“Watson…
A volte proprio non la capisco, sa?
Tutto preso a dimostrare quanto possa fare a meno di
me.
So di non essere perfetto, cosa crede? Ma preferire
quella noiosissima
donna a me…
Ok, ok, lo ammetto, a volte posso essere un
po’...‘difficile’.
Non vorrà dirmi però che se ne
va per così poco…! Andiamo!
Jonh, senta, io…
Oh, diavolo, da dove iniziare?
Io…Lei…credo che Lei non
debba…dovrebbe…
Non se ne vada, insomma! Posso accettare che stia
con quella donna, ma
Lei resti!
Ho bisogno di un collega…di
socio…di un amico, ecco! Di un compagno,
forse…”
O mi sbaglio?
Le è mai capitato di considerare anche
solo per un attimo qualcun altro
oltre a se stesso?
Maledetto.
Egoista bastardo.
Sposarsi non è una condanna, lo vuole
capire?
So di essere legato a Lei, inutile fingere.
Ho passato troppo tempo al suo fianco per abituarmi
diversamente.
E
Lei lo sa…lo
ammetta.
Ricordo le volte in cui ha rischiato di morire sul
serio: un’idea che
non potrei mai accettare.
Le sembra sbagliato allora se cerco altro? Una vita
normale, tranquilla…
O dove non rischio la morte ogni giorno, soprattutto
dove non so che la
rischia Lei…
Che sciocco. Tutto questo tempo e ancora non riesco
a parlarLe come
vorrei.
K.o., ecco come mi sento. Non posso non seguirla.
Lei mi ha di nuovo
sconfitto, Holmes”
> Piccoli giochi
linguistici emersi quasi da sè in un momento di ispirazione
libera. Spero vi saranno di divertimento.
A.H.