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Autore: Portos    03/01/2012    0 recensioni
Un piccola storia, tra Brian e suo padre.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Thank you, Madison Square

 

In uno dei tanti loro concerti, dove la folla viene vorticosamente trascinata via dalla musica, dalla voce del cantante.

Freddie Mercury canta, Roger Taylor alla batteria, John con il suo basso, insieme ad un giovane alto e riccioluto suona con foga, la Red Special.

Si chiama Brian Harold May.

É nervoso.

Il motivo? Suo padre è venuto a vederlo a suonare, perché vuole effettivamente sapere come se la cava Brian, come musicista.

E quest'ultimo continua costantemente a ripetergli, di non abbandonare l'università di astrofisica per seguire i sogni di fare musica, ma per quanto possa volergli bene, Brian ha deciso che questo è il suo futuro.

Tutto è iniziato, quando incontra un giovanissimo Jimi Hendrix, che gli chiede da che parte è il palco ma è dopo averlo sentito suonare, che Brian prende la decisione: lo affascina profondamente come la musica possa assumere varie forme, suonare gli regala un'emozione quasi da estasi.

Il concerto termina, il pubblico scoppia in un applauso finale.

“Uff! Sono più scatenati del solito, stasera” commenta John.

“Tesoro, sono tutti per me” esclama Freddie con un sorriso.

“Ehi sei troppo gasato!” ride Roger, il batterista.

Brian rimane un po' disparte.

Suo padre compare dietro le quinte.

“Ciao papà” mormora Brian.

“Ciao”

“Allora? Come è andata?” domanda precipitoso il giovane.

“Calma giovanotto, perché non chiami anche gli altri?” gli risponde l'altro con un lieve cenno del capo.

Freddie, John e Roger raggiungono Brian, dopo che lui li ha chiamati.

“E cosa ne pensa, signor May?” domanda Freddie, incuriosito.

“Ci dica, ci dica” fa Roger, battendo le mani, in realtà sta solo prendendo in giro Brian.

John sta zitto, perché è il solito timido.

“In genere, non sono un amante di questo genere, ma vi dirò, voi siete bravi con la vostra musica, quindi se riuscirete a continuare su questa strada...andrete lontano. Non voglio annoiarvi, ma cercate di comportarvi bene. Su andate, avete la mia benedizione”

Brian sorride.

“Grazie, signor May” mormora Freddie.

“Già” conviene Roger, annuendo con foga, non sapendo che dire in certi momenti.

John continua a tacere.

“Be' noi andiamo...di là” fa Freddie, prima di congedarsi.

Le parole del padre di Brian li hanno entusiasmati.

“Buonasera”
“Ciao”
“Ah Brian, tesoro, non fare troppo tardi” dice Freddie scherzosamente.

Roger gli molla una gomitata nelle costole, borbottandogli qualcosa ma il cantante piccato lo manda a quel paese.

“Non farci caso, papà...è fatto così” commenta Brian, scuotendo la testa.

“Ormai ne ho viste di tutti i colori!” ride suo padre.

“Sei deciso?”
“Sì, ho deciso che diventerò il chitarrista dei Queen”
“Be' mi raccomando, almeno voglio esserci quando mio figlio avrà la laurea in astrofisica!”

“Certo”
Brian abbraccia con foga il genitore. Sa che andrà tutto bene, d'ora in poi, perché il viaggio dei Queen è appena iniziato.

“Piano Brian, le mie ossa!”
“Scusa” ridacchia il figlio.

“Devo dire Brian che non te la cavi male, nel suonare ma ti potrei dare un paio di consigli...”


“Oh eccoti tesoro, pensavamo che ti fossi perso”

Brian solleva entrambe le sopracciglia. Non sopporta di essere chiamato “tesoro”, anche se Freddie ama chiamarlo “mio caro”, purtroppo si deve rassegnare anche questo, accidenti!

“Alto com'è, lo si nota subito” interviene Roger.

“Lo so, amore caro”

“Piantala con questi nomignoli idioti, idiota”

“Sì, bellezza bionda”

“Stronzo”

John li osserva, senza dire niente, si sta divertendo un mondo a vederli litigare.

“Siete impossibili!” esclama all'improvviso, ma il suo tono non è affatto serio.

“Tch! Bri, Bri tanto lo so che non sei serio! Adesso ti metti a ridere!”

Brian scuote la testa.

Freddie continua a saltellare come una pulce.

“Basta!”

John, Roger e Brian annoiati mollano lì Freddie.

“Ehi! Aspettatemi maledetti!” strilla il cantante, correndoci dietro.

 

Fine

 

Nota autore: allora siamo di nuovo qui. Bene un'altra dose di notiziole, sul nostro Bri.

 

1 Suo padre lo venne a vedere a Madison Square, nel '77, dopo averlo visto suonare, gli diede la sua benedizione per continuare a suonare.

Erano in contrasto perché suo padre voleva che finisse l'università.

 

2 Ha preso poi la laurea, pare nel 2002 se non erro.

 

3 Non so, se sia una leggenda metropolitana o sia vera, la storia che un appena diciottenne May incontrò Jimi Hendrix, dove gli chiese dove stava il palco.

 

Gli ho voluto dedicare questa storia, spero carina o decente che sia. A presto, Portos.

 


 

  
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