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Autore: dreamasmile    02/01/2012    4 recensioni
«Alla maggior parte degli artisti di Broadway hanno detto questo, ma ce l’hanno fatta. E ce la farò pure io. Andrò a Lima, hai presente quel fascicolo che ti ho fatto vedere su quella scuola di musical? La dirige Rachel Berry. E sai chi è? Solo la più acclamata cantante di Broadway degli ultimi cinque anni. E tutti le dicevano che non ce l’avrebbe mai fatta.»
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio, Rachel Berry, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It's my life, and it's now or never 
'Cause I ain't gonna live forever
I just want to live while I'm alive 

{It's My Life - Bon Jovi



 
17 Dicembre 2023 – Pittsburgh, Pennsylvania

Amelia uscì in cortile ancora in pigiama, seguita da suo fedelissimo gatto, andando a salutare il postino, puntuale come sempre.
«Oh, Amelia! Buongiorno.» la salutò l’uomo con un sorriso, subito ricambiato.
«’Giorno Bill. La posta?» domandò la ragazza, osservando la borsa stracolma di carta.
Bill sorrise e prese un pacchetto di lettere dentro la sua borsa – senza far cadere nient’altro – e le porse alla ragazza. «A quanto pare qualcuno andrà all’università…» disse semplicemente, saltando in sella alla sua bici e facendo un cenno di saluto, prima di ripartire.
Amelia entrò in casa chiudendo la porta con un agile colpo di fianco e si buttò sul divano, cominciando a sfogliare la pila di lettere che teneva in mano.
«Bolletta… pubblicità… auguri di Natale in anticipo… università… ancora pubblicità… come università?!»
La ragazza saltò in piedi come una molla, aprendo in fretta e furia quella lettera che portava davanti lo stemma della University of Pittsburgh.
«Chi ha detto università?»
La madre di Amelia spuntò dalla cucina con una tazza di tè bollente in mano, continuando a girare il cucchiaino.
«Mi hanno presa. Cioè… mi hanno presa.» disse incredula la ragazza, lasciandosi cadere a peso morto sul divano.
«Ti hanno presa?! Dammi qua!»
Con un gesto affrettato, la lettera entrò in possesso della madre di Amelia.
«Amelia, tesoro! Sei stata accettata! Andrai all’università, sei contenta? Oh cielo, devo dirlo a tuo padre!» urlò euforica la donna, facendo quasi rovesciare il tè che teneva in mano.
«No.» sussurrò la ragazza, facendo sobbalzare sua madre.
«Cosa stai dicendo, Amelia?»
La donna si avvicinò alla figlia con passo lento, quasi avesse detto un’eresia.
«Non ci vado all’università, non voglio. E tu lo sai.» disse Amelia, alzandosi in piedi.
«Sai benissimo che non voglio diventare un medico, così come sai che ho fatto domanda all’università solo per farvi un piacere, a te e a papà.» continuò.
La madre di Amelia appoggiò la sua tazza di tè sul tavolino al suo fianco e – con un sorriso – si avvicinò alla figlia.
«Tesoro, adesso sei solo un po’ confusa. E’ probabilmente l’agitazione; insomma, andrai in una delle università più prestigiose del paese e...»
Amelia non la lasciò finire la frase. «No, mamma. So benissimo quello che voglio e quella maledetta scuola non è fra queste cose. Io voglio andare a Broadway, voglio cantare, voglio ballare e voglio diventare un’artista. E non provare a farmi cambiare idea, perché sai che non lo farò.»
La donna scosse la testa in segno di disapprovazione; prese un lungo respiro e cominciò a parlare.
«Hai 19 anni e molto probabilmente non sei abbastanza matura per capire che queste cose che tu vuoi fare sono impossibili da realizzare. Smettila con queste sciocche fantasie da liceale! Sai benissimo che per diventare un’artista, come dici tu, ci vuole talento, ci vuole passione e ci vuole tanto tempo. Ebbene sì, la passione per l’arte ce l’hai e pure il tempo, ma ti manca la materia prima. Sarai brava finché vuoi, ma sappiamo entrambe che ci sono persone molto meglio di te in queste cose. Mettiti in testa che tu non andrai mai a New York per studiare canto, recitazione o qualunque altra sciocchezza, chiaro?»
Amelia sorrise, sembrava quasi che stesse prendendo in giro sua madre.
«Alla maggior parte degli artisti di Broadway hanno detto questo, ma ce l’hanno fatta. E ce la farò pure io. Andrò a Lima, hai presente quel fascicolo che ti ho fatto vedere su quella scuola di musical? La dirige Rachel Berry. E sai chi è? Solo la più acclamata cantante di Broadway degli ultimi cinque anni. E tutti le dicevano che non ce l’avrebbe mai fatta.»

 
17 Dicembre 2023 – Lima, Ohio

Rachel camminò lungo il corridoio che portava al suo ufficio, facendo ticchettare le sue scarpe contro la moquette.
Si fermò davanti alla porta, lucidò la targhetta con scritto il suo nome ed entrò soddisfatta nel suo ufficio.
Neanche il tempo di sedersi che squillò il telefono. «Accademia del Musical, sono Rachel Berry. Come posso aiutarla?» rispose, con la solita voce cordiale che usava per rispondere a degli estranei.
«Oh, madame Berry, è proprio lei. Mi chiamo Amelia Hover e vengo da Pittsburgh, vorrei sapere se accettate nuovi iscritti per il prossimo semestre.»
Rachel spalancò la bocca dalla sorpresa. «Ehm, le regole dell’Accademia vietano le iscrizioni a metà dell’anno, in realtà. Mi dispiace molto, ma se è interessata può già iscriversi per il prossimo anno. Viene da Pittsburgh, ha detto?» disse, con fare autoritario.
«Si, ma in questo momento sto arrivando a Lima. Penso di arrivare in città per domani, posso avere un appuntamento? Mi piacerebbe molto parlare di persona con lei, madame.»
Rachel arrossì di colpo; adorava quando le persone parlavano con lei come se fosse una celebrità, ma non era ancora abituata a sentirsi chiamare così.
«Certo. Allora, va bene per domani alle 15? Ho un po’ di tempo a quell’ora»
Dall’altra parte del telefono di sentì un urletto, come quelle esclamazioni che fanno le adolescenti quando si ritrovano davanti al loro cantante preferito.
«Ehm, certo. Grazie mille, madame. A domani.» la salutò Amelia.
«E’ un piacere. A domani, e buon viaggio.» finì Rachel, riagganciando il telefono.
Pittsburgh?, pensò. Sento che questa ragazza farà strada.
 
 

saaaaaaalve.
allora, è la prima volta ufficiale che pubblico su
questo fandom, anche se scrivo su glee da un sacco di tempo.
premetto che non ho idea del perchè abbia scritto questa storia e
non ho idea se riuscirò a finirla.
sta di fatto che ho visto Burlesque, e mi sono ispirata.
(la storia non c'entra niente con il film, l'ispirazione sta solo nell'argomento della ragazza che insegue i suoi sogni)
dunque qui siamo nel futuro, tra 11 anni.
come sono andati a finire i vari personaggi lo si scoprirà nel tempo, però si può
già capire che Rachel ha fatto successo a Broadway ed è ritornata a casa per aprire una scuola di musical.
spoilero (?) dicendo che alcuni professori di questa scuola sono ex-membri delle ND.
eh bè, spero che questo primo capitoletto vi piaccia, non ho idea di quando posterò il seguito D:
forse se avrò successo, posterò in fretta :D
vi ringrazio anche solo se state leggendo, significa molto per me.
ah, Amelia ha il volto di Amelia Lily (la terza classificata a x Factor UK)
spero di ricevere qualche recensione - anche negativa, una critica non fa mai male.
baci e a presto :D

 

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