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Autore: mey chan    06/01/2012    5 recensioni
Una partita persa e una penitenza da scontare.
Essere intorno a Sasuke per un po' di tempo, compiacendo capricci, fissazioni e frasi un po' antipatiche.
Potrà tutto ciò portare a una conclusione inaspettata?
-
“Tuttavia,” ammette, incrociando le braccia al petto “potrei concederti un’alternativa. Aumentiamo le ventiquattro ore al mio servizio e terrò la bocca chiusa. Una settimana, prendere o lasciare.”
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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È immensa.

Decisamente troppo grande.

Naruto Uzumaki è sfinito. Letteralmente sfinito. Da incessanti minuti sta sistemando libri su libri, ordinando la famosa libreria di villa Uchiha.
Quella stanza è incredibile; non aveva mai visto niente di più grande.

Anzi, una sì, quella della Disney, nel film-

“Quello che hai in mano è il diciassettesimo volume. Avevo l’impressione che non sapessi contare ma vederlo con i miei occhi è tutta un’altra questione.”

Il biondo sussulta, stringendo inconsciamente la presa sul libro tra le mani, notando un 17 stampato a caratteri piccolissimi in alto. Porta dunque gli occhi azzurri sul primo piano dello scaffale, considerando effettivamente di essersi fermato al quattordici.

‘Caratteristiche del pianeta terra e dei suoi abitanti.’

Certo, perché l’Uchiha è un ragazzo diligente e studioso. Quei libri gli mangeranno il cervello prima o poi. Oh, e lui non lo aiuterà affatto, può anche supplicarlo! D’altronde se l’è sicuramente cercata, chi mai sano di mente andrebbe a leggersi tutte quelle pagine e-

“Ora hai perso anche la parola?”

Sasuke, accidenti, gli è arrivato alle spalle come uno di quei gatti silenziosi!

Trattiene lo stupore nei polmoni e gli rivolge un’occhiataccia.

“Mi dici cosa me ne dovrebbe fregare se la tua fantomatica libreria è ordinata male? Sarà colpa di chi li prende e poi li mette dove capita!”

Sasuke annuisce.

“Complimenti, deduzione interessante. Ieri ho sfogliato uno di questi volumi e non l’ho rimesso al giusto posto.”

Naruto spalanca gli occhi, agitando le braccia e con esse il prezioso tomo numero 17.

“Visto?! Non puoi dunque farmi rimediare a un tuo errore!”

“Hai perso. Posso eccome dobe.”

“Ma hai ammesso tu stesso che-”

“Naruto, stai rovinando il libro.”

Il biondo getta un’occhiata al suddetto, notandolo in perfetto stato.

“Eh?”

“Lo stavi agitando come un’idiota.”

“Hai paura gli venga il mal di stomaco?” chiede di getto, non trattenendo una risatina.

“La mia paura,” comincia l’altro, regalandogli uno sguardo che ha il risultato di farlo sudare giusto un pochetto “è che le pagine siano stropicciate o strappate.”

“Questo non è possibile, non mi metto mica a rovinarti i libri!”

Uchiha pondera sette secondi se concedergli il beneficio del dubbio oppure no. Lo scruta, pare un agente di polizia nel farlo, e arriva alla conclusione che non se la sente di lasciarlo solo nella sua libreria.

“Ohi teme, se non ti fidi, posso anche andarmene eh!”

“No. Se ti controllo, non succederà niente.”

Il biondo sbuffa, roteando gli occhi due o tre volte.

“Sasuke, lo hai letto proprio tutto questo?”

“Mmh.”

“Quanto ci hai messo?”

“Due ore e trentacinque minuti.”

“Cazzo!” esclama, mordendosi poi un labbro vedendo la faccia corrucciata dell’altro.

“Scusa.” Bofonchia, sperando di non averlo fatto ulteriormente irritare.

“Non dirmi che t’interessa. Non capiresti una parola in un libro che non abbia le figure.”

“Dannato bastardo! Ah sì?! Stai a vedere!”

Di scatto lo apre a caso, cominciando a leggere mentalmente le prime righe di una pagina.

Sasuke osserva ogni sua espressione.

Determinata.
Concentrata.
Corrucciata.
Meno concentrata.
Abbastanza irritata.
Ancora meno concentrata.
Irritata.
Non concentrata.



“Eh…”

Scoraggiata.

“Ma cosa diavolo vuol dire che le piante devon-”

“Naruto? Torna a lavoro. Non basterebbe un anno per fartelo comprendere.”

“Ma stavo leggendo!”

“Non capirai mai, è inutile.”

“Fanculo teme! Te la farò vedere io! Sai che ti dico?! Dopo lo continuo!”

D’istinto piega la pagina cui era capitato, la centoquarantadue, formando il classico becco in cima.

Non fa in tempo a passarci sopra le dita per imprimerlo bene che qualcosa, veloce, gli porta via il libro dalle mani.

Ma che…?

Alza gli occhi, vedendo Sasuke a un palmo dal suo viso.

Gli occhi sembrano lanciare scariche elettriche e la mascella, spaventosamente contratta, può giurare di sentirla stridere.

“Sa-Sasuke?” balbetta, confuso.

“Non osare.” È un sibilo ma taglia l’aria come una lama che recide un filo.

“Cosa?” domanda di slancio.

“Questo.”

Con un lento movimento leva il segno alla pagina, irritandosi nel vederla ormai non più perfettamente liscia.

“Lo sapevo,” sussurra “rimarrà.”

Naruto sbatte gli occhi, capendo finalmente il motivo di tanto sconvolgimento.

“Un becco… reagisci così per un misero orecchio a una pagina?” chiede, stupito.

Uchiha allora lo guarda dritto negli occhi azzurri, ghiacciandolo.

“Non mi aspetto che un inetto come te capisca.” Dice e fa male il tono che usa. Non è arrabbiato, sconvolto o agitato. È sprezzante.

“Vuoi smetterla con questa storia del ‘lasciatemi stare, nessuno può comprendermi’? Accidenti, non atteggiarti a povera vittima indifesa! Se ti danno noia i becchi bastava dirlo, personalmente li faccio sempre ed ho agito d’istinto! Non è mica caduto il mondo, non fare di ogni minima cosa una tragedia, non vivrai bene così!”

Sasuke non mostra alcun segno d’interessamento al discorso ed è con tono neutro che adesso si ritrova a porgere una risposta.

“Nessuno ha chiesto il tuo parere. Non deve importarti di come vivo, passo le mie giornate o altro. Chiaro?”

Naruto non fa in tempo a boccheggiare che un’altra volta si ritrova le spalle dell’altro in bella vista che, lentamente, si allontanano fino a una poltrona più avanti. Lo osserva sedersi, poggiare il diciassettesimo volume sul tavolino di legno pregiato lì accanto e prendere tra le mani il libro che stava leggendo prima in camera.

Un freddo “Sbrigati adesso, non ti voglio qui a riordinare fino all’ora di cena.” gli giunge alle orecchie, e Naruto non sa come si risponde a una persona che non ti mostra manco il volto, nascondendosi dietro pagine stampate.

Decide di voltarsi anche lui, frustrato e un po’ amareggiato.

Riprende il lavoro, pensieroso e con la voglia di urlare che preme per uscire dalla gola.

Sistema un volume, un altro e poi un altro ancora e un pensiero sorge nella sua mente, facendolo fermare qualche secondo, perplesso, girandosi verso la figura seduta a pochi metri da lui.

Ma tu, Sasuke, hai mai letto un libro con immagini colorate?



















Perdono, le vacanze prosciugano il tempo nel mio caso ^^”
Vi piace? Naruto inconsciamente si sta avvicinando con il pensiero a Sasuke, forse vuole imparare a comprendere certi lati di lui così particolari.
Una piccola nota: quando faccio riferimento alla biblioteca del capolavoro Disney, si tratta della Bella e la Bestia, i cui diritti non mi appartengono.
Che dire del becco in cima alle pagine? Io, uhm, Sasuke mi scannerebbe, non ho problemi a farne, anzi, un librino che ho è pieno zeppo di becchi, note e sottolineature XD
Ringrazio le seguite, le ricordate, le preferite e naturalmente poi ringrazierò uno ad uno chi recensisce :D
Un bacio a tutti e ancora buone feste!

  
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