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Autore: Kaleido    03/01/2012    2 recensioni
Finale "Posseduta" di Silent Hill 3,rivisitato e ampliato.
"Aprì la portiera del sedile posteriore della volante e guardò la ragazza dritta negli occhi “Heather...perchè? Perchè lo hai fatto?” "
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Douglas Cartland, Heather Mason, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Apparenza

 

 

Le luci blu e rosse si riflettevano sul carosello creando un inquietante gioco di ombre,facendo somigliare i rassicuranti cavalli di plastica a demoni oscuri.

Era stata una chiamata anonima a condurli fino a lì. Certo,inizialmente aveva pensato che si trattasse del solito imbecille che si divertiva con gli scherzi telefonici ma aveva cambiato idea non appena aveva sentito il nome della località : Silent Hill. Un brivido gli percorse veloce la schiena e strinse i denti in una smorfia di rabbia e dolore. Quella dannata città...i folli che ci abitavano...avevano ucciso la sua prima partner quando era una giovane recluta. Cybil Bennet era stata per lui pù di una compagna,aveva rappresentato una guida,un punto di rifermento. Certo,conferme della sua morte non ce ne erano state, ma era scomparsa da diciassette anni oramai,cos'altro le poteva essere successo? Diverse volte aveva pensato di ritirarsi,di scegliere un lavoro più tranquillo ma non aveva mai mollato,aveva sacrificato tutti quegli anni della sua vita per fare luce sugli eventi di Silent Hill. La lista di persone scomparse si allungava sempre di più e lui non era riuscito mai a trovare una spiegazione.

Tenente Forget? Venga presto,ne hanno trovati altri..” “Ancora? Come è possibile?” Ryan prese la ricetrasmittente che gli stava porgendo l'agente,premette il pulsante sul lato e poi parlò “Qui Forget,dove siete?” “Al Brookhaven Hospital.....mio Dio...non ho mai visto nulla del genere è..è..spaventoso.” “Calmati,Eddie. Quanti sono? “ “Ne abbiamo contati sei fin'ora ma siamo solo al primo piano...dobbiamo visitare gli altri” Ryan annuì tra sé riflettendo sulle implicazioni di quell'affermazione “Controllate tutto l'ospedale,poi richiamatemi.” Chiuse la comunicazione e gettò un altro sguardo al Luna Park,un luogo così ameno trasformato in un lago di sangue. Cosa aveva quella città di tanto sbagliato?

Il corpo di un uomo di mezza età era a terra,vicino a una panchina,ormai coperto da un lenzuolo bianco. Douglas Cartland,investigatore privato,era stato lui a chiamarli. Prese il foglio dove erano annotate le parole della chiamata e lo rilesse

 

Aiuto! Vi prego aiutatemi!”

Si calmi,signore. Quale è il suo problema?”

Tutti.....sono praticamente tutti morti! Ho...ho una gamba rotta non posso fuggire,vi prego salvatemi!!!”

Quale è la sua posizione?”

Sono al parco divertimenti di Lakeside,a Silent Hill...vi prego...non c'è molto tempo! Sbrigatevi dannazione!”

Scarica di statico

La Chiamata qui si è interrotta dopo circa 2 minuti

 

 

 

Nonostante la corsa le volanti non erano arrivate in tempo,l'unica persona viva che avevano trovato all'interno del parco era una ragazza di diciassette anni,visibilmente in stato di shock. Diceva di chiamarsi Cheryl Mason,anche se tutti in tutti i documenti che aveva con se appariva come Heater;sosteneva di essere nata come “la parte buona” di Alessa Gillespie,una bambina bruciata viva come vittima sacrificale. Sentita questa testimonianza delirante avevano preferito chiamare una psicologa e far aspettare la ragazza in una volante. Eccola lì. Lo guardava con quei suoi occhi scuri con un'espressione vaga eppure carica di follia. Ryan cercò di immaginare quali orrori avessero viso i suoi occhi. La cosa che davvero lo inquietava era il fatto che la ragazza avesse con se praticamente un'intera armeria,inclusa una katana di cui non si capiva l'origine.

Scosse la testa e decise di prendersi una pausa da tutte quelle visioni di morte. Si allontanò e si accese una sigaretta,aspirò lentamente il fumo,lo sentì scendere dentro di se e poi lo risputò fuori con altrettanta lentezza. Chissà magari così il suo nervosismo si sarebbe placato. Ma era quella stessa città a renderlo un fascio di nevi,già il fatto che fosse completamente coperta da una nebbia fittissima bastava,con tutte le persone che vi erano scomparse poi......non riusciva proprio a distrarsi,ripassò nella mente i diversi nomi,le diverse storie che oramai avevano un unica conclusione: James Sunderland,Angela Orosco,Eddie Downbrosky.......dove potevano essere andati?. Il suo piede incontrò un ostacolo e per poco non cadde,guardò in basso e riuscì a distinguere la sagoma del corpo di una donna,quando la guardò meglio non poté fare a meno di trattenere delle imprecazioni. La donna era riversa a terra,il ventre completamente sventrato,come esploso dall'interno,il resto del corpo sembrava quasi essere stato prosciugato. “Presto! C'è un altro cadavere qui!” ruggì in direzione degli agenti che accorsero subito insieme al patologo. Mentre analizzavano il corpo sentì di nuovo una voce uscire dalla ricetrasmittente “Allora? Cosa avete di nuovo?” “Di tutto. Erano in tutto l'ospedale.....per fortuna abbiamo trovato dei sopravvissuti. Abbiamo le registrazioni delle telecamere dell'ospedale lei non crederà mai a quello che abbiamo visto..è..pazzesco.” “Dimmelo invece di fare supposizioni su cosa posso credere e cosa no!” urlò allora nell'apparecchio,avrebbero dovuto saperlo quando si parlava di Silent Hill lui e la pazienza erano su due mondi diversi “Mi scusi,signore...” esordì allora l'agente dall'altra parte e poi cominciò a spigarli tutto ciò che avevano visto. Ryan rimase immobile,lo sguardo fisso a terra,incredulo “Non sappiamo come sia possibile...ma questo è ciò che abbiamo visto” concluse Roberts,l'agente che si trovava all'ospedale “Capisco. Ottimo lavoro,comunque. Qui concludo io”. Si passò una mano sul volto,stanco. Quella città dunque non aveva distrutto solo la sua di vita,solo la sua mente. L'immagine di un bambino sui cinque anni gli apparve nella mente nitida,dolorosa. Scosse la testa. “Basta.....basta...” mormorò a bassa voce a se stesso imponendosi di pensare al caso,di risolvere almeno questo.

Aprì la portiera del sedile posteriore della volante e guardò la ragazza dritta negli occhi “Heather...perchè? Perchè lo hai fatto?” . Cheryl lo guardò immobile per qualche secondo,come se non avesse capito,poi esplose “Mi chiamo Cheryl....BASTA FINZIONI!E poi cosa avrei dovuto fare? Lasciarmi uccidere da quei dannatissimi mostri?? Lei sa cosa ho passato? EH???Non...non è colpa mia se sono nata così” ora le lacrime le scorrevano sulle guance mentre lui la fissava sempre più stupito,dunque...era davvero impazzita. Provava un po' di pena per lei,nonostante tutto ciò che aveva fatto “Cheryl...non c'è nessun mostro...” le disse con il tono di voce più pacato e rassicurante che poteva,lei sbarrò gli occhi “NON E' VERO!! NON E' VERO....oh mio Dio! Anche tu se d'accordo con loro! Non è finita...non è finita....”. Ryan Forget richiuse lentamente la portiera della macchina. C'era un solo destino per Cheryl,lo sapeva bene: il manicomio. Aveva ucciso tutte quelle persone perchè le vedeva come dei mostri orrendi,pronti a ucciderla. La pazzia l'aveva completamente consumata. “La dottoressa Stehiman sta arrivando” gli disse una poliziotta,lui annuì distratto. Alexandra Stehiman,la stessa psicologa che aveva aiutato lui a superare la morte di suo figlio e il conseguente divorzio. Era molto affezionato a quella donna e pienamente convinto delle sue abilità mediche e tuttavia dubitava che sarebbe riuscita a guarire Heather o Cheryl che fosse,non si regredisce da uno stadio tanto profondo di follia. Beh ci sarebbero stati degli accertamenti da fare ma se non altro quel caso era risolto,come avesse fatto poi una ragazzina a uccidere tutte quelle persone senza che nessuno la fermasse era un faccenda tutta da rivedere. Comunque il suo lavoro lì sul campo era,per ora,finito,lo aspettavano teorie e scartoffie nell'immediato futuro. “Kein quando la dottoressa Stheiman avrà finito di esaminare la ragazza portatela in centrale,dovremmo decidere cosa fare di lei considerando la gravità delle sue azioni e il fatto che non abbia nessun adulto che si prenda cura di lei” “Certo,signore” “E...stai attento,con tutta questa nebbia si rischia facilmente di fare qualche incidente “ l'agente Kein lo fissò,stranito “Nebbia?” chiese perplesso. Come era possibile che non la vedessero? “Certo la nebbia che.....” un dubbio lo fulminò in quel momento “nulla,lascia stare stavo scherzando. Fai il tuo lavoro”. Mentre si dirigeva verso la sua macchina pensò che forse lui con Silent Hill non aveva finito ma appena cominciato.

 

 

Mostri? Appaiono come mostri ai tuoi occhi?” - Vincent

 

 

Note dell'autrice: Ho scritto questa sorte di finale alternativo si Silent Hill 3 poiche ero rimasta molto colpita dalla frase pronunciata da Vincent nella biblioteca e ci sono delle teorie sul fatto che lui non stesse scherzando. Ho quindi preso il finale “Posseduta” e l'ho leggermente modificato. Inizialmente volevo distaccarmi completamente dalla storia “spirituale” di Silent Hill con un finale razionale ma poi non ne ho voluto intaccare troppo l'atmosfera così ho lasciato un finale aperto,lasciando voi lettori liberi di decidere se l'avventura di Heather è stata mostruosamente reale o meno o,se il mio personaggio Ryan Forget,è davvero rimasto intrappolato nella reltà nebbiosa della città e debba confrontarsi con se stesso. Ho inserito anche una citazione videoludica nel cognome di uno dei personaggi e se qualcuno la riconosce mi renderà estremamente felice. Sperando di poterci fare una long un giorno qui vi lascio con il mio primo esperimento su Silent Hill.

   
 
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