovere ma non ci feci caso. Lei è qui con me e io la amo. Tanto. Tantissimo.
Troppo.
 
Eravamo abbracciati e tremavamo. Faceva tanto freddo.
«Sai... Le tue braccia...» Mi guardò «Mi fanno sentire al sicuro, protetta. Calda» Fece passare delicatamente la sua mano sul mio braccio destro. «Mi fanno sentire me stessa»
Sorrise, bellissima. Lei sorrise, e sorrisi anch'io.
Sapevo che i momenti in cui lei dimostrava il suo affetto per me erano pochi, ma quando lo faceva; Dio, quando lo faceva, mi sentivo bene. Completamente bene. E felice, realmente felice.
Qualcuno bussò alla porta della serra e sentimmo una voce burbera biascicare al di là del vetro.
«Hey! C'è qualcuno qui dentro?!»
«Oh cazzo» indossai velocemente i boxer, mentre lei si infilò i suoi shorts. La porta si aprì e il custode della serra entrò con fare minaccioso «Fermi lì! Non osate muovervi. Adesso chiamo la polizia» Eravamo bloccati. L'unica via d'uscita era la porta, occupata dal custode.
Lei prese il primo vaso che le capitò sotto mano e lo scagliò contro l'uomo. Lo colpì in testa. Barcollò all'indietro fino a cadere per terra svenuto.
«Ma sei scema?» Mi prese per mano e scavalcammo il corpo dell'uomo, disteso a terra. «Non è morto, è solo svenuto» cominciammo a correre sotto la pioggia, in direzione del muro che divideva la proprietà della signora Trish dalla strada. «Ma...» ansimai «...potrebbero» «Smettila di fare il finocchio, Nicholas» rise.
Riuscimmo a scavalcare il muro e a ritrovarci dall'altra parte indenni.
Ansimando la guardai e poi scoppiai a ridere.
«Cos'è? Tipo la ventesima volta che lo facciamo e non ci hanno ancora beccato?» «Siamo invincibili, Nicholas. Io e te. Invincibili» «Già...»
Mi avvicinai a lei la baciai, ma mi spinse via. La guardai confuso.
«Nick, noi non... Noi non stiamo insieme»
«Lo so» Mi avvicinai per baciarla di nuovo, ma lei si allontanò.
«Io non... Cioè, io ti amo davvero Nick ma, non posso, lo capisci? Noi siamo solo amici...»
«No, non capisco. Noi non siamo solo amici. Io ti amo cazzo» Ho paura. Ho paura e ho freddo, e voglio baciarla e tenerla per mano.

La odio.
Odio il modo in cui mi guarda mentre facciamo l'amore,
odio il suono della sua risata quando le sfioro la pancia con le dita.
Odio la forma della sua bocca,
odio il colore dei suoi occhi.
Odio quando vuole intrecciare le sue dita con le mie, odio quando si siede con le gambe incrociate.
Odio il modo in cui sorride, la odio ancora di più quando mi bagna la maglietta mentre piange.
Odio quando mi racconta le sue stronzate, odio il modo in cui mi parla del suo stupido cane morto.
Odio quando parla mente facciamo sesso, odio quando sta zitta e non mi parla.
Odio le fastidiose fossette che si formano agli angoli della sua bocca quando sorride.
Odio il suo respiro, il suo profumo, il suo calore.
Odio la sua pelle fredda e troppo bianca.
Odio il suono della sua voce quando mi parla e dice che non l'ascolto. Odio quando lei non mi ascolta.
Odio il suo sguardo distante.
Odio il modo in cui fuma la sua sigaretta.
Odio il suo corpo, il suo seno, il suo viso.
Odio lei, lei, lei e solo lei.
Odio il fatto di essere innamorato di lei.
Odio quando
mente e mi dice "ti amo", odio quando mi chiede di fare l'amore.
Odio le sue mani fredde sul mio petto, odio le mie labbra ghiacciate sulle sue.
Odio quando lei dice di amarmi, odio quando lei dice che non mi ama, che siamo solo amici e non potremmo mai stare insieme.
Voglio urlarlo al mondo che la odio.
Non mi importa più niente di lei, delle sue paranoie, dei sui pianti.
La odio con tutto me stesso, con tutto il mio cuore. La odio e la odierò sempre.

E odio ancora di più il fatto che non so assolutamente mentire. Neanche un po'. Neanche un pochino.
Mi viene da piangere, cazzo, per quanto la amo.
Mi viene da piangere per quanto la odio.
Mi viene da piangere e basta.
Cazzo.

«Non me andrò mai» la voce mi tremava. Lei mi sorrise, appoggiò la sua  mano sulla mia guancia e mi accarezzò.
«Lo so» Mi baciò e se ne andò. Insieme alla pioggia.
Mi accasciai per terra, con la schiena contro il muro e la guardai allontanarsi.
La odio.

Ma la amo di più
La amo con tutto me stesso, con tutto il mio cuore. La amo e la amerò sempre.






Ciaoooooo bellissime donne :D
Bene, un'altra OS (come se ne avessi scritte tante ahahah)
Vabbè, non sto qui ad annoiarvi, vi dico solo che mi rendereste felicissima se mi lasciaste una piccola, miiinuuuuscoooolaaaaa recensione, anche con scritto cose tipo "ah, bella" oppure "ah, carina" o "fa schifo" o che ne so... ahahahhah

Vabbè, vi ringrazio tantissimo anche solo per averla letta.
CIAO BELLISSIME!

  
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