Fanfic su attori > Robert Pattinson
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Autore: Frytty    02/01/2012    3 recensioni
Arlyn ha perso la memoria. Non ricorda di avere una vita, ma diverse cose, al suo rientro a casa, non quadrano e lei decide che se vuole ritornare ad essere felice come un tempo, non può semplicemente aspettare, ma agire.
E Robert, che ruolo ha nella sua vita?
E Tom? E' solo il suo migliore amico, come vuole farle credere?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve!

Eccomi, come promesso, ad aggiornare con l'Epilogo di questa Ff.

Che dire? Ovviamente, che dispiace tantissimo anche a me che questa storia si sia conclusa, un po' perché mi ero affezionata irrimediabilmente ad Arlyn, un po' perché mi ha permesso di esprimere alcuni dei miei sentimenti repressi circa situazioni/eventi e un po' perché è stato un piacere vedere come una Ff nata assolutamente per caso da una vecchia shot che avevo scritto per un contest, abbia potuto attirare così tante persone che hanno avuto la costanza, la voglia e la passione (spero) di leggere, commentare e inserire tra i preferiti/da ricordare/seguite.

E' anche per questo motivo che ci tengo in particolar modo a ringraziare tutte le meravigliose persone che hanno letto, commentato (con assiduità o meno), che hanno inserito la Ff tra le seguite/preferite/da ricordare, che sono state in silenzio, ma hanno apprezzato ugualmente (o non l'hanno fatto), a chi si è immedesimato, almeno un po', con Arlyn e con le sue emozioni, a chi si è arrabbiato durante una particolare scena, a chi ha pianto o si è semplicemente commosso, a chi qualche personaggio, a volte, ha fatto pena e con tutti quelli che ce l'hanno avuta con Alex quando meritava, ma che poi, alla fine, hanno gioito quando hanno scoperto di lei e Tom; a tutte queste persone e anche a coloro che non ho nominato un sentito e vivissimo GRAZIE dal più profondo del cuore, perché senza di voi non avrei mai portato avanti questa Ff e adesso non stareste leggendo questi ringraziamenti.

Questa Ff è dedicata un po' a tutti voi dell'universo splendido di EFP, un po' a chi mi ha sempre seguita (e a chi ha cominciato a farlo da poco) e un po' a me stessa, perché ne avevo bisogno.

Volevo ricordare che il titolo di questa Long-Fic proviene da una canzone dei Placebo e il link è questo: You don't care about us (with lyrics)

La scena dell'Epilogo l'ho ripresa, minuto per minuto, da un vecchio video di uno dei primi Natale di mia cugina. In verità non avevo intenzione di riportare una cosa del genere in un Epilogo, cioè, un qualcosa che rimandasse al quotidiano sì, ma non di un Natale; poi, per caso, mi è capitato di rivedere questi vecchi video e ho avuto l'ispirazione :) ci tenevo a specificarlo, onde evitare equivoci o simili :)

Vi ricordo anche, se è lecito, che ho all'attivo una Long-Fic sul fandom Twilight e che si intitola Dreams are Wishes (cliccate sul titolo per andare alla Ff) e che, se vi va e siete appassionate anche di Twilight, mi piacerebbe apprezzaste.

Per il resto, ho in mente un'altra Long-Fic con protagonista Robert Pattinson, ma per il momento è solo un progetto e credo comunque che non vedrà luce se prima non avrò completato le altre Ff in sospeso. Vi terrò comunque aggiornate sul mio profilo Facebook che trovate come link nel mio profilo EFP (quello Gruppi e non quello Personale) :)

P.S. Ovviamente l'Epilogo è al presente perché tutta la storia fino ad ora erano, se non si era compreso, ricordi e narrati, quindi, al passato :)

Vi lascio, ringraziandovi ancora una volta e con la speranza che questo Epilogo vi piaccia.

Buon Anno a tutti, buone vacanze e...

 

 

Buona Lettura! <3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un anno e cinque mesi dopo.

 

< Susy! Susy, guarda la mamma! > Robert sta cercando, inutilmente, da quaranta minuti buoni di convincere Susy ad alzare lo sguardo verso la macchina fotografica che io continuo a muovere da un lato all'altro, nella speranza di riuscire a scattare almeno una foto ricordo di questo Natale.

Susy, però, non sembra così collaborativa, anzi; non appena sente il suo nome, alza la testa, poi, decretato che non è niente di interessante, torna ad occuparsi del mini-pianoforte che i miei genitori le hanno regalato, schiacciando tasti a caso.

Robert, seduto dietro di lei, le mani sui suoi fianchi, cerca di distrarla come può, ma lei emette solo qualche verso indistinto e poi scoppia a ridere, una risata contagiosa che coinvolge anche lui e me.

< Susy, la facciamo una foto noi due, insieme? > Robert la solleva in braccio, poi lascia che poggi i piedini sulle sue cosce, reggendole per i fianchi e facendole segno di guardare verso di me, ma, tempo due secondi, neanche quello necessario per inquadrarli, e Susy comincia a piangere disperata, cogliendo Robert di sorpresa, tanto che riesce, appena in tempo, a mantenerla in equilibrio e ad abbracciarla prima che cada.

< Non c'è verso di farla stare ferma. > Ripongo la macchina fotografica nella sua custodia, abbandonandola sul divano e osservando Robert che cerca di farla calmare scuotendo il suo sonaglio preferito.

< E' troppo distratta dai regali, forse più tardi riusciremo a farla ragionare. > Penso ad alta voce.

Lo scorso Natale siamo riusciti a riempire un intero album di foto, ma Susy aveva solo cinque mesi e non era ancora in grado di camminare, quindi era decisamente più semplice avere la sua attenzione; adesso che ha cominciato a gironzolare dappertutto, è un miracolo se riusciamo a chetarla per farla mangiare.

< Eppure ieri sera, con Tom e Alexandra, era molto più disponibile. > Si imbroncia, lasciando a Susy il suo sonaglio, che, nel frattempo, ha smesso di piangere e sembra essere tornata a divertirsi come prima.

Sorrido e mi siedo a terra accanto a lui, scompigliandogli i capelli e baciandogli una guancia.

< Sei già geloso di tua figlia? > Lo prendo in giro.

< No, ma è la verità! > Risponde, prima che il rumore del sonaglio, lanciato lontano, in un punto imprecisato della stanza, ci spaventi.

Susy sembra aver cambiato meta e punto di interesse, perché si dirige a passo di marcia verso la custodia del cellulare di Robert, lasciata incustodita sul divano.

Gliela sottraggo, allungandomi verso di lei, prima che possa anche solo pensare di metterla in bocca, lasciandola disorientata.

< Non in bocca. > Le dico seria, sollevandola e riportandola vicino a noi, davanti al suo nuovo giocattolo.

Passo la custodia a Robert e i suoi occhi azzurri e vivaci seguono il mio movimento, poi ritornano su di me, come a ponderare quello che le ho detto qualche secondo prima. Incurante, allunga le mani verso l'oggetto del desiderio, mentre Robert lo nasconde dietro la schiena.

< To-ta ta-ta! > Esclama, gattonandogli intorno, mentre io sorrido divertita.

< Ta-ta cosa, eh? > La prende in giro lui, alzando il braccio con la custodia in mano. < Vuoi questa? > Le domanda, innocente.

Susy fa cenno di sì con la testa e si rialza in piedi per raggiungerla.

< Ta ta ta ta ta ta! > Continua, allungandosi quanto può, urlando quasi.

< D'accordo, tieni. > Robert gliela porge, e lo sguardo di Susy si illumina felice, prima che Robert nasconda nuovamente la custodia dietro la schiena.

< Non c'è più! > Esclama anche lui, sorpreso, lasciandola perplessa.

La custodia riappare e anche il sorriso di nostra figlia.

La custodia sparisce e i suoi occhi si spengono. Come le lucine dell'albero di Natale.

Robert abbandona la custodia tra le mie mani, dopodiché afferra Susy e comincia a farle il solletico.

< Falla sparire, prima che torni a reclamarla. > Mi suggerisce ed io mi alzo controvoglia per andare a posare la custodia sul tavolo della cucina.

Quando rientro in salotto, Robert sta fingendo di morderla, mentre Susy ride divertita ed io mi siedo sul divano per godermi la scena con un sorriso.

Sapevo dall'inizio che Robert sarebbe stato un papà splendido e un marito impeccabile.

A volte mi capita ancora di rimanere imbambolata quando osservo la fede semplice che porto al dito, quasi non fosse la mia vita, ma quella di un mio alter-ego, di una qualche mia sosia. Da quando Alex mi aveva accompagnata a vedere il mio vestito da sposa, non avevo fatto altro che immaginarmelo indossato da me, ad una vera cerimonia, con tanto di invitati, rinfresco e torta, ma non avrei mai creduto fino in fondo che sarebbe successo, non dopo tutti i trascorsi.

Invece, quando mio padre mi si era avvicinato per accompagnarmi all'altare, quando le porte dell'abbazia si erano spalancate ed io avevo intravisto la figura di Robert attendermi sorridente, bellissimo nel suo completo elegante, la verità che fossi proprio io la sposa, la ragazza forse cresciuta un po' troppo in fretta, ma che adesso aveva tutta l'intenzione di costruirsi una famiglia, mi scivolò addosso, facendomi rabbrividire e facendomi scoppiare in lacrime e a poco erano valsi gli incoraggiamenti di mio padre. Neanche quando depositò la mia mano in quella di Robert riuscii a darmi un contegno, il sacerdote che continuava a fissarmi come se stessi per avere una crisi di nervi; ma come potevo far capire a tutti che ero solo felice, maledettamente felice di trovarmi lì, di avere accanto Robert e di non essere sola?

< Chiama la mamma, Susy, forza, ma-mma. > La voce di Robert mi costringe a ritornare al presente e a mia figlia che allungava una mano nella mia direzione, sorretta da suo padre.

< Maaaa-ma, ma-ma. > Pronuncia a malapena, muovendo qualche passo verso di me.

Senza farmelo ripetere due volte, le afferro la manina e mi inginocchio accanto a lei, baciandole una guancia paffuta.

< Diamo gli auguri alla mamma, Susy. > Neanche il tempo di dirlo, sono entrambi addosso a me, come un piccolo tornado che mi costringe a ricadere distesa sul tappeto e a ridere, mentre cerco di fare il solletico a entrambi.

E mentre Susy decide che è arrivato il momento di scartare un altro regalo, barcollando verso l'albero dietro di noi, Robert si porta all'altezza del mio viso e mi bacia dolcemente.

< Buon Natale, signora Pattinson. > Mormora l'istante successivo, facendomi sorridere.

< Ti amo. > Riesco soltanto a rispondere, stringendomelo vicino al cuore, lì dove voglio che resti per sempre insieme a Susy.

 

 

 

 

 

 


   
 
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