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Autore: mizuki95    03/01/2012    5 recensioni
Piccola one-shot su Yukina e Kisa, e su come Yukina verrà a conoscenza di un avvenimento molto importante nel passato di Kisa.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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E rieccomi qua! Mi sa che scrivere one-shot su Sekai-ichi sta diventando una fissa! Spero di no! xD Comunque sia! Reputavo questa one-shot la migliore mai scritta su Sekai, almeno finchè non l'ho riletta ad un orario decente invece delle due del mattino. Purtroppo ho reso Ogawa un pò troppo cattivo, ma non so proprio come trasformarlo. Alla fine questa one-shot, che doveva essere una semplice storiella sull'anno nuovo, si è trasformata in una specie di one-shot anti-omofobia...E che dire di Yukina, che sembra l'unione di Nowaki (Junjou romantica) e Kagetora (Ninja life)! Non è venuta come l'avevo pensata! Credo che sia per questo che l'ho messa come OOC...Certo che scrivere è abbastanza difficile, eh! Vabbè, ora vi lascio alla storia xD





Come ogni volta che ne aveva l’occasione, stava aspettando Yukina fuori dal negozio in cui lavorava.


 Era molto stanco a causa della sua giornata lavorativa, e non vedeva l’ora di incontrare il partner, che gli avrebbe sicuramente fatto dimenticare almeno per un po’ tutta la fatica sopportata quel giorno.

Seduto sul freddo palo sul bordo del marciapiede, soffiò nelle mani per riscaldarle un po’. Ormai stava arrivando l’anno nuovo, si diceva, quindi avrebbe dovuto vestirsi un po’ più pesante.

 Ma, e non peccava di malizia o fantasticava troppo, se si fosse vestito più pesante, dopo avrebbe sicuramente avuto qualche problema se e quando lo avrebbero fatto. Il solo pensiero gli riscaldò con vigore le gote, e lo rese ancora più impaziente.

Proprio in quel momento, immerso nella sua assoluta e perfetta bellezza, Yukina uscì dal negozio sorridendo e chiamandolo «Kisa-san! Scusa, ho ricevuto solo adesso il tuo messaggio!» «Non fa nulla» disse lui, fingendo indifferenza «Tanto stavi per uscire, non cambia nulla. Su, sbrighiamoci ad andare a casa» e si avviò, mentre il più giovane lo affiancava sempre sorridendo.

Camminando Kisa ebbe modo di riscaldarsi ulteriormente, ma sobbalzò quando Yukina gli prese la mano «C-che fai?!» «E’ perché sono felice di vederti, Kisa-san »disse l’altro sempre sorridendo, e riuscendo a disarmarlo.

 Maledizione, a lui e a quel suo dannato perfetto sorriso incantatore!

 Mentre pensava questo, sentì una voce squillante maschile chiamarlo, e accelerò il passo.

Che tra la folla ci fosse un suo ex? No, perché doveva capitare proprio mentre era in compagnia di Yukina?!

«Ehi, Taglierino!» si fermò di colpo quando sentì quel soprannome, e Yukina si fermò con lui. Li raggiunse subito un uomo castano, che sorridendo batté una mano sulla spalla sinistra di Kisa «Ehi, quanto corri! Che c’è, vai di fretta?»

 «E anche fosse?Piuttosto, tu chi saresti?» domandò burbero all’uomo «Comunque sia! Come va la vita, eh? Io sto per sposarmi, se ti interessa!»

«Ogawa, vero? Non sei proprio cambiato eh? Sempre a parlare sempre e solo di te».

Yukina, che era stato tagliato fuori dal discorso, rivendicò la sua presenza «Scusatemi se interrompo la conversazione, ma lei chi è?» domandò con un tono molto meno gioioso del solito, e l’altro si presentò «Scusa, hai ragione. Io sono Toshio Ogawa, un ex compagno di Università di Shouta» ma poi, accorgendosi delle mani ancora intrecciate dei due, Ogawa continuò a sorridere e disse «Il lupo perde il pelo ma non il vizio, vero Shouta?»

«Di che diavolo stai parlando?»domandò Kisa sempre più innervosito.

L’unica cosa che voleva era tornare a casa con Yukina e godersi l’avvento dell’anno nuovo, era chiedere troppo?

 «Sai di che parlo! Dopo quella brutta storia, pensavo che non fossi più gay!»

«Ogawa!» lo richiamò il trentenne, ma Yukina domandò «Quale brutta storia?»

«Ma come, sei il suo “compagno” e non lo sai?» domandò stupito Ogawa, come se fosse una cosa risaputa, ed incrociando le braccia sul petto «Che Shouta all’Università si è tagliato, ecco cosa!»

«Ta…gliato?» ripeté Yukina, non capendo subito in che senso

«Ogawa, fà silenzio!» gridò Kisa dandogli un pugno in faccia, ma Ogawa non si zittì, e anzi continuò con più gusto «Si, tagliato! Al liceo, quando si scoprì che Shouta era gay…si tagliò i polsi in aula, una scena da film americano! E solo perché Rikuo, venendolo a sapere, gli aveva detto chissà cosa di offensivo! Una cosa incredibile! E nonostante questo, continui ad andare a letto con gli uomini? Cosa sei, un masochista? Quelli come te non li ho mai potuti sopportare! Siete malati! Preferite un cazzo ad una donna! Sinceramente parlando…sei feccia!».

Un pugno gli colpì la stessa guancia colpita da Kisa, ma molto più forte e da parte di Yukina, talmente forte da stenderlo. Ma Yukina, non ancora soddisfatto, gli prese con forza i capelli e guardandolo dritto negli occhi, gli disse «La feccia è gente come te, che giudica senza conoscere e talmente stupida da trovare divertenti queste cose!»

 «Smettila, Yukina!» intervenne Kisa, afferrandogli il braccio della mano con cui stava tirando i capelli dell’uomo «Andiamocene! Non ho voglia di perdere altro tempo con lui!».

 Yukina lo fissò solo per pochi secondi, ma bastò a fargli mollare l’uomo, a cui sussurrò nell’orecchio «Non osare mai più avvicinarti a Kisa-san, altrimenti avviserò la tua futura moglie di che razza di verme tu sia!».

Durante il tragitto rimasero entrambi in silenzio, e quando giunsero a casa di Kisa, questi fu il primo ad aprire bocca, sorridendo forzatamente «Scusa per la scena imbarazzante di prima…»

 «Kisa-san…»

 «Comunque sia, è tardi vero? Andiamocene a dormire, su»

«Kisa-san…»

«Ah già, ho dimenticato di dirti che domani sarò occupato fino a tardi, per cui non stare sveglio ad…»

«Kisa-san!» disse Yukina afferrando le spalle del partner, che lentamente abbassò la testa

 «Mi dispiace. Davvero, non volevo che tu venissi a sapere proprio questo, di me…»

«Kisa-san, io non ce l’ho con te per quello! Voglio solo sapere perché mi hai fermato! Quell’uomo ha detto tante brutte cose su di te, Kisa-san!»

 «Brutte cose…sì, ma vere»

 «Non è vero, Kisa-san!»

 «Certo che è vero!» disse il moro scacciando le mani dell’altro da sopra le proprie spalle, per poi guardarlo

«Io lo amavo…Amavo Rikuo, ma lui era etero…E poi il resto della storia lo conosci…Ecco perché non volevo fare sul serio, con nessuno! Ecco perché la mia passione per gli uomini si fermava all’aspetto! Perché, se non avessi approfondito, non avrei sofferto in seguito! Non c’è nulla da fare, lo so. Che sia etero o omo, l’amore fa sempre male…Ma a quanto pare, quelli sbagliati sono quelli come me…»

«Kisa-san!» esclamò Yukina abbracciandolo forte, lasciando di stucco l’altro «Io amo Kisa-san! E non me ne pento. Non me ne sono mai pentito, nemmeno per un istante. E non me ne pentirò mai, puoi starne certo. Farò di tutto per non deluderti mai, quindi…Non considerare il tuo amore come qualcosa di sbagliato! Non è sbagliato! So che sono ancora un bambino in confronto a te, ma credo fermamente in quello che dico quando affermo che l’importante è l’amore, non la persona amata. Io mi sono innamorato di te, Kisa-san, e non me ne pento. Non ho pensato mai che sarebbe stato innamorarmi di una ragazza, o qualcosa del genere. Io ti amo, Kisa-san, e tu ami me. Non basta questo?».

 Kisa, ancora stupito da quell’atteggiamento assunto dall’amato, poté solo ricambiare l’abbraccio e confermare «Basta, Yukina. Eccome se basta…» e alzandosi un po’ sulle punte arrivò alle sue labbra, che baciò con vigore.

Quando Yukina ricambiò con altrettante passione, la notte passò molto più velocemente di quanto si aspettassero.



Dopo aver fatto l’amore, Yukina era ancora sveglio, fissava l’orologio posto sopra il comodino accanto al letto che alternava porgendo lo sguardo sopra il viso di cui stava accarezzando delicatamente i capelli, in attesa. Quando scoccò l’ora tanto attesa, sul viso di Yukina tornò il suo abituale sorriso, e prese a scuotere il corpo nudo dell’amato da sopra le coperte.

«Kisa-san! Svegliati, Kisa-san!»

«Mmm…Che c’è?» domandò Kisa con la voce impastata dal sonno, aprendo lentamente gli occhi.

 Yukina non riuscì ad aspettare che l’altro si alzasse, e lo baciò subito sulle labbra, spiegandosi con il suo solito sorriso sulle labbra «Buon anno nuovo, Kisa-san!»

 «Eh? Ah…Giusto, l’anno nuovo…di già?» domandò il più vecchio, ancora più addormentato che sveglio, e Yukina gli disse «Sì, un nuovo anno da passare insieme a te!» baciandogli prima la mano destra e poi la fronte.

 Kisa si voltò dandogli le spalle, ma era segretamente felice delle parole del ragazzo, e tornando a dormire pensò «Devo cambiare la serratura…il mio cuore non è più al sicuro come un tempo, se mi balza in gola per le parole di un ragazzino».

 

The end

  
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