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Autore: xthatwasme    29/12/2011    0 recensioni
- Okay, basta, io me ne vado. - feci per alzarmi, così come fece Muffin
- No, tesoro tu resta, non devi andartene per colpa mia, ragazzi è stato un piacere conoscervi. Ah, Styles, d'ora in poi evita di rivolgermi la parola, tanto sei uno specialista nel farlo - dissi e me ne andai a testa alta, attraversando la mensa sotto gli sguardi di tutti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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♥ you are my daydream.


Hall Cross School, Doncaster, ore 9:40 circa.
La prima schifosissima ora di lezione era quasi finita, fortunatamente. Non ne potevo più di stare rinchiusa in quelle quattro mura per cinque giorni alla settimana, per sei ore al giorno, per tre lunghi, lunghissimi, noiosissimi anni.
Okkei, a scuola avevo una media ottima, ma la odiavo, proprio come ogni altra adolescente sulla faccia della terra. L'unica cosa che amavo della mia scuola erano cinque ragazzi: Harry, Zayn, Niall, Liam e Louis, ex alunno.
No, non sono miei amici, non c'ho manco mai parlato, sono solo i miei idoli, una delle ragioni per cui la mattina mi sveglio col sorriso sul viso e per cui la sera mi addormento felice. Loro sono i One Direction.
Buffo no? Avere i propri idioli che camminano sul tuo stesso pavimento e non aver chiesto loro mai uno straccio di autografo o foto.
Con questi pensieri in testa, al suono della campanella, mi avviai verso il mio armadietto stringendo al petto il mio quaderno rigido, su cui scrivevo tutti gli appunti. Arrivata davanti a quest'ultimo, inserii la combinazione (la mia data di nascita) e lo aprii. Inutile dire che era tappezzato dalle loro foto e da fogliettini su cui scrivevo le cazzte che, di tanto in tanto ognuno di loro sparava. Di solito, li seguivo da lontano, accontentandomi delle interviste pubblicate su internet e delle loro canzoni, proprio come facevano le loro fans che erano, a differenza di me, molto sfortunate.
Avere un gran culo e non poterne usufruire: ecco una delle cose più idiote del mondo.
Anzi, no scusate, il trofeo per la migliore idiota va a me.
Richiusi l'armadietto, dopo aver preso il mio zainetto rosso, con winnie de pooh attaccato alla cerniera, mi girai, intenta a chiudere lo zaino quando ricevetti una spallata da qualcuno. La spallata fu talmente forte da far rovesciare in parte il contenuto dello zaino. Risultato? Sul pavimento vi erano almeno due foto di Harry Styles in versione imsexyandimknowit e un poster piegato in quattro che li ritraeva tutti e cinque. Mi piegai subito a terra per levarli al più presto dallo sguardo di occhi indiscreti, quello che mi aveva urtata fece lo stesso. Alzai lo sguardo per vedere chi fosse e mi venne un infarto.
Harry.Styles.Oh.Cazzo.
Si sarà accorto delle sue foto sparse sul pavimento? Dio, ti prego fallo essere incredibilmente distratto. Tiprego tiprego tiprego.
Con fare indifferente riaprii l'armadietto e cominciai a mettere tutto a posto
- Ci sono anche queste - disse lui porgendomi le sue foto.
Oh cristo, penserà che sia una psicopatica. Okay, dopo che esco di qui vado a sotterrarmi da qualche parte.
- Grazie - risposi guardandolo sospettosa, mentre richiudevo l'armadietto per l'ennesima volta.
- Credo che una presentazione sia inutile visto che già mi conosci. Ma comunque, io sono Styles, Harry Styles - disse porgendomi la mano.
Si era presentato alla James Bond? Ecco l'aria da iosonoilpiùfigodellaterra che tanto odiavo.
- Sarah, molto piacere. Senti ora devo scappare, si è fatto molto tardi - dissi stringendogli in fretta la mano e cominciando a camminare diretta verso l'aula di storia. Harry continuava a camminarmi di fianco, cercando di raggiungermi.
Mi metto a correre? Sì, davanti a tutti, così mi prendono per matta. Un attimo. Da quando io scappo dalle celebrità? Semmai io dovrei rincorrerle come ogni persona normale! Poi non dovrebbe essere lui a scappare da una fan troppo insistente? Bah.
- Senti, mi dici il tuo cognome, a che anno sei, da quanto sei mia fan e non mi hai mai detto niente? - chiese con voce beffarda. Mi fermai voltandomi a guardarlo negli occhi.
Si stava prendendo gioco di me? Quel ragazzino montato da quattro soldi, che si frequentava con una che sembrava più vecchia della mia defunta nonna, si stava prendendo gioco di me?
Bene, ciccio ora ti sistemo io, sta un pò a vedere.

- A: il mio cognome non ti riguarda. B: idem per il mio grado scolastico. C: ero tua fan fino ad un momento fa, se parlassi e sorridessi solo come fai nelle foto saresti certamente più simpatico, pallone gonfiato che non sei altro - risposi schietta e acida fino all'osso.
Sono un mito! Ho appena zittito Harry Styles.
- Oh, peccato che da quanto ho visto questo pallone gonfiato ti piace parecchio - rispose prendendomi un braccio
- Usa il passato Styles, visto che mi PIACEVI. Un grizzly che non mangia da un anno e più simpatico e meno pomposo di te e non, toccarmi - ribattei sentendomi potente.
Testa di cavolo che non sei altro. E io che ti veneveravo come un dio. Tzè, forse è meglio se guardo meno i tuoi poster e vado di più a messa.
Sentì la vibrazione del mio telefono provenire dalla tasca destra dei jeans: un nuovo messaggio.
Finalmente Harry si decise a mollare la presa sul mio braccio, ma continuava a guardarmi.
Ma che palle, che altro vuole?
- Lo sai che sei molto fortunata a trovarti me davanti non è vero? - chiese divertito
Okay. Sarah calmati. Resisti all'impulso di prenderlo a schiaffi.
- Oooh, ma si può sapere che vuoi eh? - chiesi con la rabbia che mi arrivava fin sopra i capelli.
Apparte che mi stai facendo perdere tempo quando mi è arrivato un sms che devo leggere, razza di invertebrato con un unico neurone che si fuma gli spinelli.
- Voglio sapere un pò di cose su di te - rispose semplicemente
Questo è fuori. Ma cosa cazzo gliene frega di me?
- Sono Sarah Morgan, faccio il quarto anno e no, all'ultima domanda non avrebbe senso rispondere visto che ti sto odiando - risposi sempre più acida. Sì, sono una persona stronza, cinica e acida, soprattuto nei confronti del genere maschile.
- Ma come puoi odiarmi se mi ami? -
- Basta, ok? Davvero, non ti sopporto più. E ora me ne vado, anche se grazie a te arriverò in ritardissimo a lezione. Ciao - sbottai e me ne andai prima che Harry potesse ribattere.
Tirai fuori il mio samsung del modello simile al blackberry dalla tasca e aprii la bustina gialla sullo schermo di fianco alla quale c'era scritto muchlove.
- amore ma che fine hai fatto? il professor Carson si è stupido di non vederti a lezione. dovevamo vederci durante la pausa pranzo, ricordi? vengo a prenderti appena suona la pausa pranzo, tu aspettami vicino al tuo armadietto. ♥ -
Il messaggio era da parte di una delle persone a cui tenevo di più al mondo, una delle mie migliori amiche, nonchè mia cugina di secondo grado, ovvero Muffin.
Risposi in fretta e riposi il cellulare nella tasca.
Ripensai alla bizzarra conversazione avuta poco prima col mio amore platonico e dovetti ammetterlo: nonostante con il suo comportamento fosse sceso nella mia classifica di gradimento, mi piaceva ancora un sacco.
Sbuffai, per poi sistemarmi nervosa il capelli, appoggiata a un armadietto, in attesa della mia prossima lezione.


Non appena suonata la campanella della pausa pranzo mi precipitai fuori dall'aula, misi lo zainetto nell'armadietto e mi ci appoggai sopra.
In lontananza scorsi una figura che si avvicinava sempre di più.
Altezza media, capelli rossi, lunghi e lisci, occhiali da vista, jeans e una maglietta dei 30 seconds to mars: ecco la mia Muffin.
Le corsi incontro per poi stringerla in un caloroso abbraccio e darle un enorme bacio sulla guancia.
Presimo a camminare mano nella mano dirette alla mensa per strafogarci di cibo come ogni santo giorno.
- Che fine avevi fatto prima? Mi hai fatta preoccupare - chiese dolce
- Stavo parlando con Harry Styles - risposi semplicemente
- Quel... quell'Harry Styles? O.Dio.Buono e cosa aspettavi a dirmelo idiota? - chiese esterrefatta
- E' un cretino, te l'avevo detto che se lo conoscevo mi sarebbe stato antipatico dopo due secondi, l'aria da montato è tutta vera, cara mia -
- Tu non sei normale - rispose scuotendo la testa
- E Niall, lo hai conosciuto il mio Niall? - chiese con occhi da cucciola.
- Non li ho conosciuti tutti, mio malgrado - risposi sospirando
- Ora rimediamo - decretò tirandomi verso il loro tavolo che si trovava vicino alla porta d'ingresso alla mensa.
- Nooo, io voglio mangiare - frignai come una bimba cercando di fermarmi
- No, tu ora vieni con me - disse e oramai eravamo troppo vicine al loro tavolo per poter tornare indietro.
Stavano mangiando come animali, tranne Louis che stava mangiando dei pezzi di carota con la forchetta ed Harry che stava bevendo una cola, quando arrivammo lì si voltarono a guardarci sorpresi. Harry per poco non si strozzò con la cola.
- Ciao ragazzi io sono Muffin e questa è Sarah, siamo vostre fan da un sacco di tempo e abbiamo deciso di dirvelo - disse con una vocina parecchio stridula.
Io la guardavo inorridita. Ero finita, loro si sarebbero messi a ridere, ci avrebbero mandate a fanculo e io sarei scoppiata a piangere, rovinandomi la reputazione.
- Ragazzi, fate un pò di spazio, su! Ragazze sedetevi pure - disse Louis sorridendoci. Louis aveva il privilegio particolare di poter pranzare nella sua vecchia scuola. Ovviamente era una star e quindi gli era tutto lecito.
Tutta la scuola si voltò a guardarci, invidiandoci e maledicendoci. Mai nessuna ragazza si era seduta al loro tavolo. Io ero troppo contenta per dire qualcosa.
Ci sedemmo, io capitai, con mio sommo disappunto vicino ad Harry e Muffin vicino a Niall. Lei sprizzava felicità da tutti i pori.
- Vieni a rompere anche qui eh? - chiese Harry squadrandomi con disprezzo.
Lo guardai con la bocca a forma di o, iniziando ad arrabbiarmi.
- Smettila, Styles. Fosse per me non sarei nemmeno qui, credimi - dissi esasperata dal suo comportamento
- E allora perchè non te ne vai? Sarai una ragazza impegnata, quindi vai ad adempiere ai tuoi impegni, come ritagliare le foto dai giornalini da teenagers -
- Okay, basta, io me ne vado. - feci per alzarmi, così come fece Muffin - No, tesoro tu resta, non devi andartene per colpa mia, ragazzi è stato un piacere conoscervi. Ah, Styles, d'ora in poi evita di rivolgermi la parola, tanto sei uno specialista nel farlo - dissi e me ne andai a testa alta, attraversando la mensa sotto gli sguardi di tutti.
wrote by sarah (con enorme divertimento ♥).

look at us, babies
eccoci qui, sì io e la frah come promesso con questa santissima long su quella carota (e puttaniere) di styles, visto rebeccca? ora la puoi leggere finalmente (: ci è venuta la fighissima idea di scrivere questa cosa (partita dalla mente di sarah) a quattro mani, due capitoli io (sarah) ed uno frah e così via. non trovate sia un'idea wjdkskdkl? ♥ ora diteci, che ne pensate? la protagonista è una stronza, proprio come sarah. fateci sapere se continuare oppure no. peace, love and carrots. xoxo
  
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