La vedo giocherellare distrattamente con una ciocca corvina di capelli, mordicchiandola e passandola tra il pollice e l'indice, un gesto così familiare che ripete sin da quando avevamo due anni.
Così dolce.
Così malizioso.
Così...Jennifer.
Sto spiando la cosa da sotto la finestra della sua camera ed ho un taglierino per scatoloni nella tasca della felpa, ma non so dove troverò il coraggio per fare ciò che sto per fare.
Più cerco di convincermi che quella cosa, distesa sul letto è il demone che ha ucciso il mio ragazzo, più nella mia mente si fanno largo i ricordi dell'infanzia e, inevitabilmente, la ragazza distesa sul letto ritorna ad essere ciò che appare: la mia migliore amica.
Pensare al passato e non vedere il suo volto è praticamente impossibile per me: lei c'è sempre stata.
Lei è sempre stata presente in ogni momento importante della mia vita, a partire dalla caduta del primo dentino da latte fino al mio primo ragazzo, lei era sempre accanto a me, con quel suo sorriso radioso e la sua ciocca di capelli trai denti.
Lei c'è sempre stata per me, forse sono io quella che non c'era mai, o almeno, non quando la mia presenza era davvero di vitale importanza.
Come ho fatto a permettere che quegli assassini me la portassero via?
Come ho fatto a permettere che lei piangesse nel bosco con polsi e caviglie legati?
Dov'ero io quando hanno cercato di ucciderla?
Perchè non c'ero quando il suo sangue veniva versato?
Jennifer.
Forse sono stata io ad ucciderti.
Dopo l'incendio al Melody Lane, quando eravamo lì sedute sulla ghiaia del parcheggio, non riuscivo a smettere di guardarti negli occhi, in quei meravigliosi occhi con i quali eri capace di far venire un ragazzo grazie ad un solo occhiolino.
Sembravano diversi dal solito, come se fossero privi di vita.
Completamente vuoti, Jennifer.
Poi è arrivato quel Nikolai, ti ha chiesto di entrare nel furgone della band e tu lo hai seguito come sotto l'effetto di una maledizione.
“Andiamo via, Jennifer!”.
“ No! Voglio salire sul loro bel furgone...Needy, vieni anche tu!”
“ Perchè?! Dimmi perchè?! Abbiamo la macchina, non andare con loro! Perfav-”.
“ Needy, falla finita! Sta zitta!”.
Tu salivi sul retro del furgone, io ti perdevo e tutto intorno a noi bruciava.
Ci siamo guardate negli occhi fino alla fine e, finché la portiera scorrevole del furgone non si è chiusa, sentivo una voce nella mia testa che mi gridava di non lasciarti andare, di combattere per salvarti la vita.
Come ho potuto lasciare la mia migliore amica da sola?
Sono certa che lo pensavamo entrambe prima che la portiera si richiudesse, perchè, pochi istanti prima, avevo visto nei tuoi occhi un chiaro barlume di consapevolezza, al quale seguirono il terrore ed le labbra che tremavano.
Fu l'ultima volta che ti vidi.
Da lì in poi ci fu solo il pressoché immortale demone assetato di sangue. Quel maledetto demone ha ucciso un sacco di persone, compreso Chip...
“ Io ci tengo a te, Needy”, disse lui con il ciuffo che gli ricadeva sugli occhi nocciola.
...ecco perchè deve morire.
Ho preso una decisione. Lo devo fare per Chip, per Colin e per Jonas.
Ma, Jennifer, ti giuro che ti vendicherò, fosse l'ultima cosa che faccio.
E, no, il nostro ciondolo non lo toglierò mai, lo difenderò a costo della vita.
Te lo prometto.



Angolino dell'autrice:


Per la pubblicazione, devo ringraziare come al solito la mia fantastica Beth (violanassi) che è un tesoro per il semplice fatto che sopporta i miei scleri (questo ne è un esempio lampante)!
Vi prego, fatemi sapere cosa ne pensate di questa brevissima ff, sarebbe molto importante per me :).