Lily Potter non credeva di essersi mai sentita così male in vita sua. E non era certo per gli spifferi gelidi che attraversavano Hogwarts quel pomeriggio di Gennaio. Più probabilmente, il suo cuore aveva battuto più velocemente del solito, come sempre, quando la testa biondo platino di Scorpius Malfoy era entrata nel suo campo visivo.
 
Non…Non possiamo stare insieme. La nostra storia è stata uno sbaglio, Scorpius.
Ricordava perfettamente le ultime parole che gli aveva detto, pochi mesi prima. In quel momento il suo cuore non era scoppiato, non si era morsa le labbra con ansia, cosa che invece aveva fatto ogni volta che aveva pensato a quali parole poteva usare per fargli capire che dovevano finirla. Il vuoto era stato parte di lei, mentre gettava via il dono più grande che quel ragazzo avesse potuto farle: il suo amore.
Lui aveva taciuto, rimanendo a guardarla con serietà, mentre balbettava le sue sciocche scuse. Poi aveva scosso la testa, voltandole le spalle e lasciandola da sola con il senso di colpa.
 
Adesso, ogni volta che lo rivedeva, il senso di colpa la riempiva, entrava nel suo cuore, non lasciando spazio a nessun altro sentimento, nemmeno all’affetto che provava per il suo nuovo ragazzo, Dan Finnigan. La sua mano strinse quella di Lily, mentre uscivano da Hogwarts e si dirigevano verso Hogsmeade. L’aria gelida fece rabbrividire la ragazza, e Dan l’abbracciò sorridendo. Il calore non bastava a farla stare meglio: ultimamente, quando erano insieme, non riusciva a pensare ad altro se non agli occhi azzurri di Scorpius. I suoi occhi, il suo modo di comunicare. Scorpius non era tipo da sprecare le parole, anzi spesso taceva, non rivelando i suoi sentimenti.
 
Like an apple hanging from a tree
I picked the ripest one
I still got the seed

Lily sbuffò: che le prendeva, pensare al suo ex mentre era con Dan? Lui se ne accorse, ma preferì non domandarle nulla: sapeva che quando la ragazza era silenziosa non c’era verso di farla parlare. Nessuno ci riusciva.

Cause when I'm with him
I am thinking of you
 
Il campanello sulla porta dei Tre Manici di Scopa tintinnò allegro, mentre una folata di caldo e un aroma di Burrobirra investivano i due ragazzi. Si sedettero a un tavolo, e Lily sorrise timidamente: non poteva di certo tenere il muso tutto il pomeriggio solo perché l’insignificante Malfoy le era passato davanti. Dan la abbracciò, iniziando a parlare di qualcosa che era davvero insignificante, non come il ragazzo seduto là, in fondo al locale, con i suoi amici Serpeverde: ancora lui, Scorpius Malfoy.
 Lily si sentì disgustata da se stessa, mentre Dan la baciava. Lì, in quel locale, in mezzo a tutta quella gente, con la bocca del suo ragazzo dolce sulla sua, Lily pensava a Scorpius. Contro ogni regola, aprì gli occhi e lo guardò di nuovo.
    
He kissed my lips
I taste your mouth
He pulled me in
I was disgusted with myself

Perchè, perchè, perchè lo aveva lasciato? Cosa le aveva detto la sua testa quel giorno? Si staccò da Dan, bevendo il suo tè caldo: sapeva il perché. Perché era solo una sciocca ragazza codarda. Sì, una codarda in casa Potter, una codarda che per timore del giudizio del padre aveva lasciato andare il più meraviglioso ragazzo che avesse mai incontrato.
 
You're the best
And yes I do regret
How I could let myself
Let you go
 
     Sì, era una codarda. E, oltre a questo, adesso era anche una stupida: perchè dopo averlo lasciato andare, aver negato, essersi messa con una nullità pari a Dan Finnigan, Lily Potter lo voleva ancora.
Gettò lo sguardo nella sua direzione per l’ennesima volta, incontrando i suoi occhi e facendosi contorcere lo stomaco per l’emozione.
      
Io ti voglio ancora, Scorpius Malfoy.