Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: TheSwagGirl    03/01/2012    4 recensioni
Nome? Jey.
Cognome? Bieber.
Sesso? Spesso.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.      Everything About You.
 
 
 
 
                               I don't wanna waste the weekend, 
                                  If you don't love me, pretend 
                                     A few more hours, then it's time to go. 
                                        As my train rolls down the East coast, 
                                           I wonder how you'll keep warm. 
                                              It's too late to cry, too broken to move on.
 
 
 
 
 
 
 
*FlashBack*
 
 
 
Tutti piangono.
È una cosa naturale.
Si piange per tristezza, gioia, rabbia, frustrazione, dolore.
Si fanno pianti brevi, e pianti che durano una vita.
Ogni persona ha un luogo in cui piangere.
C’è chi non resiste e piange dove capita.
C’è chi invece si conserva quel pianto come un segreto, quasi una cosa preziosa.
Chi sfoggia un sorriso brillante in attesa del proprio momento in cui piangere.
Molte persone piangono alla sera, nel letto.
Lasciano scivolare le lacrime sul cuscino.
In questo modo nessuno le vede e il mattino dopo il cuscino sarà asciutto.
E tutto potrà ripartire da capo.
Io piango sotto la doccia.
Perché è il mio momento di pace.
È il momento in cui sono completamente sola.
È il momento in cui nessuno mi disturba perché nessuno disturba chi è in bagno.
È il momento in cui posso dare la colpa degli occhi rossi allo shampoo.
Ogni persona ha i propri motivi per piangere.
In media una ragazza piange almeno una volta alla settimana.
Io piango tutti i giorni.
Piango per rabbia.
Piango perché i miei genitori sono morti.
Piango perché loro mi hanno lasciata sola nel Bronks.
Piango perché una ragazzina non può essere lasciata da sola in un quartiere come quello.
Dovrei smetterla di piangere.
Eppure piango.
Piango perché ballare per me diventa sempre più difficile.
Sono una ballerina. Ma ballare ora è difficile.
Sono cresciuta a Chicago. Amavo la mia città.
Avevo una bella famiglia, eravamo felici. Come qualsiasi altra famiglia.
Avevo dieci anni quando mia madre morì di tumore.
Abbandonò me e mio padre. Quello stronzo di mio padre.
E da li tutto andò a puttane. Mio padre perse il lavoro.
Ci trasferimmo a New York, nel Bronks.
Ma le cose non andarono bene. Mio padre non trovò più un lavoro.
Si buttò nell’alcol e successivamente nella droga.
Avevo tredici anni quando lui morì, lasciandomi completamente sola.
Ho passato cose che voi neanche vi immaginate.
L’unica cosa a tenermi a galla era la musica e la mia amata danza.
Ho diciassette anni e sono stata ripescata da gente che vuol fare del bene.
Ed ora sono qui, nell’orfanotrofio.
Spero ancora per poco.
 
 
Mrs. Brooks mi lanciò un’occhiata severa alzando gli occhi dalla mia scheda di presentazione e puntandoli nei miei.
Potresti cortesemente levare i piedi dalla scrivania?” Chiese con i suoi soliti modi garbati.
La signora Brooks era la direttrice dell’orfanotrofio e io ero stata messa in questo schifo a forza.
Io ti voglio aiutare. Ma questa scheda non va affatto bene” Disse emettendo un respiro rumoroso.
Perché? Cosa diavolo c’è che non va? Dovrei forse mentire? Se la gente viene qui è per indagare sulla mia vita. Bene. Quella è la mia vita.
Risposi cercando di non alzare gli occhi al cielo.
Odiavo la gente degli orfanotrofi.
Ti vestivi bene, facevi la carina. E poi alla fine veniva adottata la dolce bimbetta.
Vaffanculo. Nella mia vita non c’era più nulla di dolce.
Nessuno ti chiede di mentire cara, solo di essere meno esplicita. Coraggio ricomincia.” Disse porgendomi un’altra scheda.
Poi si concentrò sul suo thè.
La guardai con disprezzo. Poi guardai la scheda ed iniziai a scrivere.
 
Nome?        Il mio.
Cognome?       Quello di mio padre morto.
Sesso?       Spesso.
 
La signora Brooks mi stoppò immediatamente.
Probabilmente aveva visto tutto.
Coraggio. Mettici un po’ più d’impegno.” Mi disse allungandomi un’altra stupida scheda.
Sbuffai. Non volevo. Non volevo nulla di tutto questo.
 
*Fine FlashBack*
 
 
                                                        Still I can't let you be, 
                                                     Most nights I hardly sleep. 
                                                  Don't take what you don't need from me. 
 
 
 


Strinsi la mia vera scheda tra le mani.
Mi aveva riempita di ricordi.
Non credevo di averla ancora. Eppure l’avevo trovata frugando in uno scatolone.
Quante cose erano cambiate.
Ora avevo diciotto anni, fortunatamente ero stata in collegio solo cinque lunghissimi mesi.
Si, ero stata adottata.
Chi era stato? Non ci crederete mai.
Usher Raymond IV.
Era uno dei tanti personaggi famosi che veniva a fare beneficenza all’orfanotrofio.
Mi aveva sentita suonare il pianoforte ed era venuto a curiosare, io lo avevo trattato malissimo.
Ed ora eccomi qui, in una super mega villa ad Atlanta.
Ora non sono più quella di un tempo. Le cose sono migliori.
Vivo con Usher da poco più di un anno. E mi sento amata.
Ma guardare la mia scheda mi fa tornare in mente parecchie cose.
Gli gettai un ultimo sguardo.
 
Nome?     Jey.
Cognome?     Bieber.
Sesso?      Femmina.
 
 
 
                        A drop in the ocean, 
                           A change in the weather, 
                              I was praying that you and me might end up together. 
                                 It's like wishing for rain as I stand in the desert, 
                                    But I'm holding you closer than most, 
                                       'Cause you are my heaven.
 
 
 
 
 
If You Got Eyes Look At Me Now, Bitch.
 
 
E dopo aver attirato la vostra attenzione con la frase di Look at me now di Chris Brown..
Macciaooo Bellezze *w*
Ebbene si, Sono sempre io, ma con un’altra storia.
Lo so che devo finire l’altra. Ma manca solo un capitolo.
Quindi ho pensato di postare questa nuova.
Che dire, spero vi piaccia bellezze.
Personalmente credo di aver fatto una cosa che qui non si è mai vista. :D
#Nonsicopia!
Mi scuso se ci sono errori/orrori di ortografia. Non era mia intenzione v.v
Recensite :D Mi fa piacere sapere che ne pensate della mia nuova idea.
A me gasa! :D
Anyway. Ultima cosa ma non meno importante.
Io vi amo tutte sappiatelo.
Ma voglio dedicare questa nuova storia ad una ragazza in particolare.
L o v e l y.
Non che #laragazzadellaConga.
Tu hai creduto in me e in questa storia sin da subito. Quindi spero ti piaccia *w*
Love You All.
 
      #Peace.     I’m Out.
  
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