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Autore: LadyBradamante    03/01/2012    13 recensioni
Amori proibiti è una racconta che descrive tre storia di vita di tre ragazze che però sono legate tra di loro. Marzia, Asia ed Elisa hanno un amore considerato proibito o comunque sbagliato. La narrazione sarà ricca di colpi di scena. Si toccheranno i temi dell'omosessualità, dell'omofobia. L'intreccio e il differimento sono due caratteristiche importanti di questa storia.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Marzia si stava guardando allo specchio. Non le piaceva per niente ciò che vedeva. Era bassa e troppo magra, senza forme. Il suo viso aveva dei lineamenti marcati che venivano accentuati da un taglio di capelli assolutamente inadatto per il suo volto.  Amava vestirsi di nero, diceva che quel colore le stava benissimo poiché aveva occhi e capelli corvini.
Mentre si stava guardando e criticando le arrivò un sms: “Ti aspetto fra mezz’ora amore. Ale”. Si era completamente dimenticata che sarebbe dovuta andare da lui; tuttavia non si scompose per nulla, lei era già pronta, pertanto decise che non avrebbe utilizzato i mezzi per raggiungerlo, ma che avrebbe fatto una passeggiata. Gli rispose in modo freddo, com’era solita fare, con un semplice “ok”.
Amava pensare mentre camminava. I suoi pensieri  si rincorrevano come piccole farfalle bianche in un soleggiato giorno di primavera. Arrivò davanti a casa del suo ragazzo, suonò il campanello.
“Chi è?”
“Sono Marzia”
“Entra amore!”
Lei non lo chiamava quasi mai amore, forse perché non ne era innamorata. Percorse il vialetto alberato, salì i due gradini, si pulì i piedi su quell’orribile zerbino, alzò gli occhi e vide lui che la guardava sorridendo.
“Ma come sei bella oggi!”
“Grazie, tu hai una bella maglietta”
Lui sorrideva. La prese per mano, la tirò a sé e la baciò appassionatamente. Troppo appassionatamente. Marzia era profondamente irritata dal contatto fisico con Alessandro. Staccatasi da quella presa si lasciò andare sul divano bianco e lui si sedette accanto a lei. Gli occhi scuri di Marzia esaminavano il ragazzo di fronte a lei: era alto, biondo  con gli occhi castani. Niente di speciale, come nessun uomo del resto, ma almeno lui era gentile e sopportava il suo insufficiente coinvolgimento erotico. Era un ragazzo molto simpatico, la faceva ridere ed insieme scherzavano. Lei gli voleva molto bene, ma non credeva che fosse molto diverso dagli altri amici.
“Sa, dato che domani partiamo …”
“Eh?”  disse Marzia riemergendo dai suoi pensieri.
“Io e Simone partiamo, andiamo una settimana a Praga … Non ti ricordi?”
“Simone?”
“Ma Marzia! Simone è il ragazzo di tua sorella!”
“Ah, scusa … Sì, ora ricordo.”
“Ma stai bene?”
“Sì, sono solo un po’ stanca, tutto qui”
In quel momento sentirono la porta aprirsi. Marzia era già rivolta verso la porta, Alessandro invece si girò di scatto. Dalla porta entrò una ragazza bellissima. Era Morgana, la sorella di Alessandro. Morgana era statuaria ed aveva lunghissimi capelli ricci neri che accompagnavano ogni suo sinuosissimo movimento. Gli occhi verdi e grandi di Morgana si posarono su Marzia.
“Cognatina! Come stai?”
“Bene, tu?” Morgana baciò Marzia, che diventò rossa, sulle guance.
“Bene- disse sorridendo- ora vado in camera mia e così non vi disturbo.”
Detto ciò salì la scala che divideva la zona giorno dalla zona notte. Marzia la seguì con lo sguardo e respirò il profumo che il passaggio di Morgana  aveva lasciato.
“Beh, dicevo- proseguì Alessandro – visto che domani partiamo volevo salutarti.”
Marzia si protese in avanti e gli diede un bacio stampo e le scivolò il cellulare di tasca.
Dopo aver parlato un po’ ed essersi salutati Marzia uscì di casa e fece il percorso a ritroso. Arrivata a casa si accorse di non avere il cellulare e così, dato che non ricordava a memoria il numero di casa del suo fidanzato, cercò quello di casa sulla guida telefonica, digitò il numero sul telefono fisso ed attese.
“Pronto?” La voce era di donne ed era cristallina. Marzia la riconobbe, era Morgana.
“S-sono Marzia” disse spiazzata ed imbarazzata la ragazza.
“Oh, ciao tesoro, dimmi. ”
“Ehm … Credo di aver dimenticato da qualche parte il mio cellulare.”
“Aspetta che controllo”
Passarono alcuni secondi.
“Eccomi, sì, era dietro al cuscino del divano”
“Ah, grazie!”
“Vuoi che te lo porti Ale ?”
“No, no…  Se c’è qualcuno vengo a prenderlo io domani.”
“A che ora?”
“Nel pomeriggio”
“Io sono a casa.” Marzia trattenne un secondo il respiro e si chiese perché doveva essere così imbarazzata di parlare con Morgana.
“Allora passo intorno alle 15.30”
“Va benissimo a domani, ciao!”
“Ciao!”
Marzia riattaccò la cornetta e si rese conto che aveva le mani fredde, cose che succedeva solo quando era agitata, ma non ci volle prestare troppa attenzione. Attraverso il vetro della camera d letto vide che sua sorella Asia era in casa, ma decise di non disturbarla. Ultimamente era molto stressata.  
  
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