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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    02/01/2012    1 recensioni
[Kaizoku Sentai Gokaiger]
[MarvelousJoe][Fluff]
All'improvviso, un ceffone, dato da una mano umida e gelida ma al tempo stesso familiare, lo riscosse, ripiombandolo all'istante nella realtà: si accorse che quei legami così stretti altri non erano che le lenzuola della sua cuccetta.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Tales From Tokusatsu Worlds'
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THE CAPTAIN AND HIS FIRST MATE'S ROOM

§§§

Il picchettare intenso della pioggia sul legno svegliò di soprassalto Joe, che si ritrovò per un attimo ad annaspare nel buio nero e profondo, stretto da legacci che quasi non lo lasciavano respirare e col viso imperlato di sudore.

La sua mente vorticava, incapace di ragionare logicamente e di riprendere il contatto con la realtà tanto più dalla sua bocca uscivano rantoli e lamenti e il suo corpo, più pesante del piombo, non accennava a rispondere alle sollecitazioni.

Sembrava come paralizzato.

All'improvviso, un ceffone, dato da una mano umida e gelida ma al tempo stesso familiare, lo riscosse, ripiombandolo all'istante nella realtà: si accorse che quei legami così stretti altri non erano che le lenzuola della sua cuccetta. Che quel buio così profondo celava solo il mobilio della stanza, sua e del capitano, e che si trovava al sicuro, sotto la coperta del GokaiGalleon.

E che sopra di sé, grondante acqua per la notte trascorsa di vedetta, c'era Marvelous, che lo fissava con occhi preoccupati e al tempo stesso irritati.

Lo spadaccino fissò a lungo l'altro, frastornato e confuso, incapace di proferire parola nel tentativo di mettersi seduto; le braccia snelle di GokaiRed gli passarono sotto le ascelle, aiutandolo, prima che questi, scivolando verso la porta, si decidesse ad accendere la luce.

L'improvviso splendore lo accecò per un attimo mentre, sotto al suo naso, si era materializzato improvvisamente un bicchiere pieno di liquore ambrato.

Datti una calmata e bevi, sembra che tu abbia visto un fantasma.”.

Marvelous sparì nel piccolo bagno attiguo alla camera, lasciando il suo luogotenente a fissare il vuoto con espressione ebete.

E un fiume di lacrime a rigargli il volto, senza che lui fosse in grado di fermarle.

E quando il moro, ritornato in camera con un semplice accappatoio addosso e i capelli ancora grondanti d'acqua, lo trovò in quelle condizioni, a sua volta non seppe cosa fare, come comportarsi in un frangente del genere.

Diavolo, era convinto fosse un semplice incubo, non che avrebbe portato il suo fidato compagno a comportarsi in quel modo: piagnistei e lamenti non erano da lui, affatto.

Con cautela, si avvicinò al letto sfatto, sedendosi accanto a Joe, che serrava con forza tra le dita il bicchiere ancora intonso: con una certa difficoltà, riuscì a fargli mollare la presa, ingollandone lui stesso il contenuto in un solo sorso.

Chissà perchè, aveva l'impressione che gli sarebbe servito: dopotutto, era stanco per la lunga nottata, e poi non si può sprecare del buon liquore senza una ragione!

Il suo sguardo tornò sul volto di Joe, arrossato, e sulla mano, che era andata a stringere convulsamente la coperta.

Marvelous sospirò: “Non è servito a nulla il mio schiaffo?” chiese irritato.

L'immobilità di GokaiBlue gli fece capire che, no, forse non era servito a granchè.

Con un gesto di stizza, il capitano afferrò a sua volta un lembo di lenzuolo, tirando con poca grazia e parecchia forza: con un tonfo, Joe Gibken era cascato a faccia in giù sul pavimento, col naso a pochi centimetri dai piedi nudi del moro.

Che sogghignava a braccia conserte sopra di lui.

Sembrava però che quell'azione, per quanto dolorosa, avesse fatto quantomeno tornare in sé lo spadaccino, che sbattè più volte le palpebre, con gli occhi puntati alternativamente sul volto del compagno e sulle proprie mani.

Ti sei svegliato adesso?” chiese GokaiRed, inginocchiandosi fino a quando i loro visi, o meglio le loro bocche, non furono a pochi centimetri di distanza.

Più o meno...” balbettò Joe, asciugandosi furtivamente il volto dalle lacrime mentre cercava di mettersi in piedi, puntellandosi con le mani sul bordo del letto.

Come già prima aveva fatto, il capitano cinse con estrema delicatezza la vita del compagno, aiutandolo a rimettersi dignitosamente seduto sul materasso, senza però fermarsi a questo: pochi istanti dopo, e la schiena del vicecomandante era poggiata contro i cuscini, mentre GokaiRed, sdraiato per tre quarti sopra di lui, lo baciava sul collo e sulle labbra, sfiorandogli la pelle del viso coi capelli ancora umidi per la doccia fuori programma che si era fatto stando fuori, appollaiato per tutta la notte sulla coffa.

I nervi tesi fino allo spasmo di GokaiBlue, in un momento, si rilassarono, mentre un sorriso sghembo si allargava sulla bocca di Marvelous: era stata una grande idea la sua, senza alcun dubbio.

Senza dimenticare che trascorrere quasi sei ore al freddo meritavano un premio, secondo il suo punto di vista.

S'interruppe un attimo, poggiando la testa sul petto nudo dell'altro: sentiva il cuore battere con forza, sembrava quasi volesse sfondare la cassa toracica per uscire e trovava quel suono, unito al calore che emanava il corpo dell'altro, estremamente piacevole e rilassante, quasi al livello di una ninna-nanna.

Si accoccolò meglio, dimenticando quello che stava facendo fino a due minuti prima e sentendosi improvvisamente esausto e senza forze: quel cuscino gli sembrava così piacevolmente caldo...

Nel torpore che precede il sonno, sentì chiaramente una mano sfiorargli i capelli.

Riuscì, con gran difficoltà, a sollevare una palpebra, osservando l'espressione a sua volta assonnata di Joe, che stava del tutto riverso sul cuscino, con gli occhi chiusi, e la cui mano non aveva smesso neppure nel dormiveglia di accarezzarlo.

Peccato, avrebbe voluto divertirsi ancora un po'...

L'unica cosa che sperava è che nessuno degli altri membri dell'equipaggio avesse la brillante idea di andarli a svegliare.

O sarebbero stati presi in giro da lì all'eternità.

   
 
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