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Autore: Shannonwriter    30/12/2011    2 recensioni
A grande richiesta (si, insomma..) ecco la storia di Natale delle Gilmore Girls! Il progetto di Rory è quello di passare le vacanze natalizie con tutta la famiglia e con il suo Jess ma riuscirà ad andare tutto nel verso giusto? Scopritelo con questa fanfiction che, neanche a dirlo, è sempre la continuazione di tutte le altre che ho scritto finora.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jess Mariano, Lorelai Gilmore, Luke Danes, Rory Gilmore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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25 Dicembre

 

La mattina di Natale Rory si svegliò di buon umore. Il regalo di Jess le aveva decisamente migliorato quella Vigilia da sola e l’aveva aiutata a vedere le cose in prospettiva; era inutile lamentarsi perché Jess non ce l’avrebbe fatta a venire a Stars Hollow a Natale perché in fondo lei ce l’aveva tutto l’anno. Un giorno non poteva fare questa grande differenza. In più probabilmente avrebbe fatto un’altra imbranatissima sessione di Skype durante la giornata, giusto per fargli gli auguri guardandolo in faccia. Doveva anche considerare la sua famiglia, le persone che non vedeva tutti i giorni e che quindi non meritavano di sorbirsela di cattivo umore. Era stato stupido da parte sua girare con quel muso lungo degli ultimi giorni. Così decise di cominciare la giornata col piede giusto, indossò il suo nuovo maglioncino di cashmere rosso, leggermente scollato sul davanti, qualcosa che non aveva più in mente di mettere visto che Jess non ci sarebbe stato, ma decise che non era una ragione sufficiente per lasciarlo nella valigia. Si mise i jeans, gli stivali marroni e con il suo cappotto color crema uscì dalla sua stanza. Passò da Lane e Zack per fare loro gli auguri di persona e diede due piccoli regalini ai gemelli. Erano proprio una bella famiglia. Aveva la stessa impressione riguardo a sua madre e a Luke. Quando arrivò al locale del suo patrigno (chiuso per i clienti per quella giornata) trovò Lorelai in piedi su una sedia intenta ad attaccare il vischio accanto a uno dei grandi fiocchi di neve di cartone appesi al soffitto. Per un attimo Rory se la prese: come poteva pensare a una stupidaggine simile quando lei non avrebbe baciato nessuno sotto il vischio quel Natale? Ma era un pensiero idiota, non doveva rovinare il divertimento agli altri. Luke era impegnato in cucina ma le urlò i suoi auguri da lì, Danny invece osservava la sua mamma in cima alla sedia e rideva guardando i fiocchi di cartone muoversi di qua e di là. Rory andò a prenderlo in braccio e lui la lasciò fare senza protestare.

 “Oh, come siete carini! Aspetta devo farvi una foto” disse Lorelai entusiasta scendendo dalla sedia.

Prese la sua fotocamera dalla borsa e scattò subito la foto. Era il regalo di Rory e non vedeva l’ora di usarla. “Avremmo dovuto farlo prima e usarla come cartolina d’auguri!” disse la donna guardando il display della fotocamera.

 “Tipo come fanno Carlo e Camilla?” chiese Rory divertita.

 “Proprio come loro. Poi mandarne una ai principi. Te lo immagini? Mi vedo già Henry che la guarda e si chiede chi è questa graziosa signorina americana con quel bambino in braccio?” rispose sarcastica Lorelai simulando l’accento inglese.

Rory rise. “Certo, poi verrebbe fin qui per cercarmi come il principe azzurro.”

 “Io gli concederei subito la tua mano. Saresti la ragazza più invidiata d’America. Poi io, Luke e Danny verremmo a vivere in una modesta ma super glamour casa inglese proprio vicino alla vostra e vivremmo felici e contenti.” Disse Lorelai ormai persa nei meandri della sua sconfinata immaginazione.

 “E con la locanda come farai?” chiese Rory assecondando la sua follia.

Lorelai fece una faccia offesa. “Oh, beh le donne di una certa levatura non lavorano, stai scherzando? La farò gestire a Sookie e ne aprirò una uguale a Londra.”

 “Hai già pensato a tutto. E Jess dove lo mettiamo?”

 “Oh beh è molto semplice: durante il fidanzamento tuo e di Henry il mondo si chiederà se sceglierai di diventare una nobile oppure di restare con lo scrittore maledetto.” Spiegò come se nulla fosse sua madre.

 “Perché gli scrittori devono sempre essere descritti come maledetti? Non capisco.” Si chiese confusa Rory.

 “Chiedilo a Jess, ci esci tu.”

 “Lui non è maledetto. Me ne sarei accorta.”

Il cellulare di Lorelai squillò interrompendo la loro pazza conversazione. “Non ti preoccupare, se è il principe Henry te lo passo subito.” disse alla figlia prendendo il telefono dal tavolo.

Rory sorrise. “Mi raccomando.”

 “Pronto?” rispose al telefono. “Oh, davvero? Devo dire che hai più mezzi della CIA e dell’FBI messi insieme. Hai mai pensato a una carriera nello spionaggio?” chiese Lorelai al suo interlocutore.

Rory ascoltava interessata. Chi poteva essere?

 “Certo, certo, non ti preoccupare. Ma mi dici come hai fatto?” seguì un breve silenzio. “Però, forte! Ok, allora ti lascio. Buon Natale” e mise giù.

Rory la guardava in attesa. “Chi era?”

 “Tua nonna.” Rispose Lorelai.

 “Ah, ma perché non me l’hai passata? Volevo parlarle anch’io!” protestò Rory.

 “Puoi chiamarla dopo per ringraziarla.” Disse Lorelai.

 “Ringraziarla per cosa?”

 “per il tuo regalo.”

 “Ma non mi ha regalato niente.”

 “Stai scherzando? È Natale, secondo te Emily Gilmore non ha niente per te? Dice che arriverà in giornata. Tu aspetta.” Le spiegò misteriosa sua madre. Rory era molto confusa. Che cosa poteva essere? Doveva rimanere lì o andare a casa per ricevere il pacco? Era tutto molto strano. Comunque sicuramente sarebbe stato qualcosa di bello, sua nonna aveva gusto.

Più tardi arrivarono Liz e TJ insieme alla piccola Dula, alquanto delusa dall’assenza di Jess, per pranzare. Secondo la madre, la bimba aveva un sesto senso o comunque capiva molto di più dei bambini di due anni che si vedevano in giro visto che dal momento in cui avevano saputo che Jess non sarebbe venuto, la piccola l’aveva “percepito”. Luke ascoltò il racconto guardando sua sorella e il marito come se fossero dei matti da internare. A quanto pare Dula non sorrideva più e piangeva un sacco da quando aveva “capito” che suo fratello non si sarebbe visto a Natale. Nemmeno farle vedere una sua foto la tirava su, secondo TJ era perché una del liceo era troppo datata. A quel punto Lorelai si offrì di fare un intero servizio fotografico al fidanzato della figlia, per usare la sua nuova fotocamera e ovviamente perché lui odiava essere fotografato. Rory scosse la testa nascondendo un sorriso. Probabilmente a Jess fischiavano le orecchie in quel momento. Il pranzo procedette bene e quando finirono di mangiare anche il dolce arrivò il momento di aprire i regali.

 “Oh cavolo!” esclamò Lorelai all’improvviso. Tutti si voltarono a guardarla.

 “Rory posso parlarti un attimo?” chiese alla figlia sottovoce prendendola per un braccio.

 “Si, certo. Che c’è?”

Lorelai la fece alzare e si allontanarono dagli altri. “Ecco, avrei bisogno di un favore. Ho dimenticato il regalo di Luke a casa, prendi la mia macchina e vallo a prendere.” Le disse velocemente mettendole le chiavi dell’auto in mano.

 “L’hai dimenticato? Ma come-“

 “Si, si sono una sbadata però adesso tu prendi queste chiavi e a vai per favore. È sotto l’albero di Natale, un grosso pacco rosso.” La incalzò.

 “Ma perché non ci vai tu??”

Lorelai alzò gli occhi al cielo. “Perché se vado via io adesso si insospettiranno subito ma se ci vai tu che sei un angelo non diranno niente.” Spiegò.

 “Ma per favore! Penseranno che sono stata io a dimenticare qualcosa!” protestò Rory. Perché doveva occuparsi di una cosa di cui si era dimenticata sua madre?

 “Dai, fammi questo favore. È Natale, siamo tutti più buoni e blah blah blah. Ora vai” le disse spingendola verso la porta.

“Rory deve andare un attimo a casa, ha dimenticato una cosa.” Annunciò agli altri. “Torna subito!”

Rory sbuffò. “Come no” bofonchiò tra sé.

Ad ogni modo prese la macchina di sua madre e mise in moto. Poi gli e l’avrebbe spiegata tutta quella scena. Una volta arrivata nel vialetto scese dall’auto ed entrò in casa.

Andò subito a guardare sotto l’albero e rimase interdetta quando vide che non c’era nessun pacco rosso. Che si fosse sbagliata? Infondo era stata così sbadata da dimenticarselo a casa, poteva essere ovunque. Sbuffando ancora, andò in cucina. Come minimo l’aveva lasciato in bella vista sul tavolo. Quando stava per varcare la soglia di bloccò all’istante. Non era sola.

 “Hey” disse Jess, le mani dietro la schiena come se la stesse aspettando, un leggero sorriso che spuntava sul suo viso.

Rory lo guardava ancora shockata. “Sei qui” fu tutto quello che riuscì a dire.

Il sorriso di Jess si ampliò. “A quanto pare.”

Rory lo raggiunse a grandi passi e lo abbracciò stretto. “Oh mio Dio, ce l’hai fatta! Avevi detto di no, la neve..” gli disse tutto insieme, troppo emozionata e felice per formare dei pensieri del tutto coerenti.

Lui le accarezzò i capelli. “Ho avuto un piccolo aiuto. Un grande aiuto veramente.” Rispose lui.

Rory lo guardò. “Che vuoi dire?”

 “Diciamo che centrano due autisti e un jet privato.” Disse misterioso.

Rory non capiva. “Cosa?”

 “Tua nonna.”

Rory rimase a bocca aperta. “No!”. Ora era tutto chiaro.

 “Ebbene si, ha saputo tutto da tua madre e a quanto pare si è adoperata per farmi arrivare qui in tempo per Natale. Quella donna è influente sai?”

 “Immagino di si. Devo veramente ringraziarla.” Disse con un sorriso e poi diede un bacio a Jess. Le sembrava passato un secolo dall’ultima volta.

 “Buon Natale.” Gli disse.

 Buon Natale anche a te.” e di nuovo si baciarono. Non se n'erano accorti ma erano proprio sotto il vischio, appeso al lampadario. Lorelai pensava proprio a tutto.

 

-

 

Rory e Jess tornarono insieme al locale di Luke dove tutti li stavano aspettando per aprire i regali. Nel frattempo tutti quanti erano stati informati dell’imminente arrivo di Jess e soprattutto Dula non stava nella pelle. La piccola sgambettò verso di lui per farsi prendere e il fratello, tremendamente impacciato si limitò ad abbassarsi e fare una carezza sulla testa della bambina che reagì sorridendo. Rory ridacchiò davanti alla scena perché sapeva quanto poco Jess ci sapeva fare con le faccende di famiglia e con il dimostrare il suo affetto ma restava il fatto che anche lui era affezionato alla sorellina. Era comunque uno spettacolo buffissimo. Le aveva portato un libro per bambini, raccomandò a Liz di leggerglielo. Il famigerato pacco rosso di Lorelai esisteva ed era già nel locale, conteneva un’attrezzatura da pesca nuova di zecca, qualcosa che Luke voleva da un po’. Lui invece le aveva regalato il nuovo cd di Bjork, sperando ovviamente che la moglie l’ascoltasse con le cuffie. Non capiva Bjork granché. Lei fu felice e lo ringraziò. Alla fine Rory e Jess rimasero gli unici a non scambiarsi i regali poiché lui il suo l’aveva già mostrato a Rory via web cam (e anche se aveva la catenina nella tasca del giubbotto non l’avrebbe tirata fuori di fronte a tutti i parenti, troppo imbarazzante) e Rory non aveva il suo con sé. Così alla fine si salutarono tutti e i due ragazzi tornarono alla loro stanza al Dragonfly Inn.

Rimasti soli, Rory chiese di avere il suo regalo. Lui acconsentì e lo estrasse dal giubbotto.

 “è ancora più carino dal vivo che via Skype, lo sai?” disse Rory sorridendo.

 “Sono contento che ti piaccia.” E gli legò la catenina al collo.

 “è bellissima davvero. Ma non voglio che tu spenda più cifre pazze per me, ok? Andava bene qualsiasi cosa.”

 “Ok, ma ti ho detto che non ci ho speso poi tanto. Ora, questo regalo per me che non entra nell’inquadratura della web cam? Dov’è?” chiese lui curioso.

Rory rise. “Giusto. Chiudi gli occhi per favore. Mi serve un attimo di preparazione.” Disse Rory.

 “D’accordo.” La accontentò lui divertito chiudendo gli occhi.

Rory lo lasciò seduto sul letto e si allontanò per andare a prendere il regalo.

Passarono un paio di minuti e Jess cominciò a lagnarsi dell’attesa.

“porta pazienza, ancora un attimo.” gli disse Rory.

Tornò a sedersi accanto a lui e gli prese la mano. “Ok, puoi aprirli.”

Jess guardò davanti a sé e all’inizio non notò niente. Poi qualcosa catturò la sua attenzione. Appeso alla parete c’era un quadro che prima non c’era. Jess rimase sorpreso nel capire che cosa raffigurava. Era un dipinto del Washington Square Garden al tramonto. La luce rosso-arancione nel cielo, le panchine e le ombre delle piante lo rendevano perfetto, assolutamente perfetto. Era il posto che Jess amava di più a New York, forse al mondo e rappresentava un pezzo di storia sua e di Rory. “Wow” disse infine pieno di stupore.

 “Ti piace?” chiese Rory ansiosa di sapere se ci aveva visto giusto.

 “Rory, è stupendo! Dove l’hai trovato?” chiese voltandosi verso di lei.

 “C’è un pittore bravissimo qui a New York che fa ritratti e dipinti su commissione. Tutti lo vogliono ma spesso è impegnatissimo ed è stata un’impresa riuscire a farmi fare il dipinto. Gli ho promesso un’intervista sul giornale in cambio.” Spiegò Rory lieta di aver fatto felice Jess.

 “è una specie di regalo per entrambi. È fantastico, davvero, meglio di una collanina.”

 “Hey, io adoro il mio regalo! E sono felice che anche a te piaccia il tuo. Buon Natale di nuovo. Ti amo.” Gli disse lei sorridendogli.

 “Ti amo anch’io.” Rispose lui e con un bacio quel Natale diventò in tutto e per tutto perfetto.

 

Note:  fineee! Piaciuta? Spero non ci siano imprecisioni e che vi vada bene, l'ho fatta un pochino in fretta perchè ormai il Natale è passato e non volevo pubblicarla a Capodanno o a gennaio, però sono abbastanza soddisfatta. Commenti, opinioni? Fatemi sapere. Ringrazio Luna per avermi sostenuta e motivata a scrivere e continuare finora la storia. Alla prossima <3

   
 
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