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Autore: Rosario99    30/12/2011    1 recensioni
Una gita in un antico castello irlandese aspetta alcuni dei nostri amati amici adolescenti.
Ma siamo sicuri che le antiche tremende legende che si narrano su questo castello non siano vere?
Dal terzo capitolo:
Chris è stato rapito da Ryley, la quale si giustifica con un misero "Voglio divertirmi..". Spiega loro che per riuscire ad aprire la porta e quindi salvare Chris bisogna riuscire a conquistare le otto chiavi sparse in tutto il castello.
Otto chiavi, otto mondi diversi.
SI dividono, tre rimangono a far compagnia al professore, ma chi?
I rimanenti nove trovano la prima porta ed entrano rapidamente, ma rimangono di stucco.
Un mondo pieno di prati, aiuole e dolci animali li attende; ed un folle ragazzo di nome Jess, innamorato di Courtney.
Genere: Avventura, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3- Incominciano i guai, incominciano. Parte 1

 
-Ma che..? – disse Duncan agli altri.
-Diciamo, che fino a prova contraria, abbiamo appena visto un elfo … - disse Noah con ribrezzo.
-Allora, chica? – disse l’ispanico, non provocando l’ira per la prima volta di Heather.
-Vediamo …
“Benvenuti in questo castello; il vostro professorino è qui con noi, proprio dove è entrato. Ho voglia di giocare, quindi vi spiego come è strutturato questo castello: abbiamo otto porte, con otto conseguenti stanze. Due sono dormitori, uno maschile, uno femminile, le altre otto vi serviranno a conquistare le chiavi, che serviranno a salvare il vostro amato professorino.
Questo è tutto, buon divertimento.”
 
Bridgette, forse la più sensibile del gruppo, corse immediatamente alla porta, dove appena un’ora e qualche minuto prima era entrato il suo professore preferito.
-Professore! – urlò a squarciagola; con suo grande stupore, qualcuno le rispose.
-Bridgette! – la voce era del professor Mc Lean. –Potete darmi una mano?
La sua vanitosità e il suo orgoglio erano sempre lì. Duncan, nonostante non amasse il professore, forse perché li odiava tutti, prese il suo coltellino e cercò di aprirla; invano.
-Ascoltate ragazzi: - incominciò il professore. –Se volete salvarmi, dovrete conquistare le sei chiavi  che trovate in questo castello; ma da quello che ho capito, non sarà per niente facile … Scappate finchè siete in tempo.
Questa volta intervenne Noah.
-Giammai professore! Siamo venuti in tredici e torneremo in tredici.
-Sai Noah, ho paura che saremo meno di tredici, addirittura di dod … AAAH! – delle grida di dolore troncarono le parole di Chris.
-Professore! – Bridgette, lacrimante, colpì violentemente la porta. Geoff, preoccupato, le si avvicinò e cercò di tranquillizzarla.
-Ragazzi, siamo in debito col professore. Si va a cercare le chiavi.
-Non così in fretta. – lo bloccò Courtney perfettamente calma. –Non facciamoci prendere dal panico; bisogna organizzare un piano.
-Vero Cody? – Noah guardò Cody, il quale aveva i pantaloni macchiati di pipì.
-Sono d’accordo con te, principessa. – disse Duncan. –Bisogna solo escogitare il piano.
-Hai detto niente … - disse Cody preoccupato.
-Ragazzi! – disse la Genialoide che c’era in Izzy; probabilmente quest’ultima avrebbe fatto poche, pochissime presenze in questa assurda vacanza. –Visto che siamo dodici, proporrei di dividerci in due gruppi; sei rimarranno qui a contatto col professore, sei andranno in cerca delle chiavi.
-Obietto. Sei, persone sono troppe. Proporrei di lasciar tre persone, anziché sei.
-Giusto, son d’accordo con Courtney. – intervenne Leshawna. –Io proporrei di rimanere …
-Aspetta, Leshawna. – anche Trent  entrò a far parte della discussione. –Scegliamo a caso, vi va? Così nessuno rimarrà scontento.
-Ok, Trent! – Gwen pronunciò queste parole, Trent la guardò dolcemente, col risultato che la gotica arrossì di botto.
I dodici decisero di strappare una pagina dal libro di Noah, nonostante quest’ultimo avesse mosso obiezione, ma alla fine si era lasciato persuadere.
-Se la persona che esce, ha voglia di andare alla ricerca delle chiavi, può venire lo stesso. – disse Alejandro, dopodiché pescò un nome ed uscì quello di Bridgette.
-Sì! – disse felice. –Farò compagnia al prof!
Cody prese un secondo biglietto dal cappello di Geoff; questa volta uscì il nome di Izzy.
-Noo! – disse la vera Izzy delusa. –Izzy si vuole avventurare!
-Perfetto. – disse Alejandro. –Heather, pesca un biglietto.
L’asiatica si sentì sollevata a non dover sentire quel chica e prese un biglietto dal copricapo del festaiolo.
-Duncan!
-Vuoi scherzare? – disse Duncan. –Io rifiuto!
“Ma come si fa a rifiutare un’offerta del genere?” Pensò tra sé e sé Leshawna.
Proprio l’afro, si accinse a pescare un biglietto. Appunto, uscì il nome di Geoff.
-Credo proprio che resterò a far compagnia a Bridgette … - disse Geoff, nascondendo un po’ di delusione; in effetti, gli sarebbe molto piaciuto avventurarsi.
-Eh, no Geoff! Io ti conosco! Tu vai insieme con loro. E siccome abbiamo fretta e non abbiamo tempo per tutta questa procedura, quelli che escono escono, poi facciamo a cambio.
-Buona idea! – disse Cody; velocemente, prese dal cappello due nomi e li lesse ad alta voce. –Heather e Alejandro!
I due si guardarono con odio, ma avendo stabilito un patto, non protestarono Geoff scambiò un ultimo bacio a Bridgette, poi i nove si staccarono definitivamente da Heather, Alejandro e la surfista.
-Buona fortuna! – esclamò Bridgette, prima di veder sparire i suoi nove compagni della 3B tra il buio e l’ombra di quel castello maledetto.
 
-Forse dovevo rimanere con Bridgette … - disse Geoff ad alta voce, deluso.
-Stai tranquillo! –lo rassicurò Trent. –Con Heather ed Alejandro non hai di che preoccuparti!
-Ha ragione Trent, amico! Andrà tutto bene! – rincarò Noah.
-Ehm, scusate … - disse perplesso Cody. –Non vorrei interrompere questo momento così tranquillo, ma in che direzione stiamo andando?
Effettivamente, erano partiti decisi, stavano camminando a passo di comando, ma senza una vera destinazione.
-Hai ragione Cody! Ma così è più divertente! –disse Izzy allegra.
-Eh, no Izzy. Così è più pericoloso! – la corresse Courtney.
 
-Ragazzi, se volete vi lascio soli … - disse Bridgette nascondendo un cenno di sarcasmo.
Alejandro inarcò un sopracciglio di protesta e non rispose.
-Speriamo se la cavino e tornino tutti … Noi facciamo compagnia al professore!
-Professore? – disse Bridgette battendo le mani nella porta; nessuna risposta. –Professore?! – ancora niente. –Voi … Che dite? – chiese preoccupata.
-L’avranno portato in qualche altra stanza … - disse Heather incerta.
 
I nove camminavano abbastanza velocemente, con Izzy e Courtney davanti al gruppo. Il “paesaggio” attorno a loro non era dei migliori; le pareti erano fatte di pietra dura, quelle grigie tipiche dei castelli antichi. Era molto sporco, ogni tanto scorgevano topi o ragni provocando il “Che schifo!” imminente di Leshawna. Proseguirono per altri venti metri circa, quando una porta rossa, molto moderna, rosso sangue acceso, fece capolino.
-Ehm … Non vorrei essere il Capitan Ovvio della situazione, ma penso sia proprio la prima porta. – disse Cody intimorito.
-E menomale che ci dovevano essere i dormitori! – disse Courtney irritata.
Duncan prese la spada e lo scudo. –Entriamo.
Una volta entrati, la porta alle loro spalle si chiuse di botto, come per dire “ora ve la vedete voi!”.
Il paesaggio che ora si mostrava davanti ai nostri sei amici, era, al contrario delle loro aspettative, tutt’altro che terrificante.
Prati, aiuole colorate, scivoli, altalene e chi più ne ha più ne metta.
-Oh, wow! – disse Cody energico. –Forse non sarà così complicato.
-E’ troppo presto per parlare ancora. – lo fermò Courtney. –Teniamo la calma.
Superarono una casetta rosa elettrico dove dei bambini giocavano, ma un ragazzo udì le parole della castana e sogghignò. Tuttavia nessuno se ne accorse.
-Dai Courtney, rilassati! – le rimproverò Leshawna allegra.
-Sei troppo pessimista, divertiti! Yeah! – rincarò Izzy.
-Io.. Non sono pessimista! – rispose lei imbarazzata. –Guardo solo la realtà.
-Partiamo dal nostro obiettivo: - disse Geoff. –Trovare la chiave, giusto?
-Sì.. – disse Noah incerto. –Ma dove la troviamo in questo paese vivaledolcezze?
-Chissà, magari qualcuno del posto potrà saperlo! – disse Trent. Poi indicò lo stesso ragazzo che prima aveva sentito Courtney blaterare.
I sei gli si avvicinarono, lui fu contento d’esser interpellato.
-Ehm, scusa.. – incominciò Trent imbarazzato. -..Potresti dirci..
-So già tutto! – disse lui raggiante. –V’ho sentiti.. Il mio nome è Jess, sarò lieto di portarvi dove si trova la chiave! – a quest’ultima parola fece l’occhiolino a Courtney, che sorrise imbarazzata.
-Ehm, da dove si va? – chiese Gwen.
-Prego! – disse lui. –Da questa parte!
 
 
 
 
   
 
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